6 le terre dell'oscuro: salvataggi e duelli finali

[yui00]

Zara

Gec mi si avvicina.

<<Vi accompagnerò fino a Città Murata poi... poi deciderò cosa fare.>>

[gio]

GEC

Sorrido della risposta di Zara. Non posso pretendere di più per ora. Abbiamo tanta strada da compiere, ci sarà tempo per convincerla.

[gio]

NEDVED

Cerco mia sorella e le dico che presto ci incammineremo. Non è il caso di restare in questi luoghi. "Angy" dico con un sorriso sincero, "andiamo a casa, ora. Nella nostra casa. Con Gec".

[gio]

GEC

Cerco Adaidy e la trovo che sta prestando soccorso alla sorella. Con il suo potere, nonostante sia stanchissima, Adaidy sta cercando di scuotere Anna dal suo stato. La giovane elfa sembra assente, lontana. Deve aver patito molto... Non sarà facile per lei. Mi avvicino a Adaidy "Come va?" mormoro. "alla fine ce l'hai fatta... Hai trovato colei che cercavi!"

[B. Franck]

Dangeron]
Mi muovo a fatica, anzi sarebbe meglio dire che gli altri mi muovono a fatica. Muovo la testa e infine guardo Zara, e capisco cosa prova; la missione pare riuscita...ma Eos e Cam.... apro la bocca e dico rivolto all'elfa <Devi....devi essere determinata Zara ora più che mai; in questo momento sei te colei che rappresenta il popolo delle Selve...e sei il nostro contatto più vicino e sicuro, per capire come riportare l'ordine tra la tua gente> e detto questo svengo, mentre il potere del Berseck scompare

[Tremalnaik]

[il Mago]
Corro a fianco di Dangeron e comincio ad intessere tutti gl'incantesimi di guarigione che conosco per aiutare la sua ripresa, visto che la sua ferita ha origne magica la mia magia lo aiuterà molto.

[yui00]

Zara

<<Non ho più legami con le Selve da secoli, nano.>> riesco a dirgli prima che lui svenga.
<<Se ci siamo tutti e se tutti siamo nelle condizioni giuste allora avviamoci. Non intendo stare in queste terre un minuto di più.>>

Mi incammino senza vedere se qualcuno mi sta seguendo...

[chimaira]

(da Kim)

Meno male, anche questa battaglia è finita...Ma le perdite....
E ora che farò?
Non voglio abbandonare la compagnia, ma nemmeno chiudermi in una città...vorrei solo viaggiare, in attesa....di cosa? Meglio...di chi?

Oh, beh, a questo punto....

Mi avvio dietro Zara, in silenzio,in forma di capretta bianca

[B. Franck]

[Dangeron]
Dolore...dolore...e ancora dolore....anche nel buio il dolore non idminuisce e se fossi sveglio quanto sarebbe ancor più forte questo dolore?, e se fosse solo nella mia testa........


Lentmaente si riaprono gli occhi, lentamente e con dolore, dolore che sembra non finire ancora....non capisco dove sono, so solo che sono in orrizzontale, ma penso quindi dovrei essere ancora vivo....muovo poco la testa che mi gira ancora, mentre e tutto ancora sfuocato attorno a me.
Non saprei nemmeno dire quanto tempo passa, finchè la vista non torna e la testa smette di far male; sono in una stanza bianca, e sono in un letto; alzo la testa, e sento ancora dei dolori per tutto il corpo, ovviamente il braccio sinistro non c'è ma la gamba è ancora intere anche se ha un brutto aspetto; ci vorrà un pò perchè si riprenda.
Deve essere passato del tempo, perchè non riconosco questo posto, ma non ho ancora le forze per spaventarmi e pensare di essere stato catturato; la stanza è in pietra e c'è una finestrada dove giunge della luce che segna il mattino; non credo di essere più nelle terre dell'oscuro, ma per ora non riesco a capire dove sono

[gio]

NEDVED

"Ei finalmente" dico con un grande sorriso. Sono seduto accanto al letto di Dageron. In queste lunghe clessidre ci siamo alternati al suo capezzale, sempre in attesa di vederlo sveglio. Capisco dal suo sguardo che è Dageron è un po' confuso. "Siamo nella Città Murata" gli spiego subito, "al sicuro. Siamo a casa".

[gio]

GEC

L'alba è da poco sorta e apro la porta della camera in cui riposa Dageron con un vassoio fumante. Ho una tisana bollente per Nedved e del pan dolce appena sfornato, ricetta segreta della Locandandiera del Tegame d'Oro. Entro e...

"Dageron!" esclamo, vedendo che finalmente il nostro nano è tornato tra noi.

[B. Franck]

[Dangeron]
Lentamente riesco a ricordarmi perchè sono qui, e dalla gioia di Gec, dovremmo essere tornati indietro sani e salvi <Calma, calma! sembra che tu abbia visto un moribondo> dico sghignazzando <Diamine ho bisogno di una birrra....ma da quanti giorni dormo???.....e gli altri?>

[yui00]

Zara

Mi alzo dal letto ed esco dalla mia oscura camera, Dageron si è finalmente risvegliato, entro nella sua stanza e trovo Gec e Nedved al suo capezzale.

<<Ben svegliato nano, hai dormito per due settimane, hai intenzione di poltrire ancora?>>
Nedved ridacchia.
<<Bene, sembra che adesso io possa andare, vi saluto, forse un giorno le nostre strade si incontreranno di nuovo.>>

Esco velocemente così come sono entrata, Gec mi segue e mi ferma per un braccio, mi chiede che cos'ho.

<<Gec, tu hai sofferto la solitudine vero? Sai cosa si prova a stare da soli vero?
Sono sola da quando Justar e Zaren sono morti, adesso, proprio adesso che avevo ritrovato l'unica persona amica di tutte le selve, ecco che anche lui mi abbandona.
Sono destinata a rimanere sola, non mi è neanche concesso ricongiungermi con le persone che amo...
Me ne andrò, andrò via, non tornerò mai più nelle Selve.>>
Gec cerca di dirmi qualcosa, ma io la fermo prima che possa dire qualsiasi cosa.
<<No Gec, so che mi chiederesti di restare, ma non posso e non voglio. C'è ancora una cosa che devo fare prima di abbandonarmi a me stessa...>>

Vado via, esco dalla locanda e prendo una strada ben precisa. C'è ancora qualche testa da tagliare nelle selve...