"Scusa se scrivo."?!

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"Scusa se scrivo."?!

Messaggiodi SeanMacMalcom » 08/06/2011, 21:07

In una rapida incursione fra qui e aNobii, ho notato il thread aperto da Gio sul fantasy italiano e l'apparente o concreta difficoltà nell'esprimere commenti attorno alle opere del medesimo, e purtroppo rapidamente scaduto in una serie (a tratti delirante) di filippiche e controfilippiche di ogni natura.

Lungi da me pensare di avventurarmi in quel thread (ci sono modi più eleganti per suicidarsi), non posso tuttavia esimermi dal proporvi, a partire dalle tante polemiche e contropolemiche sorte nel medesimo, una citazione a opera di Luca Tarenzi di qualche tempo fa su Twitter, che non posso trovare che particolarmente significativa sul tema:
Italy: the only country in the world where one has to APOLOGIZE for being a writer!

Italia: il solo Paese nel mondo dove uno deve scusarsi di essere uno scrittore!

In effetti, anche per quanto emerge nel thread di Gio, questa affermazione non appare poi infondata. Anzi...

Voi cosa ne pensate? E' davvero così "pericoloso" scrivere in Italia?
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Re: "Scusa se scrivo."?!

Messaggiodi ziadada » 08/06/2011, 21:18

SeanMacMalcom ha scritto:Voi cosa ne pensate? E' davvero così "pericoloso" scrivere in Italia?


IMHO? E' pericoloso scrivere male, se non si sanno accettare le critiche.
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Re: "Scusa se scrivo."?!

Messaggiodi Tremalnaik » 08/06/2011, 21:26

Da quello che ho visto in giro, anche se si scrive bene bisogna saper accettare le critiche :!:
Dio, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare,
il coraggio di cambiare le cose che posso, e la saggezza per conoscere la differenza.
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Re: "Scusa se scrivo."?!

Messaggiodi niji » 08/06/2011, 21:27

in Italia sono un po' tutti tutto... e sono tutti stufi di tutti.
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Re: "Scusa se scrivo."?!

Messaggiodi SeanMacMalcom » 08/06/2011, 21:45

ziadada ha scritto:
SeanMacMalcom ha scritto:Voi cosa ne pensate? E' davvero così "pericoloso" scrivere in Italia?


IMHO? E' pericoloso scrivere male, se non si sanno accettare le critiche.


Mi piace come risposta. Sia per il concetto che esprime, sia per il modo in cui lo esprime. :ugeek:

Tuttavia, c'è un punto che, secondo me, attorno al concetto dell'accettazione della critica, rischia di essere particolarmente pericoloso (giusto per rimanere in tema) e di porsi qual fondamento per molte (e spesso gratuite) polemiche come quelle che ho visto nel thread di Gio su aNobii.
Ossia un presunto valore "vincolante" della critica che molti utenti di internet spesso ritengono esistere in stretta connessione allo stesso, sacrosanto, diritto di critica.

Aneddoto:
Mi rammento come, e si parla di parecchi, ma parecchi anni fa, diversi utenti frequentanti il forum della PaniniComics (che all'epoca - quand'ancora internet, in Italia, era molto giovane e non esistevano blog, social network o altro - era un must, un punto di ritrovo irrinunciabile per qualsiasi appassionato di fumetti o manga o altro) si ponevano nel confronto con l'editore con una certa arroganza (non trovo termine migliore per descriverla) nel pretendere che qual conseguenza del proprio diritto di critica vi dovesse essere, necessariamente, un intervento da parte dell'editore a scusarsi per quanto occorso e a correggere quel comportamento da loro ritenuto erroneo.
Fine dell'aneddoto

In altre parole, mi pare che sebbene il diritto di critica sia sacrosanto e imprescindibile, soprattutto da parte di chi investe tempo (e magari denaro) in un certo prodotto poi non ritenuto all'altezza delle proprie aspettative, che sia esso un film al cinema come un libro di autore straniero o italiano, nel confronto con realtà nostrane, che siano autori o, persino, editori, vi sia in alcuni (non in tutti, sia chiaro!!!) la pretesa che la propria critica abbia da considerarsi legge, Verbo nel confronto con il quale chiunque, sia l'autore, che l'editore, che eventualmente altri lettori altresì favorevoli all'opera, debba accettare chinando il capo e invocando perdono.
Questione, ovviamente, grottesca, soprattutto nel considerare come, alla fine, la critica altro non debba che essere considerato (perché altro non è) che un semplice punto di vista, fattibile di fallibilità allo stesso modo dell'opera a cui fa riferimento.

Insomma... forse tanto per chi scrive, per chi pubblica, ma anche per chi legge e per chi critica, alle critiche non dovrebbe essere attribuito quello stesso presunto potere che, talvolta, viene loro attribuito.
Non in misura maggiore, per lo meno, a quello che potrebbe essere giudicato il potere di un comico che in TV fa satira sulla politica.
O erro?!

Sempre da Twitter, a tal fine, mi sovviene un'altra citazione, questa volta da un autore professionista quale Tito Faraci:
Che un autore dia retta ai forum è discutibile. Che lo faccia una casa editrice, pericoloso.
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Re: "Scusa se scrivo."?!

Messaggiodi niji » 08/06/2011, 21:53

Mi piaci!
Vero, molte volte si confonde il diritto di esprimere la propria opinione e si ritiene che l'autore debba sentirsi obbligato a prenderla in considerazione. Va beh, la mia opinione su queste cose credo che sia ormai chiara. :lol:
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Re: "Scusa se scrivo."?!

Messaggiodi ziadada » 08/06/2011, 22:00

Era meglio quando gli scrittori se ne stavano nella torre d'avorio! :)

(magari domani se riesco ti rispondo un po' più articolatamente, adesso è meglio se me ne vado a nanna :| )
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Re: "Scusa se scrivo."?!

Messaggiodi SeanMacMalcom » 08/06/2011, 22:03

ziadada ha scritto:Era meglio quando gli scrittori se ne stavano nella torre d'avorio! :)


Se intendi quello che penso, sono già pronto a ribadire la mia più sincera acclamazione attorno a questa affermazione (tematica che da sempre, in effetti, mi trova concorde, soprattutto nel confronto con polemiche che sento avvenire talvolta all'estero con grandi Autori). ;)

(magari domani se riesco ti rispondo un po' più articolatamente, adesso è meglio se me ne vado a nanna :| )


L'attenderò con interesse! :mrgreen: Notte!
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Re: "Scusa se scrivo."?!

Messaggiodi nihal87 » 09/06/2011, 8:50

A me personalmente non interessa minimamente che l'autore legga il mio commento. Mi piace confrontarmi con chi, esattamente come me, ha letto il libro. Io di sicuro non voglio insegnare a scrivere a nessuno, ma non tollero (e questo non lo tollero in nessun ambito della mia vita) che qualcuno tenti di farmi cambiare idea. Io scrivo io mio commento, ne discuto con altri se ce nè bisogno, ma cose come 'non è il tuo genere' 'a te piace la troisi, quindi valuti con due pesi e due misure' non le sopporto, quindi dopo mi incavolo e me la prendo con l'autore che si é permesso d dirmi una cosa simile. Che piaccia o meno agl scrittori a dargli il pane sono i lettori, se non accettano le critiche possono rimanere nel loro bugigattolo... Esattamente come per gli hunter che per me sono orribili, ridicoli e uno spreco ilmmane di denaro, lo può essereun libro ed essendo in democrazia voglio dirlo. Con questo non significa che lo scrittore debba chiedere scusa, ma spesso eclissarsi può essergli utile....

Ps.. Scusate sto scrivendo con l'ipad e non è cosi semplice :lol:
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Re: "Scusa se scrivo."?!

Messaggiodi demon black » 09/06/2011, 10:26

Quoto Nihal su tutto.

SeanMacMalcom ha scritto:la pretesa che la propria critica abbia da considerarsi legge, Verbo nel confronto con il quale chiunque, sia l'autore, che l'editore, che eventualmente altri lettori altresì favorevoli all'opera, debba accettare chinando il capo e invocando perdono.


Altresì vero che anche gli autori considerano i loro libri il Verbo della letteratura italiana :roll:
Non lo sto a ripetere, ma vi devo ricordare quello che mi è successo proprio qui in Locanda? :? :? :?
Quello che voglio dire che, ultimamente su anobii, le cose si sono esasperate in maniera folle. Ora non sto a ripetere tutta la mia filippica in quel thread, anche perchè qui non c'entra nulla, ma con alcuni autori non si può avere altro dialogo che "si, che bello!" mentre in realtà puoi solo pensare che quello scritto è nient'altro che caccapupu (cito grande mentore altroviana :ugeek: ..non ti spiace se ti ho rubato la parola, vero? :lol: :lol: :lol: ) ma non puoi dirlo perchè vieni attaccato come qualcuno che non è abbastanza intelligente per capire un fantasy.
Ora, non voglio fare di tutta un erba un fascio, ma credo che il problema sia da ambo le parti: sia da scrittori che dai lettori!

Ma non è un problema circoscritto solo su anobii....ormai non puoi leggere più e dire la tua tranquillamente perchè vieni attaccato.
Capisco che gli autori, sentendosi attaccare si sono coalizzati in un unico "battaglione", ma è anche vero che neanche loro possono fare di tutta un'erba un fascio!
Solo in alcuni casi, per uno scrittore, un lettore è solo un lettore e, per un lettore, uno scrittore è solo uno scrittore! :cry: :cry: :cry:

p.s. ancora non ho capito perchè si usano le parole autore e scrittore come se fossero due cose differenti, me lo spiegate?
Perchè uno che pubblicato il primo libro con un'editrice piccola è un esordiente e uno che pubblica il suo primo libro con un'editrice grande è un emergente? Non è sempre una prima opera?
....so che questo non è il tavolo giusto ma....me lo spiegate? Sicuramente c'è una differenza, ma io non la vedo :roll:
Per me uno scrittore è uno scrittore sia che abbia uno o centomila libri all'attivo :?
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Re: "Scusa se scrivo."?!

Messaggiodi ziadada » 09/06/2011, 12:28

demon black ha scritto:caccapupu (cito grande mentore altroviana :ugeek: ..non ti spiace se ti ho rubato la parola, vero? :lol: :lol: :lol: )


mi dispiace "caccapupù" è coperto da diritti d'autore. Aspetto l'assegno per le mie spettanze a stretto giro di posta.

:lol: :lol: :lol:
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Re: "Scusa se scrivo."?!

Messaggiodi niji » 09/06/2011, 12:44

Internet avvicina le persone, e mentre questa è una grande potenzialità, spesso mi sembra che venga un po' fraintesa, da entrambi i lati. I lettori si permettono di pensare di poter dire allo scrittore come deve fare il suo mestiere, l'autore si permette di credere di poter ribattere e cercare di far cambiare opinione, o dare degli incompetenti, ai lettori che non lo amano. A volte bisognerebbe semplicemente ripristinare un po' di distanza: l'unico punto di incontro tra queste due categorie di persone dovrebbero essere i libri. E' vero che a volte ci può essere un dialogo interessante, pacifico e di reciproca crescita... ma più "vivo" internet più penso che il tempo perso a stare dietro a persone che non conoscono il proprio posto difficilmente può essere ripagato in termini di crescita da quei rari scambi positivi.
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Re: "Scusa se scrivo."?!

Messaggiodi yui00 » 09/06/2011, 14:20

L'amykettismo degli autori non lo sopporto, effettivamente ho iniziato ad odiarlo dopo un po' che ero nel circuito fanfictionaro :|
Non capisco perché un lettore debba essere attaccato solo perché il libro di un autore presente su anobii non gli è piaciuto. Non vorrei che gli scrittori/autori/B.R.A./chiamatelicomevipare si siano lasciati prendere la mano, si credono le divinità della scrittura e non è possibile ribattere.

Tutto ciò è molto triste...
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