HALLOdomande per gli AUTORI altroviani

Lettori e autori si confrontano su vari temi intorno alla Tavola Rotonda della Locanda

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HALLOdomande per gli AUTORI altroviani

Messaggiodi gio » 31/10/2010, 11:04

Agli autori che frequentano la Locanda, una proposta.
Di seguito ecco tre domande in stile Halloween...


giusto qualche curiosità per conoscervi meglio (e per conoscere meglio il vostro lato più... orrorifico :twisted: )

1) Qual è il cattivo (preferibilmente fantasy) che vi rappresenta meglio?
2) Qual è il vostro peggior difetto? (roba grossa, please, niente buonismi)
3) Ci presentate in poche righe il cattivo più cattivo o il mostro più mostruoso della vostra opera? (Vorremmo emozioni allo stato puro, grazie...)


Istruzioni per l'uso dell'hallowintervista
:arrow: Se sei un autore, copia incolla queste domande nel tuo messaggio e rispondi ad ognuna. Possibilmente, aggiungi un'ulteriore domanda (a tema) per l'autore che risponderà dopo di te. Grazie :ugeek:
:arrow: Se sei un lettore e vuoi aggiungere domande a tema, copia incolla le tre domande precedenti in un nuovo messaggio e aggiungi in coda il tuo quesito. Grazie :ugeek:



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Re: HALLOdomande per gli AUTORI altroviani

Messaggiodi SeanMacMalcom » 31/10/2010, 12:45

Eccomi... eccomi... scusate ma mi ero distratto con una delle cameriere che sto prendendo al vaglio per la festa di stasera... :roll: :roll:

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Ora rispondo subito alle questioni! :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

1) Qual è il cattivo (preferibilmente fantasy) che vi rappresenta meglio?

Mmmmm...
Direi Saruman il Bianco... il prototipo dell'ingegnere nell'universo fantastico di Tolkien. :ugeek:
Non ci credete?! :roll: :roll: Guardate cosa fa in nome del progresso... :lol: :lol: :lol:

2) Qual è il vostro peggior difetto? (roba grossa, please, niente buonismi)

Gola e lussuria. :ugeek:

Come? Non bastano ben due vizi capitali?! :| :| :| :|
Vabbé... vediamo... diciamo che sono estremamente pignolo in ciò che faccio, da solo o in compagnia, al punto da apparire persino ossessivo-compulsivo... :lol: :lol: :lol: :lol:

3) Ci presentate in poche righe il cattivo più cattivo o il mostro più mostruoso della vostra opera? (Vorremmo emozioni allo stato puro, grazie...)

Indubbiamente Desmair... protagonista del racconto "La fortezza fra i ghiacci" (presente nel terzo volume cartaceo) e uno fra gli antagonisti più potenti di Midda.

A seguito un estratto dalla versione online dell'opera:

La lama dagli azzurri riflessi della spada bastarda non tradì neppure in questa occasione il valore delle proprie origini, della propria particolare lega forgiata secondo procedimenti noti solo a fabbri figli del mare, così come presentatami in profusi complimenti dalla sua stessa proprietaria durante i giorni in cui ancora il nostro viaggio insieme era sereno, tranquillo, privo di tanta angoscia e pericolo. Quasi stesse affondando nel burro, essa amputò di netto il braccio del colosso, a metà fra il polso ed il gomito, vedendo in conseguenza di ciò l'estremità del medesimo venir sbalzata oltre, a proseguire l'enfasi di un percorso interrotto.

« Non mi piace ripetermi… » rispose ella, ritrovando immediatamente una posizione eretta, nel risollevarsi dal suolo solo quasi sfiorato « … ma per te farò volentieri un'eccezione: muori! »

E in quelle parole, in tanto semplice messaggio già propostogli pochi istanti prima, la Figlia di Marr'Mahew non pose ulteriori ritardi, lasciando correre la propria spada, ancora tersa dal sangue che altresì avrebbe dovuto bagnarla, verso il collo taurino di quella creatura.

[...]

Non so se vi è mai stata concessa l'occasione di assistere ad una decapitazione. Se così non è stato, le mie preghiere saranno rivolte agli dei affinché tale spettacolo non vi venga mai concesso: in caso contrario, sappiate di avere tutta la mia solidarietà per l'orrore al quale siete stati costretti, dove non vi siate macchiati di una tale atrocità in prima persona, per vostra stessa volontà. Sono fermamente convinta, infatti, forse a torto, per una mentalità innocentemente infantile, o forse a ragion veduta, che fra tutte le possibili ferite, subite o, semplicemente, assistite quali autori o semplici spettatori, le mutilazioni si pongano quali quelle da cui possa potenzialmente derivare un maggior livello di empatia in chiunque, che sia per una semplice questione di apparenza scenica o, più banalmente, perché in grado di far leva sull'atavico terrore di restare privati di una parte del proprio corpo. Fra tutte le possibili amputazioni, poi, certamente quella relativa al capo dovrebbe concedersi quale una delle meno spiacevoli, data la rapida e, presumibilmente, indolore morte che simile azione è destinata a imporre quale propria conseguenza: ciò nonostante, però, assistere alla decollazione di qualcuno, fosse anche il più malvagio fra i propri avversari, spero che non possa umanamente permettere freddezza d'animo totale, indifferenza completa innanzi all'immagine di una testa separata dal proprio corpo, quasi quella di una bambola morta.
Per questa ragione, sebbene il colosso dalla pelle rossa rappresentasse, in quel particolare frangente, il peggiore di tutti i mali possibili, sebbene la sua morte si stesse ponendo condizione necessaria, indispensabile, improrogabile per la nostra liberazione, la nostra salvezza, non potei evitare un violento moto di nausea, un conato di vomito nell'elaborare con il solito ritardo l'orrore del tragitto compiuto con decisione e fermezza dalla lama dagli azzurri riflessi della mercenaria. Inarrestabile ed in arrestata, la spada bastarda della donna colpì con foga il collo sproporzionato della creatura, quell'ammasso di muscoli preposti a sorreggere il peso di una testa tutt'altro che lieve nel considerare la presenza delle enormi corna, ed esso cedette senza alcuna opposizione, come già fino a quel momento aveva fatto la carte di lui, permettendo all'avversaria di condurre a termine la propria azione, lasciando fuoriuscire la lama su lato opposto rispetto a quello d'ingresso.

« E resta morto, questa volta. » sussurrò Midda, a conclusione di tale assassinio.

Quasi nulla fosse accaduto, per un lungo istante tutto parve immobile, immutato, ritrovando tanto la principessa quanto la sottoscritta, per la paura e per la sorpresa, a trattenere il fiato, in attesa di essere illuminate nel merito delle conseguenze di tale azione. Nella consapevolezza di quanto accaduto in precedenza, entrambe non potevamo che dubitare in assoluta buona fede del successo della nostra protettrice, dove il mostro aveva già più volte offerto chiara riprova di un'apparente impossibilità a conoscere il proprio fato. E, probabilmente, anche la mercenaria, al di là della propria superficiale sicurezza, maschera necessariamente indossata per accogliere quella sfida, non avrebbe immediatamente scommesso sulla riuscita della propria offensiva, dove altrimenti anche quell'ultimo invito, per quanto espresso sottovoce, non avrebbe avuto ragion d'essere.
Superato quell'eterno attimo, alfine, qualcosa si mosse, vedendo il capo della creatura iniziare a dondolare sul collo a cui era stato solidale fino a poco prima, per poi spingersi ad inclinazioni sempre maggiori fino a ricadere all'indietro, trascinata forse in conseguenza del proprio stesso peso.
Fu in tal modo, pertanto, che quella mostruosa testa ruzzolò a terra, rimbalzando sul suolo della fortezza per poi rotolare fino a raggiungere i miei piedi, lì arrestandosi e volgendo il proprio volto esattamente nella mia direzione, quasi mi stesse osservando. Impossibili a descriversi le emozioni che esplosero in me a tal vista, le quali, comunque, vennero esplicitate senza possibilità di equivoci in un grido terrorizzato, in cui quasi persi i sensi, salvo limitarmi ad indietreggiare, inciampare e ricadere rumorosamente contro il muro alle mie spalle.

« Grazie a Thyres… » sorrise allora la donna guerriero, ritrovando in tale evento un motivo di sollievo.
Purtroppo, però, quel sentimento di gratitudine rivolto alla propria dea fu da parte della mercenaria quantomeno prematuro, come cercò di avvertirla Nass'Hya, con poche, semplici parole a formare una sentenza inequivocabile: « Non è ancora finita. »
« Cosa? » domandò allora la mercenaria, o almeno così immagino abbia fatto dove, ammetto, di non esser riuscita a seguire l'evolversi di quel nuovo sviluppo con sufficiente serenità per ricordare con chiarezza anche i dialoghi intercorsi.
« Non è ancora finita. » ripeté l'altra, non offrendo alcuna ulteriore spiegazione nel merito del proprio ammonimento, pur non modificandolo nella precisa composizione.
« Maledizione… » inveì, allora, la Figlia di Marr'Mahew, ritrovando rapidamente una posizione di guardia.

Sul momento non sarei potuta essere giudicata nelle condizioni migliori per comprendere cosa fosse accaduto, cosa stesse accadendo o, peggio, cosa sarebbe accaduto, cosa ci avrebbe atteso da lì a breve. E come solo a seguire mi fu chiaro, in quella mortale e terribile sequenza un particolare fondamentale era, però, sfuggito non solo alla mia attenzione, quanto, peggio a quella dalla mercenaria: ella, al contrario rispetto a me, nel porsi tutt'altro che scandalizzata da quella decapitazione, dalla violenza assurda di simile gesto, alla quale doveva essere ormai abituata, ormai confidente dato il proprio stile di vita, la propria attività rivolta perennemente alla guerra ed alla morte, avrebbe dovuto cogliere immediatamente quanto altresì ignorato nel considerare prematuramente quella sfida come conclusa, risolta, commettendo in questo un terribile errore.
Nel seguire la norma già dimostrata in conseguenza di ogni riuscito attacco presentato dalla donna guerriero verso di sé, infatti, anche in quest'ultima occasione dal corpo ferito, mutilato del mostro, non una stilla di sangue si era presentata, neppure in conseguenza della decapitazione là dove avrebbe dovuto sprizzare senza controllo in grandi quantità. Inoltre solo il capo aveva compiuto un qualche movimento, era precipitato al suolo in assenza di ogni possibilità di equilibro, mentre l'intero corpo era rimasto immobile là dove ella lo aveva attaccato. Un paradosso che solo nell'entusiasmo del momento, nella vana illusione di una vittoria aveva potuto essere ignorato ma che, presto, era stato colto in tutta la sua oscena essenza.
E fu proprio allora che, nonostante la postura difensiva, Midda venne raggiunta nuovamente da un colpo rovescio dell'unica mano restata al proprio avversario, venendo, ancora una volta, sbalzata in aria e da lì a terra in conseguenza della violenza subita, di una forza a dir poco impressionante. Nessuna possibilità le venne concessa per evitare quella controffensiva, nessuna speranza le venne riconosciuta per superare con la propria agilità la velocità propria di quell'essere sovrumano, che in quel momento parve voler sottolineare, nel non ucciderla, la propria totale arbitrarietà sulla vita della donna medesima, nonché, in conseguenza, sulle nostre: avrebbe potuto ucciderci in qualsiasi momento e noi non avremmo mai potuto evitarlo.

« Spero che l'ennesima dimostrazione della tua stolidità sia sufficiente dal farti rinsavire ed accettare la realtà dei fatti. »

A parlare, macabramente, fu la stessa testa mozzata posta innanzi a me, rianimatasi improvvisamente dall'apparente stato di morte in cui si era precedentemente proposta: quasi non fosse mai stata separata dal resto del corpo, essa aveva dimostrato in quel momento vita, energia, coscienza, tornando a muovere i propri occhi, la propria bocca e, addirittura, producendo una sentenza di senso compiuto, che risuonò, in quel particolare frangente, quale una sentenza di morte sopra a tutte noi.

« Forse, mie care, a nessuna fra voi era chiaro con quale forza aveste a che fare. Con quale entità vi illudevate di potervi confrontare, pur senza alcuna speranza di vittoria. » sorrise egli, mostrandosi più che divertito da quella condizione per la quale avrebbe, invece, dovuto morire se solo fosse stato un comune mortale « Ora ritengo riuscirete a dimostrarvi più remissive verso il destino che io deciderò per ognuna… non è forse vero? »

E' necessario che ora io sottolinei come non riuscii a restare fredda e controllata innanzi a simile spettacolo?
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Re: HALLOdomande per gli AUTORI altroviani

Messaggiodi Elli » 31/10/2010, 15:55

Eccomi, eccomi... rispondo all'appello! :-P

1) Qual è il cattivo (preferibilmente fantasy) che vi rappresenta meglio?
Uhm... immagino Voldemort... ops, volevo dire Voi-Sapete-Chi! :lol: Il motivo è che proprio come lui ho una gran paura della Morte... :? Anche se non penso che arriverei mai a sparpagliare Horcrux per il mondo per evitarla... :lol:

2) Qual è il vostro peggior difetto? (roba grossa, please, niente buonismi)
Di sicuro la mancanza di altruismo. Tendo sempre a pensare prima a me stessa e soltanto moooolto dopo agli altri... :(

3) Ci presentate in poche righe il cattivo più cattivo o il mostro più mostruoso della vostra opera? (Vorremmo emozioni allo stato puro, grazie...)
Più che un solo cattivo, direi che nei miei libri c'è tutta una banda al gran completo che merita l'onore di essere citata in questa sede: i Custodi. Si annidano ovunque nel mondo ma sono quasi impossibili da individuare; alcuni di Loro hanno l'abitudine di girare la notte per i vicoli di Palermo, ammantanti di nero e incappucciati. Ah, sì... i Loro occhi senza pupille appaiono bianchi e luminosi, ma solo ad alcune "persone", e vi possono uccidere semplicemente... alzando una mano! Quindi... attenzione! :?
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Re: HALLOdomande per gli AUTORI altroviani

Messaggiodi demon black » 31/10/2010, 18:09

Elli ha scritto:Anche se non penso che arriverei mai a sparpagliare Horcrux per il mondo per evitarla... :lol:


...anche perchè non è una cosa un granchè intelligente da fare visto che ti ritrovi in balia dei tuoi nemici :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
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Re: HALLOdomande per gli AUTORI altroviani

Messaggiodi demon black » 31/10/2010, 18:10

SeanMacMalcom ha scritto:Eccomi... eccomi... scusate ma mi ero distratto con una delle cameriere che sto prendendo al vaglio per la festa di stasera... :roll: :roll:

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Bocciata :ugeek:
...una che si dimentica di vestirsi di certo non può servire i tavoli con il pericolo che si dimentichi anche per chi sono le ordinazioni :twisted: :twisted:
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Re: HALLOdomande per gli AUTORI altroviani

Messaggiodi demon black » 31/10/2010, 18:13

1) Qual è il cattivo (preferibilmente fantasy) che vi rappresenta meglio?
2) Qual è il vostro peggior difetto? (roba grossa, please, niente buonismi)
3) Ci presentate in poche righe il cattivo più cattivo o il mostro più mostruoso della vostra opera? (Vorremmo emozioni allo stato puro, grazie...)
4) Qual è stato il vostro peggior incubo da bambini? e da adulti? (roba seria :twisted: :twisted: )
...naturalmente intendo nel senso onirico della parola...tipo mostri :twisted: :twisted:
5) Di chi o cosa avete paura? (vietato smielatismi tipo: indifferenza della gente verso i poveri)
6) Che forma aveva il vostro "mostro sotto il letto"?
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Re: HALLOdomande per gli AUTORI altroviani

Messaggiodi SeanMacMalcom » 31/10/2010, 20:23

4) Qual è stato il vostro peggior incubo da bambini? e da adulti? (roba seria :twisted: :twisted: )
...naturalmente intendo nel senso onirico della parola...tipo mostri :twisted: :twisted:


Da bambino, i mostri del bagno. :roll: :roll:

Spiegazione:
Casa mia ha due bagni... uno "bello", ad angolo nel corridoio fatto a L che congiunge la zona notte alla zona giorno, e poi il bagno "piccolo". Il primo si utilizza in pratica solo per la vasca da bagno e i servizi igienici, mentre il secondo per tutto il resto... diciamo che il primo è stato considerato di "rappresentanza" più che altro, riservato a ospiti e medici. :lol: :lol:
Quando ero bambino il bagno "bello" era, ovviamente, un luogo abbastanza interdetto... e, sommando a questo, il fatto che restava sempre buio, collocandosi ad angolo fra la mia camera e al soggiorno, era protagonista di un mio incubo ricorrente, nel quale sognavo di star conducendo un qualche gioco dalla mia camera al soggiorno, per giocare con mamma, e, improvvisamente, venivo risucchiato nel bagno "bello", dove nell'oscurità c'erano dei mostri mai meglio definiti che mi catturavano e mi tenevano lì prigioniero...

Da adulto i miei "incubi" sono diventati diversi.
In genere quando sogno mostri et similia sono sogni "belli"... mentre la maggior parte degli altri, cose psicologicamente angoscianti ma prive di reale orrore, sono incubi.

5) Di chi o cosa avete paura? (vietato smielatismi tipo: indifferenza della gente verso i poveri)

Di dimenticarmi stupidamente la pubblicazione di un episodio di Midda nella convinzione di averlo pubblicato.
No no... non sto scherzando... sono serissimo. Controllo mille volte al giorno se ho pubblicato, proprio nel timore di dimenticarmi di farlo! :| :| :| :|

6) Che forma aveva il vostro "mostro sotto il letto"?

Sotto il letto ho sempre avuto un altro letto... quindi niente mostri sotto il letto. :lol: :lol: :lol: :lol:
Per il resto, i miei mostri non avevano mai vere forme... erano più che altro ombre oscure. :? :? :?
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Re: HALLOdomande per gli AUTORI altroviani

Messaggiodi demon black » 31/10/2010, 21:13

SeanMacMalcom ha scritto: Da bambino, i mostri del bagno. :roll: :roll:


Io invece avevo il mostro delle scale!!! :lol: :lol: :lol: :lol:
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Re: HALLOdomande per gli AUTORI altroviani

Messaggiodi Elli » 01/11/2010, 0:36

Uh, altre domande... rispondo prima di andare a letto (così dormo più tranquilla... :lol: )

4) Qual è stato il vostro peggior incubo da bambini? e da adulti? (roba seria :twisted: :twisted: )
...naturalmente intendo nel senso onirico della parola...tipo mostri :twisted: :twisted:

Sin da bambina faccio sempre un incubo ricorrente in cui sono inseguita da... non so mai da chi, è questo il brutto! :? La costante è che devo fuggire al più presto da casa mia (di solito scendendo le scale a rotta di collo) perché so di avere qualcuno alle mie spalle e che non devo farmi prendere... ma si tratta sempre di un'entità indefinita. Per chi ha letto "Il cerchio si è chiuso", forse avrete notato che nelle prime pagine del libro ho "omaggiato" questo mio incubo, facendone fare alla protagonista uno molto simile. :lol:

5) Di chi o cosa avete paura? (vietato smielatismi tipo: indifferenza della gente verso i poveri)
Di tutta la gente malvagia e fuori di zucca che c'è in giro, magari pronta a farti del male per puro capriccio. L'esistenza di queste persone mi terrorizza sul serio. Si sentono cose allucinanti a volte al telegiornale (violenze e affini), e io prego sempre di non restare mai coinvolta in niente del genere.

6) Che forma aveva il vostro "mostro sotto il letto"?
Il mio mostro personale ce l'avevo "sopra" il letto, non sotto... :lol: Mi spiego meglio: quando ero piccola nel tratto di parete sopra il mio letto era appeso un orribile pagliaccio (ma proprio terrificante... :? ), che qualche parente dotato di pessimo gusto aveva regalato a mia sorella anni prima. Non mi era mai piaciuto molto, ma l'avevo sempre tollerato, fino a quando... fino a quando in tv non cominciò a passare lo spot di "It"! :lol: A quel punto cominciò a terrorizzarmi sul serio; quando la notte lo vedevo che mi fissava nella penombra mi tiravo le coperte fin sugli occhi per non guardarlo! :lol: Fino a quando (un po' cresciuta in altezza) non mi arrampicai su una sedia, lo tirai giù e lo scaraventai in un armadio! :lol:
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Re: HALLOdomande per gli AUTORI altroviani

Messaggiodi geshwa » 01/11/2010, 8:42

Ciao, ecco un po' di risposte... :(

1) Qual è il cattivo (preferibilmente fantasy) che vi rappresenta meglio?

Mhm... domanda difficile. Credo sia il Re Rosso, della Torre Nera di S. King. Altrimenti, Richard Stark, della Metà oscura (ok, non è fantasy, però è veramente quello che mi rappresenta meglio...)

2) Qual è il vostro peggior difetto? (roba grossa, please, niente buonismi)

Di certo l'incapacità di vedere quando qualcuno mi sta fregando. Davvero, non è un buonismo, ma ci ho rimesso parecchie volte per questo motivo...
Se, però, volevate un difetto "cattivo", allora si va certamente verso l'orgoglio.

3) Ci presentate in poche righe il cattivo più cattivo o il mostro più mostruoso della vostra opera? (Vorremmo emozioni allo stato puro, grazie...)

E come faccio a dirvelo? Deve ancora uscirà (ad aprile prossimo, nell'horror Commento d'autore): uno scrittore, diciamo così, pronto a sacrificare chiunque, per il puro piacere di eliminare... Di più non posso dire :?

4) Qual è stato il vostro peggior incubo da bambini? e da adulti? (roba seria )
...naturalmente intendo nel senso onirico della parola...tipo mostri


Da bambino il mio terrore era verso il buio. Ricordo che non riuscivo nemmeno ad attraversare un corridoio di casa immerso nell'oscurità. Da adulto, certamente quella presenza che ogni tanto si fa sentire nella mia camera pur non essendoci nessuno. :shock:

5) Di chi o cosa avete paura? (vietato smielatismi tipo: indifferenza della gente verso i poveri)

Purtroppo qui devo smielare: è proprio l'indifferenza in generale a suscitarmi la paura più profonda. E' a causa dell'indifferenza che avvengono i crimini più grossi, quelli perpetrati alla luce del sole.

6) Che forma aveva il vostro "mostro sotto il letto"?

Immagino d'un cadavere che si rianima. Bello, no?
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Re: HALLOdomande per gli AUTORI altroviani

Messaggiodi demon black » 01/11/2010, 12:15

Elli...io ho sempre avuto il terrore dei pagliacci (indifferentemente da IT, anzi quel film non ha fatto che confermare che i pagliacci sono paurosi :? :? ) e delle befane :? :? :?
Ho sempre avuto una fifa blu di entrambi...da piccola i miei non potevano regalarmi una befana o una calza con la sua immagine che io scoppiavo a pinagere dalla paura...e mi è rimasta!!! :?
Ora i pagliacci mi fanno solo senso ma le befane.... :? :? :? :?

Geshwa...il buio!!!!!!! Io ho paura del buio completo tant'è che non riesco a guidare in una strada senza lampioni o a dormire senza almeno la luce dei lampioni che filtra dalla finestra :cry: :cry: :cry:
Quando va via la luce....apriti cielo!!! Mi paralizzo sul posto e non mi muovo più :?
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Re: HALLOdomande per gli AUTORI altroviani

Messaggiodi geshwa » 08/11/2010, 12:58

Penso che la paura del buio sia una delle più ancestrali. Forse il ricordo nascosto del buio delle caverne, o di quando l'uomo ancora non sapeva gestire il fuoco... ed enormi creature aspettavano fuori, nella notte.
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Re: HALLOdomande per gli AUTORI altroviani

Messaggiodi demon black » 08/11/2010, 13:36

geshwa ha scritto:Penso che la paura del buio sia una delle più ancestrali. Forse il ricordo nascosto del buio delle caverne, o di quando l'uomo ancora non sapeva gestire il fuoco... ed enormi creature aspettavano fuori, nella notte.


:shock: :shock: :shock: :shock: :shock:

Ecco, se penso a delle enormi creature che aspettano fuori, ricomincio a dormire con la luce accesa :? :?
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