Il barone Plasmonte e la biblioteca di Nosterfort

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Il barone Plasmonte e la biblioteca di Nosterfort

Messaggiodi Mortalfilo » 28/01/2010, 15:06

Il barone Plasmonte e la biblioteca di Nosterforte

C’era una volta il famoso barone Plasmonte e c’era anche la Biblioteca di Nosterforte; o meglio, la Biblioteca vi è ancora, mentre il barone da molto ci ha lasciati.
Il cosiddetto barone viveva in un’epoca d’oro ed era uno degli uomini più potenti e influenti della Terra: nulla di materiale gli sarebbe potuto mancare. L’uomo bramava tuttavia la conoscenza totale, in quanto la conoscenza è potere, e controllandola avrebbe ottenuto il potere totale.
L’unico modo per comprendere la conoscenza era trovare la suddetta Biblioteca, ma nessun tipo di conoscenza incorporava il metodo con cui raggiungerla, tranne quella totale. Era (ed è) perciò pressoché impossibile ottenerla.
Il barone allora chiese aiuto al Buio, il Male incarnato nell’oscurità, per farsi dare il potere di trovare la Biblioteca.
Il Buio, sempre in ascolto per cogliere il Male nel cuore degli uomini, carpì la sua preghiera, e lo vestì del potere che chiedeva.
Plasmonte poteva così aggirarsi nell’oscurità e arrivare dovunque, perché dovunque è presente il Buio, in particolare nell’animo degli uomini.
Il barone arrivò quindi a una biblioteca che il Buio aveva creato per lui, la biblioteca più fastosa che avesse mai veduto, con tripodi istoriati che l’illuminavano (ma questa era luce creata dal Buio, e non scaldava, era la luce prodotta dalle fiamme ardenti dell’Inferno) e ogni volume era rilegato nel cuoio scarlatto e in finiture d’oro.
Il Buio poi, trasfigurato nell’ombra del barone alla luce dei tripodi, gli disse:
-Questa è la mia biblioteca, più grande e colta di quella che cercavi; non credere di trovare la conoscenza totale alla reggia cadente di Nosterforte, perché solo qui risiede!
Plasmonte, serbate queste parole, si fece corrompere nell’animo dal Buio, perché maggiormente lì albergava, e rimase nella biblioteca sperduta ad apprendere dai libri pagani, senza saziarsi dalla sua brama di conoscenza. I volumi intanto aumentavano, cosicché il barone non giungesse mai al sapere totale. Egli trapassò quindi vecchio, mentre leggeva e incanutiva sotto l’occhio gioente del Buio.
Perché la vera conoscenza non gode di sfarzo, ed è illuminata solo dalla luce della ragione, che è eterna. Il Buio invece cammina fianco a fianco con l’Inganno e conosce solo l’oscurità e i pensieri pagani che albergano nei cuori, ed esulta nella rovina degli uomini.
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Re: [Racconto] Il barone Plasmonte e la biblioteca di Nosterfort

Messaggiodi SeanMacMalcom » 28/01/2010, 23:27

Molto bello e istruttivo! :-P
Complimenti per lo stile!
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