"L'acchiapparatti" di Francesco Barbi

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"L'acchiapparatti" di Francesco Barbi

Messaggiodi ziadada » 02/08/2010, 5:08

"Pochi a Tilos conoscono il nome di Ghescik. Lui è soltanto il becchino, l'ometto gobbo e storpio che vive al cimitero, ai margini del paese. Pochissimi sanno che coltiva una passione insana per la feldspina e gli scritti antichi. Solo lo strambo acchiapparatti gli è amico. Notte fonda. Al sicuro tra le mura della casa-torre diroccata, Zaccaria sta rimproverando uno dei suoi gatti quando qualcuno bussa alla porta. Il becchino si presenta con un libro rilegato in pelle scura, che sostiene di aver vinto grazie a una scommessa con lo speziale. Risale a epoche in cui la magia non era stata ancora messa al bando e sembrerebbe contenere le memorie di un defunto negromante. Ghescik non fa parola dello strano diadema rinvenuto in un sotterraneo della "torre maledetta", ma ha un solo modo per scoprire se certi suoi sospetti sono fondati: far tradurre il libro a Zaccaria che, inspiegabilmente, ha sempre avuto grandi doti come decifratore delle lingue arcane... Inseguiti dagli sgherri dello speziale, becchino e acchiapparatti verranno catapultati nei meandri di una vicenda terribile che non coinvolgerà i soliti eroi, ma una compagine di personaggi inconsueti: un cacciatore di taglie sfigurato, una prostituta dalle molte risorse, un gigante che parla per proverbi sgrammaticati e una schiera di feroci tagliagole. Ma quale legame esiste tra il misterioso diadema e la terrificante creatura rinchiusa da secoli nelle segrete di Giloc?"

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Ho iniziato a leggere questo romanzo in catena di lettura su Anobii: finora mi sembra piuttosto interessante, con un'alternanza di toni quasi parodistici ed inquietanti. Mi pare che qualcuno l'abbia già letto. Che ve ne è parso?
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Re: "L'acchiapparatti" di Francesco Barbi

Messaggiodi gio » 02/08/2010, 12:26

Io lo sto leggendo, ma sono solo all'inizio. Il fatto è che non è il mio genere di fantasy, quindi se poi mi arriva tra le mani un fantasy che è più nelle mie corde lo faccio scivolare avanti. Per ora posso dire che Francesco scrive bene (tra l'altro persona simpaticissima!!!), ma non altro...
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Re: "L'acchiapparatti" di Francesco Barbi

Messaggiodi gio » 04/09/2010, 13:28

Mentre mi preparavo per la mia settimana di ferie ho compreso che era arrivato il mio momento per questo libro. E infatti era proprio così. L'Acchiapparatti mi ha finalmente chiamato e in tre giorni ho finito il libro. Be', mi è piaciuto. "Sì sì. Piaciuto" per dirla alla Zaccaria. E proprio Zaccaria, lo strambo, l'acchiapparatti, alla fine mi è entrato nel cuore e mi ha dimostrato che potevo affezionarmi anche a un eroe alternativo, un eroe che non era bello e bravo e neppure malandrino ma affascinante. Un acchiapparatti. Che poi era molto più di questo, ma per capire quanto di più ci si deve addentrare almeno un po' nella storia.

Ma vediamo come è andata questa lettura. L'inizio è stato un po' lento per me. Ho faticato a lasciarmi conquistare. Il gobbo non mi era simpatico, le atmosfere non erano quelle del fantasy classico che piace a me, non c'era alcun personaggio in cui riuscissi a identificarmi o per cui mi sentissi di parteggiare ed emozionarmi. Poi, quando il gobbo e l'acchiapparatti lasciano Tilos, tutto precipita. La lettura si fa incalzante, io mi sono affezionata ai due 'strambi' ometti (e anche a Isotta che però poi esce di scena). Ho temuto e sofferto per i contadini assaliti dal Mietitore e per il locandiere (povero povero locandiere!!!), ho compreso e sentito sulla pelle l'urgenza: il Mietitore doveva essere fermato! Assolutamente!
E anche se ancora non si capiva bene come, era evidente che proprio il gobbo e Zaccaria erano coinvolti e, in un certo senso, predestinati a sconfiggere questo nemico.
Fino al sacrificio finale, e al finale comunque lieto, aperto alla speranza e al calore umano. Ma niente spoiler. Torniamo a Zaccaria. Tanto il gobbo mi ha lasciato quasi fredda fino alla fine, quanto Zaccaria mi ha pian piano conquistato, pagina dopo pagina. Fino ad affezionarmi sinceramente a lui e al suo modo di esprimersi, di osservare, di scrutare gli animi.

Ho apprezzato anche gli scenari di questo piccolo mondo e alcuni personaggi secondari come Gamara.
A proposito, ma chi aveva ridotto così il cacciatore di taglie? Con quale demone si era scontrato?
E la strega? Aveva davvero stregato il signore di Giloc?

Insomma, alla fine un fantasy diverso ma neanche troppo, con alcuni momenti horror (o gotici?), ma mai eccessivi. E non così alternativo da non lasciare spazio anche ai buoni sentimenti, al valore dell'amicizia, al senso di umanità...

Per l'autore, Francesco Barbi, è il primo romanzo. Be' mi pare se la sia cavata proprio bene!
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Re: "L'acchiapparatti" di Francesco Barbi

Messaggiodi Il Prenna » 20/10/2010, 11:08

commento su anobii

Un acchiapparatti non proprio sveglio e molto particolare e un becchino deforme e molto avido sono i protagonisti di questo bel romanzo fantasy dalle tinte un po' scure. Le loro vicende li porteranno ad incontrare svariati personaggi, ladri, mercanti più o meno onesti, assassini, cacciatori di taglie, nobili e ancora altre varietà dell'infinito tipo umano. La storia si sviluppa intorno al diario di un potente stregone, che condurrà i due amici e tutto il mondo a fare la conoscenza con qualcosa di molto antico e tenebroso, il mietitore.
Il racconto si sviluppa bene e spesso trasmette l'angoscia della caccia e l'urgenza di trovare una via di fuga, le idee non mancano e spesso sono davvero originali. I due protagonisti cambiano durante il romanzo, specie Zaccaria che cresce ed evolve in una maniera tutta sua, e che decisamente mi ha conquistato!!
Unica nota dolente che mi sento di sottolineare è il fatto che tanti, troppi personaggi secondari vengono buttati e tolti dalla mischia senza approfondirli, senza darli un perché, senza dare un motivo di legame con la storia.
In ogni caso complimenti all'autore!
In te c'è più di quanto tu non sappia, figlio dell'Occidente cortese. Coraggio e saggezza, in giusta misura mischiati. Se un maggior numero di noi stimasse cibo, allegria e canzoni al di sopra dei tesori d'oro, questo sarebbe un mondo più lieto.
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Re: "L'acchiapparatti" di Francesco Barbi

Messaggiodi nihal87 » 17/11/2010, 17:09

l'ho cominciato ieri grazie alla catena su anobii e mi piace tantissimo!!! ;)
vi farò sapere appena l'ho finito!
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Re: "L'acchiapparatti" di Francesco Barbi

Messaggiodi nihal87 » 22/11/2010, 22:39

Finito! Di sicuro ci saranno SPOILER

Indecisissima su questo libro.
Mi spiego meglio. Per metà il libro è decisamente bello ed entusiasmante. I protagonisti sono assurdi: un gobbo e un pazzo!! A cui si aggiungerà anche una prostituta!
Geshick è contraddistinto da una certa cattiveria per le ingiurie della vita e tutto questo rancore nei confronti del mondo lo riversa sul povero Zaccaria. Zaccaria è principalmente... pazzo. Non parla in maniera coerente e di rado capisce al volo ciò che gli si dice, ma è buono e ingenuo.
I due si metteranno in viaggio verso Giloc dopo che Geshick nella sua stoltezza avrà liberato il Mietitore.
Il gobbo è infatti venuto in possesso di un piccolo cerchio metallico in grado di metterlo in "contatto" con un terribile mostro.
Lungo il loro viaggio Geshick farà tradurre all'acchiapparatti Zaccaria un libro. Il libro in questione è il diario di uno stregone, colui che ha creato il Mietitore.
Il mostro si aggira libero in cerca di non si sa cosa e miete vittime. Geshick deve porre rimedio.
Fino a metà il libro è davvero bello. Poi subisce una botta di arresto. Geshick e Zaccaria non fanno altro che fare avanti e indietro lundo la via per Giloc e il mostro va in giro ad ammazzare gente.
Verso la fine la storia risale un pò per poi arrivare alla parte conclusiva. Purtroppo non ho capito del tutto il funzionamento dell'incantesimo fatto da Ar-Gular: lo stregone crea una specie di quadro di Dorian Gray che però risulta essere un essere terribile che vuole solo tornare nel limbo da cui è nato (credo, non ne sono certa). Per governarlo utilizza il diadema. E il ciondolo? E' la terza parte di cosa? Era la chiave per cosa?
Una cosa molto bella... tutti i personaggi sono legati fra loro. Le piccole storie all'interno del libro non finiscono e basta, ma anche le vittime del Mietitore sono collegate con la storia generale.

comunque: 4/5
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Re: "L'acchiapparatti" di Francesco Barbi

Messaggiodi Rox186 » 04/12/2010, 11:32

Uffi, a me non è piaciuto. Mi dispiace proprio :cry:
Posto qui il commento da anobii:

Sarò sincera: non è scoccato il colpo di fulmine.
Intanto non sono proprio riuscita ad affezionarmi ai personaggi. A parte l'acchiapparatti Zaccaria gli altri non li ho trovati tratteggiati bene. Il becchino Gheshick, che dovrebbe essere il protagonista, mi è rimasto del tutto indifferente dall'inizio alla fine e ogni tanto mi è parso che facesse cose senza senso; per esempio, quando durante un'asta prende in giro un mercante solo sulla base della giustificazione di aver avuto una giornata pesante, giustifcazione che mi è parsa forzata, per nulla in linea col carattere del personaggio!
Inoltre ho colto un po' di confusione nel racconto; forse è stato per via dei cambi di vista repentini, che mi sconvolgono sempre.
Per il resto non è un brutto libro; è una storia abbastanza originale con personaggi insoliti (anche se non mi è parso proprio un romanzo che trascende i canoni del genere fantasy, come strilla pomposamente la quarta).
Non lo so, sono davvero perplessa. Forse andava strutturato in maniera diversa.
Mi dispiace non essere riuscita ad apprezzarlo, anche perché l'autore è stato così carino da metterlo in catena di lettura, dando la possibilità di leggerlo senza acquistarlo.
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Re: "L'acchiapparatti" di Francesco Barbi

Messaggiodi Tremalnaik » 04/12/2010, 11:56

Neanche a me è piaciuto molto, copio/incollo la recensione lasciata su aNobii
Una trama complicata, tanti fili che si intrecciano a perfezione per completare questo arazzo. Una scrittura scorrevole e piacevole da leggere, un buon libro. Però non mi ha preso molto, sono rimasta alquanto fredda, forse perchè non ho trovato un personaggio da sentire vicino.
Dio, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare,
il coraggio di cambiare le cose che posso, e la saggezza per conoscere la differenza.
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Re: "L'acchiapparatti" di Francesco Barbi

Messaggiodi manusk » 12/12/2010, 18:11

A me è piaciuto molto,sopratutto il suo modo di scrivere,era da tanto che nn leggevo qualcosa di così vicino ai miei gusti :mrgreen: tanto che l'ho letto in 3 giorni!
Non c'è modo per cui da solo possa salvare il mondo,ma mi vergognerei di far passare un solo giorno senza provarci! I.A.
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Re: "L'acchiapparatti" di Francesco Barbi

Messaggiodi orialla » 17/03/2011, 10:16

Anche a me è piaciuto. La storia mi sembra molto ben costruita, anche se condivido con Ilprenna che molti personaggi secondari non hanno sufficiente rilievo. Secondo me potrebbe esserci un seguito in cui riprendere i fili abbandonati, ad esempio a me incuriosirebbero le storie di Gamara e di Guia.
Il finale l'ho trovato un pò frettoloso, ma nel complesso è stata per me una lettura piacevole, scorrevole ed emozionante. Il capitolo Paura mi ha fatto davvero morire dal terrore...
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Re: "L'acchiapparatti" di Francesco Barbi

Messaggiodi ziadada » 29/09/2011, 7:36

[Parzialmente OT: chiedo venia]
Ho sentito che è uscito il seguito. Se viene organizzata una catena di lettura su anobii, qualcuno me lo fa sapere?
Oppure: se qualcuno ha intenzione di comprarlo, dopo me lo presta? ;)
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Re: "L'acchiapparatti" di Francesco Barbi

Messaggiodi gio » 29/09/2011, 9:41

Vero! è uscito proprio in questi giorni Il burattinaio!


Io ho intenzione di leggerlo, ma non subitissimo perchè ho appena fatto acquisti su ibs, se per quando ce l'ho disponibile non lo hai ancora letto te lo passo. :ugeek:
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Re: "L'acchiapparatti" di Francesco Barbi

Messaggiodi demon black » 04/11/2012, 11:43

IL BURATTINAIO

Questo è il secondo volume

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L'Oracolo, sopravvissuto sette volte al Tocco della Luce, ha predetto la caduta del Regno di Olm. L'Arconte Ossor, uno dei pochi che ancora credono nel potere del chiaroveggente, torna a consultarlo e si convince che l'imminente catastrofe sia in qualche modo legata alla scomparsa del mostro di Giloc, precipitato quattro anni prima, in circostanze alquanto misteriose, sul fondo di un crepaccio nelle lontane Terre di Confine. Un manipolo di Guardiani dell'Equilibrio, inquisitori incaricati di reprimere ogni forma di eresia e stregoneria, parte da Olm per far luce sulla vicenda. È il loro capo, l'Indice, a sovrintendere alle operazioni per la riesumazione del mostro e a condurre le indagini circa la comparsa di un presunto stregone nel vicino paese di Tilos. Schiavo della spinavera e spietato, raccoglie voci e dicerie, interroga e tortura i paesani per scoprire l'identità e la dimora di colui che cerca. Fiuta e segue le tracce dell'acchiapparatti di nome Zaccaria fino a Ombroreggia, dove lo cattura e lo rinchiude in un gabbiotto di ferro per condurlo a Olm. Ma Zaccaria "ospita" in sé un terribile segreto. Ci sono giorni in cui il gobbo parla attraverso di lui. Ci sono giorni in cui è un terzo ad abitarlo...
Un giorno senza un sorriso...è un giorno perso (Charlie Chaplin)
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