Fantasy e battaglie: dall'epica sfida allo splatter

[gio]

La lotta, la battaglia, lo scontro, si sa, fanno parte dei capisaldi fantasy.

Ci sono romanzi in cui i combattimenti la fanno da padrone, altri in cui gli scontri sono solo di contorno...

Qual è la giusta 'misura' per voi?

[gio]

E a proposito dello stile: qualcuno ama le descrizioni minuziose dei combattimenti e delle loro conseguenze (squartamenti, sbudellamenti, ferite varie), vuole 'vedere' come se si trovasse sul campo di battaglia, a qualcuno invece troppo realismo dà fastidio. Anche qui, qual'è il limite? Quando si parla di splatter?

[niji]

quando si parla di combattimenti a me viene in mente Drizzt... in questi libri ti potresti mettere a fare gli schemini di dove si sposta, cosa fa il suo avversario, la parata, lo stile usato... per me è addirittura eccessivo. Infatti spesso le salticchio...
Mi ricordo un punto in cui viene detto "ma Drizzt non rispose con la solita parata dal basso"... oh mamma, non è che ho seguito il combattimento al punto da aspettarmi che Drizzt pari dal basso...

Io non sono un'amante dei combattimenti, si sarà intuito... cioè, sono bellissimi da vedere al cinema, ma su carta mi perdo parecchio. E non so nulla di tattica militare, per cui uno può scrivere le cose più assurde e io me le bevo tranquilla...

[ziadada]

Hmmm... a me interessa il "lato" tecnico della battaglia e del duello: ad esempio, in "Il re pescatore" che ho appena letto ho apprezzato molto sia la descrizione delle tecniche di assedio, dell'artiglieria, ecc. che le varie finte, stoccate e parate dei combattimenti. Poi personalmente non mi interessa proprio sapere quanti metri di intestino sono fuoriusciti a seguito di un certo fendente, ma un certo tasso di violenza, ovviamente congruente con il tono generale del racconto, ci sta bene e ci vuole. Un combattimento all'arma bianca è qualcosa di furioso e di atroce, se deve essere raccontato come una passeggiata in centro all'ora dell'aperitivo preferisco piuttosto che non ci sia del tutto...

[claudia]

Anche io, devo ammettere, salto qualche pagina quando le battaglie sono troppo lunghe e minuziose; salvo poi tornarci quando la "foga" di sapere come finisce si è un po' calmata. Oppure salto le descrizioni e cerco i dialoghi all'interno della battaglia.
Trovo però normale che ci siano delle scene di combattimenti, di battaglie, di duelli, in fondo leggiamo dei libri che hanno come trama basilare la LOTTA del bene contro il male.

qualcuno ama le descrizioni minuziose dei combattimenti e delle loro conseguenze (squartamenti, sbudellamenti, ferite varie)

Quella è una cosa che odio, e può bastare a farmi dispiacere un intero libro, soprattutto perchè a distanza di tempo e con l'aumentare del numero di libri letti (e dell'età della lettrice), è certo che dimenticherò il nome dei personaggi, ma rimarrà l'impressione di un libro "sanguinario" e non mi tornerà certo voglia di rileggerlo.Mi è successo recentemente con "Il destino dei nani" di M. Heitz. Già i volumi precedenti non erano esattamente all'acqua di rose (gli albi e la loro predilezione per le opere d'arte fatte con il sangue e le ossa dei nemici uccisi sono raccapriccianti), ma nell'ultimo ci sono delle descrizioni che mi hanno fatto accapponare la pelle.

L'esperienza più strana e forte è stata con "L'ultima magia" di Terry Brooks. Brooks in genere non è particolarmente
incline alla descrizione truce, ma negli ultimi anni ho comunque notato un cambiamento. Brooks è stato il primo autore fantasy che ho letto e all'epoca ero ancora in fase di aggiornamento, quindi mi ero appena letta in rapida successione tutti i precedenti a partire dalla Spada di Shannara e mi erano piaciuti tutti. Arrivata a "L'ultima magia" leggo tranquillamente e mi godo la lettura fino a che all'improvviso non mi trovo sotto gli occhi la frase: "la violentarono fino allo svenimento". Ho chiuso il libro schifata e quella notte ho dormito malissimo. L'ho poi finito per curiosità, ma non ho più preso in mano nessun volume del ciclo del Viaggio della Jerle Shannara, mentre i precedenti li ho letti più volte. E da quel momento Brooks non è più stato lo stesso per me. Ho continuato a leggere i suoi libri, ma sempre con un ombra accanto.
Naturalmente è tutto molto personale. Sappiamo tutti quello che accade alle donne in guerra, ma personalmente non voglio sentirmelo dire nel mio mondo di fantasia ed evasione.

[niji]

Quella è una cosa che odio, e può bastare a farmi dispiacere un intero libro, soprattutto perchè a distanza di tempo e con l'aumentare del numero di libri letti (e dell'età della lettrice), è certo che dimenticherò il nome dei personaggi, ma rimarrà l'impressione di un libro "sanguinario" e non mi tornerà certo voglia di rileggerlo.

io invece tendo a dimenticarmi le cose trash dei libri e "alleggerirli" nei miei ricordi...

[gio]

Brooks in genere non è particolarmente
incline alla descrizione truce, ma negli ultimi anni ho comunque notato un cambiamento.

sì anche io l'ho notato a un certo punto. Ci sono stati un paio di libri che mi hanno lasciato un po' così.

Per quanto riguarda il discorso della violenza, è per il concetto in sè (anche a me molto sgradito), o per il modo in cui si è espresso?
se fosse stato cito un esempio: Ricostruirle, per vedere i nostri bambini uccisi nelle loro culle, le nostre donne violate, i nostri vecchi massacrati? No, queste terre non sono più per noi» concluse, scuotendo il capo.

è comunque forte, ma è sgradevole allo stesso modo?

[claudia]

è comunque forte, ma è sgradevole allo stesso modo?

Sicuramente la scelta delle parole è importantissima. Ci sono cose che possono essere fatte capire senza esplicitarle; l'impatto sarebbe molto meno, come dice Gio, sgradevole.

[Sophie]

A me l'effetto splatter, nelle scene di combattimento singolo oppure di battaglia, non dà affatto fastidio ( se è volutamente esagerato, poi, mi fa addirittura sbellicare dalle risate: ma io adoro 'Kill Bill' e 'Dog Soldier', dunque probabilmente di questo non c'è troppo da stupirsi...)
Invece mi disturbano alquanto un eccessivo dosaggio di violenza, oppure di descrizioni dettagliate di torture varie, un linguaggio nudo e crudo che io non trovo 'adeguato' al genere fantasy (o perlomeno, non ai fantasy che piace leggere a me!), oppure una superficialità inconsapevole nelle descrizioni guerresche!
Per capirci: non amo affatto le 'Cronache del ghiaccio e del fuoco' di Martin, proprio per questo motivo: reputo Martin un eccellente narratore e un ancor più valido caratterizzatore, ma le sensazioni che mi suscitano le sue Cronache non sono affatto quelle di cui vado alla ricerca, quando leggo un fantasy (quali siano di preciso queste sensazioni, io non lo so, ma di sicuro fra di esse non sono comprese quelle in grado di causarmi un eccesso di bile nello stomaco, fitte di mal di testa lancinanti e un senso di scoraggiamento generale alquanto deprimente (in genere io leggo Ellroy, o qualche altro autore di noir spietati suoi pari, ammesso che ce ne siano, quando proprio voglio sentirmi in quel modo: vale a dire, non spesso!)
Quanto alle scene di duelli e combattimento ben scritte, invece, ne vado letteralmente pazza: i libri della serie dei 'Forgotten Realms', per dirne una, li adoro, e lì la trama prevede quasi sempre trenta per cento storia, settanta per cento scontri/battaglie/duelli magici oppure all'arma bianca...

[gio]

Sophie, se e quando avrai tempo e voglia, ci spieghi meglio le sensazioni vissute leggendo Martin al tavolo dei libri fantasy? C'è una discussione dedicata alle Cronache e pensa che non avevo mai sentito commenti non positivi...
Mi interessa molto!

[demon black]

...squartamenti... !!!!
Preferisco una descrizione si, ma non proprio dettagliata minuziosamente...

[Sophie]

Sophie, se e quando avrai tempo e voglia, ci spieghi meglio le sensazioni vissute leggendo Martin al tavolo dei libri fantasy? C'è una discussione dedicata alle Cronache e pensa che non avevo mai sentito commenti non positivi...
Mi interessa molto!

Certo, con piacere!

[B. Franck]

...squartamenti... !!!!
Preferisco una descrizione si, ma non proprio dettagliata minuziosamente...

Dipende da cosa intendi per dettagliata minuziosamente