3 In lotta contro il tempo

[gio]

(da NEDVED)

Comincio a pensare che sia stata proprio una fortuna incontrare questo nano! Anzi lo penso già da un po', ma ora ne sono proprio convinto.
Scrutando il cielo scuro in cerca di Ayram, mi incammino dietro a Dageron.

[gio]

(da GEC)

"Ti seguiamo!"

[B. Franck]

[Dageron]
Ci vuole un pò e il cammino non è dei più facili, ma ad un certo punto giungiamo ad una roccia sporgente, mi faccio aiutare da Nedved e la spostiamo <Entrate prestoe andate avanti per un tratto e accendete delle torce sarà buio all'interno> poi richiudo il masso dietro di noi

[gio]

(da GEC)

Cerco nella mia sacca da viaggio esca e acciarino. Fatico ad accendere il fuoco perchè mi tremano troppo le mani. Passo l'acciarino a Nedved e cerchiamo di accendere la prima torcia.

[B. Franck]

[Dageron]
Richiusa la caverna faccio qualche passo avanti e prendo una torca con un acciarino <Seguitemi> dico e dopo pochi passi, tasto il muro della caverna <Prorio come pensavo...> dico sorridenter mentre prendo la torcia e la lancio in un buco che si accende dando fuoco a della paglia che illumina la caverna <Benvenuti in un Kardùm amici; e disabitato ma potremmo rimanere qui qualche ora>

[gio]

(da NEDVED)

"Un Kardùm?" ripeto profondamente sorpreso. "Non ho mai sentito questo termine... é nanico?"

Poi mi avvicino a Mephion per posare Adaidy sulla paglia. La mia giovane amica è fredda e immobile.

[gio]

(da GEC)

Non posso credere ai miei occhi. Senza rendermene conto emetto un lungo sospiro di sollievo. "Grazie Dageron" riesco solo a dire, poi stravolta dalla stanchezza mi siedo accanto a Adaidy.
"Eri già stato in uno di questi luoghi?" chiedo infine al nano.

[B. Franck]

[Dageron]
Controllo che tutto si a posto li attorno, mentre gli altri si mettono comodi <Non è molto accogliente ma ci coprirà dal fredddo> mi giro poi verso Gec <Dovunque vadano i nani sulle montagne, anche se per poco tempo, costruiscono sempre questo luogo sotto terra; come una specie di piccolo magazzino da usare in vario modo; ora lo useremo noi per un pò> dico mentre mi aggiro guardandomi attorno e tastando la roccia

[gio]

(da NEDVED)

"Dageron" chiedo preoccupato, dopo che un dubbio mi ha assalito, "ma mentre Adaidy è in questo stato ha bisogno di qualcosa? acqua? cibo? medicine?"

[B. Franck]

[Dageron]
Scosto la testa dal lavoro che stò facendo <No assolutamente no! non deve entrare in contatto con organi esterni che possono cambiare l'equilibrio del suo corpo; non oso pensare cosa potrebbe accadere...ora fammi vedere se la fortuna è dalla nostra> dico mentre tasto la parete

[Ayram]

[AYRAM]
Mi levo in volo e prendo quota. L'aria è davvero fredda, per non parlare del vento impetuoso che soffia con violenza! Accidenti! Avrei dovuto trasformarmi in un uccello più grosso per contrastare questo vento. tengo duro, serro il becco socchiudo gli occhi e mi lancio in picchiata verso un grosso ramo scuro. NOn manca molto al tramonto ormai. Gracchio, tanto per calarmi nella mia parte e intanto osservo quanto mi sta intorno. dalla mia posizione riesco a vedere un sentiero poco battuto che si snoda tra i tronchi. Pare che non ci sia nessuno di guardia per un lungo tratto. Mi rialzo in volo e una folata improvvisa mi sospinge in avanti verso un grosso arbusto secco, facendomi sbattere sul tronco. Non mi faccio molto male, ma resto ugualmente scioccata perchè...quella a cui mi trovo davanti è una quercia, pianta sacra per qualsiasi druido. Ma non è una quercia normale: è nera, carbonizzata!
<Ma chi ha osato tanto!> mi infervoro, arruffo le lucide penne nere che rivestono il mio corpo e gracchio offesa. Il vento intanto, continua a soffiare impetuoso e soltanto a fatica riesco a tornare in volo. E, una volta in quota, quando il mio sguardo scivola sull'orizzonte sempre più scuro, i miei occhi si spalancano. Una immensa distesa di querce bruciate si allunga a perdita d'occhio di fronte a me. Qualcuno, e non faccio fatica ad immaginare chi, ha distrutto il Bosco sacro del Circolo della Terra. Un urlo troppo umano sfugge dal mio becco mentre, contrastando la corrente d'aria faccio dietro front. Devo avvisare Gec e gli altri! Non possiamo inoltrarci in queste terre senza le dovute precauzioni. Dopo quasi un giro di clessidra di volo ancora non scorgo i miei compagni. lancio acuti richiami, sia fisici che mentali, ma non ricevo risposta. Mephion dovrebbe essere in grado di sentirmi, eppure non ricevo risposta alcuna. Sono spossata, ho volato a lungo, così cerco un riparo momentaneo su un grosso pino, ove passare la notte. Non ci sono creature nei paraggi, nemmeno i classici predatori notturni, e la cosa mi fa scivolare un brivido lungo la schiena. Ma che ne è di ciò che ricordavo essere le Selve? mentre il sonno mi trascina via, l'immagine del Bosco Sacro carbonizzato s'imprime nella mia mente, con un forte messaggio:Mephion, perchè non mi rispondi?

[Ayram]

[MEPHION]
Finalmente un po' di riparo!
Tutto quel vento mi faceva bruciare gli occhi e seccare la lingua.
per non parlare del mal di schiena! Sono un lupo resistente, per carità, ma non sono proprio avvezzo a trasportare elfe incoscienti sul terreno insidioso della foresta. Una volta liberato dal mio fardello mi accuccio in un angolino, sbirciando di sottecchi Dageron, che sembra intento a cercare qualcosa. Approfitto del momento per espandere la mia mente e cercare Ayram. La notte sta calando e dovrebbe aver scoperto qualcosa ormai. Una fitta improvvisa alle tempie fa morire la mia ricerca di contatto in un lampo doloroso. <Ahi!> digrigno i denti, balzando in piedi allarmato. Ayram! Non riesco a mettermi in contatto con lei! Ritento ancora una, due, cinque volte, ma il risultato è sempre il medesimo: una acuta fitta mi impedisce di raggiungerla. La preoccupazione mi assale. Osservo i miei compagni senza sapere che fare. Devo informarli? Sono già abbastanza preoccupati...e forse è solo la stanchezza che mi impedisce di comunicare con Ayram. Tenendomi i miei pensieri per me, ritorno a sedermi, fissando Adaidy con apprensione.
Ayram che sta succedendo?

[gio]

(GEC)

Il mio unico desiderio in questo momento è quello di riposare anche se la preoccupazione per Ayram mi impedisce di cedere al sonno. Cora in un angolo del nascondiglio piange sommessamente. Il suo lamento mi riporta Teo bella alla mente.... Mi sembra un incubo.
Per distrarmi mi concentro su Dageron che sembra l'unico con ancora un po' di forze.