Una tranquilla Locanda II: Ritorni e nuovi arrivi?

[layla]

(Layla)
Assisto alla furia di Sissi e capisco quanto dolore conserva nel cuore. Sorride raggiante ai due bimbi e li prende per mano, mi avvicino a lei e a mia volta sorrido ai piccoli "Anch'io sono curiosa di vedere la vostra nuova casa, posso accompagnarvi?"

[B. Franck]

[Dangeron]
Stendo per bene le due mappe che ho con me, mentre mi giro verso una persona che chiede di partecipare alla missione. Mi avvicino con aria seria dicendo <Le probabilità di morte in una missione del genere sono molto alte donna; se hai sentito i nostri discorsi, sai per caso anche di cosa stiamo parlando?>

[SeanMacMalcom]

[Nessuno]

Liberatomi finalmente dall'insistenza della giovane elfa delle selve, noto nella folla il drago, ritornato in forma umana, e mi coglie una malsana idea che, comunque, mi permetterà di allontanarmi in maniera estremamente rapida da questa città, prima che la ragazzina, la Saggia o chiunque altro possa cambiare idea e cercare di trattenermi entro queste mura sin troppo soffocanti per me.

« Mastro drago. » richiamo l'attenzione del chiacchierone avvicinandomi a lui attraverso la folla rumoreggiante, già pentendomi per il pensiero che mi sta spingendo in questa direzione, e pur, ormai, non volendo rinunciarvi, tutt'altro che abituato a ritirarmi una volta iniziato un cammino « Per la giusta somma d'oro, credete di potermi concedere occasione di rapido trasporto lontano da queste chiassose mura? » gli domandò, cercando di ricorrere alle parole migliori con le quali ottenere la sua attenzione.

[yui00]

Sirithcam

<< Sono un drago, non una grezza cavalcatura
E poi dove lo trovi l'oro? Mi hai già dato tutto quello che avevi no? Sai quanto oro ti ci vorrebbe per compensare la mia dignità perduta? >>
Lo vedo incupirsi in volto... come se non fosse già abbastanza scuro.

<< Se non hai una meta specifica, spero ti possa andar bene la mia tana, è esattamente dove ci siamo incontrati. Non voglio oro, lo faccio per... com'era quella parola? Ah sì... per amicizia.
Vogliamo andare? >>

[SeanMacMalcom]

[Nessuno]

« Il padre dei due cuccioli figli dell'uomo era un mercante ed è stato ucciso da un gruppo di briganti bramosi delle sue ricchezze, così come già molti altri prima di lui. » tento di spiegare verso il drago « Io ho ucciso quei briganti... e l'oro contenuto nel loro covo è vostro se lo desiderate. »

Come già con la locandiera, non è mio desiderio avere debiti verso qualcuno.

[yui00]

Sirithcam

<< Solo che tu non sai dove si trova questo covo...
Andiamo, ci sono mille e mille modi per sdebitarsi con una persona. A proposito, i bimbi? >> gli domando quando siamo ormai alle mura della città

[SeanMacMalcom]

[Nessuno]

« I figli dell'uomo sono tornati dalla propria gente. » definisco, nel merito della seconda questione.« E, nel merito sulla mia presunta ignoranza, in verità credo di essere rimasto il solo al mondo a conoscere quel sito. » asserisco, scuotendo il capo in contrasto alla sfiducia così riservatami « Non vi sto domandando di cavalcarvi, ma soltanto di poter essere da voi trasportato, nel modo che più riteniate opportuno. E qual segno di buona volontà, prima vi condurrò a vostro compenso, e solo dopo vi chiederò l'assolvimento completo del patto... »

E, così dicendo, provo a tendere una mano verso di lui, a suggellare l'accordo.

[yui00]

Sirithcam

<< E secondo te come faccio a portarti? In braccio? >> dico sarcasticamente.
<< Scegli la tua destinazione e andiamo, voglio andarmene da questo posto di gente ingrata al più presto possibile. >>
Sigh, addio sogni di conquista... forse è meglio che me ne stia calmo.

[SeanMacMalcom]

[Nessuno]

« Il vostro oro vi attende in una delle vette occidentali dei Monti dell'Est. » commento, ritraendo il braccio senza particolare dispiacere per l'assenza di una qualsiasi formalizzazione di sorta del nostro patto, gesto che, dopotutto, era stato offerto per suo unico ipotetico diletto « La mia meta, dopo che vi avrò mostrato le ricchezze dei briganti, sarà invece l'eterna foresta di Luperen. »

Non ho alcun debito che mi spinga in tale direzione, ma sono certo che una certa elfa delle selve accoglierà con interesse la notizia di quanto è occorso qui, questa notte.
E, per quanto mi riguarda, un posto vale l'altro per ripartire nel mio viaggio senza meta...

[yui00]

Sirithcam

Siamo fuori dalla città, è notte ormai e nessuno più si trova nei paraggi, riprendo la mia forma originale senza causare troppi danni.

<< Monta in groppa e tieniti stretto, un bel battesimo del volo, questa notte, non te lo toglie nessuno... Ahahah, l'hai capita? >> sghignazzo.

L'elfo è pronto, sono proprio curioso di vedere la sua espressione quando saremo alti nel cielo.

<< Arreggiti! >>

Con una breve rincorsa e un poderoso balzo apro le mie ali e raggiungiamo quasi le nuvole. L'aria fredda della notte mi sfregia il volto, ma ormai ci sono abituato. Vado abbastanza veloce per i miei canoni.

<< Allora? Com'è volare? >> chiedo al mio nuovo compagno di viaggio.

[SeanMacMalcom]

[Nessuno - In volo]

Sorvolo ( ) sul pessimo gioco di parole del mio imprevisto compagno di viaggio per questa rapida evasione dalla città e, tentando di muovermi in maniera più delicata possibile monto sulla groppa del medesimo, nel rispetto delle sue indicazioni, della sua volontà in tal senso. Cerco di dispormi all'altezza della congiunzione fra collo e schiena, fra le scapole del drago: per quanto questa debba essere considerata la postura più "naturale" possibile che mi sia consentita in questo frangente, risulta estremamente difficile considerarla effettivamente comoda, là dove la schiena di un drago non è di certo stata creata dagli dei per trasportare un elfo, un uomo o un nano. Spero solo di non concludere il viaggio con troppe escoriazioni fra le gambe...
La falce è abbandonata a terra, per non risultarmi d'ostacolo in questo momento, nella certezza che, comunque e dovunque, saprà purtroppo ritrovarmi.

« Sono pronto. » comunico, ormai già sinceramente pentito dell'idea che mi ha colto.

Il balzo verso il cielo è un'esperienza a dir poco terrificante. Non ho mai volato prima d'oggi, là dove se la vergine oscura avesse desiderato che gli elfi volassero avrebbe loro donato le ali: ciò nonostante non riesco a provare entusiasmo per questa esperienza, là dove l'impeto del movimento della creatura sotto di me e dell'aria attorno a me è sì elevato, sì terribile, da negarmi qualsiasi occasione di respiro.
E quando, raggiunta la cima dei cieli, tanto in alto da poter pensare di poter cogliere le stelle semplicemente allungando le dita di una mano, la domanda del mio compare mi raggiunge con quella che non può evitare di risuonare alle mie orecchie come una malcelata beffa, per quanto, forse, le sue intenzioni debbano considerarsi assolutamente innocenti.

« Ricordami di vomitare, se mai torneremo a terra... » rispondo, sincero « Ora non potrei neanche volendo, dal momento in cui non so più dove sia il mio stomaco. »

[yui00]

Sirithcam

<< Ahahahahahahahahaha!!! Esagerato, volare è magnifico, ti fa sentire veramente libero, da tutto e tutti, ma immagino che se gli elfi non hanno le ali un motivo ci dovrà pur essere.
Ah, ringraziami che ti evito le giravolte, quando volo mi piace fare l'acrobata sai? >>

[SeanMacMalcom]

[Nessuno - In volo]

Se non fossi certo che i draghi non sono creature vendicative, potrei supporre che la gentilezza riconosciutami con questo volo abbia da intendersi qual vendetta per l'assenza di particolare predisposizione al dialogo da me dimostrata al nostro primo incontro. Peccato che, in effetti, non abbia alcuna certezza in tal senso.
Purtroppo, volente o nolente, ora solo in volo e, ciò che posso fare, è solo sperare i poter ritrovare contatto con la terra in un futuro non troppo lontano. In virtù della tensione che ho in corpo, ignoro persino ogni segnale di dolore, di allerta, che le mie mani e le mie gambe stanno cercando di trasmettere alla mia mente, nel ritrovarsi quasi sanguinanti per l'insistente contatto con le scaglie dell'unico solido contatto ce mi sta venendo ora concesso, così lontano dal mondo che mi è proprio.
Improvvisamente, persino le grotte proprie del mondo sotterraneo dal qual sono fuggito insieme a Nora mi sembrano incredibilmente allettanti, coinvolgenti, nel confronto con quanto qui mi sta venendo proposto qual presunto senso di libertà.

In tutto ciò, solo una risposta non può che essere offerta al mio sodale: « Grazie. »