[Nessuno]
Facendomi largo fra la folla, e tenendo d'occhio i mostri volanti già impegnati in combattimento con alcuni autoctoni, mi proietto dentro la locanda, deciso a recuperare i miei beni precedentemente abbandonati.
E' rischioso, dal momento in cui quei dannati sigilli magici stanno aumentando a ogni istante la loro intensità, nonostante le perdite subite nelle fila di quelle creature, ma accetto di correre il rischio nel desiderio di riappropriarmi delle lettere a Nora. E' un comportamento stupido, un sentimentalismo che potrebbe costarmi la vita, ma non voglio perderle, non voglio vederle distrutte insieme a questa locanda, qual sembra essere destinata dall'attacco di quegli uccellacci del malaugurio.
La locanda è praticamente svuotata, solo poche figure ancora corrono verso l'uscita, fra cui anche una donna dalla pelle azzurra.
<< Via... presto! >> la incito a uscire, con toni probabilmente meno gradevoli del dovuto, ma più che giustificati dalla situazione.
[gdr off - così anche
Queen è in salvo!
]
Mentre sto per risalire le scale, il mio sguardo coglie una figura priva di sensi accanto a una finestra... è la locandiera.
Dannazione... cosa ci fa lì? Perché nessuno l'ha portata in salvo?!
Esito... e un fortissimo suono, proveniente dall'esterno della locanda, mi pone in allarme. L'incantesimo sta per giungere alla propria naturale conclusione...
Non ce la farò mai a risalire a recuperare le lettere, il giaccone o altro... ma...
<< Dannazione. >> impreco, storcendo le labbra verso il basso << Odio fare l'eroe. >>
In un istante il mio bersaglio è mutato, nel mentre in cui la falce dalla mia schiena è stata già trasferita alla mia destra, pronta a menare il proprio colpo. E, nel mentre in cui all'esterno dell'edificio la luminosità emessa dai sigilli ancora esistenti, ancora difesi strenuamente dalle creature superstiti, raggiunge un'intensità quasi abbagliante, la mia mancina si tende a raccogliere il corpo della locandiera, nel mentre in cui la mia destra abbatte con violenza, con foga, la parete davanti a noi, aprendomi una via di fuga verso l'esterno.
Un salto... un solo salto è tutto ciò che ho tempo di compiere, prima del compimento dell'incantesimo, dell'offensiva scatenata dalle creature alate che, in un istante, trasforma la notte in giorno, le tenebre in luce, e avvolge in una sfera d'energia l'intero edificio della locanda.
Un'energia luminosa, abbagliante, percorsa da violente scariche simili a fulmini, e che, un attimo dopo, vede implodere l'intera struttura verso il proprio centro, con un impeto spaventoso...