"Il dominio della regola" di Milena De Benedetti

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"Il dominio della regola" di Milena De Benedetti

Messaggiodi gio » 24/02/2010, 17:21

Incuriosita da questa autrice italiana, sto leggendo Il dominio della regola di Milena De Benedetti

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Una creatura informe si trascina fuori dalla Piana dell'inesistenza: non hanome nè volto, come tutte le presenze inumane che abitano quella cupa pianura.Tutti ne hanno orrore e vorrebbero ucciderla; solo Arenio, il vecchio studiosodi corte, intuisce che in essa c'è qualcosa di misterioso e decide diprendersela con sé per studiarla. Ma questo non piace alla Regola, l'ordinereligioso che un tempo sconfisse la magia relegandola nelle terre dell'Ovest,e che sacrifica coloro che ritiene pericolosi perché dotati del dono dellaVisione. E la creatura, Alimar, rivelatasi una Vedente, sarà costretta afuggire. Nella sua ricerca della verità si troverà ad affrontare forze semprepiù potenti e oscure.

Un commento a lettura ancora non ultimata. A me piace. Mi sembra una lettura piuttosto piacevole. E ho apprezzato la creatura che fugge dalla Piana dell'Inesistenza e sembra un essere mostruoso e poi si rivela essere... Ecc. ecc. ;)
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Re: "Il dominio della regola" di Milena De Benedetti

Messaggiodi gio » 25/02/2010, 9:40

Lettura terminata. Sì, mi è piaciuto. Qualche momento di rallentamento qui e là, molto raccontato e poco mostrato, ma sicuramente è stata una lettura gradevole. Non è un fantasy che può essere tacciato di ripercorrere i soliti sentieri (non ci sono elfi, non c'è la quest, non c'è un cattivone da sconfiggere o almeno non il solito cattivone).

Una citazione. A un certo punto l'Interrogatore - una creatura molto malvagia, crudele, priva di scrupoli - viene condannato e si avvia a morire. Gli si avvicina una donna, Iorilde, con cui lui in passato ha avuto una relazione e che, evidentemente, a modo suo, lui ha amato.

Si soffermò a guardarla, come se volesse imprimersi la sua immagine nella mente, per l'ultima volta.
- Cinquecento anni. Molte e molte vite. Un fardello che è quasi insopportabile. E di tutto questo mare di ricordi, salverei soltanto te.
Alzò una mano come per sfiorarla. Ma rinunciò, e distogliendo lo sguardo si allontanò lentamente, insieme con la sua scorta.
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