"Il libro del destino" di Elisa Rosso

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Re: Il libro del destino

Messaggiodi demon black » 19/10/2009, 7:19

Clauidia!!!!

Anche a me puoi dirlo...l'ho letto il primo!!!! :o
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Re: Il libro del destino

Messaggiodi demon black » 14/11/2009, 0:31

IL LIBRO DEL DESTINO- IL PRINCIPE DELLE NEBBIE


Dopo aver recuperato le pagine del Libro del Destino, la compagnia delle Cinque Razze Libere ha una nuova missione: partire alla ricerca di alleanze per combattere insieme il malvagio Signore delle Nebbie. Proprio alla vigilia della partenza, però, Eynis fugge all'improvviso dalle Foreste di Feira Haillen. La ragazza, erede della più potente stirpe magica degli elfi, è partita per seguire la traccia incerta e insistente di un ricordo che dovrebbe condurla a trovare un altro membro della famiglia degli Ethilin, sopravvissuto come lei alla strage compiuta dai Mohrger. Senza la sua potente magia, i suoi amici hanno poche speranze di sfuggite agli attacchi delle forze del male, e cerne se non bastasse anche Jadifh, il giovanissimo capo dei ribeili, abbandona la compagnia per seguirla. Ma durante il viaggio Eynis si accorge che Jadifh le nasconde qualcosa.



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Re: Il libro del destino

Messaggiodi gio » 28/11/2009, 14:38

Ieri sera ho terminato il secondo volume, Il principe delle Nebbie e devo dire che mi è piaciuto. Sicuramente più maturo stilisticamente del primo e in generale l'ho apprezzato di più... Il mio preferito è Jadifh (ma già nel primo volume), che bel personaggio :-P



ATTENZIONE SEGUE SPOILER!!!! (chi ha finito il libro però mi dà un parere?) :arrow:



Il voltafaccia di Bed non so se è giustificato abbastanza... Cioè immaturo era già anche nel primo volume, ma dove è stato che è diventato così bestia? forse non ricordo qualche passaggio in chiusura del primo volume? Perchè in questo secondo libro lui è già un emerito deficiente dalle prime pagine quando cerca di strappare un bacio a Eynis con la forza... E poi arrivare al tradimento... cosa giustifica un comportamento simile? Gli era successo qualcosa che ho scordato?
Piccola osservazione, nella scena in cui muore l'elfo, la battuta rivolta al nano... ok l'omaggio a Tolkien (o forse a Jackson), ma forse è troppo!
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Re: "Il libro del destino" di Elisa Rosso

Messaggiodi claudia » 01/02/2010, 14:24

Lo sto leggendo adesso. Parlando di "omaggi" vi ricorda qualcosa un semiumano che se ne va in giro in camicia anche in inverno perchè ha la temperatura corporea altissima? :o E un "sorriso sghembo"? :o :o E un intero villaggio che viene guidato da un ragazzino in mezzo ai boschi per sfuggire alla distruzione? :o :o :o
Io non sono una di quelle che vuole l'originalità a tutti i costi, ma per usare un detto popolare "il troppo stroppia".
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Re: "Il libro del destino" di Elisa Rosso

Messaggiodi claudia » 02/02/2010, 11:29

Eccomi, finito ieri sera.
Sono d'accordo con Gio quando dice che stilisticamente è superiore al primo ed anche i dialoghi sono molto migliorati (per fortuna). Peccato per qualche ingenuità tipo gli "omaggi". Ben delineati Jadifh e Enys (avevo ragione riguardo a quella cosa che avevo deto in privato a Gio e Blakie, e mi viene il sospetto che nel prossimo volume scopriremo anche qualcosa riguardo a Galwin...).
Bedwir cambia tantissimo, e purtroppo non è chiarissimo il perchè. Possibile che improvvisamente diventi arrogante, supponente e violento? Hmmm, un po' di lavoro in più su questo personaggio non avrebbe guastato.
In ogni caso una lettura positiva.
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Re: "Il libro del destino" di Elisa Rosso

Messaggiodi Laura Bf » 25/07/2010, 20:46

Allora, ho partecipato a una discussione simile in un altro gruppo di aNobii, tutto sommato ho voglia di rispondere anche qua! :-P

Ho letto solamente il primo volume della trilogia "Il Libro del Destino", intitolato "L'Erede di Ahina Sohul", della giovane Elisa Rosso.

L'ho comprato spinta da una forte curiosità; in primis perché seguivo (e seguo... però un po' meno) il suo blog e all'epoca il libro l'avevo trovato nelle librerie a inizio di Maggio mentre la pubblicazione ufficiale in Italia risaliva al mese di Novembre... e in secundis volevo vedere cosa era capace di scrivere e inventare una ragazza della mia età, infatti ho letto parecchi romanzi del baby boom italiano e non.

Allora, la trama potrebbe sembrare ben fatta: insomma, al primo impatto il recupero delle pagine di un libro profetico delle terre di Nadesh sembra un tocco originale più che sufficiente per un fantasy scritto da una quindicenne... tuttavia i personaggi e l'andamento della storia mi sono apparsi fatti apposta, senza una vera e propria conseguenza concreta. avvengono perchè devono avvenire. :)
In poche parole, Eynis è una ragazza in stile maschiaccio che usa la magia e il richiamo delle ninfe da giovanissima mentre gli altri sono scarsi in tutto, lei uccide facilmente goblin e caccia da sola in una foresta anche se è fondamentalmente una ragazza "contro la violenza", ferma un getto d'acqua "alzando un braccio" per richiamare un incanto e salvare gli intrappolati della diga. ;)
Poi c'è il solito burlone e stupido ma "prescelto" della storia, Bedwyr (non si capisce come si dovrebbe pronunciare... e per quale ragione ci sono tutte queste y? :shock: ) che in realtà è il discendente della dinastia reale di Ahina Sohul (la città degli uomini di Nadesh) e la sua spalla destra, nonchè migliore amico di sempre, Rooth. E adesso arriviamo ai ribelli, il capo intendo. Jadifh che teoricamente sarebbe un amorphos con le ali quindi quasi alla stessa altezza del Signore delle Nebbie e del Veggente Sam, il quale apprende tutta la storia dall'aquila che segue i nostri protagonisti.

Non vado troppo per le lunghe, in questa trilogia c'è un po' di tutto: casate di lupi, elfi, elfi marini, draghi che parlano, nani brontoloni, discendenti dispersi qua e là e una ragazza elfa che non conosce il suo passato... e naturalmente è figlia di un potente mago di Idhala, la città degli Elfi per eccellenza.

Non affrettatevi a leggere, la mia non è una recensione negativa nè positiva a dirla tutta. Un po' neutra perché non mi ha regalato nessuna emozione né mi ha convinto. :|

Sono onesta ma la lettura mi ha ricordato altri libri forse più noti: Eynis mi è parsa troppo familiare (Nihal delle Cronache del Mondo Emerso, Ewilan di Ewilan dei Due Mondi e quasi tutte le ragazze di fantasy sanno fare tutto :P), Jadifh è il-bello-e-dannato-della-storia (un personaggio che non può mancare, anche se sa di vecchio con il suo fisico scolpito, la giovane età e un destino crudele già scritto non voluto... troppo Twilight, Dubhe delle Guerre del Mondo Emerso e in fondo un po' ovunque si trova un personaggio cattivo-affascinante-maledetto-amante-della-eventuale-protagonista), il tatuaggio di Bedwyr mi è parso simile alla cicatrice che compare a Eragon una volta trovata Saphira... insomma, Bedwyr doveva intraprendere il viaggio e gli fanno un segno sul braccio con dell'inchiostro blu e un giuramento. Non saprei... già vista una scena simile...
Ad ogni modo, poi c'è Galdwin, ovvero l'adulto ed esperto in combattimento che farà da maestro ai tre (...ehm...anche questo è tipico dei romanzi di genere fantasy quindi fin qui tutto okay...), poi c'è l'intera compagnia troppo simile alla compagnia dell'anello di Tolkien. Infine mi è dispiaciuto per la figura del Signore delle Nebbie... sono rimasta letteralmente scioccata quando ho letto che si era messo a ridere da solo sul suo trono... O.O''''''''' Dal capitolo 27 in poi degenera il cattivone...

Questa è solamente la parte dedicata ai personaggi, adesso passiamo agli eventi che descrivono l'intera avventura: Eynis scopre di non essere figlia del cacciatore di Batilan e decide la notte stessa di seguire il gruppo di Galdwin dopo che quest'ultimo le aveva domandato di unirsi a loro... non mi sembra molto credibile. Ci sono molte scene di "decapitazione" ma mai la descrizione di una goccia di sangue che imbratta la terra o si mescola alla fanghiglia.
Il finale è prevedibile, anche se ho trovato banale il fatto che Bedwyr consegni all'amorphos-mezzo-lupo (o non ricordo) il cofanetto in noce in cui vi erano riposte delle pagine in bianco anziché quelle del Libro del Destino, scritto a suo tempo da Sam. E non riesco a capire il fatto di mandare a fuoco una città e poi entrarci subito con le fiamme ancora attorno; forse l'autrice voleva semplicemente dire che gli amorphi hanno appiccato il fuoco per costringere gli avversari a uscire e a prendere una decisione e quando le fiamme si sono abbassate giusto un po' sono entrati nel villaggio... a parte questa traduzione non so cos'altro aggiungere. Credo proprio che voleva dire questo! :P

Comunque sia... Il libro non mi ha entusiasmato sotto molti punti di vista (la costruzione dei personaggi, gli eventi fin troppo prevedibili, lo stile povero e semplice) ma in fondo rappresenta una storia di una ragazza influenzata da molte letture immortali come Tolkien e Narnia. :|
Non le do ragione perché ha 16 anni: una scrittrice o scrittore sa quando la sua opera è finita e si prende tutta la responsabilità quando tale lavoro viene pubblicato, perché ogni lettore ha i suoi gusti e ha il diritto di esprimerli mantenendo educazione e tralasciando qualunque cosa possa offendere pesantemente lo/la scrittore/rice. Se decide di pubblicare qualcosa [e soprattutto riesce a pubblicarlo] deve aspettarsi bocconi amari e una cucchiaiata di critiche positive dal pubblico perché è un esordiente e la gente deve imparare a conoscerlo. L'impegno c'è, si vede, e mi dispiace vedere tante somiglianze che non hanno fatto che distogliere la mia attenzione dalla trama e a farmi pensare a Tolkien & Co. Ma sono certa che queste somiglianze non sono state mica programmate, sono piuttosto coincidenze sfuggite all'occhio dell'autrice.

Ha molto da imparare ma è un grande passo quello di Elisa Rosso: essere pubblicati da una grande casa editrice a soli 15 anni è un passo importante ma deve dimostrare di essere capace di trattare di fantasy e non solo. deve dimostrare di sapere maturare nella scrittura e di inventare qualcosa di veramente suo. Avrei trovato carino se magari fino al secondo romanzo della trilogia i personaggi avessero proseguito alla ricerca delle pagine... ma, ahimè, le hanno recuperate subito dopo aver ingannato gli amorphi (e sicuramente gli amorphi-guerrieri dell'esercito delle Nebbie non si sono accorti dell'imbroglio perché l'autrice li ha descritti come esseri stupidi, insignificanti, abituati solo a combattere e non a pensare... ^^), tuttavia è originale l'utilizzo di un personaggio misterioso come Sam nel libro.

Ecco su scala i personaggi più convincenti: Nadyr (il capo del clan dei lupi bianchi se non sbaglio...), Eynis (anche se ha una moltitudine di difetti nella descrizione mi tocca confessare che è sempre molto più convincente di Bedwyr&Co.) e Sam il veggente (misterioso e partecipa-nonpartecipa alla storia, bel personaggio! ^^).

L'11 Novembre del 2009 è uscito in tutta Italia, edito dalla Piemme Edizioni nella collana Piemmefreeway per young adults (secondo me è adatto anche a chi ha 10/11 anni, non penso debba esserci un target! XD), il secondo volume della trilogia: "Il Libro del Destino - Il Principe delle Nebbie".
Su questo non posso esprimere nessun parere perché non l'ho ancora letto (troppe cose da leggere! X_x) e pertanto non posso neanche dire se la Rosso è migliorata rispetto all'esordio o se nel libro in questione mantiene gli stessi errori del primo volume.

Spero di aver reso l'idea e di aver aiutato qualcuno con questa mia opinione. ^_^

Elisa è giovanissima e ha tanto da imparare quindi non deve abbattersi per qualche recensione così così... servono di più le recensioni cattivelle che quelle tutte "rosa e fiori" perché si individuano gli errori commessi in modo tale da non ripeterli in eventuali lavori successivi. Tuttavia sono convinta che mi stupirà... anche se sono una lettrice difficilotta da convincere, specialmente col fantasy. :-P

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Re: "Il libro del destino" di Elisa Rosso

Messaggiodi demon black » 18/12/2011, 21:32

TERZO ED ULTIMO DELLA TRILOGIA!!!!!!!!!!!!


IL LIBRO DEL DESTINO - ALBA E CREPUSCOLO

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Il tradimento di Bedwyr, l'erede di Ahina Sohul, lascia atterriti i membri della Compagnia delle Cinque Razze Libere, ma la speranza si riaccende al rivelarsi di un secondo erede al trono degli uomini. Mentre la compagnia viaggia per il regno di Nadesh in cerca delle alleanze che permettano di sconfiggere il Signore delle Nebbie, Eynis, giunta assieme a Jadifh nella città dei Ribelli, si trova a confrontarsi con sua sorella gemella Eryn, separata da lei dalla nascita. Qualcosa di terribile nel passato di Eryn la porta a essere ostile e diffidente nei confronti di Eynis. Se vogliono sconfiggere il male, però, le ragazze dovranno restare unite: solo insieme, infatti, potranno richiamare lo spirito della luce, che nessun mago è mai riuscito a evocare...
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Re: "Il libro del destino" di Elisa Rosso

Messaggiodi claudia » 19/12/2011, 10:01

Bella copertina!!
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Re: "Il libro del destino" di Elisa Rosso

Messaggiodi gio » 19/12/2011, 10:54

Lo comprerò. E la copertina è splendida, sapete di chi è? Mi piace persino più di quelle di Barbieri!
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Re: "Il libro del destino" di Elisa Rosso

Messaggiodi demon black » 19/12/2011, 13:09

gio ha scritto:E la copertina è splendida, sapete di chi è? Mi piace persino più di quelle di Barbieri!


non c'è scritto nel retro della copertina? :roll:
Un momento che vado a vedere....

*si alza e si dirige in camera, prende il libro e...*

...

..


...

*si rimette seduta e inizia a battere sula tastiera*

Grafica di copertina: Iacopo Bruno :ugeek:
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Re: "Il libro del destino" di Elisa Rosso

Messaggiodi niji » 19/12/2011, 16:08

Iacopo Bruno è un grande!! Ne ha fatte un sacco di bellissime, inoltre è molto molto vario come stili!
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Re: "Il libro del destino" di Elisa Rosso

Messaggiodi gio » 19/12/2011, 16:43

grazie Blackie!

Niji: ma sempre fantasy? ti viene in mente qualche titolo che vado a curiosare?
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Re: "Il libro del destino" di Elisa Rosso

Messaggiodi niji » 19/12/2011, 16:52

questo è il sito dello studio che ha fondato con sua moglie: http://www.theworldofdot.com/
per alcune copertine ha lavorato personalmente come illustratore, per altre il lavoro è prevalentemente grafico.
Mostrano moltissima cura per l'intero oggetto libro, non si limita ad uno studio dell'immagine di copertina.
Credo che in questa pagina ci siano i libri che hanno curato in maniera completa, ma che poi lui lavori anche come illustratore "singolo".
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