I Mabinogion è la raccolta dei miti gallesi. Essi raccontano di magie, di amori, di morte e di vita. Mi hanno emozionato, ho pianto e riso...li ho amati tutti! Ma, confesso, che il mio cuore l'ho regalato a Llew e a Govannon!
Nella postfazione finale, Betty Ballantine, ci racconta di come riuscì a rintracciare l'autrice, Evangeline Walton, e darle degna gloria e giusto onore alle sue opere! anche la postfazione è riuscita ad emozionarmi parecchio!!!
Il Principe Dell' Annwn 1.Discesa nell'abisso
2. Rhiannon degli Uccelli
Il primo libro è una bellissima storia d'amore e di coraggio!
Pwyll, principe del Dyved, è il protagonista. In queste due parti, di cui è formato il libro, discende nell'abisso per uccidere Havgan, il nemico di Arawn (conosciuto anche come l'Uomo Grigio alias la Morte) che lui non può più sconfiggere perchè, nel loro primo duello, lui ebbe pietà di Havgan e, in questo modo, perse tutto il suo potere su di lui.
Pwyll deve affrontare prove di coraggio prima di arrivare al duello con Havgan. Queste prove non sono perchè è un principe pusillanime, sono prove per temperare ancor di più lo spirito del principe guerriero!
In una di queste prove incontra Rhiannon colei che diverrà sua moglie (colpo di fulmine per entrambi).
Nella seconda parte,lui dovrà andar a prendersi Rhiannon nella casa del padre per poterla sposare ma....Rhiannon è la Madre, la Dea che le Antiche Tribù (Pwyll appartiene alle Nuove Tribù, coloro che sconfissero le Antiche Tribù) e la cosa non è così semplice.
Rhiannon era stata promessa in sposa a Gwawl dal padre, il quale non vede di buon occhio Pwyll.
Gwawl con l'inganno riesce a portarla via a Pwyll...o almeno fino al loro banchetto nuziale....e l'amore trionfa!
Questo primo libro mi è piaciuto molto. Mi ha emozionato e fatto battere il cuore!!!
Il modo in cui è scritto è un pò...diciamo pesante anche se "pesante", come aggettivo è troppo forte. A me non piace tanto il genere descrittivo mentre la Walton, a quanto pare, si!
Trovo che avrebbe potuto risparmiarsi tutte quelle descrizioni minuziose (sempre secondo i miei gusti, naturalmente!!!!) ma ciò non ha intaccato minimamente la bellezza e l'emozione che ho provato leggendolo! ^_^
I figli di Llyr Rispetto al precedente, questo libro è molto differente sia per lo stile narrativo (molto più scorrevole rispetto al primo) e sia per la storia narrata.
Mentre Il Principe Pwyll era una storia d'amore, in questo libro (protagonisti differenti) viene narrata tutta la stupidità dell'uomo e le sofferenze che ella produce. L'avidità dell'uomo nasce con l'uomo stesso. Anche l'animo che si crede corretto e giusto, può diventare avido.
L'avidità uccide anche il più bello dei sentimenti, l'egoismo acceca gli occhi e ci nasconde alla vista le persone amate, la vigliaccheria ci fa fare e dire cose che non vorremmo, il dubbio capovolge e mette malizia e malignità nelle parole che ci vengono dette...questi sono i sentimenti che compongono il libro.
Ho iniziato a piangere quando mancavano, alla fine del libro, solo 53 pagine e ho smesso 1 ora dopo dalla fine della lettura. Questo libro mi ha coinvolto molto di più rispetto al primo e...mi ha anche dato un piccolo spoiler sulla storia d'amore di Rhiannon e Pwyll
La canzone di Rhiannon Questa avventura mi è piaciuto un sacco!!!!! *o*
Praticamente è la vendetta di Gwawl attraverso l'Uomo Grigio (la Morte) del Mondo Luminoso (vedere primo libro, poco più sopra).
Manawyddan, l'unico sopravvissuto dei figli di Llyr (vedi secondo libro), torna con Pryderi (figlio di Pwyll e di Rhiannon, ma in realtà è il figlio di Manawyddan e Rhiannon) nel Dyved. Ormai Pwyll è morto e Rhiannon è vedova da anni. Manawyddan e Rhiannon si sposano, Pryderi ritrova la sua sposa ma...la pace per i nostri eroi è ancora lontana..
L'Uomo Grigio, con una maledizione, trasforma il Dyved in un deserto sterile e porta via tutti i suoi abitanti (uomini, donne bambini, cani, gatti, mucche, pecore...praticamente tutti quelli che respirano) lasciando solo i 4 reali: Manawyddan e Rhiannon, Pryderi e Kigva (sua moglie).
Inizia così la loro migrazione che li porterà da un villaggio all'altro e...alla loro conseguente fuga da quei luoghi perchè Manawyddan e Pryderi, ogni qualvolta che iniziano un'attività per potersi sfamare, lo fanno in grande stile e tutti gli altri commercianti ci rimettono.
A mio parere personale, bisogna dire in difesa dei commercianti, che Manawyddan e Pryderi sono alquanto presuntuosi su questo lato! Invece di lavorare e acconciare come tutti gli altri della zona, loro devono risaltare per forza: scarpe dorate, scudi e selle azzurri (i colori sono ottenuti da una pozione magica)...voglio dire, è vero che sono dei Re, ma un pò di umiltà non rientra affatto nel loro vocabolario!
Fatto sta che vengono sempre cacciati, etc etc.
Verso la fine Rhiannon e Pryderi vengno rapiti anch'essi dall'Uomo Grigio e vi posso giurare che lo scontro verbale finale tra Manawyddan e l'Uomo Grigio è qualcosa di unico e bellissimo!!!!!
L'Isola dei Potenti 1. I maiali di Pryderi
2. Llew
3. Gli amori di Blodeuwedd
Anche questo libro, come il primo, è suddiviso in parti. In questo quarto libro facciamo la conoscenza della famiglia reale di Math l'Altissimo, potente re druido con poteri inimmaginabili.
Nella prima parte, I Maiali di Prydery, facciamo la conoscenza di Gwydion up Don, erede al trono del Gwynedd, nipote di Math up Mathonwy, l'Altissimo, e di suo fratello Gilvaethwy, entrambi giovani, entrambi pieni di presunzione derivante dalla loro età e dalla convinzione di essere più furbi e più forti di tutti. Tutto ciò porterà a delle conseguenze terribili.
Nella seconda parte, Llew, oltre ai fratelli, entrerà in scena anche la sorella, Arianrhod, una maga potente ma, a detta mia, priva di cuore. Mette al mondo due figli (contro la sua volontà e con l'inganno di Gwydion che desiderava un erede): Dylan, che fugge a nuoto appena nato, e Llew del quale si prenderà cura Gwydion stesso.
Arianrhod, contraria a tutto ciò, maledirà il figlio minore 3 volte. La prima maledizione: nessuno avrebbe potuto dare un nome al figlio se non fosse stata lei e, siccome lei non ne aveva nessuna intenzione, il bambino sarebbe rimasto senza nome, condannando così la sua anima a non aver pace e riposo, in eterno. Gwydion riesce a ingannarla facendo in modo che il bambino potesse avere un nome da lei, Llew Llaw Gyffes.
Arianrhod, infuriata, gli scaglia allora un altra maledizione: Llew non potrà mai prendere arma o scudo in mano se non fosse stata lei a dargliele personalmente. In questo modo Llew non avrebbe mai potuto difendersi da niente e da nessuno e sarebbe morto. Anche questa volta Gwydion riesce ad ingannarla e ad armare il braccio di Llew. Arianrhod allora gli scaglia quella che sarà la terza e ultima maledizione: nessuna donna della razza umana avrebbe mai dormito con lui. In questo modo Llew non avrebbe mai potuto avere una discedenza. Ma anche questa volta Gwydion, aiutato da Math il Re, riesce ad agirare la maledizione. Gwydion e Math creano una donna per Llew, fatta di rami e fiori: Blodeuwedd.
Nella terza parte, Gli amori di Blodeuwedd, colei che era stata creata per dare amore, tradisce e uccide (complice l'amante) colui che doveva amare, Llew. In questa terza e ultima parte, tutto ha una fine e tutto ha un inizio. Dylan, fratello maggiore di Llew, torna ma viene fatto uccidere da Arianrhod, sua madre. La vigliacca inganna il fratello Govannon, e lo fa uccidere da lui. Arianrhod stessa trova la morte facendo il passo più lungo della sua gamba...o meglio..facendo una magia più grande dei suoi stessi poteri! Gwydion riesce a trovare e vendicare Llew e Blodeuwedd verrà punita per il suo crimine: Gwydion la trasformerà in gufo, facendo in modo che essa rifugga sempre la luce e che tutti gli altri uccelli avessero paura di lei, condannandola in questo modo, alla solitudine eterna.
Breve e concisa come al mio solito!