Gusti Letterari

Leggere, rileggere, e leggere ancora. Come, quando, cosa e perchè...

Moderatore: nihal87

Re: Ma il lettore deve educarsi al gusto?

Messaggiodi gio » 20/07/2010, 16:01

ziadada ha scritto:
gio ha scritto:per i discorsi educazionali, è la locanda più avanti, grazie :ugeek: :ugeek:


vabbè, allora mi astengo 8-)

(mi hanno detto che alla locanda più avanti il vino sa di tappo)



no non astenerti che magari ti fa male alla salute

VAI!!!! semmai mi tappo io le orecchie :mrgreen:

scherzo, vai!
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Re: Ma il lettore deve educarsi al gusto?

Messaggiodi gio » 20/07/2010, 16:04

ragazzi aggrappatevi!!! Devo fare un veloce spostamento di tavolo, lo sposto nella zona riservata agli iscritti, voi reggetevi forte!
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Re: Ma il lettore deve educarsi al gusto?

Messaggiodi demon black » 20/07/2010, 16:05

Io leggo perchè amo leggere, che problema c'è se non faccio la pecorella e mi aggrego al gregge che legge educato nel gusto?!
Mio padre mi ha insegnato che ognuno ha dei propri gusti che possano coincedere con quelli degli altri oppure no è indifferente perchè ognuno ha una personalità differente dall'altra, ognuno ha un proprio cervello con cui pensare, ognuno ha un proprio grado di piacere, ognuno è un individuo!
Mio padre mi ha insegnato ad essere un individuo e non una pecorella che segue il gregge, mi spiace, ma finchè vivo, io rimango un individuo con dei gusti personali e non permetto a nessuno di educarmi ai gusti della massa :ugeek:

....guarda le mie fucsia feste che non riesco mai ad organizzare perchè rischierei di beccarmi qualche granata invece di regali se obbligo i miei amici ad indossare qualcosa di fucsia :? :lol: :lol: :lol: :lol:





p.s. Prens scusa per le pecorelle :lol: :lol: :lol: :lol:
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Re: Ma il lettore deve educarsi al gusto?

Messaggiodi demon black » 20/07/2010, 16:07

gio ha scritto:ragazzi aggrappatevi!!! Devo fare un veloce spostamento di tavolo, lo sposto nella zona riservata agli iscritti, voi reggetevi forte!


E' beelo per questo la Locanda...sai dove ti siedi ma non sai mai dove ti alzi!!!! :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
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Re: Ma il lettore deve educarsi al gusto?

Messaggiodi gio » 20/07/2010, 16:07

ecco, spostato. Poi lo rimetterò nella sala giusta, ma solo più avanti.

blackie: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
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Re: Ma il lettore deve educarsi al gusto?

Messaggiodi nihal87 » 20/07/2010, 16:21

claudia ha scritto::shock: :shock: :shock: :shock: :shock:
Vengo or ora dalla discussione sopracitata su aNobii.
:shock: :shock: :shock: :shock: :shock:
a- mi sento profondamente ignorante
b- OO (leggasi due...)

Ma voi credete veramente che Martin o King passino delle ore ad operare un'analisi postmoderna sui propri e altrui scritti, oppure che la godano spaparanzati sotto una bella palma a godersi la paccata di soldi che guadagnano?
E Dante e Shakespeare?



:lol: me lo vedo Martin con il barbone e il costumino hawaiano che beve da una noce di cocco :lol: :lol:
oddio che immagine esilarante!!!!

io nella discussione di anobii ho spento il cervello nel momento in cui è arrivato J... non capivo niente!!! senza contare che alcune delle sue parole non sono presenti nel dizionario (io mi informo ebbene sì, quindi se dite parole strane e il dizionario non conferma... verrete subito scoperti come truffatori della lingua italiana :twisted: ) e wiki da una definizione molto normale a postmoderno parola con cui mi ha accusato di mandare tutto in vacca... anche se non ho capito perchè :shock:

Comunque credo che "il gusto" o se vogliamo essere precisi e acculturati il livello di qualità a cui un lettore può dire "sì" aumenta con l'esperienza e soprattutto l'età!
Rimango sconvolta ogni volta che un ragazzino su anobii parla come un letterato di 50 anni. io a 15 anni me la godevo e anche parecchio!! leggevo sì, ma tutto ero così astratto nel mio cervello di adolescente!!!

Ps sono curiosa come una scimmia di sapere cosa guardano in Tv questi utenti che usano questi paroloni e ci dicono (perchè tanto, se non lo avete notato, erano tutti scrittori) di aumentare il nostro gusto! vorrei davvero vedere, magari scopriamo che guardano il GF e Amici come le persone pseudo-normali... chiedo venia se qui qualcuno li guarda, ma era per fare un paragone tra la loro vita anobiana e la loro vita vera. Io mi sento ignorante quando sento discorsi del genere, ma poi mi chiedo "ma queste persone,sono davvero tante acculturate da dirmi che mando tutto in vacca, oppure sono dei bischeri come me???"

Ps... il mio nick continua a influenzare secondo voi??? :lol:
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Re: Ma il lettore deve educarsi al gusto?

Messaggiodi demon black » 20/07/2010, 16:33

nihal87 ha scritto:Ps... il mio nick continua a influenzare secondo voi??? :lol:


Mi spiace ma devo dirti che non sei così originale come pensavi :ugeek:
Ho scoperto che c'è un'altra Nihal su anobii (all'inizio credevo che fossi sempre tu ma senza "87") ma poi ho guardato l'avatar che non era Howl e mi sono detta "Impossibile! Nihal non tradirebbe mai il nostro Howl :ugeek: " quindi, ho dedotto, che non potevi essere tu ma....che non eri l'unica Nihal di anobii :ugeek:

...ma non è che l'altra Nihal attira tutti i cattivoni di anobii e loro, confondendovi, se la riprendono con la prima Nihal che passa?! :o
...ma passi sempre tu per prima?! :shock: :lol: :lol: :lol: :lol:
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Re: Ma il lettore deve educarsi al gusto?

Messaggiodi Elli » 20/07/2010, 22:51

Ah, ecco dov'era finito questo tavolo... non lo trovavo più! :P

demon black ha scritto:Io leggo perchè amo leggere, che problema c'è se non faccio la pecorella e mi aggrego al gregge che legge educato nel gusto?!


Secondo me il problema è: cosa si intende per "educato" nel gusto? Qual è il gusto che è degno di essere preso a misura e chi lo decide?
Da quando mi sono appassionata al fantastico in genere, e da quando frequento aNobii in particolare, ho scoperto un sacco di autori (vecchi e nuovi, maestri e nuove leve), generi e filoni che nemmeno sospettavo. Visto l'amore che provo per questa branca della letteratura, e una naturale curiosità, mi è preso il desiderio di leggerne il più possibile (anche se probabilmente non mi basterà una vita... :lol: ). Questo mi renderà forse una lettrice più "consapevole", ma di certo non "migliore" di altri, né mi darà la palma per decidere ciò che altre persone debbano considerare bello o meritevole. Quanto alla cosidetta "critica"... beh... la critica ufficiale di qualsiasi epoca ha sempre demolito libri e autori che poi sarebbero divenuti dei miti (pensiamo a quanti scrittori sono morti in stato di indigenza e semi-sconosciuti), e un certo filone critico si è sempre esaurito nel giro di poco tempo, dimostrandosi ormai sorpassato per essere sostituito da un altro. Crearsi tutti questi problemi... ma per quale motivo, esattamente? Se anche tutti gli autori del fantastico nostrano ci mettessimo attorno a un tavolo a discutere di come dovrebbe essere il famoso romanzo "adulto" che finalmente farebbe fare il botto a questo genere in Italia, sono certa che non si riuscirebbe a produrre nulla degno di essere letto. I capolavori (o semplicemente i buoni libri) non nascono mica a tavolino... :? Fosse così "facile"... :mrgreen:
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Re: Ma il lettore deve educarsi al gusto?

Messaggiodi gio » 21/07/2010, 8:30

Elli, mi piace la tua riflessione sulla nascita dei capolavori (e dei libri in genere): io ho sempre avuto una visione un po' romantica dell'opera scritta, vedevo nel romanzo qualcosa che veniva da dentro, che l'autore scriveva grazie a un'ispirazione potente, un "moto dell'anima", così come - credo - accada per i grandi capolavori dell'arte o della musica.

Poi certo, una persona per scrivere deve padroneggiare gli strumenti, in questo caso la grammatica della propria lingua. è evidente. Ma deve sapere anche di più? La tecnica di cui leggo su anobi... La gestione del punto di vista, mostrare non raccontare, ecc. Certo sono tutti aspetti che rendono più piacevole la lettura, ma davvero ogni autore, TUTTI gli autori devono seguire queste 'regole'. E anche tutta la riflessione sul prodotto, sul fantasy adulto, davvero si concilia con l'ispirazione, il moto dell'anima? Deve essere originale solo la trama o può esserlo anche la tecnica? Di certo Picasso (che per altro io non amo) non ha seguito la tecnica dei predecessori...

Cosa ne pensate?
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Re: Ma il lettore deve educarsi al gusto?

Messaggiodi nihal87 » 21/07/2010, 10:23

demon black ha scritto:
nihal87 ha scritto:Ps... il mio nick continua a influenzare secondo voi??? :lol:


Mi spiace ma devo dirti che non sei così originale come pensavi :ugeek:
Ho scoperto che c'è un'altra Nihal su anobii (all'inizio credevo che fossi sempre tu ma senza "87") ma poi ho guardato l'avatar che non era Howl e mi sono detta "Impossibile! Nihal non tradirebbe mai il nostro Howl :ugeek: " quindi, ho dedotto, che non potevi essere tu ma....che non eri l'unica Nihal di anobii :ugeek:

...ma non è che l'altra Nihal attira tutti i cattivoni di anobii e loro, confondendovi, se la riprendono con la prima Nihal che passa?! :o
...ma passi sempre tu per prima?! :shock: :lol: :lol: :lol: :lol:


si lo so che ce ne è un'altra :evil: infatti ho dovuto aggiungere i vari ghirigori su anobii...
però ci sono anche un Adhara e un dubhe se non sbaglio (Dubhe è il mio nome in altri posti in cui tutte le nihal sono prese :lol: ) quindi mi aspetto un pessimo trattamento anche per loro!!!!
(l'87 ce l'ho solo qui però!!! non mi ricordo perchè gliel'ho messo sinceramente, forse ce ne è un'altra anche in TdA!!)
:lol:
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Re: Ma il lettore deve educarsi al gusto?

Messaggiodi Elli » 21/07/2010, 19:27

gio ha scritto:Elli, mi piace la tua riflessione sulla nascita dei capolavori (e dei libri in genere): io ho sempre avuto una visione un po' romantica dell'opera scritta, vedevo nel romanzo qualcosa che veniva da dentro, che l'autore scriveva grazie a un'ispirazione potente, un "moto dell'anima", così come - credo - accada per i grandi capolavori dell'arte o della musica.

Poi certo, una persona per scrivere deve padroneggiare gli strumenti, in questo caso la grammatica della propria lingua. è evidente. Ma deve sapere anche di più? La tecnica di cui leggo su anobi... La gestione del punto di vista, mostrare non raccontare, ecc. Certo sono tutti aspetti che rendono più piacevole la lettura, ma davvero ogni autore, TUTTI gli autori devono seguire queste 'regole'. E anche tutta la riflessione sul prodotto, sul fantasy adulto, davvero si concilia con l'ispirazione, il moto dell'anima? Deve essere originale solo la trama o può esserlo anche la tecnica? Di certo Picasso (che per altro io non amo) non ha seguito la tecnica dei predecessori...

Cosa ne pensate?


Ed ecco che entriamo nel campo minato! :lol:
Per quanto mi riguarda, sarò un'inguaribile romantica e/o ingenua, ma personalmente mi schiero col tuo partito: le opere che sono espressione dell'animo umano (chiamiamole, per comodità, "opere d'arte") nascono in primo luogo dalla necessità di... esprimere se stessi. Se no che opere d'arte sono?
Certo, come in ogni arte, lo scrittore deve padroneggiare alcuni strumenti. Ma, fatto questo, a mio parere lo scrittore di questi strumenti può fare quel che più gli pare e piace. Si deve mostrare e non raccontare? E chi l'ha detto che si DEVE fare così? E se io - un IO ipotetico, ovviamente - per ragioni artistiche voglio fare un po' l'uno o un po' l'altro? Qualcuno può impedirmelo? Gestione del punto di vista: e se io - sempre autore ipotetico - voglio cambiare punto di vista ogni due secondi perché ritengo sia la forma migliore per la storia che sto raccontando? Il romanzo in questione sarà illegibile? Non è detto. Ho letto autori che cambiano punto di vista dieci volte in un paragrafo, uno di questi (FranK Herbert) è uno dei miei scrittori preferiti.
Parliamo della riflessione sul fantastico italiano. Per "fantasy adulto", se non ho capito male, molti intendono storie dalle atmosfere più dark, con personaggi che non sono né buoni né cattivi, possibilmente senza il Bene e il Male e senza nessun fine o morale. Bene. Ho letto romanzi così e mi sono anche piaciuti. Ma parimenti mi sono piaciuti (e ho trovato profondi e meritevoli di essere letti) opere che seguono parametri diametralmenti opposti a questi.
Tutto questo per dire che non può esserci una "ricetta" per scrivere un buon romanzo (di genere fantastico o meno); e che un romanzo che sembra "buono" adesso, magari fra dieci anni verrà considerato sorpassato, o magari il semplice prodotto di un certo clima e di un certo ambiente; oppure, al totale opposto, sarà ancora in circolazione e si candiderà a diventare un futuro classico. Per quanto mi riguarda, sono per la libertà di espressione individuale. Se tutti seguiamo le stesse "regole" (formali e contenutistiche) cosa ne sarà dell'originalità? Proprio l'ipotetica soluzione per essere più originali e "maturi", rischierebbe di diventare in questo modo la principale causa di un livellamento. Non credo verrà mai niente di buono da soluzioni artificiose come quelle che mi sembra di cogliere nell'aria. Che uno scriva ciò che più gli piace e nel modo che più gli piace. Poi, come sempre, sarà il tempo a decidere se le scelte fatte siano state felici o meno.
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Re: Ma il lettore deve educarsi al gusto?

Messaggiodi SeanMacMalcom » 21/07/2010, 19:30

Elli ha scritto:le opere che sono espressione dell'animo umano (chiamiamole, per comodità, "opere d'arte") nascono in primo luogo dalla necessità di... esprimere se stessi. Se no che opere d'arte sono?


Un esempio a cui mi piace sempre pensare, attorno a tal questione, è quello dei futuristi...

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Re: Ma il lettore deve educarsi al gusto?

Messaggiodi gio » 21/07/2010, 20:06

Sean: sì anche io ho pensato proprio ai futuristi, come estremo coraggio del nuovo, sfida delle convenzioni, ecc.

Comunque se ci si attiene tutti alle stesse regole - tecniche - non potrà venirne nulla di nuovo...
é forse anche presunzione, pensare di poter indicare le regole del 'buon narrare', a meno che naturalmente ci si riferisca a grammatica e ortografia (sempre che l'autore non voglia stravolgerle appositamente :roll: )

Cmq vorrei proprio sottoscrivere Elli, parola per parola qui:

Se tutti seguiamo le stesse "regole" (formali e contenutistiche) cosa ne sarà dell'originalità? Proprio l'ipotetica soluzione per essere più originali e "maturi", rischierebbe di diventare in questo modo la principale causa di un livellamento. Non credo verrà mai niente di buono da soluzioni artificiose come quelle che mi sembra di cogliere nell'aria. Che uno scriva ciò che più gli piace e nel modo che più gli piace. Poi, come sempre, sarà il tempo a decidere se le scelte fatte siano state felici o meno.


assolutamente daccordo.

Mi fa piacere leggere questa riflessione perchè cominciavo a chiedermi se sono proprio fuori dal mondo :roll:
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