DAEVIRAN
Vuole farci uscire di qui con la magia e ormai è troppo tardi per impedirglielo. Avrei dovuto dire qualcosa, ma la maniera in cui i ha guardato... non mi sono mai sentito tanto euforico e terrorizzato in vita mia... e ho perso l'attimo prezioso. C'è qualcosa in lei, un'entità potente e maligna che sta prendendo il controllo e credo sia stata lei stessa a permetterglielo, in cambio del potere necessario a portarci fuori di qui.
Sento il vortice della sua magia ghermirmi. Il mio corpo risponde, ricacciandolo indietro, ma devo tentare di non oppormi, devo rilassarmi. Quei flussi magici sono come artigli che mi dialniano, mi strappano via! Mi rilasso completamente, mi abbandono al dolore, un dolore che percorre ogni fibra del mio corpo. Forse ho gridato, non lo saprò mai. Il vortice mi trascina vita, come attraverso oun imbuto di spine, non devo resistere...
Sono riverso a terra, la testa girata verso una bassa costruzione, una fattoria forse. Cerco di muovere un dito, il dolore mi sommerge: tutti i muscoli del mio corpo sono strappati, le ossa piene di crepe, lo sento... lo sento ogni secondo che passa. Dannazione! Lei dov'è?
Un urlo di terrore, mi sembra la voce del principe, ma non riesco a vederlo. Che cosa mi aveva detto? "Devi addormentarmi. Immediatamente!" Cielo!
Sento una risata dietro di me, una risata striduta, che non ha nulla di umano. No! Lei si è fidata di me e io... non ho scelta.
Infrango entrambi i sigilli che porto sulla schiena, perfino ora non riesco a non sorridere, quegli inetti al tempio non avevano mai capito come facessi. Energia pura, nessuna parola di potere, l'unico vero modo di sfruttare un sigillo a due simboli. ACQUA e VITA, FUOCO e SPIRITO. L'energia immagazzinata in giorni di meditazione fluisce nel sigillo a tre simboli che porto sull'addome: VENTO, SAPIENZA e TERRA, perfetto per contenere la GUARIGIONE. Un'ondata lenitiva mi attraversa il corpo, sanandolo e restituendomi un briciolo di vigore, respiro.
Ora posso alzarmi, pur dolorante, e vedo lei, anzi no, quello che lei è diventata avvicinarsi minacciosamente al ragazzo, Alan. Dei tentacoli di magia nera lo avvolgono, lui è troppo debole per opporsi. Apro la mano, i silboli si formano istantaneamente sui miei polpastrelli. ACQUA, SPIRITO, TERRA, COSCIENZA e FUOCO, scatto ignorando il dolore alle gambe. Lei non si accorge di me, il demone che è in lei neppure, se solo fossi stato più rapido... Le sono addosso, pronuncio le parole di potere: SONNO, PRIGIONE! Affondo la mano sulla sua chiena, i simboli si illuminano e si imprimono sulla sua pelle, lei crolla a terra.
Respiro di nuovo. Non ho potuto fare altro per lei, se avessi avuto il tempo per un sigillo a sei simboli... ma di tempo non ne ho avuto e ora lei deve vedersela da sola con la creatura che laberga nel suo corpo e nel suo animo, imprigionata per ora, ma solo il tempo dirà per quanto, e solo il tempo dirà per quanto lei dormirà. Mi dispiace... non ho potuto fare altro.