Ciao, scusate, scusate. E' che in questo periodo sono un pò per aria, tra l'uscita di Werewolf, le presentazioni e l'ansia per la prossima uscita di Kizu no Kuma. Ieri poi sono stata a Minozzo a una festa fantasy, per presentare Werewolf.
Comunque, ora sappiate che ho scritto Chariza tempo fa e non è che mi ricordi tutto tutto tutto... sorry.
Però l'idea che avevo del Maestro era quella di un uomo dalla mente agile, capace di modificare i suoi piani a seconda delle situazioni, così da non soccombere ai nemici.
Il Maestro aveva già provato a mettere sul trono, o vicinissimo ad esso, qualcuno da poter controllare, in attesa di poter ottenere il potere. Yoshio per lui è un problema a prescindere, perchè è un uomo molto presente al suo ruolo (forse anche troppo) e in più è ben protetto. Quello di cui il Maestro ha estremo bisogno è un corpo nuovo, per rigenerare e perpetuare se stesso. E in più vuole il potere, dato dal Drago d'Oro. Suzume è una possibilità fortunata, ma Chariza è di certo il suo asso nella manica. Non è, infatti, tanto il sangue di Yoshio o di Suzume, quanto il fatto du usare gli oeggti sacri e far confluire quel potere in se stesso invece che in un erede legittimo.
Per questo uccidere Yoshio va bene, anzi è un levarsi una spina dal fianco.
Non so se è chiaro.