Aspettando Pottermore

Re: Aspettando Pottermore

Messaggiodi Angelo Amnell » 22/08/2011, 18:57

SeanMacMalcom ha scritto:Secondo me ti stanno pigliando in giro.
Anche perché, secondo FantasyMagazine, non c'è ancora traccia dello smistamento, figuriamoci poi del combinare pozioni (ammesso, ma non concesso, che mai ci sarà qualcosa di simile)... e l'articolo è proprio di venerdì!

http://www.fantasymagazine.it/notizie/1 ... contenuti/

Probabilmente il tuo amico, sapendo che anche tu vorresti esserci dentro, si sta divertendo a farti rosicare.

Non credo,siamo amici su face. Lui gestiva una pagina su HP e questo la pubblicato nella sua pagina :!:
Da quanto ne so anche utenti di Anobii sono stati smistati :shock:
Incontrami di nuovo dopo l'oscurità e ti tratterrò
Se solo la notte potesse tenerti dove io posso vederti, amore mio
Allora non lasciarmi svegliare mai più
E forse stanotte
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Re: Aspettando Pottermore

Messaggiodi Angelo Amnell » 22/08/2011, 18:58

Angelo Amnell ha scritto:
SeanMacMalcom ha scritto:Secondo me ti stanno pigliando in giro.
Anche perché, secondo FantasyMagazine, non c'è ancora traccia dello smistamento, figuriamoci poi del combinare pozioni (ammesso, ma non concesso, che mai ci sarà qualcosa di simile)... e l'articolo è proprio di venerdì!

http://www.fantasymagazine.it/notizie/1 ... contenuti/

Probabilmente il tuo amico, sapendo che anche tu vorresti esserci dentro, si sta divertendo a farti rosicare.

Non credo,siamo amici su face ma non ci conosciamo nella vita reale. Lui gestiva una pagina su HP e questo la pubblicato nella sua pagina :!:
Da quanto ne so anche utenti di Anobii sono stati smistati :shock:
Anche Evanna Linch :o
Ecco cos'ha scritto su twitter
http://www.portkey.it/sito/2011/08/21/e ... corvonero/
Dentro POTTERMORE! Se non mi sentite nei prossimi giorni/settimane è perché sono stata smistata nella casa sbagliata #forzacorvonero
Ahhhh umm errrrrr… Appena stata smistata. Leggera crisi d’identità. Ho bisogno di sedermi e elaborare il tutto.
Sono in Grifondoro. #Pottermore #confusione #shock #orgoglio #felicità #LUNANONLASCIARMI!!!
Non sono in Corvonero?!! Non so cosa fare. Mi sento come se Jo mi avesse appena detto che sono un uomo. Sono così terribilmente confusa.

Grifondoro! Wow che onore! Sono così felice! Ma confusa! Ma felice! MA CONFUSA. #Pottermore #addiocorvonero

Dannazione, ora devo cambiare l’intero guardaroba!!!
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Re: Aspettando Pottermore

Messaggiodi SeanMacMalcom » 22/08/2011, 20:22

Allora non so che pensare.
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Re: Aspettando Pottermore

Messaggiodi niji » 22/08/2011, 20:48

Voglio entrarci anch'iooooooooo x( nijiscimmiiiiiiaaaaaa
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Re: Aspettando Pottermore

Messaggiodi SeanMacMalcom » 22/08/2011, 20:51

niji ha scritto:Voglio entrarci anch'iooooooooo x( nijiscimmiiiiiiaaaaaa


E se poi finisci anche tu smistata in una casa sbagliata?! :roll: :roll: :roll: :roll:
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Re: Aspettando Pottermore

Messaggiodi niji » 22/08/2011, 20:53

So già che sara' cosi'.... Me lo sento! :(
Sara' una delusione comunque, pero' meglio che stare qui nell'ansia e nel dubbio! :S
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Re: Aspettando Pottermore

Messaggiodi SeanMacMalcom » 22/08/2011, 20:55

L'importante è evitare Serpeverde, magari... :lol: :lol: :lol:
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Re: Aspettando Pottermore

Messaggiodi Elli » 23/08/2011, 10:07

SeanMacMalcom ha scritto:L'importante è evitare Serpeverde, magari... :lol: :lol: :lol:


Uhm... a me non dispiacerebbe stare in Serpeverde... 8-) Mi spiego meglio: sarebbe un'occasione per guardare la storia da una prospettiva non solo diversa, ma radicalmente opposta. Piton era un Serperverde, del resto, ma era l'uomo più coraggioso del mondo... ;) :lol:
Quello che mi auguro è di non finire in Tassorosso... sai che noia! :roll: L'unica cosa che potrei fare sarebbe tifare per Cedric Diggory l'anno del Torneo Tremaghi! :lol:
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Re: Aspettando Pottermore

Messaggiodi niji » 23/08/2011, 10:10

boh, a me basta che arrivi questa dannatissima email di benvenuto... :lol: poi penso che ogni scelta avrà i suoi lati divertenti! certo, io preferirei corvonero... ma proprio per questo sono certa che NON mi capiterà! :? la solita fortuna...
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Re: Aspettando Pottermore

Messaggiodi SeanMacMalcom » 23/08/2011, 10:30

niji ha scritto:boh, a me basta che arrivi questa dannatissima email di benvenuto... :lol: poi penso che ogni scelta avrà i suoi lati divertenti! certo, io preferirei corvonero... ma proprio per questo sono certa che NON mi capiterà! :? la solita fortuna...


L'importante è che il metodo di selezione resti davvero basato solo su delle domande, e non, magari, su un qualche sistema volto a equilibrare le varie case, magari favorendo l'una piuttosto che l'altra a seconda di quanti utenti ci sono da un lato e quanto dall'altro.
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Re: Aspettando Pottermore

Messaggiodi Angelo Amnell » 23/08/2011, 13:54

Sapevate che ci saranno le biografie dei personaggi?
Io ho trovato quella di Minerva Mcgrannit
Professoressa McGranitt

Compleanno: 4 Ottobre
Bacchetta: Abete e corde del cuore d...i drago, nove pollici e mezzo, rigida
Casa di Hogwarts: Grifondoro
Capacità particolari: Animagus (gatto soriano grigio con segni particolari)
Stirpe: Padre babbano, madre strega
Famiglia: Marito, Elphinstone Urquart, deceduto. Nessun figlio
Hobby: Ricamo, correttrice di bozze per Trasfigurazione Oggi, seguire il Quidditch, tifare le Montrose Magpies

Infanzia

Minerva McGranitt fu la prima e unica figlia di un sacerdote presbiteriano scozzese e di una strega formatasi a Hogwarts. Trascorse la sua infanzia nelle Highlands scozzesi – erano gli inizi del Ventesimo secolo – e solo un po' alla volta si rese conto che c'era qualcosa di strano, sia in quello che riusciva a fare, che nel matrimonio dei suoi genitori.

Il padre di Minerva, il reverendo Robert McGranitt, era rimasto stregato da Isobel Ross, un'allegra ragazza che viveva nel suo stesso villaggio. Come tutti i suoi compaesani, Robert credeva che Isobel frequentasse un esclusivo collegio femminile in Inghilterra. In realtà, quando la ragazza scompariva per mesi e mesi da casa, era alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts che si recava.

Consapevole che i suoi genitori (un mago e una strega) avrebbero disapprovato il suo legame con quel serio e giovane Babbano, Isobel non fece parola della loro nascente relazione. Aveva diciotto anni ed era innamorata di Robert. Sfortunatamente però non aveva ancora trovato il coraggio di confessargli la sua vera natura.

La coppia fuggì, scatenando le ire di tutti e quattro i genitori. Già costretta a separarsi dalla sua famiglia, Isobel non poteva sopportare di rovinare l’estasi della luna di miele raccontando al suo innamoratissimo novello sposo che si era diplomata in Incantesimi a Hogwarts – la migliore della sua classe – e nemmeno che era stata Capitano della squadra di Quidditch della scuola. Isobel e Robert andarono ad abitare in una canonica nei dintorni di Caithness, dove la bella Isobel si dimostrò sorprendentemente oculata nell'amministrare l'esiguo salario del sacerdote.

La nascita di Minerva, la primogenita della giovane coppia, fu motivo di felicità, ma anche di crisi. Avendo nostalgia della famiglia e della comunità magica da cui si era allontanata per amore, Isobel insisté per chiamare la neonata come sua nonna, una strega estremamente talentuosa. Quel nome stravagante non passò certo inosservato nella piccola comunità in cui vivevano e per il reverendo Robert McGranitt fu difficile spiegare ai parrocchiani la decisione della moglie. Inoltre, il reverendo era preoccupato dall'umore mutevole della sua sposa. Gli amici tuttavia gli assicuravano che non era insolito che le donne fossero emotive dopo aver dato alla luce un figlio, e che Isobel sarebbe tornata in sé molto presto.

Isobel invece si chiuse sempre più in se stessa, isolandosi spesso per giorni e giorni con Minerva. Più tardi raccontò alla figlia che lei aveva mostrato piccoli ma inequivocabili segni di magia dalle primissime ore di vita: giocattoli riposti sugli scaffali più alti vennero ritrovati nella sua culla; il gatto di casa apparentemente eseguiva i suoi ordini prima ancora che lei avesse imparato a parlare; di tanto in tanto la cornamusa di suo padre iniziava a suonare da sola in un'altra stanza, fenomeno, questo, che provocava risatine di piacere alla piccola Minerva.

L'orgoglio e la paura laceravano Isobel. Sapeva di dover confessare a Robert la verità prima che il marito notasse qualcosa di allarmante. Alla fine un giorno, dopo un paziente interrogatorio di Robert, Isobel scoppiò in lacrime, tirò fuori da sotto il letto la bacchetta che teneva chiusa a chiave in una cassa, e mostrò al marito quel che lei era veramente.

Minerva era troppo piccola per ricordare quella notte, ma le sue ripercussioni le lasciarono un'amara consapevolezza di quanto complicato fosse crescere dotati di magia in un mondo di Babbani. Nonostante il suo amore per la moglie non fosse mutato dopo aver scoperto che era una strega, Robert McGranitt fu profondamente scosso da quella rivelazione. E anche dal fatto che Isobel gli avesse nascosto tanto a lungo una cosa così grande. C'era di più: proprio lui che si vantava di essere un uomo retto e onesto, ora veniva trascinato in una vita di segreti decisamente estranea alla sua natura. Isobel spiegò tra i singhiozzi che lei e la figlia erano legate allo Statuto di Segretezza e che avrebbero dovuto nascondere la loro identità o sarebbero andate incontro alle ire del Ministero della Magia. Robert era sgomento al pensiero di come la gente del luogo – una comunità nel complesso austera, rigida e convenzionale – si sarebbe sentita ad avere un reverendo con una strega per moglie.

L'amore resistette, ma la fiducia tra i genitori si era spezzata, e Minerva, una bambina intelligente e osservatrice, lo constatò con tristezza. I McGranitt ebbero altri due figli, entrambi maschi; tutti e due mostrarono, a tempo debito, capacità magiche. Minerva aiutò la madre a spiegare a Malcolm e Robert Junior che non dovevano sbandierare la loro magia ai quattro venti e l'aiutò anche a nascondere al padre gli incidenti e gli imbarazzi che la magia dei fratelli suscitava di tanto in tanto.

Minerva era molto affezionata al padre babbano: per carattere assomigliava più a lui che alla madre. Per lei era doloroso vedere con quanta fatica il padre cercasse di affrontare quelle strane circostanze famigliari. Era anche consapevole degli sforzi che la madre faceva per adattarsi alla comunità del villaggio, interamente babbana, e sapeva quanto le mancassero la libertà di vivere tra i propri simili e di esercitare i suoi considerevoli talenti. Minerva non scordò mai quanto la madre pianse il giorno del suo undicesimo compleanno, quando ricevette la lettera di ammissione alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Minerva sapeva a cosa erano dovute quelle lacrime: erano lacrime di gioia, ma anche d'invidia.

Carriera Scolastica

Come spesso accade ai maghi e alle streghe che provengono da una famiglia con problemi a gestire la propria identità magica, Hogwarts fu per Minerva una felice liberazione.

Minerva attirò insolitamente l'attenzione su di sé quando, la primissima sera, si rivelò una Testurbante. Dopo cinque minuti e mezzo il Cappello Parlante, che aveva tentennato fra Corvonero e Grifondoro, collocò Minerva in quest'ultima Casa. (Più tardi negli anni, questa circostanza fu oggetto di scherzi bonari tra Minerva e il collega Filius Vitious che aveva suscitato pari confusione al Cappello, che alla fine, però, era approdato alla decisione opposta. I due direttori delle Case si divertivano a pensare che, non fosse stato per quei cruciali momenti in gioventù, i loro ruoli si sarebbero potuti invertire).

Ben presto fu chiaro che Minerva era la studentessa più eccezionale del suo anno, dotata di un particolare talento per la Trasfigurazione. Mano a mano che il corso dei suoi studi progrediva, la ragazza dimostrò di aver ereditato sia le abilità della madre che il severo senso morale del padre. La carriera scolastica di Minerva si sovrappose per due anni con quella di Pomona Sprite, successivamente direttrice della Casa di Tassorosso. Da allora le due donne godettero sempre di ottimi rapporti.

Al termine dei suoi studi a Hogwarts, Minerva McGranitt aveva raggiunto un record impressionante: pieni voti ai G.U.F.O. e ai M.A.G.O., Prefetto, Caposcuola e vincitrice del premio come Miglior Nuova Promessa di Trasfigurazione Oggi. Sotto la guida ispiratrice del suo insegnante di Trasfigurazione, Albus Silente, Minerva era diventata un Animagus; la sua forma animale e i suoi tratti distintivi (gatto soriano, segni di occhiali squadrati attorno agli occhi) furono debitamente annotati nel Registro degli Animagi del Ministero della Magia. Come la madre, Minerva fu anche una giocatrice di Quidditch molto dotata, anche se l’ultimo anno una brutta caduta – un fallo durante la partita Grifondoro-Serpeverde che avrebbe deciso le sorti del Campionato – le procurò una commozione cerebrale, diverse costole rotte e un implacabile desiderio di annientare i Serpeverde sul campo di Quidditch. Al termine degli studi Minerva McGranitt dovette abbandonare il Quidditch, ma la sua innata competitività la portò a interessarsi appassionatamente ai successi della squadra della sua Casa, e a tenere gli occhi aperti sui nuovi talenti del Quidditch.

Giovani Cuori Infranti

Subito dopo essersi diplomata a Hogwarts, Minerva fece ritorno alla canonica per passare un'ultima estate con la sua famiglia, prima di partire alla volta di Londra, dove l'aspettava un posto al Ministero della Magia (Ufficio Applicazione della Legge sulla Magia). Quei mesi si sarebbero rivelati tra i più difficili nella vita di Minerva, perché fu allora, a soli diciotto anni, che dimostrò di essere degna figlia di sua madre innamorandosi follemente di un ragazzo babbano.

Fu la prima e ultima volta in cui si poté dire che Minerva McGranitt aveva perso la testa. Dougal McGregor era l'affascinate, intelligente, spiritoso figlio di un agricoltore del luogo. Anche se meno bella di Isobel, Minerva era brillante e arguta. Dougal e Minerva avevano in comune il senso dell'umorismo, discutevano accanitamente ed entrambi erano convinti che nell'altro ci fosse una misteriosa profondità d'animo. Prima che uno dei due se ne potesse accorgere, Dougal si ritrovò in ginocchio in un campo arato a chiederle la mano e Minerva gli stava già dicendo di sì.

Minerva rientrò a casa con l'intenzione di raccontare del fidanzamento ai genitori, ma scoprì di non essere in grado di dirglielo. Passò la notte insonne sdraiata nel suo letto, pensando al futuro. Dougal non sapeva chi lei fosse realmente, proprio come suo padre non aveva saputo la verità su Isobel prima del loro matrimonio. Minerva era consapevole del tipo di matrimonio che avrebbe avuto se avesse sposato Dougal, perché l'aveva già vissuto sulla propria pelle. Sarebbe stata la fine di tutti i suoi sogni; avrebbe significato dover mettere sotto chiave la bacchetta, insegnare ai propri figli a mentire, forse addirittura al loro stesso padre. Non si illudeva che Dougal l'avrebbe seguita a Londra, dove lei avrebbe lavorato ogni giorno al Ministero. Lui non vedeva l'ora di ereditare la fattoria del padre.

Il giorno dopo, la mattina presto, Minerva sgattaiolò via da casa dei suoi genitori e andò a dire a Dougal che aveva cambiato idea, che non poteva più sposarlo. Sapendo bene che se avesse violato lo Statuto di Segretezza avrebbe perso il lavoro al Ministero – ragione per cui stava rompendo con Dougal – Minerva non poté nemmeno dargli una buona spiegazione per i suoi mutati sentimenti. Lo lasciò devastato e partì per Londra tre giorni dopo.

Carriera Al Ministero

Senza dubbio i sentimenti di Minerva McGranitt verso il Ministero della Magia erano stati alterati dalla sua recente crisi emotiva, in più la sua nuova casa e il suo nuovo posto di lavoro non le piacquero molto. Alcuni suoi colleghi avevano radicati pregiudizi antiBabbani che, considerata la sua adorazione per il padre e il suo immutato amore per Dougal McGregor, non poteva che deplorare. Nonostante fosse un'impiegata efficiente e dalle mille qualità e fosse affezionata al suo capo (Elphinstone Urquart, di diversi anni più vecchio) Minerva era infelice a Londra e scoprì di avere nostalgia della Scozia. Alla fine, dopo due anni al Ministero, le offrirono una prestigiosa promozione, ma lei rifiutò. Mandò invece un gufo a Hogwarts, chiedendo di essere presa in considerazione come insegnante. Il gufo tornò poche ore dopo con l'offerta di un posto nel Dipartimento di Trasfigurazione, sotto l'egida del direttore del Dipartimento: Albus Silente.

Amicizia Con Albus Silente

La scuola accolse con gioia il ritorno di Minerva McGranitt che si buttò a capofitto nel lavoro, dimostrandosi un'insegnante severa, ma appassionata. Tenere le lettere di Dougal McGregor chiuse in una scatola sotto il letto era meglio (si diceva con fermezza) che tenerci la bacchetta. Ciononostante fu uno shock quando venne a sapere dall'ignara Isobel (nel bel mezzo di una lettera sui pettegolezzi locali) che Dougal aveva sposato la figlia di un altro agricoltore.

Quella sera tardi Albus Silente trovò Minerva in lacrime nella sua aula e lei gli confessò tutta la storia. Silente le offrì conforto e parole sagge e raccontò a Minerva parte della storia della propria famiglia, precedentemente a lei sconosciuta. Le confidenze che quelle due persone estremamente riservate si scambiarono quella notte divennero la base di un lungo e reciproco rapporto di stima e di amicizia.

Matrimonio

Durante i suoi primi anni a Hogwarts, Minerva McGranitt continuò a intrattenere rapporti di amicizia con il suo vecchio capo al Ministero, Elphinstone Urquart. Nel corso di una vacanza in Scozia lui andò a trovarla e, con grande sorpresa e imbarazzo di Minerva, le chiese di sposarlo nella sala da tè di Madama Piediburro. Essendo, però, ancora innamorata di Dougal McGregor, Minerva lo respinse.

Elphinstone, comunque, non cessò mai di amarla né, di quando in quando, di rifarle la proposta, anche se lei continuava a rifiutare. Tuttavia la morte di Dougal McGregor, benché traumatica per Minerva, sembrò liberarla. Poco dopo la prima sconfitta di Voldemort, Elphinstone, ormai incanutito, le fece di nuovo la proposta durante una passeggiata estiva intorno al lago, nei poderi di Hogwarts. Questa volta Minerva accettò. Elphinstone, già in pensione, era fuori di sé dalla gioia, e comprò un piccolo cottage a Hogsmeade così che Minerva potesse recarsi ogni giorno al lavoro facilmente.

Conosciuta dalle successive generazioni di studenti come 'Professoressa McGranitt', Minerva – che era sempre stata un po' una femminista – annunciò che avrebbe tenuto il suo cognome da nubile. I tradizionalisti storsero il naso: perché Minerva rifiutava un cognome purosangue, preferendo conservare quello del padre babbano?

Il matrimonio (tragicamente breve, benché destinato a esserlo) fu felice. Anche se non ebbero figli, i nipoti e le nipoti di Minerva (figli dei suoi fratelli Robert e Malcolm) andavano spesso a trovarli. Quello fu un periodo di grandi soddisfazioni per Minerva.

Tre anni dopo il loro matrimonio, la morte accidentale di Elphinstone, morso da una Tentacula Velenosa, provocò un enorme dispiacere in tutti i conoscenti della coppia. Minerva non poteva sopportare di restare sola nel loro cottage quindi, dopo il funerale di Elphinstone, impacchettò le sue cose e ritornò a Hogwarts e alla sua spoglia camera da letto con il pavimento di pietra (accessibile tramite una porta nascosta nel suo studio al primo piano). Sempre riservata e coraggiosa, Minerva riversò tutte le energie nel lavoro. Quasi nessuno – eccetto forse Albus Silente – seppe mai quanto aveva sofferto.

I pensieri di J.K. Rowling: Minerva era la dea romana della guerra e della saggezza. William McGonagall invece [in inglese è questo il cognome di Minerva N.d.T.] è considerato il peggior poeta della storia britannica. C'era qualcosa d'irresistibile per me nel suo cognome, e nell'idea che una donna così intelligente potesse essere una lontana parente di quel poeta buffone.

Un piccolo esempio della sua opera vi darà un assaggio della sua involontaria carica umoristica. Qui di seguito un brano tratto da una poesia scritta per commemorare un disastro ferroviario del periodo vittoriano:

"Oh, bellissimo ponte sul Tay d'argento,
è con sconcerto che annuncio il triste evento:
l'ultimo Sabbat del 1879 verrà infatti ricordato
per quelle novanta vite che il tuo crollo ha spezzato."

J.K. Rowling


Ho trovato anche quelle del del professor Raptor e di Vernon e Petunia.
Se volete le posto qui :-P
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Re: Aspettando Pottermore

Messaggiodi Angelo Amnell » 23/08/2011, 13:56

ok le posto lo stesso U_U
Vernon e Petunia Dursley
Vernon e Petunia Dursley

Gli zii di Harry si incontrarono sul lavoro. Petunia Eva...ns, da sempre inacidita perché i genitori sembravano apprezzare la sorella strega più di quanto non apprezzassero lei, lasciò definitivamente Cokeworth per frequentare un corso da dattilografa a Londra. Il corso le fruttò un lavoro d'ufficio, dove conobbe l’estremamente non-magico, presuntuoso e materialista Vernon Dursley. Grosso e senza collo, quel dirigente in erba parve alla giovane Petunia un modello di virilità. Non solo lui ricambiava i suoi sentimenti, ma era anche deliziosamente normale. Aveva proprio la macchina giusta e voleva fare cose del tutto ordinarie, e in capo a una serie di noiosi appuntamenti, durante i quali Vernon aveva parlato principalmente di se stesso e delle sue prevedibili idee sul mondo, Petunia sognava già il momento in cui lui le avrebbe infilato l’anello al dito.

Quando a tempo debito Vernon Dursley le fece la proposta di matrimonio, con grande correttezza formale, in ginocchio nel soggiorno della madre, Petunia accettò al volo. L'unico ostacolo alla sua felicità era la paura di ciò che il fidanzato nuovo di zecca avrebbe pensato di sua sorella, che allora stava frequentando l'ultimo anno alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Vernon era incline a disprezzare perfino chi metteva le scarpe marroni con il vestito nero; come avrebbe giudicato una ragazza che passava quasi tutto il tempo a scagliare incantesimi con indosso una lunga tunica? Petunia non poteva nemmeno pensarci.

Confessò la verità durante un lacrimoso appuntamento, mentre se ne stavano seduti nella macchina scura di Vernon, davanti a un fish and chips dove lui aveva appena comprato uno spuntino per il dopo-cinema. Come Petunia supponeva, Vernon rimase profondamente scioccato; tuttavia giurò solennemente che non le avrebbe mai rinfacciato di avere per sorella uno scherzo della natura. Petunia gli si gettò tra le braccia con una tale violenta gratitudine che Vernon lasciò cadere la salsiccia impanata.

Il primo appuntamento tra Lily, il suo ragazzo James Potter e i futuri sposi andò male e da allora i rapporti peggiorarono rapidamente. James trovava Vernon divertente e commise l'errore di mostrarlo. Vernon cercò di trattare James con condiscendenza chiedendogli che macchina guidasse. James gli descrisse la sua scopa da corsa. Vernon si lasciò sfuggire che i maghi dovevano di certo vivere con il sussidio di disoccupazione. James gli raccontò della Gringott, e della fortuna che i suoi genitori vi custodivano, in oro massiccio. Vernon non riusciva a capire se James lo stesse prendendo in giro oppure no, e si arrabbiò. La serata si concluse quando Vernon e Petunia se ne andarono infuriati dal ristorante. Lily scoppiò in lacrime e James (che si sentiva un po' in colpa) promise di sistemare le cose con Vernon alla prima occasione.

Non accadde mai. Petunia non volle che Lily le facesse da damigella al matrimonio perché era stufa di essere oscurata da lei; Lily ci restò male. Vernon si rifiutò di parlare con James al ricevimento, ma lo definì, mentre era a portata di voce, 'una specie di prestigiatore dilettante'. Una volta sposata, Petunia cominciò ad assomigliare sempre di più a Vernon. Adorava la loro graziosa casa squadrata al numero quattro di Privet Drive. Era finalmente al sicuro: niente più oggetti che si comportavano in modo strano, niente teiere che fischiettavano motivetti al suo passaggio, niente lunghe conversazioni su cose che non capiva con nomi come 'Quidditch' o 'Trasfigurazione'. Lei e Vernon decisero di non andare al matrimonio di Lily e James. L'ultimissima lettera che Petunia ricevette da loro annunciava la nascita di Harry: lei le lanciò un'occhiata sprezzante e la gettò nel cestino.

Nonostante sia cresciuta insieme a una strega, Petunia è decisamente ignorante in materia di magia. Lei e Vernon condividono l’idea confusa di poter soffocare in qualche modo i poteri di Harry e, nel tentativo di sbarazzarsi delle lettere che arrivano da Hogwarts per l'undicesimo compleanno del nipote, lei e Vernon si basano sulla vecchia credenza che le streghe non possano attraversare l'acqua. Dato che Petunia aveva visto spesso Lily saltare fossi e correre sui passatoi dei ruscelli quando erano piccole, non avrebbe dovuto sorprendersi quando Hagrid non incontrò alcuna difficoltà a superare il mare in burrasca per arrivare alla catapecchia sullo scoglio.

I pensieri di J.K. Rowling: Vernon e Petunia si sono chiamati così fin dalla loro creazione e non hanno mai attraversato una fase di nomi di prova come invece hanno fatto molti altri personaggi. 'Vernon' è semplicemente un nome di cui non mi è mai importato nulla. 'Petunia' è il nome che davo sempre ai personaggi femminili antipatici nei giochi di fantasia che facevamo da bambine io e mia sorella Di. Non ero sicura di sapere da dove venisse quel nome, fino a che, recentemente, un amico mi ha mostrato una serie di pubblicità progresso che andavano in onda in televisione quando eravamo piccoli (le raccoglie e le archivia nel computer portatile per vederle con comodo). Una di queste era un cartone animato in cui marito e moglie si godevano un picnic su una scogliera osservando un uomo che affogava nel mare sotto di loro (il messaggio della pubblicità era: non si sta sbracciando per salutarvi, chiamate il bagnino). Il marito chiamava la moglie Petunia e tutto a un tratto mi sono chiesta se quell'improbabile nome non venisse da lì, perché, che io sappia, non ho mai conosciuto né letto di nessuna Petunia. L’inconscio è una cosa davvero bizzarra. Nel cartone animato Petunia è grassa e allegra: a quanto pare la sola cosa che ho preso da lei è il nome.

Il cognome 'Dursley' l'ho preso dalla omonima città nel Gloucestershire, non molto lontana da dove sono nata. Non sono mai andata a Dursley, e immagino che sia piena di persone deliziose. Era il suono della parola che mi affascinava, più di qualsiasi riferimento al luogo fisico.

J.K. Rowling
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Re: Aspettando Pottermore

Messaggiodi Angelo Amnell » 23/08/2011, 13:56

Professor Raptor

Compleanno:26 Settembre
Bacchetta:Ontano e crine di unicorno, nov...e pollici, flessibile
Casa di Hogwarts:Corvonero
Capacità particolari:Esperto di teoria della Magia Difensiva, un po' meno della pratica
Stirpe:Mezzosangue
Famiglia:Celibe, nessun figlio
Hobby:Viaggiare, collezionare fiori selvatici secchi


Il primo professore di Difesa contro le Arti Oscure di Harry è un giovane e intelligente mago che, prima di iniziare a insegnare a Hogwarts, se ne è andato in giro per il mondo. Quando Harry fa la sua conoscenza, Raptor ha già l'abitudine di indossare il turbante. Vista la sua marcata tendenza al nervosismo (di cui il balbettio è il sintomo più evidente) si vocifera che il suo copricapo sia imbottito d'aglio per tenere lontani i vampiri.

Ho sempre immaginato Raptor come un ragazzo di talento ma fragile, uno che con ogni probabilità da studente tutti prendevano in giro, perché timido e sempre agitato. Sentendosi inadeguato e desideroso di mettersi alla prova, Raptor sviluppa un interesse (inizialmente solo teorico) per le Arti Oscure. Come molte altre persone che si sentono insignificanti, o addirittura ridicole, Raptor coltiva in segreto la speranza di strabiliare tutto il mondo.

Raptor si mette in viaggio con l'intenzione di scovare ciò che resta del Signore Oscuro, in parte per curiosità, in parte per il desiderio inconfessato di accrescere il proprio prestigio. Raptor, infatti, fantastica di diventare l'uomo che è riuscito a rintracciare Voldemort, o perlomeno spera di carpire al Signore Oscuro abilità sufficienti da non essere mai più deriso.

Hagrid non sbaglia quando dice che Raptor ha una 'gran testa', ma il professore di Hogwarts pecca d'ingenuità e ignoranza nel credere di poter gestire un incontro con Voldemort, nonostante le deboli condizioni in cui versa il Signore Oscuro. Quando Voldemort scopre che il giovane Raptor ha una cattedra a Hogwarts s'impossessa di lui immediatamente e senza incontrare resistenza.

Raptor non perde l’anima, ma Voldemort la piega completamente al proprio volere. Questo provoca in Raptor una mutazione spaventosa: Voldemort dal retro della sua testa vigila su tutto, controllando le sue azioni, spingendolo persino a uccidere. Di quando in quando, Raptor prova a opporre resistenza, ma Voldemort è troppo forte.

In effetti Voldemort trasforma temporaneamente Raptor in un Horcrux. Il professore è molto debilitato dallo sforzo di combattere l’animo malvagio, di gran lunga più forte, che alberga dentro di lui. Nella lotta contro Harry, il suo corpo reagisce con bruciature e vesciche provocate dalla potente protezione che la madre di Harry ha lasciato nella pelle del figlio quando ha sacrificato la vita per lui. Quando, al tocco di Harry, il corpo che Voldemort e Raptor condividono riporta terribili ustioni, il primo fugge e si salva, abbandonando il secondo, già debole e ferito, alla morte.

I pensieri di J.K. Rowling: Non sappiamo molto sul dio romano Quirinus, se non che era comunemente associato alla guerra (un indizio, questo, che Raptor non è così mite come sembra). Nell’ originale inglese il cognome di Quirinus è Quirrell, termine che assomiglia molto alla parola squirrel/scoiattolo (piccolo, carino e innocuo), ma richiama anche il verbo quiver/tremare: un riferimento alla natura ansiosa di questo personaggio.

J.K. Rowling
Incontrami di nuovo dopo l'oscurità e ti tratterrò
Se solo la notte potesse tenerti dove io posso vederti, amore mio
Allora non lasciarmi svegliare mai più
E forse stanotte
Correremo così lontano
Che ci saremo persi prima dell'alba
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Angelo Amnell
 
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