Una tranquilla Locanda II: Ritorni e nuovi arrivi?

[yui00]

Sirithcam

La luna, alta nel cielo, è piena e luminosa, sì, basterà a guidarmi.

<< Dimmi tu quando saremo arrivati, uhm? >>

[SeanMacMalcom]

[Nessuno - In volo]

E' difficile quantificare la velocità con la quale il mondo intero sembra muoversi sotto di noi: lo stesso percorso che anche in sella al più veloce fra tutti i destrieri richiederebbe ore, giorni interi, in questo momento, in questo volo, sta venendo consumato a un ritmo incredibile, privo di ogni possibilità di comprensione.
E, così, dopo quelle che forse sarebbero dovute essere considerate ore, o forse solo minuti, il profilo della catena montuosa dei Monti dell'Est si schiera innanzi a noi, con l'evidenza del Passo Elfico nella propria naturale metà.

« Il covo dei banditi è nel terzo monte a ovest del Passo Elfico, in una casupola apparentemente abbandonata eretta a circa metà della sua estensione verticale, sul versante meridionale del medesimo. » spiego, esprimendomi con estrema fatica nella mia situazione attuale, sentendo i miei stessi polmoni quasi bruciare per il contatto con il freddo dell'aria a una quota incredibilmente superiore a quella a cui mai alcuna vetta montana avrebbe potuto spingersi.

[yui00]

Sirithcam

Ottimo, non manca molto, ancora poco e saremo giunti alla prima destinazione.

<< Rallegrati, presto toccheremo terra. >> dico all'elfo aumentando la velocità in seguito alla discesa per portarmi, all'altezza che mi ha indicato.

[SeanMacMalcom]

[Nessuno - In volo]

... dannazione al mercante e ai suoi figlioletti...
... dannazione ai briganti che lo hanno assalito...
... dannazione a me che non ho tirato dritto per la mia strada...
... dannazione a questo drago...
... dannazione alla Città Murata...
... dannazione a quei mostri alati...

... dannazione alla locandiera e alla sua minestra...

Se sopravviverò, credo che riuscirò a vomitare anche quanto ho mangiato prima di sfuggire alla città in cui sono nato e cresciuto...

[yui00]

Sirithcam

Perfetto, vedo il covo di cui ha parlato Nessuno, solo che non c'è spazio a sufficienza per un atterragio degno di questo nome; e non posso nemmeno tornare umano in prossimità della terra o l'elfo rischia di cadere giù dalla montagna se sbaglio i tempi...
Rallento la mia velocità per spiegare a Nessuno come procederemo.

<< Non ho spazio per un atterraggio, mi porterò sopra la casetta, mi capovolgerò e tu nel frattempo scenderai ok? Credi di potercela fare? >>

[SeanMacMalcom]

[Nessuno]

« Se si tratta di ritornare con i piedi per terra, ti posso assicurare che ce la farò. » commento, bramando nuovamente il contatto con il suolo e già, nel mio intimo, ipotizzando di raggiungere Luperen in qualsiasi altro modo, fosse anche camminando a testa in giù sulle mani.

[yui00]

Sirithcam

<< Perfetto, dunque si torna a terra!!! >>

Con una coordinazione perfetta riusciamo a saltare sul tetto della casa, non credo che possa esserci un gran tesoro, ma visto che siamo qui darò un'occhiata.
Sto squadrando la porta e vedo, con la coda dell'occhio Nessuno vomitare in un angolo. Bah... creature bipedi...

<< Senti, se vuoi possiamo fermarci qui per farti riprendere un po' di colorito, lo sai che sei sbiadito? ghghghghg >> sghignazzo varcando la soglia dell'edificio.
Come prevedo ci sono solo pochi bauli e non ho la più palida idea di come trasportarli, appoggiato su un tavolo c'è un sacchetto, lo prendo e ci ficco dentro delle pietre preziose.
<< Direi che può bastare come pagamento. Vuoi ripartire subito o aspetti? >> gli chiedo divertito

[SeanMacMalcom]

[Nessuno]

Al momento dell'impatto con il tetto della casa, riesco a operare secondo il piano rapidamente prestabilito, sbalzando, tuttavia, più in là del previsto in conseguenza di un controllo errato della velocità: stavamo muovendci molto più rapidamente di quanto avrei mai potuto pensare e, in questo, sono costretto a numerose capriole prima di potermi effettivametne arrestare.
Arresto in seguito al quale, come promesso, rigurgito tutta la zuppa della locandiera a terra, giurando a me stesso che mai più volerò ulterioremente nella mia esistenza.

Faccio appena in tempo a riprendermi quando vedo il drago uscire dalla casupola, portando con sé ben poco rispetto a quanto pur avrei potuto prevedere: evidentemente vorrà toranre più tardi. Per quello che mi importa, del resto, può prendersi tranquillamente anche l'intero edificio e condurlo via...

« Vi ringrazio per la vostra cortese collaborazione, mastro drago, ma credo che preseguirò il mio cammino in percorsi più tradizionali. Dopotutto Luperen non è troppo distante da qui e non desidero abusare ulteriormente della vostra disponibilità... » rispondo, declinando cortesemente l'offerta.

[yui00]

Sirithcam

<< Il patto prevedeva che ti portassi a Luperen, dopo la nostra sosta quassù. Non sia mai che un drago non onori la parola data! >> gli rispondo stizzito, << Ti accompagnerò a Luperen e non voglio sentire proteste. >>

[SeanMacMalcom]

[Nessuno]

Avrei desiderio di contestare l'idea di un nuovo viaggio in compagnia del chiacchierone, ma in questo momento non mi sento energie in corpo sufficienti a tal fine né, sinceramente, desidero intraprendere l'eventualità di un combattimento contro un tale avversario.

« E sia. » accetto retoricamente, cercando di riassumere una postura più dignitosa dell'ultima « Dopotutto ognuno deve essere libero di dirigersi dove preferisce... »

Nel concludere tali parole, avverto un suono estremamente noto e, istintivamente, alzo le braccia al cielo, per accogliere la venuta, dall'alto, della mia falce, la quale, per l'ennesima volta, si è dimostrata fedele al proprio ruolo, alla propria condanna a mio discapito, raggiungendomi nonostante l'enorme distanza interposta fra noi e la Città Murata.

« Possiamo andare. » commento, riabbassando le braccia nel reggere, ora, la falce accanto a me.

Solo ora mi ricordo di essere ancora a torso nudo.
Dannazione!
Alla prima occasione utile dovrò procurarmi un giaccone, una casacca o qualcosa del genere...

[yui00]

Sirithcam

Abbiamo camminato per tutta la mattina, abbiamo passato il Passo Elfico e adesso siamo in vista di questo Luperen, una foresta che si estende a perdita d'occhio.
Mi domando come mai Nessuno sia voluto venire qui.

<< E' casa tua qui? >> gli domando mentre sostiamo un momento.

[gio]

GEC

Nessuno ci ha voltato le spalle e Sissi ed io restiamo con i due piccini. Sissi ci sa fare con i piccoli (li tratta con molta più gentilezza di quella che riserva normalmente agli adulti!) e così ci incamminiamo verso la casa della famiglia di Tod. Entro per prima e lascio fuori i piccoli con Sissi, desidero parlare con la coppia liberamente.
Dopo qualche minuto esco dalla piccola casa e annuncio ai bimbi che c'è una famiglia che aspetta solo di conoscerli.
Loro non sono entusiasti, ma è naturale. Sono sconvolti e confusi. Lascio che sia Sissi ad accompagnarli.

[gio]

Gio, la locandiera

L'elfo oscuro a cui debbo la vita si è allontanato senza lasciarmi la possibilità di ringraziarlo. Gec e la sua giovane parente si sono incamminate con i bambini e io resto sola nella città che ha subito la furia e la devastazione del male. Mi incammino a passi lenti verso la mia locanda. O meglio verso il luogo dove un tempo c'era la mia locanda. Ad ogni passo sento il cuore farsi più pesante. Infine arrivo. Le gambe mi tremano di fronte all'ineluttabile.
Nella mia mente rimbomba un unico interrogativo: perchè?

Perchè la mia locanda? Perchè ora? Perchè... io?

Nella confusione di pensieri che si accavvalano sento chiaramente che quello che è successo qui oggi, cambierà per sempre la mia vita. Cambierà per sempre la mia anima. Me.
Se in bene o se in male... Ora non sono in grado di dirlo.