4. Midda's Chronicles di SeanMacMalcom (Febbraio 2010)

[gio]

game off: Sean! ci finisci le faccine arrossite !!!!! vuoi tenerne qualcuna per arrivare alla fine del mese di febbraio?

[Tremalnaik]

Ripensando ancora a "Un ricatto letale" mi è venuto da chidermi se il tempio della fenice, per quanto ben costruito ed entusiasmante, sarebbe, nella realtà di Midda, poi necessario nell'essere così inacessibile, in fondo non racchiude ricchezze e abbiamo visto che la fenice si può difendere benissimo da sola data la sua immortalità. ovvero per adorarla non c'era altro bisogno che di un luogo, anche riparato, ma andava bene anche accessibile, secondo me.

[SeanMacMalcom]

Okay... stasera sono tranquillo e sereno... vediamo se riesco a rispondere senza troppe emozioni (traduci: )!

Secondo me, infatti, ne "Il tempio nella palude" abbiamo tanta, tantissima azione, mentre leggevo a volte dovevo fermarmi a riprender fiato, quasi fossi stata io a correre al posto di Midda, ma era solo un lavoro per la mercenaria e non c'erano sentimenti in gioco, oltre al naturale desiderio di salvare la pelle.

Ehehehe... in effetti, nel confronto con tutte le 15, quasi 16, storie successive, la prima è senza dubbio quella più frenetica, più colma di azione, di nemici e di pericoli imposti senza tregua sulla protagonista.
Senza dimenticare, poi, come "Il tempio nella palude" sia anche la storia più breve fra tutte (conta solo 21 giorni di pubblicazione contro, per esempio, i 58 de "La corona perduta", il più lungo scritto fino ad oggi).
Nulla, ovviamente, era stato pianificato a tal riguardo, essendo quello il primissimo racconto, in un'epoca in cui neppure avevo pensato di dividere le storie in racconti... però, con il senno di poi, mi piace ora osservarlo quasi fosse una sorta di "numero 0", in termini Bonelliani, oppure una sorta di "episodio pilota", utile soprattutto a introdurre la serie e a presentare la protagonista, ma che rimanda a poi ogni altro approfondimento, ogni spiegazione, ogni migliore descrizione persino del mondo in cui ella agisce.

Ne "La Città del peccato" e "Gli spetti della nave" predomina un forte senso di responsabilità e di dovere nei confronti di Camne, ma c'è solo un blando affetto verso di lei.
Ne "Alla deriva" la missione in cui è coinvolta Midda è poco più di un lavoro per lei, c'è sempre forte il senso di giustizia ed anche di riconoscenza a guidarla, ma passione non c'è.
Mentre tutto "Un ricatto letale" è percorso dalla passione, dall'amore, dal disprezzo e dall'odio, penso che sia stato questo a rendermelo ancora più gradito, più appassionante.

Che dire... WOW!
Quando, leggendo i thread degli altri autori qui presenti nel forum, trovavo espressioni di stupore da parte degli stessi autori in conseguenza delle "analisi" dei loro testi in direzioni a cui mai loro avrebbero pensato, non lo credevo possibile con Midda... eppure ecco qui!
Mi hai sinceramente sorpreso!!!
Cioè... non avevo mai preso in considerazione un simile esame della "psicologia" di Midda... eppure eccola.
E, anche, indubbiamente affasciannte... corretta in tutte le tue osservazioni!
Complimentoni!!

ATTENZIONE SPOILER
Penso che mai e poi mai Midda si sarebbe buttata a testa bassa contro se stessa visto che pondera sempre, anche in frazioni di secondo, quello che sta per fare ed avrebbe capito immediatamente che una lotta con se stessa sarebbe stato solo un terribile spreco sia di tempo che di energie.

Qui ho da addurre un'obiezione.
Midda non poteva sapere di star lottando, effettivamente, contro se stessa, così come nessuno di noi, ritrovandosi di fronte, improvvisamente, al proprio doppelganger potrebbe mai supporre di essere a confronto con se stessi.
Si potrebbe forse pensare a uno scherzo, a un fratello gemello, a un clone... o nel caso del mondo fantastico di Midda a un qualche incantesimo... a un illusione... ma mai a se stessi.
Se Midda avesse saputo di essere in lotta con se stessa, certamente non avrebbe ingaggiato il combattimento. Ma non potendolo sapere... beh... è stato quel che è stato!

[SeanMacMalcom]

Ripensando ancora a "Un ricatto letale" mi è venuto da chidermi se il tempio della fenice, per quanto ben costruito ed entusiasmante, sarebbe, nella realtà di Midda, poi necessario nell'essere così inacessibile, in fondo non racchiude ricchezze e abbiamo visto che la fenice si può difendere benissimo da sola data la sua immortalità. ovvero per adorarla non c'era altro bisogno che di un luogo, anche riparato, ma andava bene anche accessibile, secondo me.

In effetti sì... e no.

E' vero che, per quello che hai potuto leggere, la fenice si è dimostrata in grado di difendersi benissimo da sola.
Ma è anche vero che, in questo determinato caso, in sua opposizione era solo un povero vecchio malato e morente che solo per pochi istanti ha raggiunto il proprio obiettivo... salvo poi... beh, lo hai letto!

Prova però a pensare cosa sarebbe potuto accadere se il potere della fenice fosse stato conquistato da un altro genere di avversario. Qualcuno in grado, effettivamente, di gestirlo...
In tal caso, addirittura, simili protezioni sarebbero potute essere considerate persino fin troppo banali.

[Tremalnaik]

Bhe certo il mondo di Midda lo conosci molto più bene tu di me. Tanto per tenerti aggiornato dei miei progressi sto leggendo i 4 cavalieri.

[SeanMacMalcom]

Bhe certo il mondo di Midda lo conosci molto più bene tu di me.

Assolutamente no!
Il mio unico vantaggio su di te è quello di essere più avanti con la "lettura"...
Per il resto, ti assicuro, che anche per me il mondo di Midda è una continua sorpresa.

Io ne sono solo il cronista... non il creatore!

[yui00]

Ho appena finito di leggere la prima avventura, be' che dire... WOW!
Mi piace la sottile ironia con cui affronta i nemici (non morti...brrr) e, al tempo stesso, l'attenta analisi con cui affronta la situazione.
La nostra eroina non ha un attimo di pace, e se ce l'ha è solo per prepararla al peggio, ma nonostante tutto non si perde d'animo e continua ad andare avanti; i suoi commenti sulla ricompensa sono qualcosa.

L'unica cosa semmai che mi ha lasciato con l'amaro in bocca è stato il finale. Insomma, povera Midda, tutta 'sta fatica e poi nemmeno la soddisfazione di sapere se alla fine ha ottenuto la sua agognata ricompensa
Forse un po' tendente a Wonder Woman, ma la perdoniamo e attendiamo l'inizio di una nuova avventura.

[SeanMacMalcom]

Forse un po' tendente a Wonder Woman, ma la perdoniamo e attendiamo l'inizio di una nuova avventura.

In effetti c'è una certa somiglianza fisica...

[gio]

Midda è più bella!!

E ho già il mio personaggio preferito: il locandiere con le treccine

[yui00]

Vado un po' OT però... ho sempre pensato che il costume di Wonder Woman fosse pacchianissimo

[gio]

Vado un po' OT però... ho sempre pensato che il costume di Wonder Woman fosse pacchianissimo

anch'io proprio un'americanata!

fine OT

[SeanMacMalcom]

Vado un po' OT però... ho sempre pensato che il costume di Wonder Woman fosse pacchianissimo

anch'io proprio un'americanata!

fine OT

Credo di esprimere una comune opinione maschile nel dire: il costume non è importante... quello che contiene sì.

( )

ri-fine OT

[SeanMacMalcom]

Per chi preferisse la versione "digitale" a quella cartacea (sono il primo a rendermi conto di quanto non sia propriamente economica... se solo ci fosse stata anche in europa la carta economica l'avrei offerto a 10 euro invece che a 20... sigh!),

A tal riguardo, per chi si fosse perso la news in occasione della festa dello scorso 11 gennaio, ricordo che da un paio di settimane il libro è offerto anche in versione Adobe eBook (identica a quella cartacea in tutto e per tutto) a 4 euro.

Qui ulteriori info...