[Nessuno]
Raggiungo i due bambini, i quali - fortunatamente obbedienti - sono rimasti immobili là dove li ho lasciati nonostante tutta la confusione occorsa attorno a loro.
Per una volta, incredibilmente, si sono dimostrati molto più maturi rispetto al resto della popolazione locale.
« La signora sta male? » mi domanda il bambino, indicando il carico che ancora sorreggo sopra le spalle.
« No. Sta solo riposando... » rispondo, scaricandola con sufficiente delicatezza a terra accanto alla coppia « Tu hai ancora i miei orecchini? » domando, subito dopo, alla bambina.
Ella, per tutta risposta, annuisce e fa gesto di tendere le mani verso di me, per restituirmeli.
« Custodiscili ancora per un attimo... » le richiedo, chinandomi su di loro a sollevarli nuovamente di peso da terra, nella volontà di allontanarmi quanto prima dal caos dominante in quest'area « Torniamo al carro. E' meglio... »
« Ma la signora? » insiste il bambino, esitando nell'osservare la locandiera, per poi provare a muoversi fino a lei e scuoterla vivacemente per un braccio « Signora... sveglia signora... »
Storco le labbra con insoddisfazione alla reazione del bambino e, comprendendo di non poter vincere questa volta contro la sua testardaggine, decido di farmi riconsegnare gli orecchini e mi allontano un poco dalla coppia di pargoli alla ricerca di una qualsiasi superficie metallica sulla quale specchiarmi per poterli reindossare.