RECENSIONE DEL SECONDO VOLUMESantamarta mi è entrato dentro, nel cuore! Non c'è stato neanche un personaggio che non abbia amato! Nico su tutti!
Le emozioni che ho provato...troppe, tante emozioni! Dall'ansia/tensione al sollievo, al dolore! Non c'è stata emozione umana che non abbia provato!
Mi sono sentita catapultata all'interno e, pian piano che riuscivo a capire quello che stava succedendo, la tensione e l'ansia saliva e non c'è tempo per pensare ma solo per agire.... Fortuna che c'era Nico ad aiutarmi a non perdere di vista la gioia di vivere!
Prima c'è la Foresta di Luperen, piena di insidie, ma che può sembrare una passeggiata in confronto della Palude della Paura.
Durante i vari combattimenti si prova dispiacere per tutte le vittime ma non hai tempo per piangere perché c'è Morion che ti aspetta.
Poi, davanti a Morion, non hai tempo per respirare perché lui è lì, davanti a te che cerca di circuirti....e come il male sa rigirare una storia a suo favore ha qualcosa di incredibile usando addirittura le stesse parole del bene!!!
Alla fine, quando tutto è passato e ti ritrovi davanti la pira dei caduti in cui tu sai che ci sono i tuoi amici...lì qualsiasi barriera, tensione viene spazzata via dal dolore. Un dolore talmente forte da lasciarti senza fiato. Dimentichi in quel momento come si respira perché non ti sembra possibile poter respirare e vivere in mezzo a tutto quel dolore...:
ho pianto tanto!
Ho vissuto Santamarta in maniera differente dagli altri. Sarà che Altrove è la mia seconda casa, sarà che Altrove è il mio rifugio segreto, sarà che ad Altrove ho tanti amici, sarà....sarà quel che volete, ma Santamarta l'ho vissuta differentemente. Non mi aspetto che un lettore esterno possa capire quello che ho provato perché era la "mia gente" che stava combattendo, era il "mio paese" quello al quale il Maligno voleva portare morte e distruzione.
Ecco, Santamarta e Altrove, sono dentro di me e ho vissuto il libro veramente in prima persona!
Lasciando da parte la bravura di Gio che è ovvia e non in discussione, il libro era un qualcosa di familiare, un qualcosa che mi ha trascinato nelle sue pagine e ho vissuto tutto in prima persona!
Senza contare che ogni pagina trasudava dell'amore di una madre, dell'amore della Mimì delle Mimì: la Loc in persona!
Era come se una mamma ti raccontasse una storia, terribile, spaventosa ma sai anche che non ti succederà mai niente di male perché lo intuisci dalla sua voce che ti circonda come in un abbraccio e ti protegge! Ecco, è questo il punto!
Avevo la netta sensazione di sentire una voce narrante che mi circondava le spalle con le sue parole e che, nel contempo, mi rassicurava e mi faceva sentire al sicuro mentre mi raccontava le cose terribili successe ad Altrove!
Voi non potete capire quanto sono emozionata!!!
Santamarta è il mio cuore!