"Trilogia dei Lungavista" di Robin Hobb

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"Trilogia dei Lungavista" di Robin Hobb

Messaggiodi nihal87 » 05/05/2010, 19:46

L'apprendista assassino:

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Un'umanità di servi e signori abita un mondo pervaso da una magia sottile e inquietante, fra intrighi di corte e minacce di misteriosi pirati in grado di manipolare le loro vittime privandole di ogni forma di raziocinio e sentimento. Tra questi pericoli si aggira il giovane Fitz, un "bastardo" di stirpe reale, la cui sola consolazione è un magico e tenero legame con gli animali. Accolto a corte, Fitz dovrà apprendere l'uso delle armi e le regole dell'etichetta, ma il suo destino è legato all'abilità di uccidere nell'ombra... Diventare un assassino vuol dire intraprendere un mestiere crudele e solitario, e soprattutto scoprire i propri poteri, lascito del sangue dei Lungavista...

Assassino di corte:

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Il bastardo reale sta crescendo. Fitz ormai non è più un ragazzino inesperto: gli si legge in volto il sangue del padre. È sopravvissuto alla sua prima pericolosa missione come assassino del re eppure, sofferente e amareggiato, sogna di rompere la promessa fatta a re Sagace, rimanendo nel lontano Regno delle Montagne. Ma l'amore mai dimenticato per Molly e la visione di eventi tragici lo riconducono alla corte di Castelcervo, fra i mortali intrighi della famiglia reale dei Lungavista...

Il viaggio dell'assassino:

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Si conclude con questo volume la trilogia dei Lungavista e Fitz affronta il suo destino: la sorte del Regno dei Sei ducati è nelle sue mani... così come quella del mondo intero. Il re Sagace è morto per mano del figlio Regal. Anche Fitz è morto, o almeno così credono i suoi amici e nemici. Ma con l'aiuto dei suoi alleati e dello Spirito riemerge dalla tomba, segnato da una profonda cicatrice che gli solca il corpo e l'animo. Il regno è vicino alla rovina: Regal ha saccheggiato la capitale per poi abbandonarla, mentre il legittimo erede, il principe Veritas, è perso nella sua folle ricerca, forse destinato a morire. Solo il ritorno di Veritas, o la successione che spetta di diritto a sua moglie, potrà salvare i Sei Ducati. Ma Fitz non resterà a guardare.


Attualmente sto leggendo L'apprendista dell'assassino e mi piace!! ho trovato, secondo me, alcuni problemi di traduzione! non so, ma ci sono alcuni passaggi che non mi tornano!! però capisco la difficoltà, visto che i nomi dei personaggi rievocano le loro 'qualità'!
altro problema però della fanucci non del libro in sè.. la mappa è a parer mio illeggibile! ha una risoluzione molto bassa evidentemente e al momento della messa in stampa è venuto una roba in bianco e nero tutta sfuocata!! per fortuna internet ha tantissime risorse!!! ora la scarico e la sostituisco!!
ancora sono all'inizio quindi non mi sono fatta un'idea precisa del libro, ma l'ambientazione mi pare molto originale!
l'avete letto?? cosa mi dite??

Mappa: http://www.terra-di-mezzo.it/Mappe/VARI ... tiqr6.html
Note sulla traduzione: http://www.darkover.it/00sb/hobb.html
Ultima modifica di nihal87 il 01/10/2010, 10:58, modificato 1 volta in totale.
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Re: "Trilogia dei Lungavista" di Robin Hobb

Messaggiodi nihal87 » 06/05/2010, 21:12

CHIEDO AIUTO!!! vi ho già detto che a parer mio questo libro presenta errori di traduzione o errori veri e propri, ma questo a del clamoroso... io non so se semplicemente non capisco e sono ignorante in merito alla nostra lingua... ditemi la vostra su questa frase:

"' una carta di qualità decisamente migliore di tutte quelle che facciamo noi; è sottile, flessibile e non si frantuma facilmente con il tempo; eppure apporre bene l'inchiostro, senza assorbirlo al punto che i bordi delle rune si sbiadiscono."

non capisco l'utilizzo di 'eppure apporre'! ho cercato eventuali significati che non conosco di queste due parole, ma internet mi da ragione.... non hanno senso in questo contesto!!! forse sono errori di battitura? ma sono presenti in molti punti del libro e la cosa sta diventando irritante! vengono usate parole... che non c'entrano niente!!
un peccato perchè per ora mi piace la trama e anche i personaggi sono interessanti!
ditemi però se conoscete un significato possibile per l'utilizzo in questo contesto di queste due parole!!!!!
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Re: "Trilogia dei Lungavista" di Robin Hobb

Messaggiodi Tremalnaik » 06/05/2010, 21:24

Decisamente mi sembra un errore di traduzione, nel senso che il traduttore non sà la nostra lingua :!:
Dio, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare,
il coraggio di cambiare le cose che posso, e la saggezza per conoscere la differenza.
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Re: "Trilogia dei Lungavista" di Robin Hobb

Messaggiodi nihal87 » 06/05/2010, 21:45

Tremalnaik ha scritto:Decisamente mi sembra un errore di traduzione, nel senso che il traduttore non sà la nostra lingua :!:


:cry: però non mi farò condizionare da queste cose! la mia avventura con robin hobb non finirà per questo motivo!!!
devo crederci :-P
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Re: "Trilogia dei Lungavista" di Robin Hobb

Messaggiodi niji » 24/06/2010, 22:53

gio mi chiedeva in un altro tavolo di questa saga che sto leggendo...
cmq poi tocca all'assassino? come ti sembra? No no no rispondermi, te lo chiedo su al tavolo giusto ;) :mrgreen:


ecco, siamo al tavolo giusto! :lol:
Beh, io sto leggendo il terzo e devo dire che trovo questa saga veramente appassionante!!
Ambientazione mediovaleggiante, società feudale, sostanzialmente low magic... tanto per chiarire il genere di cui stiamo parlando.
Purtroppo lo sto leggendo molto lentamente perché ho poco tempo, ma devo dire che sono piacevolmente colpita.
^^ Lo sto leggendo in inglese quindi non so dire di eventuali problemi di traduzione... sicuramente non è un libro semplice da tradurre però, tra i giochi di parole e le varie profezie e avvertimenti del Matto...
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Re: "Trilogia dei Lungavista" di Robin Hobb

Messaggiodi Elli » 25/06/2010, 13:19

Io ho letto il primo e mi è piaciuto davvero molto! Bella ambientazione, personaggi affascinanti e complessi, e tanti, tanti intrighi! :mrgreen: E poi... adoro il Matto!
Per quanto riguarda gli "orrori" di traduzione, beh, dopo quel che ho visto con "La Ruota del Tempo" ormai so cosa aspettarmi dalla casa editrice in questione, quindi nemmeno ci faccio caso e cerco di fare in modo che questo non mi rovini il piacere della lettura. Però la mappa non l'ho mandata giù... davvero terribile... non capisco davvero come si possa mettere in un libro una cosa del genere... :?
Leggerò di sicuro tutta la trilogia, anche se per ora nelle mie librerie di riferimento non si trova traccia de "L'assassino di corte". Dovrò ordinarlo, mi sa.
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Re: "Trilogia dei Lungavista" di Robin Hobb

Messaggiodi gio » 25/06/2010, 16:55

Io sto terminando il secondo della Canavan e poi mi ci tuffo... Ho letto solo le prime pagine del primo volume e sono rimasta colpita dallo stile particolare. E poi i vostri commenti invogliano alla lettura!!! :P
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Re: "Trilogia dei Lungavista" di Robin Hobb

Messaggiodi gio » 03/07/2010, 18:10

Robin Hobb mi ha rubato il cuore.

E pensare che la quarta di copertina non mi aveva promesso praticamente nulla. Non mi sembrava una storia che poteva piacermi, non era esattamente il mio genere...

Finito ora il primo volume della trilogia dei lungavista e Fitz mi ha stregato, così come la scrittura di questa donna. Mi sa che la Hobb ha scalato la classifica dei miei preferiti, conquistando una delle prime posizioni :o

Amo Fitz. Amo Burrich. Amo il Matto. Amo la mano del re... Ci sono frasi così piene di poesia che ho voluto rileggerle più volte per assaporarle e cercare di ricordarle. Lo stile a volte è lento, eppure mi è piaciuto nonostante io sia una lettrice un po' frenetica.
Non è solo un fantasy, ci sono dei passaggi che (per me) sono stati illuminanti a livello 'umano'! Vengono descritti sottili meccanismi psicologici che sottendono ai rapporti personali, in modo così acuto...

In un paio di passaggi, per la prima volta dopo tanto tempo, ho avuto voglia di sottolineare delle frasi!

Cavoli se mi è piaciuto. Ma in modo particolare, non solo per la curiosità di sapere cosa sarebbe accaduto al protagonista, ma in modo più complesso, più ricco.
Non è solo l'avventura fantasy che mi ha conquistato...
La descrizione della città nelle montagne, con i suoi giardini e gli abitanti che vengono e vanno mi ha riportato alla mente alcune atmosfere delle Città invisibili di Calvino (libro che amo)...
E la scrittura... mi è piaciuta molto. Che bello scrivere così bene, mamma mia.

Un libro che terrò tra i fedelissimi, quelli che si rileggono con grande piacere per assaporarli ancora e scoprire nuove sfumature.
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Re: "Trilogia dei Lungavista" di Robin Hobb

Messaggiodi Elli » 03/07/2010, 22:46

gio ha scritto:E la scrittura... mi è piaciuta molto. Che bello scrivere così bene, mamma mia.


Hai proprio ragione: Robin Hobb scrive in maniera superba! :-P Anch'io sono molto felice di avere scoperto questa autrice.
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Re: "Trilogia dei Lungavista" di Robin Hobb

Messaggiodi niji » 05/07/2010, 20:34

Sono d'accordissimo con tutto quello che hai scritto, Gio...!!
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Re: "Trilogia dei Lungavista" di Robin Hobb

Messaggiodi niji » 06/07/2010, 8:57

A proposito di "sottolineare delle frasi"... su questo thread del forum dedicato all'autrice, c'è una raccolta di citazioni dalla trilogia... che belle!
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Re: "Trilogia dei Lungavista" di Robin Hobb

Messaggiodi gio » 06/07/2010, 21:01

niji ha scritto:A proposito di "sottolineare delle frasi"... su questo thread del forum dedicato all'autrice, c'è una raccolta di citazioni dalla trilogia... che belle!



Bellissimo! Grazie per la segnalazione Niji, era proprio quello che mi serviva, così posso 'fissarmi' alcune frasi!
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Re: "Trilogia dei Lungavista" di Robin Hobb

Messaggiodi gio » 01/10/2010, 8:48

Allora, conclusa ieri la trilogia dei Lungavista. Ho letto i tre volumi praticamente di seguito con una pausa di qualche settimana tra il secondo e il terzo perchè ho faticato a reperire il libro.

Cominciamo con Fitz Chevalier, prova vivente che un assassino può rubarti il cuore. Grazie alla scrittura della Hobb, mi sembra davvero di aver conosciuto questo personaggio che ho visto crescere da quando "era alto così", fino a diventare un uomo. Ed è un personaggio a cui ci si affeziona, a cui si vuol bene, a cui non verrebbe mai in mente di rimproverare delitti o assassini, perchè sappiamo che è profondamente buono e virtuoso.

Della scrittura della Hobb ho già detto. Mi è piaciuta tanto, tantissimo. Anche se in genere io cerco ritmi più serrati, ho comunque apprezzato anche la lentezza di questa scrittrice. Solo nel terzo volume, qualche parte, soprattutto all'inizio l'avrei lasciata indietro (e infatti ho saltato qualche riga qua e là).
In effetti, a parte il finale - che naturalmente ha saputo toccare corde profonde - forse il terzo è proprio il volume che mi è piaciuto meno (pur piacendomi molto eh!)
Di questo terzo libro porto a casa il bellissimo parto di Molly, le parole di Burrich quando spiega perchè i bimbi piccoli piangono, il monito di Ciottola quando avverte Fitz che l'amore che aveva conosciuto con Molly non è più, perchè era l'amore della giovinezza, ma quei giovani non ci sono più, troppe cose sono accadute a entrambi.
E naturalmente porto a casa il solito Fitz, perchè ormai è come uno di famiglia.

Veritas è un personaggio che ha del grandioso, ma a livello di trama, a mio parere, qualche scelta ha rischiato di svilire la grandezza del suo sacrificio. Mi riferisco al finale...

SPOILER

Veritas dà tutto, tutto se stesso, le sue emozioni, i suoi ricordi e infine la sua vita per dare vita al suo drago. E questo è grande. Poi nel giro di tre pagine, con una lotta tra soldati di Regal, Fitz e Occhi di notte, si risvegliano tutti i draghi... Pochi schizzi di sangue e la forza dello Spirito... Non dico sia incoerente, perchè la logica tiene: Veritas aveva provato a svegliarli ma non ci era riuscito era solo, senza alternative, quindi non gli restava che realizzare un drago da sè. E lo ha fatto. Sacrificando tutto, l'ha fatto. Fitz invece si è trovato nella situazione di poterli svegliare, ma ecco... A livello di impatto veder partire tutti quei draghi insieme, così, con un prezzo tanto basso, quasi per caso, mi fa strano dopo che Veritas ha patito tanto per quell'unico primo drago.

Ho invece apprezzato molto il finale relativo a Molly e Burrich (bello, bellissimo personaggio).
Peccato non aver più visto il Matto...

E Fitz... Be' Fitz non ha avuto il lieto fine che desiderava, ma quello probabilmente non era proprio possibile. E noi l'amiamo, anche per questo.
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