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Le Cronache di Narnia" dello straordinario
Clive Staples Lewis... Non saprei come definire il mio legame con questo ciclo di romanzi per bambini. Mi sono rimasti nel cuore i personaggi, tuttavia, dal momento che leggo spesso e volentieri moltissimi libri di genere fantasy differente fino a che la testa non minaccia di scoppiarmi, devo rileggere tutti e sette i romanzi ogni anno. Al momento ho (ri)completato il primo libro, "Il nipote del mago" (scritto per penultimo allo scadere dell'anno 1955 a cui seguirà la revisione dell'ultimo libro di Narnia, "L'ultima battaglia" uscito nel 1956), uno di quelli che mi ha commosso (non chiedetemi perché! Mi commuovo quando Digory racconta di sua madre ad Aslan e a lui scorre una lacrima dall'occhio... ç__ç), adoro il secondo volume, "Il leone, la strega e l'armadio" perché c'è più magia e colpisce molto il legame tra passato e presente del signor Digory, ormai un anziano signore che vive nella sua lussuosa casa. Una saga che non mi stanca mai, anche se in molti possono dire che è una saga noiosa e stupida (ribadisco a
quella gente che è una saga per
bambini, per l'infanzia, aggiungerei, stupenda, come
Jumanji di
Chris Van Allsburg! Eppure è davvero mitica!
Conosco anche persone che non hanno mai letto fantasy se non
Twilight e
Eragon che si rischiano di dire che
Narnia fa schifo... ognuno ha i suoi gusti, così come a me Eragon e Twilight non sembrano dei capolavori ma roba inutile,
senza offesa a chi adora la Meyer e Paolini -.-).
Narnia è un mondo che mi ha affascinato per la prima volta al cinema e che all'età di tredici anni ho scoperto attraverso la lettura dell'intera saga, edita da Mondadori. E' un ricordo, un bellissimo ricordo del fantasy così come lo è stato "
Harry Potter e il Calice di Fuoco" di Joanne K. Rowling, il primo fantasy letto quando avevo 10 anni.
C. S. Lewis per me resterà un modello di scrittore da ammirare.