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Il libro ci narra la vicenda di San Patrizio, patrono di Irlanda. Patrizio è stato colui che ha portato la religione cristiana ai pagani di Irlanda, che all'epoca erano sotto la religione dei drudi. Il romanzo non è propriamente un romanzo storico, perché la storia di Patrizio (di cui si sa in ogni caso ben poco) viene intrecciata con la storia e con le leggende della terra di Irlanda, con un risultato davvero carino.
L'autrice per evitare danni e incomprensioni ha messo all'inizio del libro un glossario, con l'elenco dei nomi dei personaggi principali, dei luoghi e delle popolazioni, indicando anche se sono frutto della sua fantasia o no, nonche' la corretta pronuncia. (a volte anche qualcun'altro dovrebbe farlo...) e nella nota alla fine del libro chiarisce fino a che punto la storia è vera e da dove lei ha iniziato a inventare, stando però attenta a non discostarsi troppo dalla realtà del tempo
Il libro e' ambientato all'incirca nel V secolo d.C., scritto in prima persona dallo stesso Patrizio, oramai adulto e a capo di un monastero in cui ci sono molti Irlandesi. Il rapporto tra Patrizio e i nativi di Irlanda non è facile. Infatti da giovane è stato rapito e costretto alla schiavitù proprio dagli Irlandesi, e nonostante gli insegnamenti del suo credo, non riesce a dimenticare e a perdonare. Infatti tutte le volte che qualcuno lo chiama Padraig, ossia il suo nome alla maniera celta, si arrabbia e perde le staffe. In ogni caso la vita di Patrizio e della sua comunità scorre tranquilla nel solito tran tran fino a quando uno strano cavaliere si presenta un giorno al monastero fondato da Patrizio, primo baluardo fisso per la diffusione del cristianesimo in Irlanda: ci sono infatti gia' dei missionari irlandesi itineranti, ma se ne parla piu' avanti nel libro. Quando arriva, il cavaliere sembra un uomo nel fiore degli anni, ma appena scende da cavallo, invecchia immediatamente e pesantemente. Il cavaliere si presenta come Ossian il figlio di Fionn Mac Cumhail, figura leggendaria del III secolo d.C..
Padraig non crede a questa sua origine: se fosse vero, il vecchio dovrebbe avere piu' di duecento anni e questo ovviamente sembra impossibile. Ma Ossian inizia a raccontare brani della storia del presunto padre e della sua vita come cavaliere della Fianna. I Feniani erano l'esercito fisso del re Cormac Mac Art al tempo di Fionn, ma all'epoca di Patrizio sono completamente scomparsi.
L'incontro tra Ossian e Patrizio avra' una notevole influenza su quest'ultimo e li cambierà la vita per sempre, affezionandosi al vecchio e alle tradizioni di quella terra.
A voi scoprire il destino di Patrizio, Ossian e Fionn.
Dalla nota dell'autrice, si ricava che Fionn e' una figura leggendaria e come tale deve presentare un fondo di verita'. Ricorda vagamente re Artu' ma ha comunque notevoli differenze. Anche gli studiosi sono divisi: alcuni lo ritengono realmente esistito, altri lo credono un mito.
I Feniani invece sono veramente esistiti, come anche Patrizio. Ma gli storici sono combattuti anche qui sulla sua biografia.
Il libro e' ben scritto. L'autrice ha saputo immedesimarsi molto bene nella figura di Patrizio, estrapolandone i dubbi, i rancori, l'orgoglio romano e la fede in Cristo. E il suo confronto con l'anima dell'Irlanda, che per un tipo razionale come lui risulta quasi incomprensibile. Non crede nei miti e nelle leggende, anche se si lascia poco per volta assorbire, adattando l'insegnamento di Cristo alla vita degli irlandesi.
Adesso non ricordo perché non ho il libro sotto mano, ma credo che qua venga spiegata per bene la festa che poi nei secoli è diventata Halloween...
