Le città invisibili

Qui si parla di libri preferiti (anche non fantasy) che hanno conquistato il podio delle nostre letture.
Libri bellissimi da consigliare...

Le città invisibili

Messaggiodi gio » 09/08/2009, 16:30

Le città invisibili di Italo Calvino, letto parecchi anni fa, e ripreso in questi giorni ha risvegliato tutto il mio entusiasmo. Conservavo un buon ricordo di questa lettura, ma avevo scordato i dettagli... Ne leggo qualche pagina al giorno, con calma, per gustare qualche minuto di poesia-magia... che bello!

In estrema sintesi:
Marco Polo presenta a Kublai Kan, imperatore dei Tartari, una serie di relazioni sui suoi viaggi in Estremo Oriente. Le città descritte sono cinquantacinque e tutte hanno un nome di donna. Le varie relazione sono introdotte da un colloquio tra Marco Polo e l'imperatore. Le descrizioni sono un concentrato di fantasia, poesia, allegoria...

A voi è piaciuto questo libro?

Appena riesco ne posto qualche stralcio...
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Re: Le città invisibili

Messaggiodi gio » 09/08/2009, 17:33

Le città e il desiderio

In due modi si raggiunge Despina: per nave o per cammello. La città si presenta differente a chi viene da terra e a chi dal mare.
Il cammelliere che vede spuntare all'orizzonte dell'altipiano i pinnacoli dei grattacieli, le antenne radar (...), pensa a una nave, sa che è una città ma la pensa come un bastimento che lo porti via dal deserto, un veliero che stia per salpare, col vento che già gonfia le vele non ancora slegate...

Nella foschia della costa il marinaio distingue la forma d'una gobba di cammello, d'una sella ricamata di frange luccicanti tra due gobbe chiazzate che avanzano dondolando, sa che è una città ma la pensa come un cammello dal cui basto pendono otri e bisacce di frutta candita, vino e datteri, foglie di tabacco...
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Re: Le città invisibili

Messaggiodi ziadada » 09/08/2009, 19:06

Le città invisibili è un libro splendido, che (come giustamente dice gio) va riletto a distanza di tempo... Io, nel mio piccolo, ho riletto Eufemia così tante volte che a richiesta posso recitarla (più o meno) a memoria...
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Re: Le città invisibili

Messaggiodi gio » 09/08/2009, 19:17

ziadada ha scritto: ho riletto Eufemia così tante volte che a richiesta posso recitarla (più o meno) a memoria...



RICHIESTA!!! non di recitazione purtroppo, ma almeno di citazione :-P
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Re: Le città invisibili

Messaggiodi ziadada » 09/08/2009, 19:46

Gio mi inviti a nozze :) :) :)
Ecco qua Eufemia (copiata, però, per non rovinarne l'esperienza a chi non la conoscesse con una citazione a memoria così così...)

"Eufemia (Le città e gli scambi)

A ottanta miglia incontro al vento di maestro l'uomo raggiunge la città di Eufemia, dove i mercanti di sette nazioni convengono a ogni solstizio ed equinozio. La barca che vi approda con un carico di zenzero e bambagia tornerà a salpare con la stiva colma di pistacchi e semi di papavero, e la carovana che ha appena scaricato sacchi di noce moscata e di zibibbo già affastella i suoi basti per il ritorno con rotoli di mussola dorata. Ma ciò che spinge a risalire fiumi e attraversare deserti per venire fin qui non è solo lo scambio di mercanzie che ritrovi sempre le stesse in tutti i bazar dentro e fuori l'impero del Gran Kan, sparpagliate ai tuoi piedi sulle stesse stuoie gialle, all'ombra delle stesse tende scacciamosche, offerte con gli stessi ribassi di prezzo menzogneri. Non solo a vendere e a comprare si viene a Eufemia, ma anche perché la notte accanto ai fuochi tutt'intorno al mercato, seduti sui sacchi o sui barili, o sdraiati su mucchi di tappeti, a ogni parola che uno dice - come "lupo", "sorella", "tesoro nascosto", "battaglia", "scabbia", "amanti" - gli altri raccontano ognuno la sua storia di lupi, di sorelle, di tesori, di scabbia, di amanti, di battaglie. E tu sai che nel lungo viaggio che ti attende, quando per restare sveglio al dondolio del cammello o della giunca ci si mette a ripensare tutti i propri ricordi a uno a uno, il tuo lupo sarà diventato un altro lupo, tua sorella una sorella diversa, la tua battaglia altre battaglie, al ritorno da Eufemia, la città in cui ci si scambia la memoria a ogni solstizio e a ogni equinozio."
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Re: Le città invisibili

Messaggiodi gio » 10/08/2009, 13:05

che incredibile mix di poesia-filosofia...
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Re: Le città invisibili

Messaggiodi gio » 10/08/2009, 15:33

Ancora qualche stralcio... per invogliare anche ziadada a postare qualche altra immagine che l'ha colpita, qualche altro ricordo del suo personale viaggio nelle città invisibili.

Io ricordo...

Isidora (le città e la memoria)

(...) A tutte queste cose egli pensava quando desiderava una città. Isidora è dunque la città dei suoi sogni: con una differenza. La città sognata conteneva lui giovane; a Isidora arriva in tarda età. Nella piazza c'è il muretto dei vecchi che guardano passare la gioventù; lui è seduto in fila con loro. I desideri sono già ricordi.

E...

Dorotea (le città e il desiderio)
(...) Prima di allora non avevo conosciuto che il deserto e le piste delle carovane. Quella mattina a Dorotea sentii che non c'era bene nella vita che non potessi aspettarmi. Nel seguito degli anni i miei occhi sono tornati a contemplare le distese del deserto e le piste delle carovane; ma ora so che questa è solo una delle tante vie che mi si aprivano quella mattina a Dorotea.
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Re: Le città invisibili

Messaggiodi gio » 20/08/2009, 18:44

Irene (Le città e il nome)

La città per chi passa senza entrarci è una, e un'altra per chi ne è preso e non ne esce; una è la città in cui si arriva la prima volta, un'altra quella che si lascia per non tornare; ognuna merita un nome diverso; forse di Irene ho già parlato sotto altri nomi; forse non ho parlato che di Irene.
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