di claudia » 09/11/2009, 22:20
Come in ogni fantasy che si rispetti il tema di questo libro è una "quest", la ricerca di un libro che dovrebbe salvare il mondo. Un gruppo eterogeneo, ma non troppo, parte alla ricerca dell'oggetto in questione. Affronteranno pericoli, scontri, maghi e dei, ma alla fine raggiungeranno il loro scopo. Quando tutto sembra finito, si ricomincia, fino ad arrivare allo scontro finale.
In effetti c'era materiale per farne almeno due di libri, e apprezzo infinitamente la scelta dell'autore di pubblicare un volume autoconclusivo.
Tra i personaggi mi sono invaghita immediatamente, fin dalle prime parole, di Killian. Un guerriero rude, schietto, ironico. E ironici lo sono tutti i personaggi di questo libro, e alcuni dialoghi sono assolutamente superbi. Finalmente dei personaggi che non si prendono troppo sul serio, che sanno ridere degli altri ma anche di se stessi.
Un altro personaggio che mi ha conquistata è Ydael, una dea poco divina e molto umana (specie quando è contrariata).
Non c'è un protagonista propriamente detto, ma, come ho detto in precedenza, un gruppo, dove, magari, qualcuno ha più battute, ma dove (salvo un paio di eccezioni) tutti hanno la stessa importanza. Le eccezioni sono Hyana, la regina, e Hedar, il paggio. Riguardo a Hyana, praticamente fino alla fine del libro sono andata dicendomi: "Adesso succederà qualcosa per cui lei sarà risolutiva. Deve pur esserci un motivo per la sua presenza". Non l'ho trovato quel motivo, o forse non l'ho capito io. Stessa cosa per Hedar, escluse le coccole alla gatta, perchè se lo sono portato?
Due cose avrei gradito più approfondite: perchè devono essere degli uomini a risolvere i problemi degli dei (perchè se sono dei e possono prendere forma umana non ci vanno da soli a cercare il libro?), e il cambiamento di Izumash, che ha continuato a progettare vendetta per migliaia di anni e poi nel giro di soli sei diventa "buono".