Capitolo 2: diplomazia e sorprese

[B. Franck]

[Soldato verde]
Prendo l'arma del nemico e dico <Dice il saggio "L'arma di un soldato è pari ad una parte di lui; prendergliela significa strappare una parte del soldato" non siamo qui per avere la vostra resa, ma solo per portarvi nal nostro eccellentissimo generale, stimati rivali! se voi tutti voi vorrete vi porteremo da colui che ci guida nelle tenebre....oppure la terra sarà la vostra tomba> mi guardo attorno e dico <Chi vi guida?>

[Krog]
Capo caduto in trappola, ma capo attaccato! io prendo arma, ma sono troppi, e moriremo, quindi ci arrendiamo; messo a posto arma dico ad altri <Aiutamo nano ed elfo> indicando fosso

[Dangeron]
Cerco di mettermi eretto e mi muovo un pò, ma non riesco a salire, sono debole.......<Nedved con un braccio solo la vedo complicata; mi dovrai aiutare o non ne usciremo>

[SeanMacMalcom]

[Nessuno]

Nel momento in cui il soldato verde si piega in avanti a raccogliere la mia falce, dentro di me sorrido, come un infante accontentato in un proprio capriccio, come un giovane amante finalmente riunito alla propria amata. All'esterno mi limito a mantenere la stessa impassibilità precedente, ascoltando le parole rivoltemi.

« Il vostro saggio ha da esser considerato realmente tale. » approvo, annuendo appena « Tuttavia, avrebbe fatto bene ad avvertirvi della possibilità in cui un'arma non si dimostri d'accordo a essere strappata al proprio soldato... » aggiungo, nel mentre in cui riesco a cogliere una prima vibrazione ad animare la lama maledetta così allontanata dal mio corpo e volontariamente trattenuta da chi privo del diritto a reclamarla qual propria.

Il valore di un'arma, inevitabilmente, trova una certa proporzionalità con il prezzo pagato per acquisirla, per renderla propria. Tale prezzo, in questo caso specifico, è stato la mia stessa anima, il mio destino che fra poche settimane si compirà, vedendomi condannato a un'eternità di atroci sofferenze, pene prive di ogni possibilità di immaginazione...
Da ciò, pertanto, immediato è comprendere quanto valore possa essere proprio di quella falce nera.

« Tutti a terra! » definisco in un sussurro capace, comunque, di imporsi in simile a un grido nel confronto con i miei compagni, nel mentre in cui, dal canto mio, inizio a correre nella direzione opposta rispetto al soldato verde.

Un istante dopo, la falce, legata a me al di fuori della mia stessa volontà, al di fuori di ogni mio desiderio, si anima di vita propria, iniziando a roteare vorticosamente e a tranciare qualsiasi ostacolo preposto fra me e lei, a incominciare, inevitabilmente, proprio da colui che è caduto nel mio tranello con la medesima ingenuità con cui noi siamo caduti nel suo.
Non posso controllare la falce, non posso impedire che colpisca dei miei compagni, ove frapposti fra essa e me, ma posso sperare che, in questo improvviso colpo di scena, il maggior numero di arcieri subisca lo stesso fato di sangue riservato al loro portavoce... e che gli altri, sorpresi, possano essere facilmente sopraffatti dai miei commilitoni.

[B. Franck]

[Soldato verde]
Un attacco a sopresa, proprio da colui che sembrava il più saggio tra tutti....sciocco; lancio un grido e tutti i soldati si accovacciano a terra tenendo sempre gli archi puntati contro i nemici; prima di essere colpito, prenderò in mano dall'involucro la mia spada rovesciata e con un colpo veloce della mano la passerò da sinistra a destra andando ad incrociare la lama della falce con eleganza e rimanendo fermo <Dice ancora il saggio "Chi non controlla la sua arma non controlla nemmeno il suo animo; chi non controlla la sua anima muore" non osare contrastare la forza di colui che può dominare l'arte della spada; anche la peggior magia a tua disposizione non può nulla contrio chi usa quest'arma>

[SeanMacMalcom]

[Nessuno]

Già in corsa in senso contrario rispetto a chi considero già morto, là dove non conosco alcun potere al mondo in grado di arrestare la falce, infrangendo, in ciò, il patto che mi lega a essa, nel mentre i cui gli eventi si sviluppano in una strada del tutto loro, mi avvento contro l'arciere posto agli antipodi rispetto alla posizione del soldato verde, sfruttando contro di lui la robustezza delle catene che pendono dai miei polsi e mirando, a mani unite, alla volta del suo cranio, per sfracellarlo nell'impatto con il metallo delle mie catene.

[off - già prima non si era fermato ad attendere l'esito dello scontro, quindi è inevitabile che non abbia immediata trasparenza di cosa si successo]

[B. Franck]

[Soldato verde]

Mentre blocco la falce che cerca di colpirmi con la spada del mio maestro, uno degli arcieri viene colpito dall'elfo; con un cenno della mano ordino agli arcieri di colpire l'elfo con tutte le frecce; eravamo preparati a lui da quando le spieavevano mandato le immagini dello scontro. Avevamo riconosciuto l'elfo e ci siamo preparati. Probabilmente schiverà molte frecce, ma almeno una o due lo colpiranno e il veleno farà immediatamente effetto. Intanto da lontano vedo avvicinarsi gli altri dieci soldati con.......il generale blu se non sbaglio

[Tremalnaik]

[il Mago]
Vista la mala parata del trucco di Nessuno e l'intezione dei nostri nemici di non ucciderci, pongo un incantesimo a protezione di Nessuno stesso, visto che sembra l'unico in reale pericolo.

[demon black]

Sissi

Gec mi blocca e...in un attimo succede l'inferno!
La falce dell'elfo senza cuore torna indietro, il soldato verde attacca e dà ordine agli arciere di scoccare le frecce avvelenate, Mago protegge Nessuno da esse...maledizione!
Mi giro verso Lothan "Riesci a creare un campo difensivo con Eicha più grande di quello creato prima?"
poi rivolta al mezz'orco "Krog...che ne dici se vai a vedere perchè il nano e Ned ci mettono un'eternità a tornare? Avremmo bisogno del loro aiuto!"

Appoggio la mano sul ciondolo e ordino a Eril di tornare in forma originaria e, appena torna tra le mie mani, inizia e vibrare...avverte un pericolo maggiore che si avvicina e i suoi incantesimi di protezione si attivano al massimo della loro potenza "Ma che...Gec! Eril sente un pericolo più grande che si sta avvicinando a noi ma..." inizio a guardarmi intorno "...non riesco a capire chi o cosa è!"

[B. Franck]

[Krog]
Io no ncapire elfo che combatte...ma elfa dice di aiutare capo, quindi mi avvio alla fossa a prendere capo

[SeanMacMalcom]

[Nessuno]

Ho sentito storie narrare le imprese di elfi silvani impegnati in battaglie con grande impiego di magia o, tuttalpiù, di frecce e, talvolta, di spade, in gesti sempre narrati qual estremamente eleganti, poetici addirittura, a esaltare la loro magnificenza al di sopra di tutte le razze.
Io sono diverso. La mia gente, coloro definiti elfi oscuri, non hanno mai avuto timore a sporcarsi le mani, non hanno mai avuto esitazione a gettarsi in una battaglia a testa bassa, ove guerrieri. E io sono un guerriero.
Non ho controllo sulla magia... non potrei mai competere con i poteri di una strega o uno stregone...
Ma so lottare... e lotto in ogni modo, con ogni arma.
La falce è l'arma che mi è stata assegnata al momento del compimento del mio patto... sì. Ma non è la mia sola arma, non è la mia sola risorsa.
E così, anche le catene ai miei polsi, possono trasformarsi in utili risorse in battaglia, spezzando ossa e infrangendo vite, in un movimento continuo e sempre controllato. Non sarò elegante, immerso nel sangue dei miei avversari, ma di certo sono efficace.

Numerose frecce tentano di raggiungermi: alcune le riesco a evitare, avvertendone il movimento per tempo.
Altre potrebbero colpirmi, ma qualcosa - qualcuno - sembra che le stia tenendo lontane da me.

Ma dove diamine è la mia falce?!

[off - domanda reale... non ho mica capito dove sia finita! è ancora con il soldato verde?]

[B. Franck]

[Game off]
Si Sean stà ancora dando problemi al soldato verde la tua falce

[B. Franck]

[Krog]
Io preso capo e elfo e portati fuori da fossa ora capo arrabbiato ma non sa cosa fare dato che tre di loro ci circondano

[SeanMacMalcom]

[Nessuno]

Un massacro, in qualsiasi termine lo si voglia definire, è e sempre resterà un massacro.
Nell'ascoltare la cronaca di una battaglia dalla voce di un bardo ci si potrebbe illudere con l'idea che una battaglia sia un evento piacevole, romantico, addirittura nobile e nobilitante, al quale essere fieri di poter prendere parte.
Nella realtà, tuttavia, una battaglia è semplicemente un massacro, con sangue, frammenti di carne e di ossa, viscere e quant'altro a sporcare il suolo sotto i piedi e i combattenti lì coinvolti.
Così, in questo momento, la mia pelle nera si pone grondante del sangue dei miei avversari, di ciocche dei loro capelli, nel mentre in cui senza tregua, senza sosta, le mie catene continuano a mulinare dall'uno all'altro, abbattendo chiunque mi si ponga innanzi quasi come villano in un campo di grano.
E prima che mi possa rendere conto di quanto sta accadendo, mi ritrovo a essere privo di avversari.
Privo di avversari nella sola, unica eccezione rappresentata dal soldato verde, che - con estremo stupore - ritrovo ancora impegnato nel confronto con la mia falce...

[demon black]

Sissi

Non capisco cosa sia successo e in così poco tempo ma...l'unica cosa che circonda Nessuno sono solo cadaveri!
L'odore del sangue è penetrante e mischiato alla vista di tutti quei morti, un attacco di nausea mi assale...
non faccio in tempo ad allontanarmi che rimetto quello che ho mangiato poco prima.