...come possono mancare i piccoletti blu in un regno governato dal fantasy e da una Blackie sempre più delirante che si sta divertendo da matti a riascoltare tutte le canzoni dei cartoni animati?
I Puffi sono delle piccole creature immaginarie blu simili a gnomi, che vivono in una foresta europea in un'era medievale. Apparsi inizialmente come personaggi secondari del fumetto John & Solfami di Pierre Culliford detto Peyo, si sono presto guadagnati una loro pubblicazione autonoma.
Il loro nome originale "Schtroumpfs" nasce nel 1958, durante una vacanza al mare, quando Peyo chiede ad un amico di passargli una saliera del quale sul momento non gli sovviene il nome. "Passe moi le... schtroumpf" ("Passami il... Puffo"), gli dice, e scoppia in una risata. L'amico scherzosamente risponde: "Ecco il tuo puffo. Quando avrai finito di puffare, ripuffalo al suo posto!" Dopo aver usato scherzosamente questo termine assurdo più volte nella stessa giornata, Peyo decide di metterlo a frutto.
La struttura delle storie è molto semplice e lineare, fedele alla classica avventura. Anche i protagonisti hanno una forma molto simile tra loro; tutti i Puffi si assomigliano: maschi, molto bassi (essere "alti tre mele" è un'espressione francese), con la pelle blu, i pantaloni e il cappello bianchi, più qualche accessorio personale per indicarne il carattere. Non abbandonano mai il loro cappello, cosa che lascia agli appassionati il mistero sul fatto che abbiano o no i capelli. In realtà nell'episodio "Golosone supergoloso" Golosone nasconde una torta sotto il proprio cappello. Quando Grandepuffo se ne accorge gli "ordina" di togliersi il cappello per consegnargli la torta. Per un attimo si vede Golosone senza il suo cappello; ebbene, i puffi non hanno i capelli! Possono camminare e correre, ma nella maggior parte dei casi si limitano ad andare in giro saltellando. I Puffi riproducono gli archetipi della gente comune: c'è Puffo Pigrone, Puffo Burlone, Puffo Inventore, Puffo Golosone, Puffo Quattrocchi( il puffo che contesta sempre tutto e la sua frase celebre è :"Che è meglio"), Puffo Pauroso, Puffo Tontolone, Puffo Forzuto, Puffo Vanitoso, Puffo Sognatore, Puffo Lanoso, Puffo Pittore, Puffo Brontolone e via dicendo.
Si dice che tutti i Puffi abbiano 100 anni (tranne il Grande Puffo che ne ha 542), e che nella versione originaria (ossia quando cronologicamente incontrano John e Solfami per la prima volta) ci fossero 99 Puffi (compreso il Grande Puffo), poi aumentati con l'introduzione di nuovi personaggi.
Ad esempio, il centesimo puffo nasce dal riflesso nello specchio di Puffo Vanitoso che viene colpito da un fulmine e prende vita. Questo compensa il problema del fare la danza dei 100 puffi che appunto abbisogna di 100 puffi, non uno di più e non uno di meno (compreso il direttore della stessa, cioè il Grande Puffo) per essere eseguita.
Il terribile nemico dei Puffi è lo stregone Gargamella, accompagnato dalla sua gatta Birba. Gargamella è vecchio brutto e additato come pazzo, figliastro di un potentissimo mago (Baldassarre) è la pecora nera della famiglia, con tanto di madre sempre pronta a ricordarglielo. Egli vive in un castello in rovina in un'arida zona della foresta. Ha bisogno di sei puffi, che bolliti nel veleno di serpente costituiscono l'ingrediente fondamentale nella formula della pietra filosofale che trasforma metalli vili in oro. Nella serie animata i Puffi risultano essere semplicemente deliziosi manicaretti per il mago, ma soprattutto per Birba, sempre impegnata nel tentativo di mangiare tutti i Puffi in cui si imbatte. A Gargamella, sempre nel corso della serie animata, si accompagnerà anche un giovane aiutante, un apprendista stregone, il pigro e dispettoso Lenticchia.
Questa è la loro prima sigla (anche se le immagini non erano quelle )
http://www.youtube.com/watch?v=Xchjxk3fsHA