"Scusa se scrivo."?!

[SeanMacMalcom]

Ora, senza entrare nel merito della assolutamente DEFICIENZA di certi individui, spiace pensare di condividerci il Pianeta, mi viene da chiedere, proprio perchè sappiamo che al mondo gli idioti sono molti, non conviene optare per la moderazione del blog? (intendo chi ha desiderio di gestire un blog)

Credo sia una questione di filosofia, non volendo apparire quali animati da desideri censori nei confronti del proprio pubblico. Altrimenti qualcuno potrebbe accusare che i commenti negativi vengano censurati senza giusta causa solo per far apparire un'opera qual grandiosa anche quando non lo è.

[gio]

ma quello non era un blog di recensioni o commenti legati al libro, era un blog personale... Quello della Troisi so che è moderato, proprio per evitare trollate. In fondo tutti sappiamo perchè è necessario moderare forum e blog.

Fosse il blog con le Cronache di Midda, sarebbe diverso, perchè in effetti i lettori potrebbero esprimere un parere sul testo in sè, ma i blog di questi scrittori raccolgono il loro punto di vista su varie tematiche...

[SeanMacMalcom]

Fosse il blog con le Cronache di Midda, sarebbe diverso, perchè in effetti i lettori potrebbero esprimere un parere sul testo in sè, ma i blog di questi scrittori raccolgono il loro punto di vista su varie tematiche...

Beh... il blog di Midda, in verità, è moderato.
Non era moderato il blog che avevo in precedenza, una sorta di diario personale e nulla più, ma quando ho iniziato con Midda, proprio perché volevo ovviare a commenti che non fossero strettamente relativi al contenuto (quindi eliminare spam, polemiche et similia), ho preferito introdurre la moderazione preventiva.

[gio]

ah vedi! allora non è idea strana moderare i commenti... Per il quieto vivere, trovo sia proprio necessario.
in fondo internet è una piazza e in piazza si può trovare di tutto, gente gentile e simpatica che è un piacere conoscere, ma anche ladri e assassini

[SeanMacMalcom]

Mai sostenuto il contrario.
Anzi, in determinate realtà, io sono favorevole anche alla moderazione preventiva (e non a posteriori, quale è comunque presente) di determinati forum, soprattutto quando vetrine ufficiali di editori o società. Anche perché un forum non è uno spazio pubblico. E' un ambiente privato. E al padrone di casa potrebbe non far piacere ritrovare le cacchine lasciate da utenti volgari negli angoli delle proprie stanze.
Insomma: la Locanda è di Gio. Ed è giusto che se Gio non desideri che si parli dell'argomento XYZ, l'argomento XYZ non venga trattato. Non per censura, ma per educazione e rispetto verso la padrona di casa.

Un conto sono i discorsi di regolamentazione di Internet, per i quali rabbrividisco.
Un altro conto sono i discorsi di moderazione di determinate realtà all'interno di Internet.

Se a me non piace che qualcuno fumi in casa mia, non mi importa che la legge non gli neghi il diritto di fumare in abitazioni private. Per rispetto verso di me, a casa mia un mio ospite non deve fumare. Altrimenti, se oggi fuma, domani col cavolo che lo invito ancora a casa mia.

[gio]

giusto, molto appropriato

[demon black]

Quoto Mac nel suo ultimo post

[gio]

Ho letto questa citazione nel blog di Licia Troisi e mi ha fatto tornare in mente la nostra discussione.

A me è piaciuta parecchio...

La parola ‘artista’ è una di quelle che evito per gli stessi motivi per cui non sopporto essere chiamato ‘dottore’. Eppure io sono un artista, per quanto minore. Io stesso sono pronto ad ammettere che gran parte della mia produzione non si possa leggere per più di una volta… e forse nemmeno una volta, per una persona occupata cha sa già ciò che ho da dire. tuttavia sono un artista onesto, perché ciò che scrivo è specificamente inteso a essere compreso dal pubblico. Io voglio raggiungerlo e influenzarlo, se possibile ispirandogli pietà e terrore…o al,meno distoglierlo dal tedio delle sue monotone ore concedendogli una risata o un’idea nuova. Ma non tenterò mai di nascondergli qualcosa usando un linguaggio ermetico, e tantomeno mi interessa avere le lodi di altri scrittori del mio ‘stile’ o altre idiozie del genere. Ciò che voglio è l’apprezzamento del pubblico, espresso in denaro perché sono riuscito a raggiungerlo, oppure preferisco non avere niente

Robert A. Heinlein, Straniero in terra straniera

[demon black]

Giusto!