Sull'eterna diatriba sui manuali di scrittura

[ziadada]

Mi è piaciuto molto questo post:

http://revolve.altervista.org/blog/un-manuale-vi-seppellira/

l'ho trovato articolato, equilibrato, utile. Se avete voglia di leggerlo magari ne parliamo

[Il Prenna]

Letto e devo concordare con te anche se so che dalla mia ci sono due grossi deterrenti:

1 non sono uno scrittore (la cosa più lunga che ho scritto e resa pubblica è la favoletta per l'anniversario)
2 sono un ingegnere

Però per esperienza diretta posso dire che scrivere senza sapere convogliare e guidare la fantasia e la creatività non porta a nessun risultato buono, e non parlo di quello che oggi viene pubblicato, ma di quello che non uscirà mai da una sotto directory del mio pc in cui ho seppellito tutte le prove che ho fatto in questi anni. Ogni volta che scrivo mi accorgo che mi manca qualcosa, di non avere gli strumenti giusti, come se cercassi di dipingere con una forchetta. Il genio ce la fa, ma il mediocre no

Comunque sono rimasto stupito da questa faida di cui non ne conoscevo l'esistenza... ma purtroppo è vero, spesso la libertà di parola viene scambiata per il fatto di poter dire tutto quello che si vuole senza pensare se abbia o meno un senso logico\umano

[niji]

in generale, è una piaga di tutto ciò che coinvolge la creatività. Sembra facile, che basti un'idea, un po' di buon gusto e tadaaaan... tanto è arte, se qualcuno la critica è perché non capisce il mio genio.
Purtroppo la creatività è ciò che eleva un lavoro e lo distingue dagli altri DOPO che le basi sono già stabili e affermate.
Poeti, scrittori o pittori... è pieno di gente improvvisata che ritiene di essere nel giusto.
Lo studio, in tutte le sue forme, è assolutamente necessario, a mio avviso.
D'altra parte, anche lo studio ha bisogno di tempo ed esperienza per essere capito ed interiorizzato... chi ha appena aperto un manuale di solito ha la fastidiosa tendenza di piazzare la regolina appena scoperta ovunque e anche a sproposito (come giustamente dice anche l'autore dell'articolo a proposito dello show don't tell), oltre che ad imporla a tutti per fare la scena di "quello che ha studiato".

[saxosax]

è che purtroppo noi italiani abbiamo una visione troppo "scolastica" dei manuali, tendiamo a pensare che siano cose scritte da professori che fanno i professori e non conoscono la pratica, piuttosto che trattati scritti da persone competenti che vogliono passare agli altri le proprie conoscenze.