di Laura Bf » 02/09/2010, 12:02
Un'antologia preziosa del 1950 RECENSIONE ANOBII
Ho comprato questo romanzo per tre motivi: primo, perché credevo di trovarmi di fronte la storia dell'omonimo film, girato nel 2004 con Will Smith, secondo, perché l'avevo adocchiato spesso in libreria e volevo iniziare a leggere fantascienza, e terzo, c'era lo socnto, occasione perfetta per iniziare a leggere un autore tanto rinomato nel campo della fantascienza!
Prima Legge del Manueale di Robotica (56° edizione), anno 2058 d.C.= Un robot non può recar danno a un essere umano, né permettere che, a causa di una propria negligenza, un essere umano patisca danno.
Seconda Legge della Robotica= Un robot deve sempre obbedire agli ordini degli esseri umani, a meno che contrastino con la Prima Legge.
Terza Legge della Robotica= Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché questo non contrasti con la Prima o la Seconda Legge.
Ho letto la quarta di copertina e ho capito che si tratta di una raccolta di racconti - non di una storia con un solo protagonista come nel film -, scritti da Asimov fra il 1940 e il 1949 sino ad arrivare alla pubblicazione del 1950. Ogni protagonista nel libro "Io, Robot" recita sempre una delle tre leggi principali del Manuale di Robotica del mondo fantastico e tecnologico del signore Asimov. Sono rimasta molto colpita dallo stile semplice, veloce e diretto usato a suo tempo dallo scrittore (sono onesta, da un libro scritto 50 anni fa mi aspettavo un ritmo lento, parole incomprensibili e fuori luogo... ma mi devo ricredere, un po' come mi è successo con C. S. Lewis!), ho letto questi racconti in tre giorni appena: sono belli, a volte sarcastici e i protagonisti umani sono sempre astuti e mostrano le debolezze che i robot non possiedono, inoltre mi è capitato di leggere due storie, in un certo senso, collegate fra loro, giacché mantengono gli stessi personaggi, sebbene trattano ambientazione e situazione differenti. Qui vi riporto la classifica dei racconti che mi sono piaciuti di più:
- Bugiardo! (titolo originale, Liar!, 1941): mi ha conquistato perché in fondo l'ho trovato divertente, ma mi è dispiaciuto molto per la robopsicologa Calvin... pazienza! Le donne soffrono sempre nel campo dei "sentimenti non corrisposti".
- Essere razionale (titolo originale, Reason, 1941): molto divertente leggere di un robot che scambia i propri padroni per degli "scarti" e sostiene una teoria del tutto stramba come quella di essere destinato a servire il "padrone", ossia la macchina centrale della stazione che, in ogni caso, dovrebbe essere seguita dai funzionari.
- Robbie (titolo originale Robbie, 1940): fin dalle prime pagine ho trovato il comportamento della bambina davvero fastidioso per quel povero robot, ma poi ho capito che in realtà una bimba di otto anni e mezzo è capace di peggio! La vera strega, in questo racconto, è la madre... una perfetta idiota.
- Circolo vizioso (titolo roiginale Runaround, 1942): prima storiella in cui incontreremo Michael Donovan e Gregory Powell. Ci saranno altri due racconti, a seguire, che parleranno di loro.
- Il robot scomparso (titolo originale, little lost robot 1947): carino. Qui ritroviamo la signora Calvin alle prese con un altro spiacevole imprevisto in contrasto con la prima legge della Robotica...
- Iniziativa personale (titolo originale Catch that Rabbit! 1944): carino, ma l'ho trovato un po' confusionario e noioso...
- La prova (Titolo originale, Evidence, 1946): anche qui di nuovo il personaggio della dottoressa Calvin. Tuttavia l'ho trovato un po' noiosetto per i miei gusti.
- Conflitto evitabile (titolo originale The evitable conflict, 1950): insomma... così così.
- Meccanismo di fuga (Titolo originale Escape!, 1945): scorrevole, simpatico... carino.
Do ben 4 stelle a tutto il romanzo per diverse ragioni: mi è piaciuta molto l'idea sensazionale di Asimov di creare le leggi della Robotica, il suo modo di scrivere e di descrivere i robot nel romanzo. Davvero, mi ha conquistato, sapendo che tali storie sono state concepite e concluse nel lontano 1950. E'... incredibile.
Aspetti negativi? Be', forse speravo di trovarvi azione, qualche scena spettacolare, non protagonisti intelligenti che risolvessero ogni cosa con la logica e trovassero tutte le volte una via di scampo grazie ai calcoli elaborati della mente. Tuttavia... il linguaggio semplice dona scorrevolezza al testo e quindi la lettura non risulta né noiosa né tantomeno pesante.
Ho sentito parlare di moltissime altre opere di Asimov, tra cui il ciclo della fondazione e il ciclo dei Robot (i volumi sono editi nella collana oscarmondadori), che spero di leggere, un gionro di questi. Per il momento il mio giudizio si sofferma su questa semplice antologia fantascientifica davvero niente male:
Libro consigliato.
4/5