gio ha scritto:Midda: qual è la tua visione della condizione femminile nel tuo mondo e nel tuo tempo? Cioè, tu sei una donna molto particolare che ha scelto uno stile di vita, credo fortemente maschile (o almeno così sarebbe nel nostro mondo), della situazione delle altre donne cosa ci dici?
Credo che da voi si dica "Paese che vai, usanze che trovi".
E come detto è particolarmente valido anche per il mondo in cui vivo.
Ci sono molti regni all'interno dei tre continenti. Molti regni con molte storie, tradizioni, culture, che danno vita a una varietà incredibile di nazioni.
Nella maggior parte, inevitabilmente, l'importa dominante è quella di una società patriarcale: gli uomini, ben sapendo di essere inferiori, cercando di compensare simile inferiorità a livello legislativo, imponendosi in ogni aspetto della vita quotidiana e relegando le donne a una situazione di servilismo, addirittura, talvolta, trattate non diversamente da capi di bestiame.
Fortunatamente non sempre va tanto male e, addirittura, in tempi recenti ho avuto modo di sorprendermi nello scoprire regni, come quello di Shar'Tiagh, dove uomini e donne, da sempre, convivono in assoluto e reciproco rispetto.
Nelle terre in cui normalmente vago, i regni dell'angolo sud-occidentale, il clima è comunque particolarmente patriarcale e per una donna, riuscire a imporsi nel ruolo di guerriero, non è semplice.
Personalmente, lo ricordo ormai quasi con divertimento, ho dovuto spaccare molte teste in Kriarya, città del peccato del regno di Kofreya, prima di essere accettata qual mercenaria non intesa come prostituta. E, ogni tanto, devo ancora spaccarne qualcuna giusto per ricordare il concetto...