[Puck]
<< Non è importante chi io sia. >> commentò, scuotendo appena il capo << Quanto l'occasione che, attraverso di me, ti è stata concessa questa notte. >>
<< Vedi... ci sono persone che trascorrono la loro intera esistenza senza riuscire a vivere realmente un solo, singolo giorno. Esse preferiscono lasciarsi sopravvivere nell'inseguimento di effimeri valori materiali, di ricchezze, tesori, potere, dimenticandosi in questo di quanto effimera sia la loro condizione, di quanto fatua sia la loro stessa esistenza. >>
<< Perché tu... >> indico il vecchio << Lui... >> indico il segretario, che poi saluto con un cenno di mano come se nulla fosse << Tutti voi... per quanto importanti vi possiate sentire, per quanto forti vi possiate credere... mi spiace dirvelo... ma siete già polvere. >>
<< L'homo sapiens sapiens, la vostra razza, esiste da... mmm... duecentomila anni... secolo più, secolo meno. Sapete quanto sono vissuti i dinosauri prima di estinguersi? Centosessanta MILIONI di anni. Milioni, badate bene. E sapete quando il pianeta Terra si è formato? Più di quattro MILIARDI e mezzo di anni fa... impressionante vero? >> sorrido, lasciando comparire fra le mie mani una piccola riproduzione del pianeta Terra, con tanto di Luna e satelliti artificiali orbitanti attorno ad essa, quasi una sorta di elaborato ologramma agli occhi dei miei interlocutori << Se l'intera esistenza della vostra razza è tanto banale nel confronto con quella del pianeta Terra... quale senso potrebbe effettivamente avere la vita stessa? Se uno starnuto, in paragone, durerebbe molto di più rispetto a tutta la vostra intera civiltà... quale senso può riservarvi quel secolo, circa, di vita riconosciutovi in questo mondo? >>
Lascio comparire il pianeta e mi muovo, con tranquillità, verso Ebenezer, allungando lentamente la mia mano verso il suo petto, per appoggiare il mio palmo nella posizione occupata dal suo ritrovato cuore.
<< La risposta al senso della vita... la risposta alle più grandi, profonde domande che da sempre hanno assillato i vostri filosofi, i vostri religiosi... è qui dentro, Ebenezer... >> sorrido, mantenendo la mia mano contro il suo petto << E tu, questa notte, lo hai compreso. Hai compreso che alcuna ricchezza, alcun potere, potranno valere fra un semplice battito di ciglia, quando la vita cesserà di essere e le tue carni diverranno semplice polvere. Hai compreso che l'importante non è quanto un uomo può
avere dalla propria vita, ma quanto un uomo può
dare alla propria vita. >>
<< Per quanto irrilevanti nel confronto con l'eternità... per quanto semplici gocce in un immenso oceano... tu hai ancora molti anni da vivere, Ebenezer. >> lo rassicuro, forse mentendo, o forse no, dove in verità non mi può essere concesso di conoscere in effetti quanto il vecchio ancora camminerà su questa terra << Fino ad oggi sei sopravvissuto alla tua stessa esistenza... hai avuto dalla vita tutto ciò che credevi importante poter avere. Questa notte, nel miracolo di quel giorno chiamato Natale, ti è stata concessa una grande occasione, ti è stata concessa la possibilità di offrire, finalmente, un senso a ogni cosa, nella maturata consapevolezza del senso della vita. >>
<< E, quindi, ora io ti domando: è davvero importante chi io sia? >> concludo, aprendo le braccia quasi a voler abbracciare il mondo intero << O, forse, è più importante il dono che ho voluto permettere che tu ti facessi in questo Natale? >>
E se questa volta non mi riconoscono almeno una candidatura agli Oscar, giuro che mi dimetto...