Spremuta di personaggi....fino a dove si può arrivare?

[demon black]

La domanda mi è sorta quando ho letto la trama dei nuovi libri della Clare (autrice della saga Shadowhunters).
Dopo aver scritto una trilogia su Shadowhunters, ne ha scritta un altra intitolata Shadowhunters Le Origini (trilogia prequel della prima), ora sta uscendo la trilogia sequel della prima, è uscita una trilogia basata su uno dei personaggi della prima (Simon il vampiro, nello specifico).
Ed ora, addirittura, sta uscendo una trilogia sempre sugli Shadowhunters ma ambientata nell'800 vittoriano....ma quanto si può spremere un personaggio? Dove inizia la "spremitura" commerciale e finisce quello "che l'autore vuole dire dei suoi personaggi"?
Capisco che se un personaggio, ben riuscito, vuole ancora far parlare di sè, ma....personalmente trovo tutti questi prequel, sequel del prequel, preprequel e sesequel, come un allungamento di brodo e mi domando....fino a dove si può arrivare?

Io ho fatto l'esempio della Clare, ma nella letterattura fantasy ce ne sono altri centinaia sia di autori attuali che non attuali.
Che ne pensate?
Capisco che quando ci si innamora di un personaggio, si legge sempre con piacere di lui ma....sarò io la strana, ma dopo un pò io mi stanco perchè alla fine è sempre la stessa trama rigirata!
Al massimo io posso arrivare ad una saga (max 5 volumi!) ma poi voglio leggere di altre avventure e di altri personaggi. Io non sono per le saghe eterne e può darsi che è per questo che non riesco a comprendere tutti questi allungamenti e spremiture sui personaggi!

[nihal87]

ottimo post
Allora io ho letto saghe più lunghe di 5 volumi, Harry Potter ad esempio, ma in cui la storia aveva un senso.
Lo stesso problema secondo me l'ha avuto la Troisi che ha "spremuto" un mondo e non dei personaggi, ma che ha fatto ben 9 libri sullo stesso mondo martoriato sempre dagli stessi problemi.
Li leggo volentieri perchè sono affezionata a quel mondo, ma poi direi che bisogna rinnovarsi altrimenti sembra di leggere sempre lo stesso libro.
Quelli della Clare avevano attirato la mia attenzione per il fatto di essere ambientati nell'800 che è un periodo molto affascinante, ma la trama è praticamente identica

Però anche io sono arrivata alla saturazione. Non leggo più prequel e sequel come se piovessero. Preferisco leggere una saga e poi magari nel futuro si vedrà. In realtà ora preferisco alla grande leggere i conclusivi sia lode a quegli autori che riescono in un unico libro ad appassionarti come se fossero 100! (Toh stranamente Neil fa solo conclusivi... ogni riferimento è puramente casuale )

La motivazione è di vario tipo: voglio sperimentare più autori e anche magari più generi; non voglio ritrovarmi a metà saga senza un seguito ; voglio spendere meno

Sia chiaro sono una grande lettrice di saghe purtroppo , ma di quelle in cui i personaggi non sono stiracchiati come "burro su troppo pane" (Bilbooooo!!!) ma sono ben pieni di carattere e di cose da dire

[saxosax]

Non tocarmi Bilbo sai!!!

Non ho letto i libri da cui prende spunto la discussione (persone abbastanza affidabili per i miei gusti ne parlano molto male ) ma ho letto la Torisi, le prime due trilogie, e ho deciso che ero sazio. Il suo problema secondo me è che non ha poi sta gran fantasia, quindi bene o male le viene da scrivere sempre le stesse cose e sempre dello stesso mondo.

Io penso che questo sia abbastanza vero in generale, cioé che gli autori che scrivono saghe infinite (nel senso matematico del termine, cioé che potenzialmente possono non avere mai fine perché basta buttare un po' d'acqua calda e rimestare la minestra) alla fin fine non si rendano conto di scrivere sempre la stessa cosa perché conoscono solo quella. Quindi paradossalmente sono portati a scrivere molto di più perché quel poco di variazione che fanno ai loro occhi è una mega rivoluzione.
Poi ci sono anche i casi in cui la commerciabilità rovina i capolavori o potenziali capolavori, costringendo l'autore a spremere i suoi personaggi e le sue ambientazioni fino a tirarne fuori anche l'ultima goccia di incasso, e questo è un discorso tutto diverso.

[SeanMacMalcom]

Io credo sia meglio non intervenga nella questione.......

[demon black]

Io credo sia meglio non intervenga nella questione.......

Guarda tu...lo sapevo che avresti risposto così!
Uno io non mi riferisco a Midda perchè, per quanto sia una saga su un unico personaggio, essa vive sempre situazioni diverse. Midda è un discorso a parte e, secondo me, la parola "saga" gli va stretta e la parola "allungamento di brodo" non ha nulla a che vedere con lei. Lei non è una saga
Midda è una mercenaria e, da come la vedo io, è come se lei stessa scrivesse un diario delle sue "commissioni" tipo "caro Diario, oggi mi hanno pagato per trovare Tizio ma lungo la strada, così, giusto per gradire e fare qualcosa per distrairmi, ho squartato Caio "

Scherzi a parte, io voglio sentire la tua opinione.


@Nihal...vero!
...avevo dimenticato di Harry! Retifico, la saga più lunga è stata di 7 volumi (5 era Belgariad )

[gio]

Io credo sia meglio non intervenga nella questione.......

[demon black]

alla fin fine non si rendano conto di scrivere sempre la stessa cosa perché conoscono solo quella. Quindi paradossalmente sono portati a scrivere molto di più perché quel poco di variazione che fanno ai loro occhi è una mega rivoluzione.

Ok, mi sta bene ma è possibile che nessun familiare che leggai loro libri, nessun editore gli dice che è una mera cavolata e che sa solo di minestra fatta con l'acqua della lavatura dei piatti?!

Poi ci sono anche i casi in cui la commerciabilità rovina i capolavori o potenziali capolavori, costringendo l'autore a spremere i suoi personaggi e le sue ambientazioni fino a tirarne fuori anche l'ultima goccia di incasso, e questo è un discorso tutto diverso.

Ma in questo caso, gli autori non possono dire "No!"
Voglio dire, ok il guadagno, ma così non ci rimettono in "orgoglio" ?

A questo punto allora mi domando fino a che punto gli autori permettono ai soldi di far trasformare un loro "figlio" in qualcosa di ridicolo?
Fino a che punto si può vendere un autore per dei soldi?!
So che il termine è forte ma non ne trovo altro....fino a che punto un autore si "prostituisce" per una casa editrice?

[gio]

la discussione è affascinante, però rispondo domani perchè ho finito ora di lavorare e sono cotta!

[Tremalnaik]

Idem, però vorrei ricordare zia MArion con la saga di Darkover, vero che solo pochi hanno gli stessi personaggi ma il mondo è sempre quello, eppure quanto gradirei poter leggerne altri 100

[claudia]

Fino a che punto si può vendere un autore per dei soldi?!
So che il termine è forte ma non ne trovo altro....fino a che punto un autore si "prostituisce" per una casa editrice?

Io proverei a immaginare anche l'altro lato della medaglia. Se tu fossi un autore, magari esordiente, e la tua casa editrice di chiedesse di scrivere altri libri su quei personaggi, non lo faresti? Non è questione di vendersi per soldi, escludendo la Rowling e pochi altri non credo che uno scrittore possa esattamente diventare ricco con i libri. Però, se a me pagassero per fare quello che mi piace, lo farei.

[gio]

Blackie, secondo me non si può generalizzare.

Ci sono autori che (a nostro parere) hanno poca fantasia e quindi l'aggiungersi di volumi risulta purtroppo un fastidioso allungamento di brodo.
E poi ci sono autori che ci piacciono e che scrivono così bene che quando hai finito un volume vai subito a cercare se ne ha scritto un altro. Io cito la Hobb, che una volta scoperta è diventata la mia autrice preferita (una delle mie preferite), ho letto una sua saga e appena chiuso il volume conclusivo ero su Ibs a ordinare il primo volume dell'altra saga. Saga, quest'ultima che si sviluppa in cinque volumi, tutti assolutamente necessari! Anzi, talmente ricchi di emozioni, azioni e situazioni, che quasi non bastano a contenere tutto!
La Hobb "sfrutta" il suo mondo, ma vi colloca personaggi e storie completamente diversi per ogni saga. Per il lettore, è bello "sentirsi a casa", ovvero conoscere luoghi e "leggi" di quel mondo, ti dà una sensazione di familiarità, ma allo stesso tempo sei catturato in storie nuove e diverse da tutte le precedenti. Finora ho letto due saghe della Hobb (una da tre volumi, una da cinque) e ne ho inziata un'altra (letti i primi due volumi aspetto il terzo) e non ho mai avuto la sensazione che allungasse il brodo o avesse poco fantasia!
Anzi, per dirti, spero solo che la Hobb continui a scrivere nuove saghe per poterla leggere ancora!

Viceversa, ho letto una saga di recente, mi pare il primo volume fosse Fallen e mi pare di averne letti due o tre volumi (non mi ricordo neppure, già dà l'idea ) e - nonostante fosse la prima saga dell'autrice e i personaggi non fossero ancora "spremuti" - mi sembrava di navigare nel brodo...!!! Tutto il secondo volume era un allungare, allungare, allungare, ci mancava solo che mettessero due o tre a capo tra le righe per allungare meglio. Ovviamente, mia sensazione, eh! Due saghe di questa autrice non le leggerei

[gio]

Concludendo, se sei bravo, se hai tante storie, idee, situazioni nella testa, secondo me puoi e devi raccontarle. E la sensazione del lettore sarà, appunto, che tu hai davvero tante storie da raccontare.

Ovvio se non le hai... Se la tua storia l'hai già raccontata, sarebbe opportuno fermarsi. Io mi fermerei.

Ma è anche vero, come dice Claudia, che se scrivere può diventare un mestiere, se puoi vivere facendo una cosa che ti piace anzichè timbrando il cartellino di un lavoro che magari non ti piace... Allora forse, ha senso accontentare le richieste della tua casa editrice.

[demon black]

Può darsi che avete ragione, Gio e Claudia, ma un conto è scrivere dello stesso mondo ma con personaggi e situazioni diverse e un altro è scrivere saghe intere e interminabili con i stessi personaggi che, in un libro da 300 pagine, concluderanno si e no un'azione.
Io parlo della seconda situazione.

Idem, però vorrei ricordare zia MArion con la saga di Darkover, vero che solo pochi hanno gli stessi personaggi ma il mondo è sempre quello, eppure quanto gradirei poter leggerne altri 100

Zia Marion è differente, secondo me. Ogni suo libro è autoconclusivo e, se vuoi, puoi benissimo leggerne uno senza per forza leggerli tutti! Di Darkover ho letto La Signora delle Tempeste e La Donna del Falco e, nonostante la terra fosse la stessa, personaggi e situazioni erano differenti e non collegate l'una alle altre.

Io proverei a immaginare anche l'altro lato della medaglia. Se tu fossi un autore, magari esordiente, e la tua casa editrice di chiedesse di scrivere altri libri su quei personaggi, non lo faresti? Non è questione di vendersi per soldi, escludendo la Rowling e pochi altri non credo che uno scrittore possa esattamente diventare ricco con i libri. Però, se a me pagassero per fare quello che mi piace, lo farei.

In effetti io sto guardando la cosa solo dal mio punto di vista, cioè da lettore
Rigirando la situazione....se il mio sogno è solo quello di scrivere, non ci troverei nulla di male nel continuarlo a farlo accontentando anche gli editori...anche se lo troverei lo stesso una cosa triste