14. I MABINOGION di Evangeline Walton (Ago/Set 2011)

[gio]

una sua idea sulle relazioni originarie tra i sessi ed il posto che queste occupano nel senso della vita e delle cose,

mi ricordi qual è la sua idea così magari mi torna in mente? l'ho letto da un po' e la memoria sai...

[ziadada]

Per come l'ho capita io , lei fa riferimento ad un tempo che sta per essere completamento superato in cui le donne erano più potenti e libere, a cui corrisponde sul piano diciamo mistico una prevalenza del principio femminile rispetto al maschile e della natura rispetto alla cultura. L'avvento di nuove popolazioni sta portando una nuova struttura sociale: il matrimonio monogamico, la trasmissione dell'eredità non più matrilineare ma patrilineare (ignoro se queste parole esistano davvero o siano state appena inventate da me!), insomma il patriarcato...

[nihal87]

io ho capito una cosa essenziale che lei è contraria a ciò che succede alla donna ora!
Da quell'epoca in cui le donne erano il simbolo della fertilità e della procreazione ora, in alcune parti del mondo, sono solo delle schiave che devono essere dedite al loro uomo e basta.
Temo che certe volte capiti anche da noi. Quando vedo donne a cui viene proibito di uscire con le amiche mi si rizzano i peli in testa.

[ziadada]

Nihal, sono d'accordo con te. Però (e qui vado OT rispetto al libro, perdonatemi ) bisognerebbe dissociare il valore delle donne dal fatto che fanno i figli... Se no, chi è single, o ha un diverso orientamento sessuale, o non vuole figli, o è infertile (come me tra poco ) dove lo fonda il suo valore di donna e di persona?

In effetti se ripensiamo alla storia di Arianrhod, a parte il discorso della verginità vera o supposta, lei è una donna che non vuole figli ed a cui la maternità viene espropriata suo malgrado. Ed infatti nel libro è sostanzialmente una cattiva. Ci sta bene?

[nihal87]

Ah no non prendevo in considerazione quella parte, ma parlavo di quella riferita allo stupro. Al fatto che gli uomini inizino a sentirsi in diritto di avere una donna anche contro la sua volontà.
Anche io sono contraria a ciò che è successo ad Arianrhod e infatti sono nel punto in cui Math sta proprio spiegando questo a Gwydion! Lui l'ha ingannata e l'ha costretta a fare ciò che lei non voleva. Ma d'altro canto lei faceva la santerillina e l'ipocritica quindi diciamo che la ragione non sta in nessuno dei due o io almeno la intendo così la loro storia. Hanno entrambi agito con egoismo e ora a farne le spese è Llew .

Penso che la libertà stia nel poter scegliere chi essere e cosa fare della propria vita.

[nihal87]

Ps ovviamente escludo dalla libertà gli assassini e gli stupratori, mia pare ovvio ho affrontato il tema della libertà in generale e non solo della donna, con un ragazzo che aveva evidenti problemi mentali. Lui asseriva che uno è anche libero di ammazzare un altro e io ho replicato che sì è così, ma poi va in galera o muore sulla sedia elettrica.
Quindi diciamo che io intendo la libertà come il poter fare scelte all'interno della sfera legale che non vadano a ledere l'esistenza altrui!!!!

[ziadada]

Ah no non prendevo in considerazione quella parte, ma parlavo di quella riferita allo stupro. Al fatto che gli uomini inizino a sentirsi in diritto di avere una donna anche contro la sua volontà.

In effetti anche la parte dello stupro è molto significativa, hai ragione a sottolinearla...
Su Arianrhod ne parliamo ancora quando hai finito di leggere se ti va. E' sicuramente un personaggio complesso, e l'autrice sicuramente arricchisce la sua storia di sfumature. Resta comunque il fatto la Walton mi ha dato l'impressione comunque di considerare il non volere figli qualcosa che va contro l'ordine naturale delle cose, per una donna.

[demon black]

Francamente, i miei sentimenti nei riguardi di Arianrhod, sono sempre stati contraddittori.
Da una parte la biasimavo per come trattava il Llew e per tutto il male che ha fatto anche al figlio fuggito in mare (non ricordo il nome, ma mi riferisco al fatto che lo ha fatto ucciedere da Govannon, si scriveva così? ) ma dall'altra non riesco a biasimarla perchè le è stata fatta una violenza quando l'hanno fatta partorire con l'inganno.
Seconda la sua logica (vuoi che sia malata o vuoi che sia "sana", per quanto sano possa essere un pazzo), lei non ha fatto altro che eliminare le conseguenze della violenza che le è stata fatta. Eliminando il suo peccato, per lei, era come ritornare "vergine", cioè senza peccato.
Il concetto della Walton credo che volesse essere che, chi fa del male ai propri figli, alla fine viene punito. Leggendo il libro, io ho avuto l'impressione che la Walton sorvolasse su fatti più gravi (come lo stupro) accantonandoli con soluzioni molto sbrigative (la ragazza va in moglie allo zio per riparare al disonore) e punta maggiormente il dito sui tempi che cambiano: da Antiche Tribù a Nuove Tribù, ricordando sempre che le Antiche sono sempre più forti delle Nuove e che le generazioni dei nuovi sovrani saranno sempre più indebolite perchè non matriarcali.
Poi bisogna vedere di quanto la Walton ha messo di suo nel riportare I Mabinogion e quanto invece sia fedele all'originale...

[nihal87]

*Non ho letto il post di Blackie temendo il peggio*

Sì appena ho finito il libro ne discuteremo ben bene anche perchè questo 4° ed ultimo libro è forse il più bello e complesso della saga o no? Il primo era bello, ma mi pareva più il viaggio epico del personaggio che ne un libro dalla morale ecc. Il secondo mi è piaciuto e lì ho capito che un re deve avere un suo cervello, così come ogni essere umano.
Leggendo Jane ho capito che la Persuasione è una brutta arma che a chi la usa da una gran soddisfazione, ma chi la subisce rimane in perenne rimorso per quel che sarebbe potutto succedere solo se...
Il terzo bello, ma aveva un che di un pò manchevole anche lì l'ho visto come un viaggio. Loro che si spostano di continuo ecc.
Ma questo mi pare davvero il più ricco spero di finirlo entro il secolo l'ho iniziato in ottobre. E' nettamente il libro per cui ho impiegato di più nella mia intera vita di lettrice. Almeno fosse brutto avrei una scusa

[orialla]

Nihal, non leggere...

Sono d'accordo con Blackie, non credo la Walton intendesse che non desiderare la maternità sia contro natura, ma solo che chi fa del male ai propri figli ne paga le conseguenze.
Un conto è non desiderarli, un altro è, una volta che sono nati, infliggere loro sofferenza solo per il fatto che esistono.

Comunque, senza che questo debba essere un giudizio, non desiderare la maternità è contro natura... Poi, per fortuna, oggi, in alcune parti del mondo, non avere figli può essere una scelta. Però, come donne, sarebbe "naturale" che procreassimo.

[nihal87]

Eccomiiiiiiii!!! L'ho finitoooooooooooooooo!!!!
Sono iper felice ho commentato al tavolo in maniera sobria ora qui posso dirvi tutto quello che penso.
Allora nei primi tre libri non ho molto da dire. Sono belli, ma non mi hanno fatto riflettere più del dovuto.
Il quarto invece mi è piaciuto da morire e ad ogni frase dietro c'era una filosofia, un pensiero e una morale!
Allora... partiamo da Gwydion. E' evidentemente un pò superbo e prova enorme piacere nel sapere di poter ingannare qualcuno tanto da volerglielo rivelare ad ogni costo soprattutto alla sorella, ma è anche un uomo che invecchiato si è fatto più saggio e la sua voglia di paternità mi ha quasi commosso. Molto spesso si pensa che ad amare di più i figli sia la mamma, ma io non la penso così. Esistono tanti babbi completamente snaturati quanto le mamme. Esempi lampanti ne ho nel mio paese, ma sorvoliamo.
Il modo in cui Gwydion decide di ottenere il suo nipote/figlio è decisamente complesso e anche qui il suo ingegno e la sua "voglia" di ingannare vengono fuori. Arianrhod è decisamente ipocrita e molto stupida. Capisco il suo non volere figli, l'obbligo della maternità non c'è per nessuno, ma addirittursa volersi fregiare del nome di vergine quando là dava ai tritoni... proprio NO! Per un secondino ho avuto pietà di lei ed ero dalla sua parte nel voler difendere il suo non essere madre, ma poi è veramente impazzita!
Llew mi ha fatto tenerezza fin dalla prima all'ultima pagina. L'arrivo di Bleudewudd speravo che l'avesse finalmente messo in pace facendo sì che la sua vita potesse finalmente prendere la piega sperata, ma anche qui noooo!!!
Lei è una stregaccia malvagia! L'avrei capita se veramente si fosse innamorata di quello zotico, ma invece nemmeno di lui era contenta! Una stregaccia malvagia che si meritava di essere una formica e non un gufo!
I gufi sono belli e svolazzano in giro, lei doveva essere un insetto schifido che viene mangiato o spiaccicato da chiunque.

Il tema ricorrente in tutti i libri è proprio il ruolo della donna. Effettivamente il donare la vita è un dono meraviglioso secondo me. Io non ho figli, ma spero di averne per potergli insegnare le cose che ho imparato, per potermi prendere cura di loro, per sapere che un giorno anche quando sarò morta ci sarà qualcosa di me che vaga per il mondo.

Grazie mille per aver messo in catena questo libro

[demon black]

ma addirittursa volersi fregiare del nome di vergine quando là dava ai tritoni... proprio NO!

Hai riassunto bene Arianrhod!!

[ziadada]

"Darla ai tritoni" sarà il mio tormentone del 2012!