"
È la notte di Natale e Kate avrebbe voluto rimanere sveglia, ma i suoi occhi di bambina alla fine si sono arresi al sonno. Sono le mani di sua madre a scuoterla e svegliarla di colpo: sta succedendo qualcosa, qualcosa di brutto. Kate ha solo quattro anni, suo fratello Michael due, Emma è appena nata. Questa è l'ultima volta in cui vedranno i loro genitori. Dieci anni e moltissimi orfanotrofi dopo, i tre fratelli si imbarcano per quello che pare sia l'ultimo istituto disposto ad accoglierli: Cambridge Falls. Ma quando arrivano nella enorme casa tutta sbilenca, piena di torri, sotterranei e sale colme di bizzarrie, molte sono le domande che si affacciano alla loro mente. Come mai non ci sono altri bambini? Chi è l'enigmatico dottor Pym, il direttore di quello strano orfanotrofio? E soprattutto, cos'è quell'inquietante libro dalle pagine bianche e dalla copertina verde che sembra brillare di luce propria nel buio della camera segreta? Questa è la storia di Kate, che da sempre si prende cura dei fratelli, aggrappandosi alla disperata certezza che un giorno i suoi genitori torneranno a prenderli, ed è la storia di Michael e della sua passione per le storie fantastiche, e della piccola Emma, che sembra temere solo una cosa: perdere i suoi fratelli. È la storia di tre ragazzi inseguiti da un potere oscuro e minaccioso e del libro che cambierà per sempre il loro destino."
Io l'ho finito qualche tempo fa, e devo dirlo: sono rimasta piuttosto sconcertata (e parecchio delusa, a dire il vero). Una massiccia campagna pubblicitaria aveva presentato questo "L'atlante di smeraldo", primo volume di una trilogia intitolata "I libri dell'inizio", come un nuovo "futuro classico del fantasy per bambini" (e già questo, con il senno di poi, suppongo che avrebbe dovuto cominciare ad allarmarmi )
In ogni caso, l'ho trovato un minestrone noiosissimo, infarcito dei soliti cliché e delle solite scopiazzature; mi pare che Stephens abbia attinto a piene mani più o meno da qualsiasi libro di fantasy famoso per ragazzini, da "Harry Potter" a "Lemony Snickets", senza aggiungere assolutamente nulla di suo, né un'impronta personale degna di questo nome alla narrazione...Questa però, come ho detto, è solo un'impressione mia, e infatti va detto che in rete abbondano le recensioni e i commenti positivi relativi a questo romanzo!
Voi l'avete letto? Che cosa ne pensate?