di Laura Bf » 23/10/2010, 13:37
RECENSIONE ANOBII
SPOILERINI
Terzo episodio della saga delle "streghe cattive"
Questa mattina, dal momento che non avevo molto da fare se non stare davanti al PC e guardare qualche anime in streaming, mi sono decisa a finire le ultime pagine del terzo "libro" della tetralogia "I Diari delle Streghe" di Lisa Jane Smith, autrice già nota in America grazie alla serie "The Vampire Dairies" e ad altri lavori tra cui la serie "Dark Visions" (edita in Italia per la Newton Compton Editori, trilogia completata a Settembre 2010). Okay, ammetto che forse le mie aspettative verso questa quadrilogia erano fin troppo positive, dato che una mia amica me ne aveva parlato bene, ma qui di positivo non c'è proprio nulla se non i nomi dei personaggi (Cassie Blake è molto bello come nome e così anche Nick, anche se quest'ultimo mi ricorda uno dei quattro protagonisti della serie "5 amici, 2 computer e 1 valanga di guai!" di Rosie Rushton, edito in forma integrale nella collana "Le Ragazzine", Mondadori, che ho amato moltissimo...), pertanto non posso fare altro che esprimere la mia più onesta opinione sul progresso di lettura di questa... storia.
Vi sono troppi punti deboli messi in risalto dallo stile e dal linguaggio poco ricchi e "adatti" al pubblico young adults utilizzati dall'autrice: l'impressione del lettore, in certi momenti, è "ma sta scherzando? Possibile che parla sempre delle stesse cose? Possibile che la fa così facile in una circostanza simile??" e molti altri pensieri che lasciano certi dubbi sulla sanità mentale e fisica della signorina Smith.
Cara autrice che hai "conquistato" il mondo con la tua trilog... saga urban fantasy "Il Diario del Vampiro" assieme alla Meyer e ne hanno fatto pure una serie tv, mi vuoi dire se è abbastanza normale o poetico descrivere, pagina dopo pagina, libro dopo libro, stampa dopo stampa, minuto dopo minuto, discorso dopo discorso che "Diana ha i capelli lucenti come il sole" e "Adam gli occhi grigio-blu"?? Bella mia, vi sono moltissime combinazioni di parole e termini per definire l'immagine di un personaggio con un linguaggio ricco e al contempo semplice. Vuoi degli occhi bellissimi e particolari grigio blu di Adam? Mi sarebbe piaciuta una descrizione più "poetica" come, che so, come questo: "...nei suoi occhi prendevano forma sottili scaglie cerulee, che risaltavano i frammenti d'argento presenti nel suo sguardo di fuoco..." qualcosa di questo genere, per rendere personale una descrizione e meno noiosa. Ovviamente, NADA... l'autrice continua a fare di testa sua. Che ci possiamo fare?
Passiamo avanti... 8 capitoli, 8 miseri capitoli che potevano benissimo ricollegarsi al secondo libro della serie, composto in ugual maniera da altri 8 capitoletti insignificanti, formando così un volume più sostanzioso ed evitando lo spreco di dividere il tutto in quattro parti... ma, naturalmente, queste piccole considerazioni appartengono agli scopi di "marketing" della casa editrice e non alla critica letteraria di quest'opera appena conclusa. Ebbene, non voglio continuare a scrivere di qualcosa che potrebbe rivelarsi "fuori tema", perciò ritorniamo alle avventure mistiche dello Sleepover Club (attenzione, è uno sleepover mooooolto cattivo) di New Salem!
Faye ha evocato un bambino cattivo dal teschio di Black John (no... non è il cugino di John Travolta... no, non è neanche un personaggio di One Piece!), fondatore del Circo...lo delle Streghe Cattive di New Salem, il quale ha frantumato il suo potere (o non so cosa) in diverse chiavi sparse (ripeto, sparse) per chissà dove. Ebbene... Diana e Adam, così come tutto il circolo dei 12, cercano disperatamente le pietre e le guerriere Sailor per recuperare il cristallo d'argento... no, aspettate, mi sono persa, non è Sailor Moon. In ogni caso, il succo della storia è proprio questo: recuperare i frammenti di potere del cattivo Black John, cha nascondono i segreti più percolosi e importanti dei vecchi Circoli di New Salem (eh sì... ben tre secoli di Circoli e segreti vari!). Adam, casualmente, nel primo libro trova il teschio su un'isola e lo porta via con sé (ma all'aereoporto lo hanno lasciato passare? I teschi sono permessi nelle borse? Me ne ricorderò...) e Faye lo vuole utilizzare per fare i suoi giochetti da bambina cattivella. Sentite, di Faye non ho capito una cosa... ma davvero la scrittrice pensa di aver creato un personaggio astuto, seducente e letale? Se posso dire la mia, Faye è un personaggio inutile, sembra uscito da American Pie (sì... quelle ragazze mezze nude che attirano l'attenzione dei verginelli...), sembra un'imitazione malriuscita dell'ex moglie di Earl (vedere telefilm "My name is Earl" su Italia Uno...)! Avevo notato questo difetto di "ripetizioni" e scarsa immaginazione anche nel primo volume de "Il Diario del Vampiro" con Elena Gilbert (descritta proprio male), ma, ahimè, certe volte mi vien voglia di urlare... povero urban fantasy! T.T
Altri difetti... be', queste continue feste all'americana. Vedo che la Smith ci ha preso proprio gusto a descrivere 'sta mischina di Cassie come una ragazzetta timidotta-che-diventa-super-figa- la-sera-del-gran-ballo (ripeto, nel secondo libro vi era un ballo, nel terzo un altro ballo... e nel quarto? Ci sarà un ballo...?), va bene che lo stile "Cenerentola-newyorchese" affascina nei telefilm e nei film che parlano di liceali americani, imprigionati nei loro istinti da predatori di ragazzi/e, però un conto è aggiungere alcuni eventi quando ce n'è bisogno, un altro è aggiungerne per ricreare nuovamente l'atmosfera. Ad esempio, avrei preferito che Cassie al primo ballo non fosse venuta e al secondo sì e avrebbe fatto un figurone. Tante cose non quadrano... forse il personaggio di Nick poteva essere sfruttato in maniera più dignitosa e reale, ma è solo un piccolo dettaglio.
Per non parlare del supoer cattivone che entra in gioco e incendia la casa di deborah, mammina dolce e complessata di Cassie, e della nonnina. La casa va in fiamme, la nipote trova la nonna per terra e ascolta le sue ultime parola. Scusate, ma quanto fiato aveva nei polmoni la nonna di Cassie? Praticamente le racconta tutto ciò che accadde sedici anni fa, durante l'uragano e la tragedia che uccise le streghe più importanti di new Salem... ossia un racconto di due pagine intere! Parla solo lei in quella parte del libro e per una nonna affaticata dal fumo e dalla circostanza, che sta per morire, mi sembra davvero impossibile... bah. -.-
La fine è decisamente banale. Faye viene eletta la capitana dello Sleepover Club e vuole fare la cattiva, infatti toglierà le caramelle gommose alla frutta, tranne quelle verdi e gialle che non piacciono mai a nessuno, dalle gare di "mangiata di caramelle" del "nuovo" Circolo delle Streghe di New Salem. Oh, che malvagia ragazza... ma mai malvagia quanto la nostra Cassie, che ammette che è malvagia! Quanta malvagità in giro... anche troppa malvagità. Cassie infatti si è stancata di Diana (manco tempo) e vuole farle capire che lei è... malvagia!!!
Oh, be'... la pubertà a volte fa strani effetti sui ragazzi, anche sulle streghe.
Il mio voto non può che essere negativo (lo avrete notato dalla recensione molto sarcastica, immagino...), perché, a mio dispiacere, in questa storia ci sono molte cose che non vanno e i punti positivi sono veramente limitati, pochissimi rispetto al resto. per equilibrare i punti chiave del romanzo, posso dire che mi piace l'idea delle gemme e delle pietre che accompagnano una strega (una specie di W.I.T.C.H. dove ognuno ha il suo elemento e simbolo) e... boh, poi mi piace un po' Nick, sebbene la smith lo descrive in maniera così sciatta che fa passare la voglia perfino di immaginarlo come un ragazzone super bello e dannato!
Vado a guardare la prima stagione di "Ojamajo Doremì" in streaming... magari più tardi mi ritrona la voglia di continuare la lettura dell'ultimo episodio di 'sta saga pseudo-fantasy.
1/5
Goodbye!! Alla prossima recensione! ^-^