di SeanMacMalcom » 11/05/2010, 20:08
[Nessuno]
Leggermente frastornato, ma grato di essere ancora in vita, mi risollevo da terra, là dove sono necessariamente rotolato a seguito dell'improvvisata fuga dal locale.
Accanto a me, sotto di me per la precisione, è il corpo ancora privo di sensi della locandiera, mentre della mia falce non vedo traccia. E se per la prima non provo particolare pena, non interessandomi in verità più di tanto del suo fato nel rilevarne, comunque, l'esistenza in vita, per la seconda provo una preoccupazione ancora inferiore, certo del fatto che, ovunque sia finita, a breve si ripresenterà - che io lo voglia o no - fra le mie mani. Spero solo, a tal riguardo, che nessuno abbia commesso l'errore di cercare di appropriarsene, là dove non sarebbe per lui assolutamente gradevole l'inevitabile conseguenza di tale stolido atto...
Osservando ancora incerto la locandiera rimasta sdraiata a terra, storco le labbra all'idea di quanto, mio malgrado, sto per fare e, senza particolare entusiasmo, me la carico in spalla quasi fosse un sacco di patate. Non posso lasciarla qui in mezzo alla strada nella confusione che ora vige nella città, là dove rischierebbe altresì di essere uccisa dalla foga isterica dei suoi stessi concittadini.
Mentre mi allontano con questo inatteso fagotto sulle spalle, una ragazzina figlia degli elfi delle selve [gdr off - Sissi!] si scontra con me, dimostrando nel proprio sguardo l'evidenza della succitata isteria...
« Prestate attenzione a dove camminate. » la rimproverò « Lasciarsi dominare dal panico non vi aiuterà certamente nell'adempimento dei vostri desideri, qualsiasi essi possano essere. » soggiungo, accennando, poi, ad allontanarmi da lei, nel desiderio di raggiungere i due bambini abbandonati fortunatamente lontano da questo macello e, lì, sbarazzarmi anche dell'inutile ingombro rappresentato dalla locandiera svenuta.