Una tranquilla Locanda II: Ritorni e nuovi arrivi?

Moderatore: B. Franck

Una tranquilla Locanda II: Ritorni e nuovi arrivi?

Messaggiodi B. Franck » 23/04/2010, 19:40

Prologo
Sono passati cinque anni da quando il gruppo guidato da Gec si è sciolto nella città Murata. Cinque anni....cinque anni che per alcuni possono sembra un'eternetà, mentre per altri, solo un debole vento del tempo che lento passa; comunque sia molte cose sono cambiate nella terra di Altrove....un luogo che sarebbe potuto cadere in mano all'Oscuro, ma le cose sono andate diversamente; il male è stato battuto e cacciato indietro...Per ora; le terre dell' Oscuro hanno ancora una cicatrice, una ferita che si identifica con la distruzione del palazzo principale, ma che lentamente si va ricostruendo, come l'esercito demoniaco che era stato falcidiato; l'Oscuro e i suoi servi, come il mezzo spettro Pilu sono pieni di rabbia e vogliono vendetta, ma per ora stanno solo a guardare...Per ora.
Ben diversa la situazione ad Altrove; dopo aver aiutato la Città Murata a tornare alla normalità, il nano Dangeron ha deciso che queste terre devono essere meglio difese, così ha chiamato dei vechi amici nani, che hanno creato due guarnigioni di difesa: uno sui Colli Ferrosi, e l'altro sui Monti Felici; Dangeron si è ritrovato davanti ad un possibile problema; è giunto da lui suo cugino con un numero veramente considerevole di nani, almeno un migliaio, e per non preoccupare troppo il restanti popoli liberi, il vecchio nano decise di spedire suo cugino con la maggioranza dell'esercito sui Monti Felici per nascondere meglio il reale numero di nani pervenuto sui monti.
I contatti con la Città Murata all'inizio erano buoni, ma lentamente si sono inclinati per due motivi principali: il primo riguarda gli elfi delle Selve, che sotto il triumvirato dei loro più anziani consiglieri, non hanno accettato la presenza di così tanti nani vicino alle loro foreste e ancora oggi, non accettano la situazione; l'altro problema riguarda il cugino di Dangeron chiamato dai suoi uomini Re sopra la montagna, il quale ogni volta che può tenta di concincere con qualsiasi mezzo, di ufficializzare la nascita di un nuovo regno dei nani; sono passati da tempo i giorni in cui le tre razze andavano d'accordo, e solo grazie alla diplomazia di un sempre più stanco e spazientito Dangeron non si è arrivati alla fine di tale alleanza, certo è che dopo la morte di Cam ed Eos, non è facile trovare elfi che siano ben disposti ad ascoltare le parole di chi vive nel "mondo esterno": per fortuna esistono razze come quella degli gnomi che sono riuscite a creare in questi ultimi due anni a riportare un pò di serenità tra le razze, sopratutto per via della forte amicizia tra nani e gli stessi gnomi.
Sfortunatamente per Gec e i suoi compagni, una grave minaccia stà giungendo; sonon solo delle voci ma...da ovest sembra che qualcuno stia giungendo da loro, ma non si sa per quale motivo; forse servirà che l'antica compagnia che già una volta salvò la Terra d'Altrove, si riunisca alla Città Murata, ma sarà possibile ricontattare le disperse Zara e Kim, andate in viaggio per luoghi sconosciuti? sarà possibile richiamare Il Mago, che già una volta era apparso misteriosamente? Sarà possibile trovare una collaborazione tra nani ed elfi? a queste domande deve rispondere Gec, pprima che la situazione le sfugga di mano e tutto il suo mondo crolli per sempre.......


Se credete che sia meglio scrivere altro, o se volee che aggiunga altre informazioni, mandatemi un messaggio privato e vedrò cosa fare ^^ il gioco ha inizio!!!!!!!!!!!!!
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Re: Una tranquilla Locanda II: Ritorni e nuovi arrivi?

Messaggiodi B. Franck » 23/04/2010, 19:48

[Kaosàn]
5 anni prima- accampamento dei ribelli a nord della capitale

Mi muovo lentamente tra i resti del campo di battaglia; la mia lama è ancora pronta ma ormai non ci sono più nemici da colpire, sopratutto ora che i ribelli sono stati annientati definitivamente. Gurdao i miei uomini aggirarsi per l'accampamento e sorrido; sono abili e forti, e sopratutto sanno ora cosa vuol dire ribellarsi al celeste imperatore.
giungo infine tra i resti della tenda dove poche ore prima ho ucciso con la mia spada, i tre capi dei ribelli; i l0ro corpi ora sono a terra coperti del loro stesso sangue, e ora sanno chi è il più forte; alzo lo sguardo, nel pensare che se non fossi fuggito dalla terra di Altrove, se non avessi cambiato il mio aspetto, ora non sarei qui, e non sarei il migliore, il generale imperiale di questo esercito; ora che poi i nemici dell'impero sono morti avremo molto tempo per preparci ad altro. D'un tratto arriva un messaggero, mentre io pulisco con un fazzoletto la mia lama insanguinata e la ripongo a posto <Sommo generale; l'aspettano per tornare alla capitale> annuisco e mi avvio al campo dove i miei sottoposti mi aspettano. Dopo poco sono nella mia tenda e saluto i miei sei fedelissimi e dico <Qu signori abbiamo finito! i nemici dell'impero sono morti; preparate gli uomini; daremo fuoco a tutto, ma voglio i corpi dei tre capi; loro devono essere portati all'imperatore come segno della nostra vittoria, ma anche perchè loro facevano parte della famiglia imperiale, ed è giusto che abbiano un degno funerale seppur sono nostri nemici> i miei uomini mi salutono gridando il nome dell'imperatore ed escono uno ad uno dalla tenda; voglio rimanere solo ad assaporare questa vittoria e nel caso ad appuntarmi qualcosa sul mio libro di ricordi
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Re: Una tranquilla Locanda II: Ritorni e nuovi arrivi?

Messaggiodi B. Franck » 23/04/2010, 20:02

[Kaosàn]
Due anni prima- capitale del regno

E' un giorno di festa per il regno ed io festeggio la gloria del mio imperatore, come il resto delle esercito, che stà marciando per le vie della città del Sole Splendente; dopo qualche ora si avvicina Kin il mio più fidato generale <Signore è sicuro? non stiamo rischiando troppo?> gli rispondo con garbo <Non rischiare sarebbe peggio; e comunque è l'imperatore che deve scegliere se muoversi o meno> dico sorridendo pensando a come possa dire di no il nuovo imperatore; salito al trono due anni fa, non ha la stoffa del signore della guerra come il padre, speriamo solo che il figlio sia più meritevole di onori, comunque il 64° imperatore sa benissimo che l'esercito è totalemtne dalla mia parte, e non sarà qualche vecchio consigliere a fermarmi.
Giungo con i miei uomini nell'immenso palazzo dell'imperatore che ,mi stà aspettando con tutti i suoi ministri e aiutanti, che ancora hanno paura del mio potere. Mi fermo e dopo aver aspettato che l'imperatore mi ceda la parola dico <Mio Celeste imperatore; in questo splendido giorno di festa vengo qui a implorarla; sa già e le ho fatto vedere quali pericoli corriamo....e le chiedo ancora una volta di appoggiare la mia campagna; mi dia di nuovo l'esercito come fece l'anno scorso e le prometto una vittoria sicura> L'impratore ha paura, lo sento dal suo odore e mi risponde <Kaosàn ho letto e compreso bene i pericoli che abbiamo di fronte...e capisco che una campagna militare sia logica; ma ti devo chiedere ancora una volta: servono realmetne così tanti uomini?> Ancora una volta abbasso il capo <Mio Celeste imperator; mennemo io so dire se servono più o meno uomini, so solo ciò che so; e sappiamo bene che la magia contro di noi è forte, e noi non sappiamo usarla bene come i maghi e i druidi nostri nemici; avremo delle perdite è ovvio....ma le perdite sono necessarie per un bene superiore> Degli uomini di fiducia vorrebbero prendere la parola, per contrapporsi a tutto questo, ma sanno che morirebbero all'istante...L'imperatore sospira e dice solennemente <Da questo momento pongo il nostro esercito nelle mani saggie di Kaosàn e gli do il permesso di invadere i nostri nuovi nemici, che la Terra di altrove quindi venga presa e sconfitta, in mone del cielo Splendetne; mio nobile generale Kaosàn....torna vincitore e vivo e avrai tutti gli onori possibili in terra> <Sarà Fatto!> grido come i miei uomini migliori che sono accanto a me.....Ora l'esercito è mio, ora posso muoverlo come meglio ocredo....sorrido ora.
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Re: Una tranquilla Locanda II: Ritorni e nuovi arrivi?

Messaggiodi SeanMacMalcom » 23/04/2010, 21:07

[Nessuno - Colline di Giada]

Non ho mai provato tanto desiderio di raggiungere una città dei figli dell'uomo così come ora, così come ora sto bramando di arrivare alla Città Murata.
La presenza dei due bambini di cui mi sono fatto carico, di cui mi sono assunto responsabilità, è in deciso contrasto con il mio spirito, il mio animo, il mio stile di vita. Una punizione più che sufficiente, forse addirittura eccessiva, da parte della vergine oscura, la dea Eilistraee, per l'indifferenza che ho dimostrato dinnanzi alla morte del loro genitore: se così non fosse stato, per lo meno, avrei potuto evitare il supplizio del quale ora mi sto rendendo protagonista.

Fortunatamente, ieri, anche il Passo Elfico è stato superato.
E questa mattina abbiamo già raggiunto le Colline di Giada.

Prima di sera, prima del nuovo tramonto, la Città Murata sarà raggiunta...
Devo solo resistere per qualche ora. Qualche ora ancora.

« Signore... » sussurra la voce della piccola femmina.
« Ci siamo già fermati dieci minuti fa. » rispondo, mentre chiudo le palpebre e scuoto il capo, nella tremenda consapevolezza della ragione di questo suo richiamo.
« Signore... ti prego... » insiste, cercando di porre a sera prova la mia già minimale pazienza.
« Dieci minuti... dieci minuti fa. » ripeto, umettandomi le labbra e cercando di evitare di assistere alla prematura esplosione del mio stesso cranio, in beffa a ogni oscuro patto possa aver stipulato più di sei anni fa.
« Signore... non resisto. »

Tiro le redini.
Sono capace di tenere testa a un esercito. Ma non posso decapitare una femmina figlia dell'uomo solo perché la sua vescica non riesce a funzionare a dovere.

« Grazie signore... » sorride, mentre suo fratello già si ingegna per aiutarla a scendere dal carro.

Sarà un lungo viaggio...
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Re: Una tranquilla Locanda II: Ritorni e nuovi arrivi?

Messaggiodi yui00 » 23/04/2010, 21:25

Sirithcam

Uhm, la mia tana mi sembra al sicuro. Non vorrei però che qualcuno armato di pala e piccozza possa venire qui a scavare un'entrata... No, mi sto facendo influenzare troppo, l'entrata è ben sigillata, nessun uomo potrebbe aprire una breccia fra queste rocce, non un uomo normale... solo un'altra gettata di rocce.
Invoco la Pioggia di Meteoriti alzando una mano al cielo per poi farla ricadere subito, il boato che ne è derivato dev'essersi sentito fino in città.
Attiro troppo l'attenzione, devo trovare un modo più silenzioso di sigillare la mia tana.
Ci penserò mentre m'incammino.

Osservo attentamente il cielo, vorrei alzarmi in volo, ma non posso farmi notare più di tanto, vorrei tener celata la mia presenza per ora.
Sono talmente distratto che non sento nemmeno che mi è venuto addosso una bambina, sembra spaventata.

<<Ehi, fa' più attenzione la prossima volta.>> la rimprovero mentre l'aiuto ad alzarsi, <<Ti sei fatta male?>>
Risponde di no, in compenso mi dice che ha sentito come un terremoto ed è scappata via, crede che suo fratello e un certo "signore" la staranno cercando.
<<Be', se vuoi ti posso accompagnare da loro, in cambio mi darai un po' d'oro, ci stai?>>
Non la faccio nemmeno rispondere, la prendo per mano e andiamo nella direzione da cui è arrivata. Ottimo, altro oro per me.

Un ragazzo ci corre incontro, è seguito da... un elfo oscuro? Sapevo che questo elfi rifiutavano la luce del sole per nascondersi sottoterra o dentro delle miniere, ma non credevo che alcuni fossero così scuri! Be', pare che siano loro quelli che la bambina stava cercando.

<<Credo che questa ragazzina vi sia sfuggita, fareste meglio a controllarla la prossima volta, a proposito, la bambina mi ha promesso dell'oro, vorrei la mia ricompensa.>>

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Re: Una tranquilla Locanda II: Ritorni e nuovi arrivi?

Messaggiodi SeanMacMalcom » 23/04/2010, 21:36

[Nessuno - Colline di Giada]

La femmina figlia dell'uomo non ha fatto in tempo ad allontanarsi dal carro, nella volontà di cercare intimità per il suo ormai consueto rito, quando un incredibile boato ha fatto tremare la terra sotto al carro, imbizzarrendo i cavalli e spronandoli a una breve corsa, almeno sino a quando non sono riuscito a prenderne, nuovamente, il controllo.

« Dannazione. » sussurro a denti stretti, osservandomi alle spalle e cercando di comprendere cosa sia accaduto.

Sembrava il rumore di una frana... ma qui non ci sono vette tanto alte da poter giustificare un simile baccano.

« Signore... mia sorella... è rimasta indietro. » denota retoricamente il maschio.

Non mi piacciono le sorprese. E quanto sta ora accadendo è indubbiamente una sorpresa.
Smonto dal carro e mi lego la falce dietro alla schiena. Prima che possa allontanarmi, però, qualcosa mi frena, tirando la catena pendente al mio braccio destro... non qualcosa, ma qualcuno.

« Io vengo. » dichiara il bambino.
« Tu resti. » replico, cercando di recuperare la libertà da lui negatami.
« Io vengo... è mia sorella. » insiste, dimostrando ora, per la prima volta, una maturità incredibile nonostante la sua giovanissima età.

Non mi oppongo e iniziamo a correre all'indietro, sul sentiero rapidamente percorso dai cavalli nel momento di panico. La femmina si mostra davanti a noi, accompagnata da uno strano individuo.
Sembra un uomo... ma il suo odore... il suo odore non è quello di un uomo. E il calore del suo corpo neppure.
Mi chiede dell'oro per un presunto accordo con la piccola.

« Mi dispiace che la figlia dell'uomo possa avervi promesso qualcosa del genere. » rispondo alla sua richiesta « Purtroppo alcun oro conduco al mio seguito. » rispondo, sincero dove, in effetti, solo poche monete d'argento sono in mio personale possesso « Dovrete cercare altrove soddisfazione per la vostra bramosia. »
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Re: Una tranquilla Locanda II: Ritorni e nuovi arrivi?

Messaggiodi yui00 » 23/04/2010, 21:48

Sirithcam

Cosa!? Niente oro? Grrr, se solo quel tipo non emanasse pericolo da tutti i pori l'avrei già sbruciacchiato. No, devo rimanere calmo, devo ricordarmi di cosa è successo ad Alkazaba.
Va bene, non avrà oro, ma qualcosa dietro dovrà pu avere, non può andarsene in giro a mendicare, non con due ragazzini tenuti abbastanza decentemente.

<<Niente oro, fa lo stesso, mi accontento anche di argento, gioielli, stoffe preziose, antichi monili...>>
Il tipo mi guarda con sospetto, la falce che porta con sé sembra affilata...
Dannazione io non voglio combattere, non per così poco denaro. Mi rifarò in seguito, non devo essere avaro, ci sono altre cose che posso chiedere.
<<Ma mi accontento anche della vostra compagnia, io sono diretto alla città più vicina, potremmo fare un pezzo di strada insieme.>>

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Re: Una tranquilla Locanda II: Ritorni e nuovi arrivi?

Messaggiodi demon black » 23/04/2010, 21:54

Sissi

Sono in viaggio da ore con mia zia Pam per andare in castigo dalla cugina di mio padre...una certa Gec, o qualcosa di simile...non è possibile!!!
In castigo!!!
Neanche fossi una ragazzina di 600 anni!!!!!

600 anni...ahhhh, che nostalgia!!!
Mia madre.....già, la mamma....era Asteryl, cugina di Silvanus, era una grande guerriera!!!
Mia zia Pam le assomiglia molto ma...non è lei, non è la mamma, no...di lei mi è rimasta solo Eril, il suo pugnale d'argento con l'impugnatura d'oro...mi manca la mamma!!!
Sono sicura che, se lei fosse stata ancora in vita, ora non sarei in viaggio da ore con mia zia per andare alla Città Murata e, incontrare così, la cugina di mio padre, umana come lui...oltretutto è anche il Saggio della città!!!!!

Già mi immagino immersa nella noia più totale!!!!
Ok, ho sentito dire da mia zia Pam che 5 anni fa hanno avuto qualche noia con il Signore Oscuro ma ora è tornato tutto alla normalità.....sbuffo ancora dalla noia e mi rigiro verso la zia
"Manca ancora molto a questa fantomatica Città, noia mortale, Murata?! ...senti, ma se ce ne andiamo da qualche altra parte? Voglio dire...chi se ne frega di questa Gec!!! Andiamo a cercare avventura, emozione, movimento!!!!!
Città Murata...ma daiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!! Anche il nome è talmente noioso che fa sbadigliare!!!"
Ultima modifica di demon black il 23/04/2010, 22:02, modificato 1 volta in totale.
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Re: Una tranquilla Locanda II: Ritorni e nuovi arrivi?

Messaggiodi SeanMacMalcom » 23/04/2010, 22:01

[Nessuno - Colline di Giada]

Lo straniero non mi convince e, sinceramente, neppure mi piace.
Se fossi certo che sia un semplice figlio dell'uomo lo avrei già ucciso. Ma l'unica certezza che in questo momento mi posso permettere è esattamente in senso contrario: chiunque o qualunque cosa egli sia, non è un figlio dell'uomo.
Possibile che sia un emissario degli dei oscuri, venuto a ricordarmi il mio debito con loro?
No... non può essere. Non si comporterebbe in questo modo se così fosse.

Resto in silenzio, osservandolo con attenzione.
E poi prendo parola...

« Prendi tua sorella e tornate sul carro. » comandò verso il pargolo ancora al mio fianco.

Per una volta tanto i due bambini hanno il buon senso di ascoltarmi.
Così ora rimango solo con lo straniero.
Non ho amici. Ma ho molti nemici. Per tutti gli altri, è giusto che io resti un semplice nessuno.
Porto la destra a estrarre un sacchetto di pelle da sotto il giaccone: è il mio argento.
Lo soppeso, lasciandolo tintinnare davanti all'altro. Per me queste monete non rappresentano nulla.
Sono solo un modo come un altro per guadagnarsi una notte in una locanda.

« Questo è tutto ciò che possiedo. » affermo con tono fermo, lanciando il sacchetto verso di lui « Non amo avere debiti. » spiego, a chiarificazione del mio gesto, ancora una volta estremamente sincero in simile affermazione, là dove il debito più grande che abbia mai accumulato molto presto mi potrà condurre alla morte e all'eterna dannazione.
« Se poi volete seguirci, fate pure. » concludo, voltandomi ora, nell'offrirgli volutamente le spalle per sondarne, in tal modo, le intenzioni, restando pronto a scattare per difendermi, ove necessario « La Città Murata è sita a poche ore di cammino da qui. »
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Re: Una tranquilla Locanda II: Ritorni e nuovi arrivi?

Messaggiodi yui00 » 23/04/2010, 22:08

Sirithcam

Ah! Elfo oscuro taccagno, alla fine ce l'aveva qualcosa di sonante, non è oro, però per una volta mi posso accontentare dell'argento.
Mi volta le spalle e dice che posso seguirli, è praticamente perfetto!

<<Magnifico!>> esclamo raggiungendolo, <<Avevo proprio bisogno di un po' di compagnia, sai è molto tempo che sono da solo, parlare al vento non mi sembrava proprio il caso, dalle mie parti è considerato come segno di pazzia.
Dovete sapere che io non sono di qui, provengo da molto lontano, da oltre il mare, non è molto che sono giunto e...>>
Il tipo mi lancia un'occhiata assassina, riesco addirittura a percepire dell'energia negativa, forse è bene che mi calmi.
<<Scusami, parlo troppo.
Io sono Sirithcam.>> dico presentandomi.

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Re: Una tranquilla Locanda II: Ritorni e nuovi arrivi?

Messaggiodi SeanMacMalcom » 23/04/2010, 22:12

[Nessuno - Colline di Giada]

Sirithcam. Provo a riflettere su questo nome.
Non mi dice nulla di particolare... al contrario di ogni altro particolare in lui.

« Nessuno. » rispondo alla sua presentazione.
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Re: Una tranquilla Locanda II: Ritorni e nuovi arrivi?

Messaggiodi yui00 » 23/04/2010, 22:18

Sirithcam

<<Curioso cone nome.>>
Un elfo che si chiama Nessuno ha sicuramente combinato qualcosa di grosso, comunque non sono affari che mi riguardano.
<<Hai idea del livello di protezione di Città Murata?>> gli domando mentre saliamo su un carro.

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Re: Una tranquilla Locanda II: Ritorni e nuovi arrivi?

Messaggiodi SeanMacMalcom » 23/04/2010, 22:24

[Nessuno - Colline di Giada]

Raggiungiamo il carro dove i due cuccioli figli dell'uomo ci stanno attendendo.
Sirithcam prende subito posizione sul carro. Dove la sola fondamentale caratteristica emersa in lui, sino a ora, sembra essere una particolare avidità, credo si giusto sottolineare un certo particolare utile a evitare successivamente possibilità di incomprensioni. E prendo parola in tal senso nel mentre in cui tolgo la falce dalla mia schiena, reggendola per un attimo fra le mani, nell'evidente volontà di riporla, ma, al contempo, nell'implicita possibilità di offrire maggiore chiarezza al mio stesso messaggio.

« Il carro e tutto il suo contenuto appartiene ai pargoli. » definisco « Avete già avuto il mio argento e la compagnia che desideravate: non cercate di ottenere altro. »

Non credo serva aggiungere altro attorno a tale argomento e, riponendo la mia falce accanto alla cassetta, salgo a mia volta sul carro, riprendendo le redini.

« La Città Murata è uno dei maggiori insediamenti di queste terre, protetta da alte mura e imponenti bastioni. » rispondo poi, controvoglia, poco incline al dialogo al contrario di quanto sembra esser lui « Il peggior posto entro il quale spingersi nel ricercare libertà di movimento. »
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