3 In lotta contro il tempo

[gio]

Riassunto delle due avventure precedenti

Nella notte in cui l'elfa Ayram, il mezzelfo Nedved e Gec, Saggia della Città Murata, si nascondono nel rifugio degli gnomi, tre consiglieri, incaricati di eleggere il nuovo Governatore, vengono rapiti dai mezzi spettri Pilù e Rambo.

Gec, Ayram e Nedved vogliono partire verso est per salvare i tre consiglieri fedeli alla moglie del defunto governatore e alla giovanissima figlia.

Nel bosco vengono raggiunti dall'elfo Teo Bella che porta con sè la sua lupa Cora, e anche... sorpresa! Il lupo di Ayram.

Quando i preparativi per partire sono al termine, Nedved sente la richiesta di aiuto di un'elfa, la giovanissima Adaidy, sua amica, che è stata attaccata dai due mezzi spettri. Nedved la raggiunge e nelle vie della Città Murata si svolge un combattimento mozzafiato.

Nedved e Adaidy se la cavano e fuggono al rifugio da Gec. Adaidy vuole unirsi al gruppo, poichè ha una sorella da salvare. Sua sorella maggiore è scomparsa, quando i genitori di Ayram sono stati uccisi.

Ora tutto è davvero pronto per la partenza. Nedved precede il gruppo per una breve ricognizione, ma viene colto alla sprovvista e attaccato dai Miustov, rapaci velenosi, agli ordini dei mezzi spettri. Abbattuto nel cuore del bosco, Nedved precipita letteralmente addosso a un burbero nano di nome Dageron.

Il nano viene coinvolto suo malgrado in un combattimento terribile contro i due mezzispettri. Adaidy sente il pericolo e corre avanti, per aiutare Nedved, ma viene ferita da un uccello velenoso e ora la sua vita è appesa a un filo.
Teo Bella si sacrifica per permettere al gruppo di fuggire. Pilù non lo uccide ma lo fa scomparire. Ora Teo è con i tre consiglieri, prigioniero del Padrone dei mezzi spettri.

Grazie agli schermi protettivi di Ayram, Nedved e Adaidy raggiungono un nascondiglio sicuro nei Colli Ventosi.

Dageron copre la fuga di Gec con dei trucchi 'esplosivi'...
Il gruppo si ritrova nella grotta segreta nei Colli Ventosi, ma Adaidy è destinata a morire a causa del veleno. Neppure Ayram con i suoi incantesimi di guarigione può salvarla.

Dageron si offre di tentare... usando il sonno freddo, un metodo misterioso che solo lui conosce e che può rallentare gli effetti del veleno.

Ora il gruppo deve raggiungere le Selve dell'Est dove cresce l'unica pianta che può salvare Adaidy, ma è una lotta contro il tempo...

[adaidy]

(da Adaidy)
Non capisco,il procedimento per il sonno freddo dovrebbe essere satato completato ma io sono ancora sveglia "Ragazzi,Gec che cosa è successo?" nessuna risposta "Gec!GEEECC!!"non capisco non mi sentono, non riesco a muovermi, forse ho capito sono intrappolata dentro il mio corpo e la mia vita è sospesa tra la vita e la morte e loro non possono sentirmi e io non posso muovermi,è un disastro . Il veleno dovrebbe essersi fermato ma non credo di poter resistere tanto in queste condizioni,qui è molto freddo, forse è per questo che il nano dice che devono fare in fretta, forse lui sa...

[gio]

(da GEC)

Guardo Adaidy, il suo volto pallido e freddo e mi sento invadere da una sensazione di profondo disagio. Non sembra addormentata. Non sembra neppure più in vita.

Nedved la sistema sulla groppa di Mephion. Io mi avvicino a Dageron. "Quali sono i rischi che corre mentre si trova in questo stato? Dimmi la verità" gli dico all'orecchio. "Da qui alle Selve sono quattro giorni di cammino, se ci muoviamo a tappe forzate... Resisterà?"

[Ayram]

Mephion si accuccia per ricevere su di sè il peso di Adaidy. IO mi avvio fuori disabilitando gli incantesimi di protezione e restringendoli affinchè circondino solamente noi. <Gec> mi rivolgo infine al Saggio, alternando occhiate su di lei e Dageron. <Se vuoi posso mutarmi in corvo e andre in avanscoperta...immagino che ci attenda tutt'altro che una piacevole scampagnata nei boschi> Sulla fronte mi si forma una ruga d'apprensione, mentre poso la mano destra sull'elsa del pugnale che ho alla cinta.

[gio]

(da GEC)

Esito incerta di fronte alla richiesta di Ayram. Controllare la via sarebbe senz'altro utile ma io ho il terrore che possa accaderle qualcosa. Prima Adaidy, poi Teo Bella, non potrei mai perdonarmi se anche Ayram venisse ferita.
Mio malgrado acconsento con un cenno del capo.

[Ayram]

<Molto bene. Appena ho qualche informazione ci penso io a ritrovarvi. darsi appuntamento in queste lande desolate sarebbe inutile.> Non mi sfugge la titubanza nello sguardo di Gec. Le poso una mano sulla spalla e sfodero uno dei miei sorrisi più convincenti <Non temere! Ho talmente tanta furia repressa in corpo che se qualcuno osasse passare a meno di un metro da me con cattive intenzioni verrebbe fulminato all'istante>. Una ristata lupesca fa seguito alle mie parole. "sii prudente, Ayram. Non vorrei doverti raccogliere con un cucchiaino" cupa, la voce di Mephion si fa strada nella mia mente. "Ma certo caro. E poi, chi vuoi che abbia interesse per un corvo, in una foresta?" ribatto, sempre mentalmente. Indi mi avvio verso l'uscita, proibendomi di guardarmi indietro. Una volta all'esterno, protetta da sguardi indiscreti, mi concentro. Uno-due-tre.... ali nere e lucide ricoprono in un baleno ogni fibra del mio corpo, naso e bocca si fondono fino a formare la protuberanza coriacea del becco, mentre gli arti mutano rispettivamente in ali e zampe. Una bella coda piumata si apre a ventaglio alla base della schiena. Ecco fatto. Ora non resta che prendere il volo.

[gio]

(da GEC)

Accidenti non le ho detto di stare attenta a quei maledetti Miustov. Be', credo lei lo sappia già... La furia dà forza, ma può rendere anche imprudenti...

Torno a concentrarmi su Dageron. "Va bene, amico" gli dico. "Ora rispondi alle mie domande per favore".

[gio]

(da NEDVED)

Guardo Ayram lasciare la caverna sotterranea e non posso nascondere il mio scontento. Non mi piace tutto quello che sta accadendo, la situazione è precipitata in così pochi giri di clessidra... Ma ora dobbiamo muoverci. E servirà del cibo per il viaggio. L'arco che mi hanno affidato gli gnomi mi sarà sicuramente utile.

[B. Franck]

[Dageron]
Mi alzo in piedi e mi rivolgo a Gec <Ora starà bene, e non correrà nessun pericolo per ora, ma non deve essere ferita gravemente durante il viaggio; la sostanza durerà per quattro giorni, ne sono sicuro> dico mentre mi accuccio e con la pietra nera prepraro un paio di polveri da portarmi dietro <Ma come proseguiamo il viaggio?>

[gio]

(da GEC)

Estraggo dalla mia sacca in pelle una mappa ripiegata della Terra di Altrove. Indico al nano la nostra posizione nei Colli Ventosi. "Dobbiamo procedere ad est" spiego, "la nostra meta sono le Selve dell'Est. Viaggeremo giorno e notte, possiamo prenderci solo poche ore di riposo. Aggiriamo la montagna, e il nostro cammino sarà interamente in piano. Questo è d'aiuto, sicuramente. Ma tu..." guardo il nano, "tu ci hai già dato il tuo aiuto, perchè vieni con noi fino alle Selve? Non avevi qualcosa da fare quando hai incontrato Nedved? Non finirai fuori strada?"

[gio]

(da NEDVED)

Sorrido mio malgrado, perchè un nano del Sud ha davvero poco a che fare con le Selve elfiche dell'Est, ma poi recupero la consueta espressione seria. Il pallore di Adaidy mi richiama alla realtà. Tempo, non abbiamo tempo.

[B. Franck]

[Dageron]
Sorrido e gli rispondo <Perchè siete feriti e stanchi, e non potrete difendervi e difendere la vostra amica se verrete attaccati da quei mezzi spettri, con cui ho un conto in sospeso; perchè tra le montagne un nano buon sempre essere d'aiuto; perchè se non riuscite a salvare la vostra amica sarà anche per colpa mia e non posso permetterlo> mi alzo finite altre due palline di polvere <E poi nellla Selva potrei trovare qualcosa che potrebbe servire anche a me> e mi rimetto in piedi

[Ayram]

[MEPHION]
Adaidy non è granchè come peso e non faccio fatica a sollevarmi sulle zampe. Ascolto attentamente quanto dice Gec sulla nostra meta e lo comunico mentalmente ad Ayram. Quell'elfa impulsiva scappa sempre prima che possa consigliarla o frenarla come si deve. Scuoto la testa e, una volta assicurato che il corpo sulla mia schian sia ben fissato da Nedved mi accosto al nano. Senza farmi notare gli annuso uno stivale. Sento l'aroma di luoghi lontani. ha percorso parecchia distanza questo Dageron e ora insiste per aiutarci. Il mio istinto lupesco non mi ha ancora messo in allarme, ma non riesco a fidarmi ancora completamente di questa creatura. del resto, mi ci sono voluti quasi dieci anni anche per fidarmi di Ayram... <E' molto nobile da parte tua accompagnarci, Nano> esclamo. Credo che non mi abbia mai sentito parlare e immagino che resterà sorpreso, ma poco importa. io sono uno tra gli ultimi Spiriti della Foresta rimasti ed è normale che la mia presenza susciti una certa impressione. <Quanto a te, Gec..> proseguo, rivolto al Saggio < conosco piuttosto bene le Selve Elfiche dell'est. E, dopo l'omicidio dei genitori di Ayram, ovvero dei Druidi più anziani del circolo dell'aria, l'Equilibrio nei vari Circoli elfici che presiedevano la Stabilità delle Selve, s'è notevolmente incrinato...le cose sono cambiate... dovremo fare molta, molta attenzione. Persino uno scoiattolo potrebbe rivelarsi pericoloso... Anche l'Elfa lassù farebbe meglio a prestare attenzione> Faccio in modo che l'ultima frase raggiunga anche Ayram.