La vera invidia... (piccolo aneddoto)

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La vera invidia... (piccolo aneddoto)

Messaggiodi SeanMacMalcom » 01/06/2011, 20:56

In riferimento a quanto già discusso qui, nel merito di presunte invidie e guerre fra poveri (scusate il termine, ma è quello che a volte certe discussioni finiscono per apparire) mi sono appena ricordato di uno scambio di battute che lessi qualche tempo fa su un forum (forse aNobii, forse da qualche altra parte, non ne sono sicuro) decisamente significativo e che vorrei condividere con voi tutti.

Erano un gruppo di candidati autori che si confrontavano sulle eventuali case editrici alle quali offrirsi e, nel merito di un editore di cui non ricordo il nome, qualcuno commento con una frase del tipo: "Ahhh... ma in quella casa editrice ha pubblicato anche quella tal velina/soubrette/altro/non-ricordo-chi. Già da questo si capisce che approfondito genere di selezioni compiano."
Al che, altri, intervenendo, gli risposero: "Se guardi il catalogo, pubblicano un po' di tutto. Evidentemente quella l'hanno pubblicata per cavalcare l'onda del momento... ma non per questo è una brutta casa editrice."
In replica al quale, il primo concluse: "Miii... scusate. Non credevo foste tutti candidati a divenire nuove Troisi o non-ricordo-quale-altro-grosso-nome-commerciale-nostrano..." con tono chiaramente dispregiativo nei riguardi della Troisi e di quell'altro.

... ora...

Se si vuole parlare di vera invidia, io penso che - senza nulla togliere alla bravura della nostra M.P. Black nel thread sopra citato, e senza volerla porre in un qualunque paragone diretto o indiretto con la Troisi - questo sia un esempio azzeccato, non quello di un qualche ipotetico autore esordiente che andrebbe a lasciare in giro cattivi commenti giusto per "eliminare la concorrenza".
Anche perché, ipocrisie e retorica a parte, non riesco proprio a immaginare che un qualunque autore/autrice non vorrebbe avere l'occasione di divenire una nuova Troisi.
Che poi si voglia imitare la volte con l'uva, quello è un altro paio di maniche. Ma che la Troisi, o un altro qualunque nome, che al proprio esordio o in seguito abbia avuto possibilità di arrivare a pubblicare così tanto con uno fra i più grandi nomi dell'editoria italiana (perché che piaccia o no la Mondadori è questo), venga utilizzata quale riferimento negativo e dispregiativo per criticare comportamenti d'altri... beh... quella è pura e semplice invidia.

Altrimenti sarebbe come dire che un ragazzino, giocando a pallone sotto casa con gli amichetti, potrebbe insultare qualcuno fra gli stessi dicendogli: "Miii... scusate. Non credevo foste tutti candidati a divenire nuovi Totti o Del Piero..." :| :| :| :| :lol: :lol: :lol: :lol:
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Re: La vera invidia... (piccolo aneddoto)

Messaggiodi gio » 01/06/2011, 21:13

Che poi si voglia imitare la volte con l'uva, quello è un altro paio di maniche.


assolutamente condivido.

Anche il discorso della guerra tra poveri ;)
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Re: La vera invidia... (piccolo aneddoto)

Messaggiodi SeanMacMalcom » 01/06/2011, 21:19

Err... ovviamente era la volpe con l'uva... non la volte. :P
La stanchezza fa brutti scherzi! :lol: :lol: :lol: :lol:
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Re: La vera invidia... (piccolo aneddoto)

Messaggiodi demon black » 01/06/2011, 21:28

gio ha scritto:
Che poi si voglia imitare la volte con l'uva, quello è un altro paio di maniche.


assolutamente condivido.

Anche il discorso della guerra tra poveri ;)


Quoto Gio! :ugeek:

Se non sbaglio, l'anedoto raccontato da Mac, dovrebbe essere lo stesso di anobii in cui si diceva che la Troisi era stata pubblicata dalla Mondadori perchè, mi sembra, un suo cugino di 20000.0000000.00000 grado lavorava per Berlusconi :| ...se non è invidia e rancore questo... :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

...e se non sbaglio il ring era TdA di anobii :|
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Re: La vera invidia... (piccolo aneddoto)

Messaggiodi SeanMacMalcom » 02/06/2011, 9:58

demon black ha scritto:...e se non sbaglio il ring era TdA di anobii :|


Non ricordo esattamente dove era avvenuto, però può essere.

demon black ha scritto:dovrebbe essere lo stesso di anobii in cui si diceva che la Troisi era stata pubblicata dalla Mondadori perchè, mi sembra, un suo cugino di 20000.0000000.00000 grado lavorava per Berlusconi :| ...se non è invidia e rancore questo... :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:


Ecco... commenti come questi sono al limite del paradosso.
Anche perché, nell'eventualità che in una simile affermazione vi fosse un fondo di verità (ossia, nell'eventualità mai comprovata che la Troisi sia arrivata alla pubblicazione attraverso un qualche "contatto interno"), vorrei sottolineare come ciò avrebbe potuto permetterle di pubblicare, al più, un libro. O massimo due.
Ma se davvero fosse stata quest'autrice così orribile e illeggibile quale gli invidiosi la vogliono spesso tratteggiare, non avrebbe proseguito concludendo una saga, proseguendone un'altra, e poi ancora un'altra e un'altra...
Al di là di qualunque pregiudizio sulla grande editoria, credo sia incontestabile che, come per ogni altra realtà capitalista, vende ciò che viene comprato. E se qualcosa non viene comprato, o non viene comprato nelle quantità attese, smette di venderla (... o andrebbe in negativo, cosa che alcuna impresa si può permettere).

E non sono io a inventarmelo... sono gli esempi concreti a dimostrarlo.

Il primo esempio che mi viene in mente? Editoria fumettistica: il caso Jonathan Steele.
Jonathan Steele è stato pubblicato per 64 albi (quindi cinque anni e un "toc") dalla Bonelli, indubbiamente la più grande realtà editoriale fumettistica italiana. A un certo punto, malgrado cinque anni di pubblicazione, le vendite della serie non sono state più ai livelli che possono permettere alla Bonelli di mantenere una serie e, per questo, è stata chiusa come molte altre serie prima e dopo di lei. Tuttavia, le stesse cifre che non permettevano alla Bonelli di mantenere Jonathan Steele, hanno "fatto gola" alla Star Comics, altra realtà editoriale fumettistica italiana, che l'ha subito acquistata e proseguita, praticamente senza neppure un'interruzione nelle uscite, per altri 54 albi (più vari speciali), permettendo alla serie di superare ampiamente il traguardo dei dieci anni di pubblicazione complessiva, traguardo non da poco.
Cosa dimostra questo esempio? Dimostra che per quanto tu sia un grande editore, se non vendi abbastanza per i tuoi standard non puoi permetterti di proseguire con quel prodotto e ti dirotti altrove.

E se ci pensate, al di là dei fumetti e proprio nel merito dell'editoria fantasy italiana, potrebbero essere molti gli esempi. E non solo di autori nostrani... ma anche di autori stranieri!
Quante saghe famosissime in patria vengono, per esempio, lasciate a metà qui in Italia perché l'editore non ha interesse economico a proseguire?!

L'idea, quindi, che la Troisi possa essere arrivata dove è solo perché ha avuto il contatto giusto (e non per bravura personale) ha un che di paradossale e ridicolo.
Ossia, come già diceva Blackie, deriva da semplice e pura invidia, un rosica-rosica da parte di chi darebbe un rene per essere al posto della Troisi e non c'è (meritevole o meno, sia chiaro)!
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Re: La vera invidia... (piccolo aneddoto)

Messaggiodi ziadada » 02/06/2011, 10:24

Io proporrei un disegno di legge per proibire su tutto il territorio nazionale che ad una critica si possa rispondere usando la parola "invidia" e qualsiasi suo sinonimo e derivato.
Alle critiche si risponde nel merito o non si risponde.

Augh, ho detto! :!:
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Re: La vera invidia... (piccolo aneddoto)

Messaggiodi SeanMacMalcom » 02/06/2011, 10:50

ziadada ha scritto:Alle critiche si risponde nel merito o non si risponde.


*** applause ***
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Re: La vera invidia... (piccolo aneddoto)

Messaggiodi demon black » 02/06/2011, 13:28

Che poi, ad un certo punto, passano dalla parte del ridicolo e sorpassano l'invidia alla grande!!!
Se li senti parlare in giro, puoi arrivare a leggere cose del tipo:
"Ah! Quello lì? Guarda non vale niente perchè è stato pubblicato da una editrice piccola nonostante abbia provato con le grandi"
e, magari, poco dopo, dalla stessa persona senti dire:
"Ah! Quello lì? Guarda, è stato pubblicato dall'editrice grande solo perchè ha conoscenza altrimenti avrebbe pubblicato con una piccola!"

A questo punto mi domando: con quale metro di giudizio (sempre se hanno un pò d'intelletto per averlo) questa gente parla e giudica?
O sono degli eterni insoddisfatti o sono solo degli eterni invidiosi!
in entrambi i casi....come si fa a vivere in questa maniera? Come è possibile vivere invidiando tanto?
Se si vive così, non si può avere una vita propria perchè troppo occupati a farsi gli affari altrui e a invidiare sempre e comunque anche una mosca che vola! :?
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Re: La vera invidia... (piccolo aneddoto)

Messaggiodi manusk » 02/06/2011, 14:04

demon black ha scritto:Che poi, ad un certo punto, passano dalla parte del ridicolo e sorpassano l'invidia alla grande!!!
Se li senti parlare in giro, puoi arrivare a leggere cose del tipo:
"Ah! Quello lì? Guarda non vale niente perchè è stato pubblicato da una editrice piccola nonostante abbia provato con le grandi"
e, magari, poco dopo, dalla stessa persona senti dire:
"Ah! Quello lì? Guarda, è stato pubblicato dall'editrice grande solo perchè ha conoscenza altrimenti avrebbe pubblicato con una piccola!"

A questo punto mi domando: con quale metro di giudizio (sempre se hanno un pò d'intelletto per averlo) questa gente parla e giudica?
O sono degli eterni insoddisfatti o sono solo degli eterni invidiosi!
in entrambi i casi....come si fa a vivere in questa maniera? Come è possibile vivere invidiando tanto?
Se si vive così, non si può avere una vita propria perchè troppo occupati a farsi gli affari altrui e a invidiare sempre e comunque anche una mosca che vola! :?

Sono d'accordo con te :!:
Non c'è modo per cui da solo possa salvare il mondo,ma mi vergognerei di far passare un solo giorno senza provarci! I.A.
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Re: La vera invidia... (piccolo aneddoto)

Messaggiodi Tremalnaik » 02/06/2011, 17:51

demon black ha scritto:Che poi, ad un certo punto, passano dalla parte del ridicolo e sorpassano l'invidia alla grande!!!
Se li senti parlare in giro, puoi arrivare a leggere cose del tipo:
"Ah! Quello lì? Guarda non vale niente perchè è stato pubblicato da una editrice piccola nonostante abbia provato con le grandi"
e, magari, poco dopo, dalla stessa persona senti dire:
"Ah! Quello lì? Guarda, è stato pubblicato dall'editrice grande solo perchè ha conoscenza altrimenti avrebbe pubblicato con una piccola!"

A questo punto mi domando: con quale metro di giudizio (sempre se hanno un pò d'intelletto per averlo) questa gente parla e giudica?
O sono degli eterni insoddisfatti o sono solo degli eterni invidiosi!
in entrambi i casi....come si fa a vivere in questa maniera? Come è possibile vivere invidiando tanto?
Se si vive così, non si può avere una vita propria perchè troppo occupati a farsi gli affari altrui e a invidiare sempre e comunque anche una mosca che vola! :?

Purtroppo, anche se non capisco come fanno e li compiango, anche io conosco della gente che vive così, al di fuori di scrittori e libri, proprio dei miei ex vicini provavano invidia per qualsiasi cosa, facendo i conti in casa degli altri, a modo loro ovviamente :!: Mi chiedevo se non vivessero proprio male pensando sempre che gli altri stavano meglio di loro :!:
Dio, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare,
il coraggio di cambiare le cose che posso, e la saggezza per conoscere la differenza.
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