"The summoning: Il richiamo delle ombre", di Kelley Armstrong
Chloe Saunders, una teenager come tante. Pochi sogni nel cassetto, ancora nessuna particolare aspirazione, se non quella di diplomarsi con un voto decente, avere molti amici, magari trovare un ragazzo da amare. Sebbene le sue aspettative siano basse nei confronti della vita, mai avrebbe potuto immaginare che nel bagno della scuola, invece di ragazze che si rifanno il trucco, o parlano del giocatore di football che le ha invitate al ballo, le sarebbe apparso il bidello della scuola, il bidello morto. Chloe infatti può vedere i fantasmi, e loro possono vedere lei. La sua vita non sarà mai più la stessa. Molto presto gli spettri sono ovunque, le richiedono attenzione, invocano il suo aiuto. È troppo per lei: la ragazza ha un crollo nervoso, tanto da essere internata in una casa per ragazzi disturbati. Lyle House, "un posto per ritrovare la serenità", reciterebbe una brochure, se ne esistesse una. Purtroppo la realtà si rivela presto meno patinata e tranquilla, quando Chloe conoscerà meglio gli altri pazienti - le due compagne di stanza: la detestabile Tori, una persona sin troppo elettrica, e Rae, che ha un "problemino" col fuoco, l'affascinante Simon e l'ombroso fratello Derek, la cui ostilità nei suoi confronti si stempererà lentamente, sbocciando in un affetto che nessuno dei due avrebbe previsto - la ragazza inizierà a realizzare che c'è qualcosa di sinistro che lega tutti loro, che c'è una vena molto più oscura che si cela nelle fondamenta di Lyle House...
Ho letto questo libro, la prima parte di una trilogia che si chiama "The darkest powers", alcuni mesi fa, e mi piacerebbe sapere se per caso anche qualcun altro fra di voi lo ha letto.
Su anobii si possono trovare una miriade di recensioni entusiastiche di"The summoning", ma, sinceramente, io sono rimasta alquanto perplessa: l'idea di fondo è anche piuttosto buona, secondo me, ma sviluppata maluccio . Ho anche trovato un sacco di passaggi poco chiari, refusi a bizzeffe, un sacco di imprecisioni... non so, a parte il finale, che è molto carino (apertissimo, però... praticamente non è nemmeno una vera conclusione), devo dire di non essermi lasciata coinvolgere molto...