Sophie ha scritto:Ancora non ho finito, ma ci stiamo arrivando...
Allora, Elli, io te lo dico fin da adesso: stai seriamente rischiando di surclassare i miei precedenti due autori italiani preferiti e, perbacco, li surclasserai, a meno che tu non abbia combinato qualche peccato mortale nel finale
...
@Sophie:
Belloooooooooooooooooooooooooo!
Sophie ha scritto:Già che sono qui colgo l'occasione per porti anche un paio di quesiti ( assai pedanti, cosa di cui mi scuso(
)):
domanda rompiscatole numero uno: perché i capitoli sono così lunghi?
@Sophie: Intanto non sono affatto domande rompiscatole o pedanti... sono qui per questo!
Dunque, capitoli lunghi: uno dei motivi è che nei libri che leggo... odio i capitoli brevi e mi piacciono i capitoli lunghi.
Mi piace molto avere il tempo di immergermi completamente in una certa porzione di storia; invece i capitoli brevi... non so, mi danno sempre l'impressione, da lettrice, di esserne "espulsa" prima ancora di aver avuto il tempo di ambientarmi. Quindi diciamo che in questo ho seguito il mio gusto personale. La suddivisione in capitoli, nella mia testa, riguarda oltretutto tutto un "pezzo" ben distinto del romanzo, un corpo unico che non volevo disgiunto dal resto. Capisco del resto la possibile sensazione di apnea del lettore, e infatti i vari capitoli sono disseminati di tanti paragrafi. Per esempio, quando il capitolo copre un arco temporale di diversi giorni, quasi sempre fra un giorno e l'altro c'è uno stacco di paragrafo, cosa che consente al lettore - se vuole - di fermarsi lì e riprendere il giorno dopo. In questo modo si consente un'emersione parziale.
Sophie ha scritto:domanda rompiscatole numero due: nei capitoli centrali del libro, come mai un uso tanto febbrile di esclamative? E' per aiutarmi a capire meglio l'effetto da 'Alice in Wonderland' a cui Ellli va incontro, una volta arrivata alla Base?
@Sophie:
"L'effetto Alice in Wonderland" è bellissimo!
Beccata...
In realtà, come dicevo a Rox, si tratta di un mio difetto dei tempi andati e che adesso non mi piace per nulla. Quando rileggo il libro mi danno proprio fastidio tutti quei punti esclamativi. Semplicemente, credo, non mi rendevo conto di usarli. Forse mi veniva quasi automatico concludere quasi ogni frase in questo modo. Comunque adesso il mio editor mi ha bacchettato per bene, e infatti nel secondo libro questo difetto è stato seriamente ridimensionato.
Mi ha fatto capire che se usi un espediente in continuazione, l'effetto di quell'espediente (linguistico o narrativo che sia) diverrà nullo, o peggio ancora infastidirà il lettore. Quindi adesso rifletto moooooolto a lungo prima di usare un punto esclamativo.
Sophie ha scritto:detto per inciso, Elli, io e te scriviamo agli antipodi: tu preferisci l' 'occhietto di telecamera', io preferisco il punto di vista dell' 'omino rintanato dentro le viscere'...
ma comunque, mi sa che siamo tutte e due innamorate pazze dei nostri personaggi, eh?
@Sophie: Questo è poco ma sicuro!
E penso sia fondamentale: se non amiamo noi i nostri personaggi, è impossibile farli amare dai lettori. In ogni caso, non so se si nota, nella prima parte del libro il punto di vista in effetti cambia spesso (era necessario che il lettore sapesse cose che Elli non poteva sapere); nella seconda parte, invece, quando c'è Elli in scena quasi sempre ho anch'io il mio "omino rintanato nelle viscere" (
), perché volevo che da quel momento in poi il lettore si identificasse totalmente con lei. Il punto di vista esterno interviene invece quando lei non è presente...
Sophie ha scritto:Scherzi a parte, ne vado matta, per questo libro: per chi non lo avesse ancora fatto, è assolutamente da comprare, non foss'altro che per agitarlo sotto il naso di tutte quelle persone convinte che uno scrittore/scrittrice italiani non possano scrivere un buon fantasy...
Grazie, Sophie... ti ringrazio di cuore per quello che hai detto.
E spero ovviamente che ti piaccia anche il finale!
Rox186 ha scritto:Beh, nemmeno io! Difatti sulla mia scrivania c'è una pila di cd che infilo nel computer a ripetizione
@Rox: io prima facevo così... poi ho scoperto youtube! *___* Dove, per esempio, ci sono tante belle playlist di brani con qualcosa in comune (che so, musica epica, oppure colonne sonore di un certo compositore). Così ho pescato anche brani di cui non sospettavo neppure l'esistenza... beeeelli!
MissMeiko ha scritto:sarà perché la musica intensifica le immagini che abbiamo nella testa, nel senso che le mette a fuoco, di conseguenza descrivere una data scena diviene più naturale, ecco. In questo avete ragionissima.
@MissMeiko: Per me funziona anche in un altro modo. La musica mi aiuta a "calarmi" in un certo stato d'animo: sognante, triste, allegro ecc. Così mi ritrovo io stessa a provare quello che vorrei trasmettere nelle pagine, l'atmosfera che vorrei dare a una certa parte del libro. L'immersione in questo modo è totale. Certo, non avere in sottofondo anche le urla di mezzo condominio e i muratori che trapanano e smartellano aiuterebbe parecchio... ma non si può avere tutto dalla vita!
MissMeiko ha scritto:Spoiler capitolo 4
è proprio vero che rileggere un libro serve per cogliere ciò che sfugge a una prima lettura, o comunque ciò che lascia perplessi inizialmente.
@MissMeiko: Proprio per questo mi piace rileggere certi libri (di solito quelli in cui c'è un mistero da scoprire, o che hanno una trama complessa o dei colpi di scena). Di solito scovo un sacco di particolari o piccole allusioni dell'autore che in un primo momento mi erano completamente sfuggite o di cui non avevo compreso il significato.
Anche per questo mi sono divertita a disseminarne qua e là nei miei libri!