Il fantasy italiano è messo male?

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Il fantasy italiano è messo male?

Messaggiodi gio » 24/07/2010, 12:43

Spesso sento dire che il fantasy italiano naviga in cattive acque, ma io in libreria di fantasy italiani pubblicati da case editrici grandi ne vedo sempre tanti...

Cosa si intende secondo voi quando si parla di *guai* del fantasy italiano?
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Re: Il fantasy italiano è messo male?

Messaggiodi ziadada » 24/07/2010, 13:45

gio ha scritto:Cosa si intende secondo voi quando si parla di *guai* del fantasy italiano?


... forse che il fantasy in Italia è visto da molti come un genere minore e non come "letteratura vera"? :?:
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Re: Il fantasy italiano è messo male?

Messaggiodi gio » 25/07/2010, 9:24

Un attimo, ma il fatto che il fantasy sia considerato da alcuni un genere di pura evasione (che poi non ha senso, poichè tra tanti generi se ce n'è uno che affronta tematiche importanti e offre, in molti casi, un messaggio morale forte è proprio il fantasy, comunque, dicevamo...) riguarda solo il fantasy italiano?

Perchè chi considera il fantasy *favole per bambini* si esprime in genere parlando proprio di Tolkien, che è l'esempio più noto anche ai non amanti del genere... quindi non è una problematica del fantasy strettamente italiano...

Oppure sono i lettori italiani che non prendono sul serio il genere? e quindi questo è il problema?

Qualcuno ha idea di come venga considerato il fantasy in altri Paesi?

Però anche qui, il libro di Tolkien era stato additato come genere minore da detrattori di varie nazionalità...

Sarebbe interessante capire come va il fantasy in Italia. Suppongo bene vedendo quanti ne sfornano gli editori maggiori e minori...

Curiosità che non c'entra: sapete per caso quali sono i generi *maggiori* a parer dei detrattori del fantasy?
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Re: Il fantasy italiano è messo male?

Messaggiodi nihal87 » 25/07/2010, 11:30

Grazie a TdA sto leggendo la Redivo... e posso ufficialmente dire che il fantasy italiano non è tutto questo buco nero che vogliono farci credere!
C'è anche da dire che gli Inglesi, per esempio, hanno una tradizione profonda di folletti, elfi e altre cose!
In Crowthistle Chronicles ci sono tantissime poesie (come avete potuto constatare di persona :lol: ) e l'autrice in fondo ha riportando tutti i riferimenti da cui ha preso parte di queste poesie e da cui ha preso spunto per alcuni "mostricciattoli". Nei suoi libri molti "spiriti" fanno parte della tradizione dei personaggi e per creare queste tradizioni lei ha preso spunto da letteratura già esistente!!!
Noi non abbiamo questa tradizione, non abbiamo questa base di fantasy e quindi gli scrittori italiani devono veramente creare tutto dal nulla! spesso vi riescono attingendo da fantasy già esistenti, come Tolkien o chiunque altro.
Altre volte con fatica e impegno riescono a fare delle opere davvero originali!!

Ma io penso anche un'altra cosa... non sento tutto questo bisogno di "originalità". non mi piacciono i libri palesemente scopiazzati (vedi La spada di Shannara e io non ho nemmeno letto il SdA!!!), ma se in un libro trovo una cosa vagamente ispirata ad un altro..... pace!!
Penso che gli scrittori siano terribilmente influenzati anche dalle loro letture!!
Senza contare che vi sono generi come il Giallo che è sempre uguale...!!
Cambia solo il modo in cui l'assassino ha ucciso e nel modo in cui tenta di non farsi beccare... per il resto la trama è abbastanza simile!

Quindi, detto tutto questo.... Non credo che il Fantasy italiano sia così in crisi o sia così scarso!! Ciò che buono lo si legge e lo si apprezza, il resto non lo si legge! All'estero faranno uguale no?
Almeno noi abbiamo qualche scrittore italiano (la Troisi :lol: ) che viene tradotta ed esportata.. non ho mai visto in libreria libri fantasy francesi.... :| loro sono messi peggio quindi, e non credo proprio che sbattano la testa nei muri disperati da questa cosa!
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Re: Il fantasy italiano è messo male?

Messaggiodi gio » 25/07/2010, 11:41

A proposito di fantasy francesi, io ho appena letto la trilogia di Ewilan che è di Pier Bottero, cmq sì, mi pare che molti fantasy tradotti da noi siano inglesi.

Su Brooks e SdA, se ti sente BFranck ti scortica!!! E un po' ha ragione dai, ma se non hai letto il SdA come puoi dire che La spada di Shannara ne è una 'scopiazzatura'?

Sulla Troisi, sì è vero lei è stata tradotta in varie lingue! E mi pare anche Wunderkind sia stato 'esportato', forse in germania?


Ma io penso anche un'altra cosa... non sento tutto questo bisogno di "originalità"


Su questo sono d'accordo. Anzi quando leggo un fantasy cerco proprio quegli elementi caratterizzanti che più amo nel genere...
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Re: Il fantasy italiano è messo male?

Messaggiodi nihal87 » 25/07/2010, 11:49

del SdA ho visto il film e i tratti salienti del film erano anche nella Spada di Shannara:
La compagnia, con tanto di mago, il nemico oscuro che può essere ucciso solo da quella spada che può essere impugnata solo da quel ragazzo e altre cose che non mi ricordo!! Però ho letto che Brooks lo ha fatto apposta!!!

Ma anche la Troisi è stata tradotta in Germania.. mi viene da dire che la Mondadori ha degli ottimi traduttori tedeschi!!!
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Re: Il fantasy italiano è messo male?

Messaggiodi gio » 25/07/2010, 11:52

Sì e anche in Grecia, sempre la Troisi. E poi non so ma credo anche altrove...
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Re: Il fantasy italiano è messo male?

Messaggiodi Elli » 25/07/2010, 13:15

Un'altra questione spinosa! :mrgreen: La nostra Locandiera ci sta prendendo gusto! ;)
Beh, da quello che sento in giro, ciò che molti rimproverano al fantasy italiano è di non essere all'altezza di quello anglosassone. Nel senso che - essendo da noi un genere più "giovane" - i nostri fantasy non avrebbero la profondità e la maturità di quelli stranieri; poi c'è il discorso dell'originalità, già citato da nihal. Specialmente per quanto riguarda il fantasy "classico", gli autori stranieri hanno tutto un bagaglio di tradizioni a cui rifarsi, e questo è verissimo; spesso l'autore italiano si ritrova dunque a pescare a piene mani dal patrimonio di questi autori, che a loro volta però avevano già attinto al loro patrimonio culturale; in altre parole, si tratterebbe di un'ispirazione di "seconda mano".
Ovviamente, come al solito si fa di tutta l'erba un fascio, oppure si prendono a modello universale le poche opere degli autori italiani pubblicati dalle grandi e quindi più presenti in libreria (Troisi, Strazzulla, ecc.). Ma c'è tutto un sottobosco di autori e opere praticamente sconosciute (o soltanto di recente "emersione") - e che io stessa sto scoprendo grazie alle risorse del Web - che mi pare abbiano poco a che fare con tutto questo, specie se dall'ambito più ristretto del fantasy passiamo a quello più generale del fantastico.
In altre parole, secondo me non ci sono ancora le possibilità di capire quale sia il vero stato del fantasy italiano; troppi autori sono "fuori dal giro" (o ci stanno entrando solo adesso) per poter avere una panoramica reale.
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Re: Il fantasy italiano è messo male?

Messaggiodi SeanMacMalcom » 25/07/2010, 13:51

nihal87 ha scritto:Noi non abbiamo questa tradizione, non abbiamo questa base di fantasy


Scusatemi tutti... ma questo è falso. :geek:

Non ce l'ho con te Nihal, sia chiaro. Questo sassolino me lo porto nella scarpa da mesi in aNobii e, sinceramente, ne ho le scatole piene. Ma mi permetto di intervenire a sfatare questo mito, perché si sta diffondendo una falsa informazione estremamente pericolosa.

Anche l'Italia, così come ogni Paese del mondo, ha la propria cultura di fate, folletti, etc... la nostra tradizione locale ne è colma e, addirittura, cambiano di regione in regione.

Faccio riferimento al libro "Il piccolo popolo" di D. Spada e G. Tavaglione (recentemente ristampato in questa versione)... un must per tutti gli amanti del genere:

Settimo Capitolo: i Folletti

Il termine Folletto è un nome generico con il quale si è soliti designare alcuni degli insoliti abitanti dell'Alto Regno, e sotto questa classificazione ritroviamo moltissimi esemplari distribuiti in tutte le regioni italiane. L'etimologia della parola è assai incerta, forse deriva dal greco "farfalla", oppure il termine sta a designare una variante popolare dei "lari" romani.
E' comunque certo che queste creature hanno una tradizione molto remota. Nella "Cena Trimalchionis" si parla di un convitato invidioso e pettegolo, tale Ermerote, il quale attribuisce l'improvvisa ricchezza di un commensale al furto del cappuccio ad un folletto. Un episodio analogo ancora più antico è contenuto nelle "Metamorfosi" del greco Ovidio. Anche Virgilio e Cicerone confermarono nelle loro opere come l'operato dei Folletti e degli Incubi fosse molto conosciuto in tempi assai antichi.
Nel Medio Evo, quando il cristianesimo spazzò via l'idolatria pagana, i Folletti vennero ignobilmente relegati nel campo della superstizione e della stregoneria, poi, più tardi, la credenza in questi spiriti domestici si mischiò alla Magia e alle arti esoteriche confondendosi spesso con i dettami dell'occultismo e, infine, negli ultimi decenni, molte manifestazioni ritenute una volta opera di spiriti Folletti, vennero sbrigativamente etichettate dalla parapsicologica con il termine di Poltergeist.
Così, costretti ad emigrare continuamente da un posto all'altro e scacciati inesorabilmente dal becero materialismo della civiltà attuale, questi esseri si sono ritirati di buon ordine nei pochi boschi rimasti, connaturandosi all'ambiente in attesa di tempi migliori e, se non si mostrano più così spesso come una volta, è perché sono rifiutati a priori dal raziocinio del ventesimo secolo.
Ma quante sono le famiglie di Folletti disseminate nella nostra Italia? Rispondere a questa domanda è praticamente impossibile perché, nel corso dei secoli, l'originario ceppo genealogico di questa antichissima stirpe ha prodotto una quantità rilevante di nuovi germogli: casate e tribù si sono moltiplicate tra di loro e, col trascorrere del tempo, altri gruppi hanno assunto qualità, usi, costumi e tradizioni differenti l'uno dall'altro, dando vita ad una pittoresca e intricata genie di simpatiche famigliole. Tutto ciò, oltre che ad ingenerare un'enorme confusione, non ha permesso di raccogliere organicamente notizie e testimoniante qualificate e sufficiente attendibili su svariate casate elfiche. E' perciò doveroso da parte nostra, prima di accingerci nel tentativo - assai laborioso - di districare l'elfica matassa, avvisare il lettore che le famiglie di Folletti più rappresentative verranno esaminate a parte una per una. Tutte gli altri invece, i minori, indicati nel testo con l'appellativo generico di Folletti, saranno oggetto di una rapida trattazione, invero un po' schematica e riduttiva, che chiuderà il presente capitolo.
I Folletti appartengono tutti agli Elfi del Crepuscolo. L'unica famiglia che fa parte degli Elfi della Luce è quella dei Folletti del Vento.


A seguire, nel libro, sono presentati e illustrati dettagliatamente con citazioni a opere storiche:
  • Lauro (Puglia e un po' tutto il sud Italia)
  • Massarioli (Veneto)
  • Monachicchi (Lucania, Puglia, Abruzzo, Molise e Calabria)
  • Linchetti (Toscana)
  • Monacielli (Campania)
  • Schiavotti (Calabria)
  • Folletti del Vento (Mazzamurigli a Frosinone, Mazzamarelle a Lanciano, Mazzamareddu in Sicilia, Grandinili in Friuli, Basadone a Trento, Rovereto e nel veneziano,...)
  • Folletti della Notte & Incubi (Smare a Belluno, Calcarot nel Veneto, Mazapedar in Emilia Romagna, Mora in Friuli,...)

E ancora...
  • Esprit Follet (Val d'Aosta)
  • Farfarelli (Val di Sesia)
  • Lou Servanot (Val Maira)
  • Grumisel Roù (Poumeifré)
  • Ghignarelli, Spitascè, Folet e Muletta (Biellese)
  • Pondacciu, Ammuntadori, Sa Surtora, Fuglietti, Maureddi e Sa-Mazzamureddu (Sardegna)
  • Scazzamurieddu (Puglia)
  • Marraucchicchio (Cassano Jonio)
  • Monacu Fojettu (Monteleone Calabro)
  • Faiettj (Catanzaro)
  • Mazzamurelli (Macerata)
  • Scazzapurelli (Benevento)
  • Monachieddi (Francavilla Mare)
  • Fudditi (Sicilia)

E questi sono solo i Folletti... poi, sempre in questo libro, non mancano le Fate Bianche, i Manteillons, i Gianas, i Nani metalliferi del Piemonte, i Mazzarot di Bosc, i Pavarò, le Diale, i Pamarindi, i Guriùz,... devo continuare ancora a lungo?! :roll: :roll:

Mi permetto di dirlo ora, una volta per tutte (perché in aNobii non tento neanche di iniziare questo discorso che potrebbe generare solo polemiche): se gli scrittori italiani sono pigri, non c'è da dare la colpa al nostro folklore e alle nostre tradizioni.
Folletti, elfi, fate, nani, gnomi, etc, etc, etc... abbondano all'infinito nella nostra cultura. Tant'é che autori seri hanno spesso saputo attingere a piene mani da questo folklore (e mi riferisco, per esempio, agli autori della serie "Dampyr" della Sergio Bonelli Editore).

Certo che a voler parlare delle nostre creature locali si fa fatica... perché la documentazione non è così disponibile come per le creature anglosassoni.
Ma, ripeto, quando trovate un autore o uno (pseudo)critico che vi dice che in Italia non esistono tradizioni a cui attingere... vi sta mentendo spudoratamente (nel migliore dei casi) o ha semplicemente una terribile lacuna a tal riguardo (nel caso peggiore). :)
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Re: Il fantasy italiano è messo male?

Messaggiodi Elli » 25/07/2010, 14:00

@sean: grazie per aver sfatato questo mito! :geek: Purtroppo, come hai rilevato anche tu, sono tradizioni poco conosciute e che per lo più rimangono ignote.
Mi hanno parlato tempo fa di un romanzo pubblicato da Asengard, "Zeferina" mi sembra, che dovrebbe rifarsi in parte a tradizioni folkloristiche italiane, però non so in che misura o a quali in particolare. Però questo aspetto mi aveva incuriosito. Secondo me, anche chi ne conosce l'esistenza, ha comunque un'inspiegabile remora a rifarsi alle leggende di casa nostra; tant'è che non se ne parla quasi mai, nessuno (o quasi) le conosce o si prende la briga di studiarle, men che mai di usarle per scriverci un romanzo. Come mai secondo voi? :?
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Re: Il fantasy italiano è messo male?

Messaggiodi SeanMacMalcom » 25/07/2010, 14:08

Elli ha scritto:Secondo me, anche chi ne conosce l'esistenza, ha comunque un'inspiegabile remora a rifarsi alle leggende di casa nostra; tant'è che non se ne parla quasi mai, nessuno (o quasi) le conosce o si prende la briga di studiarle, men che mai di usarle per scriverci un romanzo. Come mai secondo voi? :?


Una mia impressione personale?
Secondo me si sceglie di non farlo perché, dopotutto, non sarebbe "cool". E, quindi, non venderebbe.

Se mi fai un racconto con Bloody Mary (il fantasma dello specchio... non la bevanda o l'originale Maria la Sanguinaria)... se mi fai un racconto con gli Elfi "fichissimi" de ISDA... se mi fai un racconto con vampiri e licantropi... allora produci qualcosa che la gente sarà invogliata a leggere perché è già pubblicizzato.
In caso contrario, il tuo prodotto resterà di nicchia... "carino", sicuramente, ma dimenticato come un'opera controtendenza.

Forse è solo una mia paranoia, ma spiega perfettamente come mai, all'improvviso, le librerie siano invase da amori vampireschi in ogni salsa, mentre sino a qualche tempo fa, esclusa la Rice, nessuno provava interesse a scrivere dei vampiri.
Vuoi mettere quanto è "cool" parlare di leprecani invece che di monacielli?
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Re: Il fantasy italiano è messo male?

Messaggiodi gio » 25/07/2010, 15:25

Grazie Sean per il prezioso intervento e per la segnalazione (mi è piaciuta così tanto che ho ordinato il libro!)
In un attimo di tempo libero dici che potremmo inserire il libro al tavolo saggistica fantasy ?
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Re: Il fantasy italiano è messo male?

Messaggiodi SeanMacMalcom » 25/07/2010, 19:13

gio ha scritto:(mi è piaciuta così tanto che ho ordinato il libro!)


Ollappeppa! :o
Che prontezza di riflessi!!! :shock: :shock: :shock:

Spero che anche nella nuova versione vi siano tutte le illustrazioni presenti nella mia a opera di G. Tavaglione.
Ho scoperto la riedizione (perché l'autore nell'introduzione afferma di aver rivisto i contenuti dell'edizione originale, creando un prodotto "aggiornato") di questo vecchio libro solo qualche mese fa per puro caso in libreria... e sinceramente, così su due piedi, non riesco a ricordare se anche nella nuova edizione vi fossero tutte le illustrazioni!
Erano veramente un ottimo valore aggiunto, tale da renderlo un vero manuale pratico! :D

Fammi sapere quando ti arriva!
Per la scheda vedo di buttare giù qualcosa più tardi!
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