[Nessuno]
Per mia fortuna, lodato sempre sia il nome della vergine oscura per tal ragione, dopo il proprio esordio, Sirithcam è parso aver compreso come il rischio di divenire pazzi nel parlar da soli non mi ha mai riguardato, non mi ha mai coinvolto: la solitudine, già per me propria ai tempi in cui vivevo fra i miei simili, negli ultimi sei anni è per me divenuta una piacevole abitudine, e il silenzio la migliore compagnia in cui mai potrei confidare.
Così, nel corso del resto del viaggio, minimo è stato il dialogo da lui cercato verso di me.
Al contrario [
] i due figli dell'uomo, a seguito di un iniziale ritrosia, si sono poi dimostrati particolarmente a proprio agio verso il nuovo giunto, forse da loro più apprezzato rispetto a me in quanto più vicino ai loro stessi canoni estetici... o forse in quanto non ritenuto colpevole della morte del loro genitore.
Così, numerose sono state le domande dai due posti al malcapitato, nel mio più completo disinteresse, dove, almeno uno fra noi, avrebbe dovuto continuare a prestare attenzione al mondo circostante, per evitare l'insorgere di nuovi imprevisti sul nostro cammino.
Imprevisti che, comunque, non si sono presentati.
Ora, mentre il cielo è prossimo all'imbrunire e ai miei occhi è, finalmente, concessa un po' di pietà dopo la quotidiana tortura imposta dalla luce del sole, sempre eccessivamente violenta per la mia natura, per le caratteristiche proprie della mia gente, non a caso definita quali "elfi oscuri", la Città Murata si offre innanzi ai nostri sguardi, con tutta la sua imponenza, con tutta la maestosità delle sue mura.
Il nostro viaggio è finalmente giunto al suo naturale termine.