koukla ha scritto:Come avevo immaginato l'avventura ambientata a bordo della Jol'Ange mi è piaciuta tantissimo: per una che ha il mare nel sangue non poteva essere altrimenti!
Fiuuuuuuuuuuuu... se è piaciuta a te, nel tuo status di figlia del mare, allora non posso che tirare un sospiro di sollievo!
Di conseguenza ho adorato l'avventura successiva
Alla deriva, anche perché sono un'inguaribile romantica (sotto-sotto, mooooolto sotto-sotto, non lo nego!
e la storia d'amore tra Heska e Mab'luk è bellissima, struggente, con il giusto lieto fine!
Senza ipocrisia o false modestie, desidero ammettere che sia "Alla deriva", sia il suo seguito ideale (visto che riprende gli stessi personaggi) "Trent'anni dopo", li considero quali i racconti forse meglio riusciti fra tutti quelli che ho avuto modo di correggere fino ad oggi...
Fino alla revisione del libro, in fondo, neanche io ho mai modo di poter apprezzare quello che ho scritto in tutta la sua integrità: ritrovandomi invece, con un ritardo di un anno, a riprendere in mano vecchie storie per sistemarle, ho quindi modo, a mia volta, di riuscire ad apprezzarle quasi come se fosse la prima volta che le affronto. In questo ho anche modo di (sono stupido, lo so!!!) emozionarmi come se non fossero neanche state scritte da me, ma le stessi guardando da un punto di vista completamente esterno.
E sia "Alla deriva", sia "Trent'anni dopo", in base a quanto appena detto, sono stati i due racconti che, alla loro conclusione, mi hanno addirittura visto piangere...
(ripeto... sono stupido, lo so!!!)
Felicissimo, quindi, di scoprire come non sia l'unico ad averla apprezzata!
Ma penso che l'ultima storia le batta tutte! Non so, potrebbe darsi che mi sono appassionata a Midda sempre più e che quindi, l'ultima avventura letta mi sembra sempre migliore della precedente?!?
No, dai...non lo credo possibile, anche perché leggendo ogni sera non mi posso dimenticare così facilmente...
Lasciamo perdere! Non è importante...al momento adoro
Un ricatto letale e sono felicissima di avere una fenice nell'avatar
...
Felice rulla!
A parte il fatto che finalmente la nostra Midda sembra legarsi a qualcuno in modo un po' più duraturo e sentimentale, m'è piaciuto scoprire questo suo lato protettivo e quasi materno nei confronti dei bambini, non solo quelli di Ebano..., ho apprezzato molto la parte del
sacrificio della Fenice stessa... (anche se era facile prevedere il finale!
)
Beh... è la fenice!
Creatura mitologica non più considerata divinità da temere e venerare, bensì capace di pensare, comunicare e provare dei sentimenti di compassione, pietà e amore nei confronti di Midda, del suo intento e, di conseguenza, desiderosa di salvare ed evitare la morte a dei bambini innocenti.
Guarda... sono sincero.
Quella storia è il classico esempio di come non sia io a creare quello che scrivo ma, semplicemente, a raccontarlo, qual cronista.
Per come era stato pensato il finale all'inizio del racconto, la fenice non avrebbe dovuto essere nulla di diverso da tutte le altre creature mitologiche presenti nel mondo di Midda: un animale apparentemente fantastico, divino, e pur, comunque, un animale... e, in questo, mortale e destinato, effettivamente, a morire.
Quando, però, la storia è arrivata alla fine... beh... mi sono trovato ad assistere a una scena molto diversa!!!
E quel fagiano infuocato ha deciso di mettersi anche a comunicare!!!!
E dire che, fino all'ultimo, anche Midda era ben convinta del fatto suo...
Leggendone la tua descrizione, ho visto la Fenice innalzarsi davanti ai miei occhi, dispiegare le ali e mostrarsi in tutto il suo splendore accecante! Complimenti, Sean, hai una capacità descrittiva ed una padronanza del lessico ricca di sinonimi che ti consentono di rendere qualsiasi immagine quasi reale agli occhi dei lettori!
Grazie.
E adesso passiamo al resoconto (se ti ho stancato, smetti pure di leggermi, ma prima di farlo ricorda che io mi sono appena sorbita ben 616 pagine compresi i ringraziamenti ed i titoli di coda!!!
):
Wow... anche i titoli di coda?!
logicamente dopo gli elogi devo riferirti le piccole pecche del tomo!
Sono pronto!
/quote]Non preoccuparti sono esclusivamente legate al fatto che
"Il Tempio nella Palude e altre storie" è una raccoltaq di avventure derivanti dalla blog novel
Midda's Chronicles e, logicamente, a tratti salta all'occhio. Intendo dire che spesso le ripetizioni che sei tenuto a fare affinché i lettori on-line non debbano continuamente ritornare a leggersi le precedenti puntate, in un libro che si legge con un po' più di velocità, danno un po' fastidio...
Ad esempio non so quante volte ho letto che
l'arto destro è di nero metallo dai riflessi rossastri, oppure che Midda indossa
quattro stracci che lei sola si ostina a definire abiti...ma non te ne faccio una colpa, mi rendo conto del fatto che devi ribadirlo a beneficio di chi, magari, s'è perso qualche puntata...[/quote]
Err... che dire?!
Hai assolutamente e pienamente ragione.
Puntualmente, nella terza e ultima fase di revisione (quella che conduco torturando la mia illustratrice e costringendola a stare ad ascoltare una rilettura integrale del libro ad alta voce), questo "tallone d'Achille" emerge impietoso.
Ma nonostante tutto il sincero lavoro di limatura, che svolgo nella seconda fase di revisione (quella che, sostanzialmente, trasforma la blog novel in libro), spesso prevede addirittura delle brevi riscritture o dei piccoli tagli, non mi sono mai sentito di compiere il repulisti integrale di cui, probabilmente, potrebbe ancora necessitare nell'eliminare le note ridondanti da te evidenziate.
So che è forse stupido... ma a eliminare quelle che sono pur delle ripetizioni, mi sembrerebbe di snaturare eccessivamente l'opera rispetto alla sua origine qual feuietton. Se mai (mai, appunto), Midda interesserà a un mercato meno "artigianale" di quello dove si pone adesso, probabilmente simile repulisti mi sarà anche giustamente richiesto/imposto... ma, per ora, resto nostalgicamente (e, ripeto, forse stupidamente) legato a questo...
Le mie doverose e sincere scuse, quindi, per l'inconveniente pur rappresentato da tali ripetizioni, che, lo comprendo, possono risultare anche noiose.
Se ti può consolare, comunque e come, spero, non ci siano dubbi, a differenza di un vero librogame (che, effettivamente, offre diverse possibilità di epilogo), il mio racconto offre soltanto diverse possibilità di sviluppo per un medesimo epilogo.
All'inizio era nato nella volontà di non dar vita al solito racconto-quest con le trappole predefinite da superare e bon, coinvolgendo, così, il lettore in qualcosa di, spero, inaspettato nel suo imporsi tanto di colpo, di punto in bianco. Poi, in realtà, nel mentre stesso in cui lo stavo scrivendo, la questione si è complicata un po'... e, per questo, la storia non deve essere ora intesa quale una semplice follia del suo autore, quanto assolutamente in continuity con la realtà propria del mondo di Midda, al punto tale che persino lo scontro fra le due "Midde" non è affatto casuale (e non dico di più per non anticipare troppo).
Ho finito! Grazie ancora per l'opportunità di leggerti, complimentissimi e buon lavoro!!!
Grazie a te per avermi concesso fiducia!
E per tutte le splendide parole di cui sopra!