Pesce d'aprile (... speriamo!)

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Pesce d'aprile (... speriamo!)

Messaggiodi SeanMacMalcom » 31/03/2011, 8:31

La notizia è a dir poco raccapricciante e porta a molti dubbi sulla professionalità dell'intera editoria italiana...

http://www.fantasymagazine.it/notizie/1 ... se-firmat/

In particolare, questo è il passaggio che mi ha fatto accapponare maggiormente la pelle:
almeno tre editor abbiano dichiarato concordemente: “In realtà non abbiamo mai creduto in quei testi, ma l’ufficio marketing ha insistito, dati alla mano, che sarebbero stati un successo e così hanno convinto i direttori di collana e noi siamo stati costretti a prenderli in carico. Abbiamo odiato ogni momento dell’editing, ci sono dei passaggi che consideriamo autentiche porcherie e non siamo affatto stupiti che il pubblico, dopo l’abboccamento iniziale creato dal battage pubblicitario, abbia mollato la serie precipitosamente, facendo crollare le vendite dei volumi successivi”


Al di là del possibile "dolo" proprio del marketing (sul quale si potrebbe discutere, per cercare di comprendere cosa renda "pubblicabile" o no un testo)... è possibile che questi tre editor abbiano così poco rispetto per il proprio stesso lavoro (oltre che per il proprio pubblico)?
Io comprendo che non deve essere piacevole lavorare su un libro che non si è scelto personalmente, ma che ci si è ritrovato imposto. Ma... da qui a permettere che delle autentiche porcherie, giungano al pubblico ce ne passa.

Mi pare che, ancora una volta, stia prevalendo il modello italiano applicabile a qualsiasi settore lavorativo.
Io non sono un editor. Sono uno sviluppatore firmware. E anche a me capita spesso di dover affrontare dei progetti che non approvo, delle soluzioni che non mi entusiasmano, per offrire delle alternative alle quali magari lavoro per giorni interi, salvo poi vedermi posto a tacere senza possibilità di appello.
E allora? Solo perché la soluzione non mi piace poi faccio male il mio lavoro?! Non è che facendo male il mio lavoro poi faccio dispetto a qualcuno, neh...
Sei un editor? Ti impongono un testo che non ti entusiasma? Che non approvi? Lavoraci ugualmente, cercando di fare del tuo meglio per non far gravare sul cliente una scelta sbagliata del tuo editore. Anche perché se poi fai arrivare in stampa passaggi che consideriamo autentiche porcherie, la colpa sarà tua al pari del tuo editore!
A meno che non ti sia arrivato l'ordine, esplicito, di limitarti a controllare la punteggiatura e staccare, per il resto, il cervello...

Ma, come si dice?... le vittorie hanno molti padri, le sconfitte sono sempre figlie di nessuno.

Sigh...

Inizio a non essere più tanto convinto di voler essere pubblicato in Italia.
Magari dovrei pensare a tradurre Midda in inglese e a cercare sfida direttamente nel mercato anglosassone...
Ultima modifica di SeanMacMalcom il 31/03/2011, 13:11, modificato 1 volta in totale.
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Re: Fantasy italiano? "non abbiamo mai creduto in quei testi"...

Messaggiodi niji » 31/03/2011, 8:55

veramente inquietante... sono assolutamente d'accordo con te, Sean!
Insomma, ognuno ha il suo lavoro e lo deve fare al meglio... poi capisco le personali insoddisfazioni nell'aver dovuto lavorare su elementi che non ci piacciono, capita a tutti e tutti si lamentano... in famiglia, con gli amici, ma non in una conferenza!
Stubbornness is a much maligned quality.
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Re: Fantasy italiano? "non abbiamo mai creduto in quei testi"...

Messaggiodi Giordana » 31/03/2011, 9:27

Voglio sperare (e sorvolo su quanto sia deprimente sperare in questo... ), che gli editor che hanno risposto in questo modo lo abbiano fatto in quanto costretti a lavorare solo così. Cose del tipo... sì, deve essere editato, ma in 30 gg e spendendoci non più di n ore al giorno, o similari.
E anche questo sarebbe veramente scandaloso, ma almeno risolleverebbe un poco la categoria editor in seguito queste dichiarazioni come dire... deludenti.
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Re: Fantasy italiano? "non abbiamo mai creduto in quei testi"...

Messaggiodi gio » 31/03/2011, 10:05

E allora? Solo perché la soluzione non mi piace poi faccio male il mio lavoro?! Non è che facendo male il mio lavoro poi faccio dispetto a qualcuno, neh...
Sei un editor? Ti impongono un testo che non ti entusiasma? Che non approvi? Lavoraci ugualmente, cercando di fare del tuo meglio per non far gravare sul cliente una scelta sbagliata del tuo editore. Anche


Ecco, quoto in toto Sean.

E anche per il fatto che, diciamolo, siamo proprio italiani, se va bene merito nostro, se va male è colpa di un altro.

a meno che, appunto, questi editor siano stati costretti a non editare. Ma questo io non lo posso immaginare, che senso avrebbe?
quindi torniamo alla considerazione di Sean, DEVI farlo? Fallo meglio che puoi. Capita in tutti i settori di dover svolgere compiti che non ci aggradano, ma lo facciamo bene lo stesso.
Se poi invece ci viene chiesto qualcosa che non POSSIAMO condividere perchè proprio va oltre al nostro modo di vedere-intendere-lavorare, be' allora... Si può anche dire no.
E pagare le conseguenze, se dovessero essercene.
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Re: Fantasy italiano? "non abbiamo mai creduto in quei testi"...

Messaggiodi gio » 31/03/2011, 10:08

A pensarci anche l'idea che una casa editrice debba rivolgersi a "giovani bloggers" per consulenze, io la trovo sconfortante...
Gli editor allora vengono pagati per... ?
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Re: Fantasy italiano? "non abbiamo mai creduto in quei testi"...

Messaggiodi gio » 31/03/2011, 10:10

VADO OT, ma permettetemi di dissentire

piazza pulita, dunque, di stucchevoli e inflazionati cliché: fuori vampiri, licantropi, angeli, demoni, ragazzini superdotati di poteri, guerriere in abiti succinti, elfi e nani in competizione fra loro, e avanti col nuovo


se mi tolgono i guerrieri, gli elfi, i nani, i ragazzini... a me non resta più fantasy da leggere. Io tutto questo "nuovo" non lo desidero, io vorrei il mio solito, vecchio, buon fantasy scritto bene...
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Re: Fantasy italiano? "non abbiamo mai creduto in quei testi"...

Messaggiodi SeanMacMalcom » 31/03/2011, 10:16

gio ha scritto:A pensarci anche l'idea che una casa editrice debba rivolgersi a "giovani bloggers" per consulenze, io la trovo sconfortante...
Gli editor allora vengono pagati per... ?


A me è già capitato da tempo di trovare in giro libri con etichette sulle copertine che declamavano "Approvato da http://www.tiziocaio.sem, prima community italiana di pincopallo". :? :? :?
Aspettiamoci, pertanto, di trovare presto libri con l'etichetta "Approvato dal gruppo TizioCaio di aNobii"... sigh...
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Re: Fantasy italiano? "non abbiamo mai creduto in quei testi"...

Messaggiodi Giordana » 31/03/2011, 10:23

gio ha scritto:VADO OT, ma permettetemi di dissentire

piazza pulita, dunque, di stucchevoli e inflazionati cliché: fuori vampiri, licantropi, angeli, demoni, ragazzini superdotati di poteri, guerriere in abiti succinti, elfi e nani in competizione fra loro, e avanti col nuovo


se mi tolgono i guerrieri, gli elfi, i nani, i ragazzini... a me non resta più fantasy da leggere. Io tutto questo "nuovo" non lo desidero, io vorrei il mio solito, vecchio, buon fantasy scritto bene...


Giò non posso che quotarti. Non perché mi vadano bene elfi, nani, ragazzini, etc, in quanto io invece apprezzo di più i libri che non contengono questi cliché, ma perché secondo me per giudicare la qualità o meno di un lavoro non bisogna focalizzarsi sulla loro presenza o meno, ma sulla qualità intrinseca del pezzo. Esempio che ho sotto mano ora: l'ultimo elfo di Silvana de Mari... vorremo mica dire che è scontato e banale etc, vero? Oppure, La storia infinita di Ende... con il ragazzino che si trova a salvare il mondo, mica la vogliamo definire banale?
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Re: Fantasy italiano? "non abbiamo mai creduto in quei testi"...

Messaggiodi SeanMacMalcom » 31/03/2011, 10:51

gio ha scritto:VADO OT, ma permettetemi di dissentire

piazza pulita, dunque, di stucchevoli e inflazionati cliché: fuori vampiri, licantropi, angeli, demoni, ragazzini superdotati di poteri, guerriere in abiti succinti, elfi e nani in competizione fra loro, e avanti col nuovo


se mi tolgono i guerrieri, gli elfi, i nani, i ragazzini... a me non resta più fantasy da leggere. Io tutto questo "nuovo" non lo desidero, io vorrei il mio solito, vecchio, buon fantasy scritto bene...


Ho un'ideona!

Scriviamo un fantasy ambientato nel futuro che invece di avere elfi ha strani alieni dalle orecchie a punta che professano una fede nella scienza più pura, che invece di avere carovane e cavalli ha navi spaziali e che al posto di demoni ha altri alieni dall'aspetto molto brutto con un crestone al centro della fronte. E invece di avere incantesimi che facciano sparire le persone, usiamo una tecnologia chiamata teletrasporto!
Che ne dite?! :roll: :roll: :roll: :roll:
Azz... come dite? E' già stato scritto?!
Come si chiama?! "Star Trek"?! :| :| :| Che nome banale...
Ufff... cerco altro.

Scriviamo un fantasy ambientato nel presente che invece di avere dei vampiri ha degli strani alieni che si mascherano da esseri umani ma che, invece, sono degli enormi rettili che vogliono cibarsi di noi, e poi c'è una ragazzina rettilona, figlia del capo dei rettiloni, che però si innamora di un umano e non vuole più essere fedele alla propria razza. Grandi battaglie per la conquista del pianeta... successo assicurato!
Azz... come dite? Anche questo è già stato scritto?!
Come si chiama?! "V - Visitors"?! :evil: :evil: :evil: :evil:

Scherzi a parte.
Quelli sopra citati non sono "cliché": sono elementi narrativi alla base del genere.
Così come robot, astronavi e alieni sono caratteristici del genere fantascienza; elfi, magia et similia sono caratteristici del genere fantasy.
Non che debbano esserci tutti per forza... ma se eliminate quanto è fantasy da un libro fantasy, quello che resta non è fantasy ma altro. E' avventura forse. E' giallo. E' thriller. E' rosa. Ma non fantasy.

Poi resta indubbia una considerazione:
Giordana ha scritto:per giudicare la qualità o meno di un lavoro non bisogna focalizzarsi sulla loro presenza o meno, ma sulla qualità intrinseca del pezzo
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Re: Fantasy italiano? "non abbiamo mai creduto in quei testi"...

Messaggiodi gio » 31/03/2011, 11:44

Quelli sopra citati non sono "cliché": sono elementi narrativi alla base del genere.
Così come robot, astronavi e alieni sono caratteristici del genere fantascienza; elfi, magia et similia sono caratteristici del genere fantasy.
Non che debbano esserci tutti per forza... ma se eliminate quanto è fantasy da un libro fantasy, quello che resta non è fantasy ma altro. E' avventura forse. E' giallo. E' thriller. E' rosa. Ma non fantasy.


Sean tu sei da sposare!!!!! Grazie per averlo scritto.
Ormai mi sento una tale mosca bianca che cominciavo a darmi della vetusta da sola.

Questo "schifare" gli ingredienti del fantasy tradizionale a mio parere non è una conquista, ma una moda, che come tutte le mode ha in sè qualcosa di banale.
Il problema è che se si diffonde questa tendenza, a me non resterà che rileggere vecchi fantasy, perchè quelli nuovi, ovvero i fantasy-non fantasy, a me non interessano.

Poi però, dopo aver ammazzato il fantasy, pregherei i critici letterari o meglio i giovani bloggers di uccidere anche altri generi (perchè devo soffrire solo io?).
Penso a quegli stupidi gialli: è pura follia, in OGNI romanzo e dico OGNI romanzo, c'è un delitto e c'è un colpevole e c'è qualcuno che investiga. Ma santo cielo i giallisti non si evolvono mai? non capiscono che abbiamo bisogno di nuovi fronti? Siamo stufi di delitti, investigatori e abili assassini...
Oddio... non è che magari i giallisti allora possono scrivere di elfi, lotta tra bene e male, nani e draghi? Giusto per innovare il loro genere, intendo :mrgreen:
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Re: Fantasy italiano? "non abbiamo mai creduto in quei testi"...

Messaggiodi SeanMacMalcom » 31/03/2011, 11:58

Mmmm... mi fanno notare che siamo al 31 marzo.
Possibile che sia un pesce d'aprile anticipato? :roll: :roll: :roll:

Speriamo bene.
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Re: Fantasy italiano? "non abbiamo mai creduto in quei testi"...

Messaggiodi nihal87 » 31/03/2011, 12:00

su Wikipedia c'è scritto che l'Editor lavora a fianco dell'autore o addirittura fa il correttore di bozze.
Quindi se secondo il libro fa schifo, pur facendo bene il loro lavoro il libro continuerà a fare schifo.
Parte tutto dallo scrittore che se vuole un passaggio e lo impone l'editor lo lascia.
O almeno credo funzioni così altrimenti lo scrittore sarebbe inutile.

Penso che gli editor vogliano lavorare e portare il pane ai loro figli e se gli editori gli fanno correggere dei libri del cavolo... beh problemi degli editori e di chi li compra.
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Re: Fantasy italiano? "non abbiamo mai creduto in quei testi"...

Messaggiodi ziadada » 31/03/2011, 12:35

Dai, è il classico pesce d'aprile di Fantasy magazine!!!
C'è pure il premio nobel alla Rowling... ;)
... a mind needs books as a sword needs a whetstone...

"So you believe in ghosts, do you sergeant?"
"I believe in God the Father, God the Son and the sidhe ridin' the wind."
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