di demon black » 06/11/2009, 22:11
Mi stanno guardando tutte con impazienza, in effetti anche io sarei impaziente dopo questo prolungato silenzio...
"Non so proprio da che parte incominciare" dico con un mezzo sorriso
Gio mi dice di provare ad iniziare dall'inizio....mi piace Gio, è di poche parole ma quelle poche, vanno sempre a segno!!!
"Mio padre, durante un attacco alla città di mia madre, fu sconfitto e se ne andò ma non prima di esser riuscito a rapire mia madre e il Gran Maestro con un inganno degno di un genio!!!!
L'intento di quell'attacco era riuscire a carpire il segreto che gli elfi custodiscono a Colle Nur...è da lì che provengo. Si trova tra il Passo Elfico e le Colline di Giada, ormai la città è perduta nelle memorie del tempo e non viene più segnato nelle mappe della Terra di Altrove ma per noi ciò è solo una benedizione. A Santamarta solo Savinus conserva la nostra memoria ma per il nostro bene e del segreto che custodiamo, non lo ha mai rivelato a nessuno.
Sono morti molti valorosi guerrieri quel giorno, e mio padre non riuscì a trafugarlo ma....quella che ne pagò le spese più di tutti fu mia madre!
Alcuni guerrieri elfici si misero subito sulle loro tracce ma riuscirono a salvare solo il Gran Maestro...per mia madre iniziò il periodo più brutto della sua esistenza!!!"
Non sono miei questi ricordi ma mi sembra di rivivere l'orrore di mia madre nel narrarli.
Non riesco a continuare, prendo la tazza di tè che mi ha offerto koukla quando sono entrata e la bevo lentamente come se mi aspettassi che da essa mi venga nuova forza, un'energia che potrebbe ricaricare la mia che pian piano va via...
Riposo lentamente la tazza sul tavolino e, con un sospiro, riprendo il racconto.
"Mia madre, durante la prigionia, fu sottoposta a varie torture esercitate con la magia, a livello mentale, e senza, a livello fisico, ma lei non cedette e non svelò mai il segreto che veniva custodito dal Gran Maestro e dalla sua discepola, mia madre.
A lungo andare lui iniziò a provare una certa ossessione per mia madre fino al punto che....arrivai io.
Il giorno in cui venni alla luce, allentarono la sorveglianza su di lei e fu solo grazie a questo che i guerrieri elfici riuscirono a trarre in salvo mia madre ma...dovettero abbandonarmi lì giurando, a mia madre, sul loro onore che sarebbe tornati per portarmi via...ma non riuscirono più a penetrare le difese demoniache perchè, quando lui si accorse che mia madre era riuscita a scappare, raddoppiò i demoni addetti alla difesa del suo maniero....fu orribile crescere lì, non so quante volte ho desiderato di morire, ho odiato mia madre per non avermi portato via, ho odiato mio padre e pregato che morisse tra mille tormenti, ho...ho desiderato talmente tante cose e provato tanto odio che stavo per perdere me stessa!!!
Mio padre riversò su di me le torture che riservava a mia madre perchè molto presto scoprì che io avevo ereditato da lei il suo stesso potere....io posso vedere i colori dell'animo di ogni essere vivente, che sia esso una pianta, un animale, un essere umano o fatato, io vedo le persone attraverso i colori e, di conseguenza, so di chi posso fidarmi e di chi no....mio padre era sempre circondato da una nube nera, non riuscivo mai a scorgere il suo volto.
Quando si è piccoli, i poteri sono molto più forti e se non sono addestrati possono prendere il sopravvento.
Io vedevo solo a "colori", non riuscivo a vedere i volti delle persone...per me erano solo colori che camminavano, erano solo figure nere."
I ricordi, raccontarli, mi fa male ma devo farlo, koukla, Adaidy, Gio e zia K devono sapere che cosa le minaccia....
"Mio padre...quel demone...il Signore dei Demoni, ha come unico scopo quello di distruggere ogni colore perchè....
i colori sono luce e la luce è l'unica arma di distruzione dei demoni.
Se la luce venisse a mancare, i demoni potrebbero governare sulla Terra e sottomettere, uccidere, divertirsi con gli esseri che attualmente la occupano!!!!
Quella nube è stata creata dai suoi stregoni più potenti...mandano avanti la nube che assorbe i colori, quando la nube sparisce, la gente del luogo è spaesata, spaventata ed è allora che entrano i demoni per uccidere chi fa resistenza e imprigionare chi invece non la fa...solo se sono fortunati altrimenti loro, i stregoni che sono al seguito dell'esercito, sperimentano le nuove formule di magia nera che inventano giornamente per trovare nuove e più dolorosi metodi di interrogatorio o di tortura...è orribile!!!!
Alcuni li hanno provati su di me e...non voglio ricordare!!!"
Alcune lacrime scendono dai miei occhi senza che io le possa controllare, cerco di prendere la tazza di tè dal tavolino la mano mi trema e non ci riesco. Koukla, che è quella più vicino a me, se ne accorge, prende la tazza al posto mio e me la porge con un sorriso di...pietà?! No, di incoraggiamento...
"Nella foresta, quando Gobel mi ha soccorsa, avevo appena scorto il comandante dlle guardie demoniache di mio padre, Daman. Lui è....
Mio padre aveva già un figlio, Daman, già destinato a prendere il suo posto al comando quando lui sarebbe morto.
Daman ha sempre avuto la compagnia di un ragazzo della sua stessa età, Nabary, con lui ha passato la sua infanzia, le loro prime liti, i primi addestramenti e così via...si può tranquillamente affermare che Nabary è il migliore amico di Daman.
Alle volte penso che, se alcune volte lui e Nabary, non mi portavano fuori dalla mia stanza, tra un interrogatorio e l'altro, sarei impazzita!!!"
Sulle mie labbra si formò un sorriso ironico e continuai "Mio padre non mi faceva mancare nulla, istitutori che mi insegnavano che il buio deve regnare sovranno e la luce deve sparire dal mondo, bambole che lui si divertiva a decapitare davanti a me dicendomi che quella era la fine che dovevano fare gli adoratori della luce, stregoni che imparavano su di me nuove formule di tortura, una stanza senza finestre perchè la luce è il male del mondo....già, su per giù tutto quello che una bambina desidera al mondo" e non mi trattengo dal ridere amaramente.
"Io...scusate, vi dispiace se esco a prendere un pò d'aria...devo uscire, non riesco più a respirare!"
Mi alzo senza aspettare la loro risposta...non riesco più a respirare, devo uscire per poter sentire il vento freddo su di me e sui miei pensieri....
Un giorno senza un sorriso...è un giorno perso (Charlie Chaplin)