Tradurre.... una faticaccia!

Leggere, rileggere, e leggere ancora. Come, quando, cosa e perchè...

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Tradurre.... una faticaccia!

Messaggiodi nihal87 » 20/10/2010, 19:18

Ho appena finito di leggere Lucchetti babbani e medaglioni magici di Ilaria Katerinov

Il mio commento è il seguente:
Il mio inglese è decisamente scarno, posso sopravvivere se vengo abbandonata in Inghilterra, ma riuscire a leggere e a capire libri in inglese.. no!
Questo libro è stato davvero interessante. Mi ha fatto capire quanto davvero perdiamo a leggere libri stranieri e quanto di diverso ci sia tra due paesi oltre alla lingua.
Di sicuro ci sono cose che ricorderò: bogey, blimey, geroff, wotcher...
il vero peccato è sicuramente per il caso "Mezzosangue". anche nel libro l'accusa Mezzosangue a Hermione non mi tornava affatto!! Lei non era una Mezzosangue... tecnicamente era proprio una Non-sangue!!! Non ne ha nemmeno una goccia di sangue Babbano!!
La distinzione della Rowling era ovviamente più precisa. E questo libro mi ha fatto capire che alcune cose inspiegabili nei nostri libri hanno, in realtà, una spiegazione ^^


Questo libro è sulla traduzione di Harry Potter condotta discretamente (è ciò che ho evinto dalla lettura).
La nostra versione presente delle genialate come Babbano o Cioccorane e delle capperate gigantesche come la sostituzione inutile dei nomi propri o dei cognomi!
In parte mi sento di dire che alcune scelte le capisco... altre no.
Alcuni nomi come Longbottom (per Paciock) possono risultare ostici a dei bambini (il libro ha un target fanciullesco :roll: ) e quindi sono stati sostituiti!
Beh però ora non posso elencare tutti gli esempi anche se vorrei farlo daaavvero tanto, quindi un consiglio.... leggetelo. 8-)

I problemi di tradurre i libri immagino sia molteplici (Claudia aiutaci tuuuu :lol: ) e spesso il traduttore si prende delle libertà. Il più "odiato" è forse il traduttore delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco. Questo pover'uomo ha inserito un lupo ucciso da un corno di unicorno :shock: chi ha letto i libri e conosce lo stile di Martin potrà pensare... "come diamine sopravvive un unicorno in quel mondo di pazzi????" e infatti non era un unicorno...
era il palco di un cervo. E questo è importante, non essenziale, ma importante. Lupo: simbolo della casata degli Stark. Cervo: simbolo della casata dei Baratheon ----> Lupo ucciso dal Cervo ----> presagio davvero pessimo per uno e davvero ottimo per l'altro.

Questi e altri sono le cose che si incontrano!! e ora diteci.... avete altri esempi di questa entità?? Questa cosa delle traduzioni mi ha "preso" e ora sono curiosa come una scimmia di sapere quali altri misteri si celano dietro questo mondo!! :-P
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Re: Tradurre.... una faticaccia!

Messaggiodi Elli » 20/10/2010, 23:03

Argomento davvero interessante, nihal! :)
Io ho letto alcune cose sulla traduzione di Harry Potter nel libro di Marina Lenti "L'incantesimo Harry Potter", dove ovviamente la questione era affrontata solo di striscio, ma mi è stato sufficiente per rendermi conto della delicatezza della questione, e del fatto che in quel caso scelte ottime si siano alternate a scelte pessime (alcune disapprovate pubblicamente dalla stessa Rowling) come quella di "Silente" per "Dumbledore", o quella del famoso caso del lucchetto/medaglione; lì si è creata addirittura un'incongruenza nella storia. Ricordo che alla prima lettura de "I Doni della Morte" cercavo invano di ricordare il particolare del medaglione, tanto che sono andata a riprendere "L'Ordine della Fenice", ma... niente medaglioni! :? Pensai che la Rowling si fosse sbagliata, ma mi sembrava davvero strano. Poi, a una successiva rilettura del quinto libro, l'occhio mi cadde sul quel "lucchetto che nessuno riusciva ad aprire", e pensai: "ma perché avrebbero dovuto cercare di aprire un lucchetto? A che scopo?", e poi il pensiero successivo: "Nooooo, vuoi vedere che hanno sbagliato a tradurre ed era quello il medaglione???" E dire che se non fosse stato un particolare tanto importante nessuno se ne sarebbe mai accorto... :lol: Proprio questo episodio mi fece sorgere un certo interesse per l'argomento, tanto che il libro che citi tu mi ha sempre incuriosito moltissimo ed è da tempo che medito di acquistarlo.

Per citare un altro caso, su aNobii alcuni utenti si stanno lamentando tantissimo per la traduzione dei nuovi libri di Robin Hobb, arrivando a creare una petizione per chiedere il ritorno della precedente traduttrice. C'è la questione oltretutto del titolo del nuovo libro, dove la parola "Haven" (Rifugio) è stata malamente confusa con "Heaven" (Paradiso). :? :? :? :?

Altri libri che molti sconsigliano di leggere in italiano sono quelli di Pratchett, che a quanto pare (ancora non li ho letti) presentano un sacco di riferimenti e giochi di parole molto difficili da rendere.

Purtroppo il livello del mio inglese è infimo (più o meno da: "The book is on the table"), quindi devo affidarmi totalmente ai nostri traduttori... :?

Però sicuramente è un mestiere difficile, perché alcune cose da quel che ho capito sono davvero intraducibili.
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Re: Tradurre.... una faticaccia!

Messaggiodi nihal87 » 21/10/2010, 11:28

anche il mio inglese è abbastanza pessimo!!
Ma ho deciso di ampliarlo!! In Irlanda avevo comprato il primo libro di Spiderwick che è un libro per bambini e quindi si spera che non utilizzi un inglese ricercato!

su questo blog... http://weirde.splinder.com/post/2158047 ... di-inglese ho trovato qualche nozione interessante su come iniziare a leggere in originale.

Le traduzioni sono davvero difficili e io pensavo per esempio a libri come I Promessi Sposi in cui anche lì ci sono nomi con particolari riferimenti (ne ho letti due capitoli in croce in 3° superiore quindi non pretendete gran chè!) e mi ricordo Azzeccagarbugli. Però da quello che ho capito l'inglese si presta a unire e distruggere le parole con facilità. Basti pensare che il 40% delle loro parole sono composte!! forse è per quello che è più facile :? se sai qualche parola base quelle derivate sono daaaavvero semplici! basti pensare a Room... ogni stanza della casa si chiama Qualcosa-Room direi che con un pò di intuito ci si arriva!!

L'esempio della Hobb è semplicemente clamoroso! Sempre qui nella Locanda avevo fatto un esempio su un erroraccio che c'è nel primo libro, una frase che in italiano non ha alcun significato!! :?
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Re: Tradurre.... una faticaccia!

Messaggiodi claudia » 21/10/2010, 11:54

Elli, se vuoi leggerlo fattelo spedire da Nihal, e se qualcun altro fosse interessato è a disposizione.

Di "errori" di traduzione se ne incontrano spesso, specialmente un occhio allenato. Anche se definirli errori è spesso inesatto, personalmente preferisco il termine "inesattezze". Ciò non toglie che tradurre haven con paradiso, anziché rifugio sia proprio un errore.
Molta gente crede che basti sapere bene una lingua ed essere capaci di leggerla per tradurre. Purtroppo (e banalmente a mio avviso) non è così. La cosa più difficile per un traduttore è quella di immedesimarsi totalmente nello stile dello scrittore. Tradurre significa sentire ogni parola dentro di sé, assaporarla, sviscerarla e poi cercare un equivalente nella lingua d'arrivo. Significa capire a fondo con la testa e con il cuore quello che l'autore voleva dire.
Poi ci sono le difficoltà tecniche: la traduzione di giochi di parole; quella che comunemente è definita la "cultural adaptation", cioè tutti quei riferimenti legati ad una determinata cultura; i suoni (Severus Snape tanto per fare un esempio richiama indubbiamente la s sibilante, ma è impossibile da rendere in italiano).

Giorgio Amitrano è un grandissimo traduttore dal giapponese, assolutamente meraviglioso, però il suo stile si riconosce e si sente quando un libro della Yoshimoto non è tradotto da lui. E' un bene? E' un male? Dipende. In teoria il traduttore non dovrebbe avere un suo stile, in pratica è impossibile.
Provate a confrontare Gemmel e la Dart-Thornton nei volumi Nord. Sono tradotti entrambi da Annarita Guarnieri.

ADORO TRADURRE!!!!
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Re: Tradurre.... una faticaccia!

Messaggiodi Il Prenna » 21/10/2010, 12:04

Claudia hai perfettamente ragione... tradurre vuol dire molto di più che mettere le parole nel giusto ordine e con un minimo di senso... per chi come me adora Asimov leggerlo in originale (e con la cultura "vissuta" di chi la scritto) è un esperienza davvero più bella che leggerlo in italiano, ma non perché i traduttori siano incompetenti (anzi tanto di cappello a chi si è messo a tradurlo) ma perché alcune cose non posso essere tradotte...

In conclusione ammiro i traduttori anche se non penso di avere la pazienza per mettermi a fare un lavoro simile, anche se mi piace leggere in inglese!!
In te c'è più di quanto tu non sappia, figlio dell'Occidente cortese. Coraggio e saggezza, in giusta misura mischiati. Se un maggior numero di noi stimasse cibo, allegria e canzoni al di sopra dei tesori d'oro, questo sarebbe un mondo più lieto.
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Re: Tradurre.... una faticaccia!

Messaggiodi claudia » 21/10/2010, 12:27

A proposito di cose impossibili da tradurre "letteralmente" mi è venuto in mente che nel libro di Damasio "L'orda del vento" ci sono due pagine in cui due personaggi hanno un dialogo fatto esclusivamente di palindromi.
Ci pensate che incubo? E quanti capelli bianchi sarà costato a quel povero traduttore!!
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Re: Tradurre.... una faticaccia!

Messaggiodi Sophie » 21/10/2010, 13:03

nihal87 ha scritto:anche il mio inglese è abbastanza pessimo!!
Ma ho deciso di ampliarlo!! In Irlanda avevo comprato il primo libro di Spiderwick che è un libro per bambini e quindi si spera che non utilizzi un inglese ricercato!

su questo blog... http://weirde.splinder.com/post/2158047 ... di-inglese ho trovato qualche nozione interessante su come iniziare a leggere in originale.



Anch'io ho seguito alcuni di quei consigli, e devo dire che, pur non essendo il mio inglese questo granché, leggendo sto migliorando molto rapidamente!! :-P
Per esempio adesso sto leggendo 'Eon' di Alison Goodman, e dopo quattro/cinque libri dello stesso genere mi sento di dire che dentro la mia testa scorre proprio bene... :mrgreen:
Su 'Spiderwick' in particolare non saprei dire, certo è che in linea di massima generale libri per bambini o 'YA' sono più facili da leggere (ci sono delle eccezioni, certo 8-) ) dei libri fantasy 'tradizionali'... e di sicuro secondo me è sempre meglio partire da un autore americano/canadese/australiano che non da uno inglese d'Inghilterra, a meno che non si sia pratici, perché l'inglese-l'inglese, per qualche ragione (ho idea che sia un fatto più di stile che di linguaggio, ma non sono sicura, capisco poco o niente di queste cose... :mrgreen: ) , tende a riuscire cento volte più ostico delle sue varianti...
Ultima modifica di Sophie il 21/10/2010, 23:06, modificato 1 volta in totale.
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Re: Tradurre.... una faticaccia!

Messaggiodi Il Prenna » 21/10/2010, 14:07

Giusto oggi guardando i simpons mi sono venuti in mente due esempi di traduzioni "infelici" papaia che da la forza a braccio di ferro (papaya popey...) e il mitico doh... nuts... uhm donut (americano)... che in italiano non potrà mai venire qualcosa di sensato...
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Re: Tradurre.... una faticaccia!

Messaggiodi niji » 21/10/2010, 21:41

io leggo spesso in inglese e un sacco di volte mi fermo su una frase che non invidio ai traduttori...

Non dubito che il cambiamento di traduttrice della Hobb si sia sentito, lei è una che li deve tirare scemi... io ho letto i Lungavista in inglese e sarei veramente curiosa di sapere come se l'è cavata con questa frase, detta dal Matto al Re, in presenza di Fitz... che nasconde in verità un avvertimento diretto a Fitz:
"It would warm me more to hide in your shade than to stand before your sun's heat."
Fitz lo coglie, e qui c'è la spiegazione del suo significato:
I would take the Fool's advice, I thought, and hide myself in Chade rather than stand before the heat of the King's son.
Se il riferimento Shade/Chade è stato ottimamente mantenuto dalla traduzione anche del nome del personaggio, impossibile mantenere però la corrispondenza king's sun/king's son!! povere traduttrici!!
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Re: Tradurre.... una faticaccia!

Messaggiodi ziadada » 22/10/2010, 20:36

Io ho un'ammirazione sconfinata per i bravi traduttori. Ricordo un incontro con Daniel Pennac (uomo peraltro fascinosissimo, lo dico per inciso, ma va detto!) che diceva che la sua traduttrice italiana è più brava di lui :-P

Però, per chiunque abbia voglia di tentare, leggere in originale è sempre un arricchimento. Citazione, rubata ad un frequentatore di un forum di cinema asiatico che bazzico anch'io, bilingue ed insegnante di italiano all'estero:
"I confini della mia lingua sono i confini del mio universo" (Wittgenstein)

:-P
... a mind needs books as a sword needs a whetstone...

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Re: Tradurre.... una faticaccia!

Messaggiodi claudia » 04/11/2010, 15:14

Se qualcuno avesse la versione italiana di "A Great and Terrible Beauty" mi piacrebbe sapere come è stato tradotto questo gioco di parole:

"Now then, ladies. Arms held high. do not ler your elbows droop.Posture, always posture. Many a lady's chance of seuring a good marriage prospect have rested in her perect carriage."
"Especially if it's a private carriage attached to a good deal of money," Felicity jokes.
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Re: Tradurre.... una faticaccia!

Messaggiodi Il Prenna » 04/11/2010, 18:18

Sempre in tema di strafalcioni... oggi vedendo i due fantagenitori hanno tradotto Strike Agains come scioperano ancora, peccato che il senso della frase era i ladri colpiscono ancora...
In te c'è più di quanto tu non sappia, figlio dell'Occidente cortese. Coraggio e saggezza, in giusta misura mischiati. Se un maggior numero di noi stimasse cibo, allegria e canzoni al di sopra dei tesori d'oro, questo sarebbe un mondo più lieto.
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Re: Tradurre.... una faticaccia!

Messaggiodi Angelo Amnell » 24/11/2011, 20:13

Fare il traduttore è difficile e ammiro chi ci riesce bene, nonostante della lingua madre si perda molto ( ho letto che dall'inglese all'italiano si perde più del 80% del libro).Tanto di cappello ai bravi traduttori che ci sono e che svolgono al meglio il proprio lavoro!

Chi ha tradotto la saga di HP mi ha fatto proprio incavolare!! A parte il caso del lucchetto( che, ricordiamo, è una parte fondamentale della storia!) e la differenza tra Mood-Blood e Half-Blood, ci sono altri errori gravi, che al momento non mi vengono in mente, che non si dovevano assolutamente fare!
Con Altieri sono stato avvisato prima di iniziare a leggere Le cronache del ghiaccio e del fuoco, quindi ero preparato. Però ce l'ho con lui lo stesso :ugeek:
Poi ne ho sentite parecchie anche sul conto del traduttore della spada della verità...

Io voglio imparare l'inglese anche per leggere in lingua originale, cosa che spero di riuscire a fare presto.
Darò un'occhiata al blog consigliato da Nihal, per Natale vorrei ordinare su IBS anche un libro inglese ma non so quale scegliere. Avevo letto in ebook il primo capitolo del primo libro di HP e non avevo avuto tanti problemi, ma per ora voglio tenermi lontano da Harry Potter :roll:
Mi devo ricordare di chiedere consigli anche al prof, quando lo vedo.
Sigh, perchè non si studia inglese fin dall'asilo?

Tradurre, nonostante fin'ora mi sono limitato agli esercizi scolastici ( la prof delle medie pretendeva la traduzione orale, e si arrabbiava quando qualcuno faceva i compiti ma non sapeva tradurre, o.o così ci puniva e la pretendeva scritta) mi piace un sacco e mi diverte molto.
Il mio sogno sarebbe quello di fare il traduttore, e mi rendo conto di quanto sia difficilissimo ma la volontà ce l'ho...
Incontrami di nuovo dopo l'oscurità e ti tratterrò
Se solo la notte potesse tenerti dove io posso vederti, amore mio
Allora non lasciarmi svegliare mai più
E forse stanotte
Correremo così lontano
Che ci saremo persi prima dell'alba
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