"Il prezzo delle Lacrime" di Giovanni Pagogna

[Il Prenna]

Jarek, capitano della guardia di Ishdar – una città-stato ricchissima grazie alle Lacrime di Oghar, cristalli presenti solo nelle sue miniere – conduce l'esercito del suo signore a una vittoria insperata e salva la città dalla capitolazione, ma il giorno del suo trionfo si trasforma in un incubo, quando il principe Ayrant, anziché premiarlo, gli rivela che lo scontro andava perso e che teme per la sua vita a causa di una congiura. Jarek deve fuggire, rivelando tutta la verità su se stesso e sulle sue imprese. E dovrà lottare al prezzo della vita, per dimostrare ciò che vale e conquistarsi la fiducia del popolo della città delle Lacrime.

Immagine e sunto dal sito di Degos editore

[Il Prenna]

Non sapevo dove aprire il tavolo e alla fine mi sono messo qua... forse la grotta la dispensa era più adatta, ma un po' più fuori mano.

Racconto breve ma con un ritmo serrato, dove non fai in tempo a tranquillizzarti che subito cambiano le carte in tavola. La descrizione della città e dei vari ponti tempi è qualcosa che mi ha colpito molto... sinceramente l'ho riletta più e più volte per godermela come una birra da meditazione (o una buona fetta di torta a seconda dei gusti).

La storia mi è piaciuta perché come dicevo non c'è un attimo di tregua e non c'è un punto saldo neanche alla fine. Il nostro "eroe" si trova catapultato in una girandola di avventure che cambieranno la sua vita per sempre.

Complimenti all'autore per aver creato una città fantastica, con tante luci e tante ombre, e personaggi, che se pur per poche righe, hanno lasciato il segno (l'Antico o il sacerdote salvato da Jarek).

insomma un gustoso assaggio che mi ha lasciato la voglia di conoscere meglio questa città!!

[LordYanvas]

Mi fa piacere che ti sia piaciuto il background. Prima di iniziare, non avendo esperienza relativa a quel tipo di opera, ero combattuto riguardo a quanto inserirne: sarà troppo? Troppo poco? Toglierà spazio al resto? Insomma avevo una discreta strizza

[Il Prenna]

L'unica cosa che mi aspettavo diversa è il finale... Forse avrei speso qualche pagina in più... Ma il risultato è perfetto anche cosi

[LordYanvas]

Sì, una volta appurato che neanche col solito "-10%" in fase di revisione sarei riuscito a rientrare nei limiti del racconto lungo, forse avrei potuto tornare un attimo sul finale e soffermarmi un attimo di più sull'estrema instabilità della situazione e sul fatto che :

Spoiler:

nessuno dei due ha la minima intenzione di stare ai patti, ma cercherà di fregare l'altro alla prima occasione utile!

[Il Prenna]

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Spoiler:

mi è piaciuto l'accenno all'antico che avrebbe pasteggiato con le spie

[LordYanvas]

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Spoiler:

Fra l'altro al suo posto non sarei tanto sicuro che l'Antico sia disposto a papparsele facendogli un favore. Se dovesse scoprire che le spie sono lì per fregare un suo nemico, secondo me le aiuterebbe

[Il Prenna]

Vero... Se mai l'autore decide di allargare la storia io sono qua per leggerla

[gio]

Ok Lord, come antipasto andava benissimo, ma ora vorrei ancora storia!!!

Mi è piaciuto molto, anche io come Prens avrei apprezzato qualche pagina in più per gli eventi finali che si succedono a gran velocità, ma è comunque tutto chiaro...


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Spoiler:

Lei è terribile!!!

Il protagonista mi è piaciuto molto, alla fine mi pareva un buon diavolo, nel senso buono, un personaggio positivo che finisce coinvolto in intrighi veramente folli. Molto simpatico quando si scopre la verità sulle sue passate imprese...

L'intreccio è tutto un colpo di scena. Si legge veramente tutto d'un fiato (io avevo il limite del PC, avessi potuto leggere cartaceo avrei letto dalla prima parola all'ultima senza interruzione). Molto particolare il fatto che tutto questo succeda in una giornata!
Bello, grazie Lord, bella lettura.
E adesso?

[LordYanvas]

Grazie Loc, sono contentissimo che ti sia piaciuto!

Il protagonista mi è piaciuto molto, alla fine mi pareva un buon diavolo, nel senso buono, un personaggio positivo che finisce coinvolto in intrighi veramente folli. Molto simpatico quando si scopre la verità sulle sue passate imprese...

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Spoiler:

All'inizio lo è sicuramente, nel senso che è un arrivista, ma in fondo è innocuo. Alla fine però non ci metterei la mano sul fuoco... il potere lo cambia in un modo che lo spaventa, infatti il finale è agrodolce perché lui per primo si rende conto di fare ciò che ha sempre odiato negli altri. Un po' come Bilbo reso sempre più cupo e diffidente dall'Anello, insomma. Non sono sicuro che Jarek avrà la forza di sottrarsi ai giochi di potere per salvare l'anima, ma per quanto è cialtrone, non escludo che di lì a qualche mese dovrà fuggire nottetempo alla velocità di Paperino inseguito dai creditori!

Lei invece è davvero priva di scrupoli, ma del resto è cresciuta con la convinzione di essere superiore a chiunque e che tutti gli altri siano solo uno strumento. Difficile avere una coscienza quando il rango e il potere ti rendono un dio fra i mortali... ma, nonostante tutto, credo che comunque lei sarebbe una sovrana migliore di lui, che vive troppo alla giornata per essere in grado di amministrare un regno: un cinico ma sincero diplomatico del passato ha detto che gli Stati non hanno amici e neanche princìpi, ma solo interessi

E adesso?

Ho scoperto che le opere brevi sono piuttosto divertenti da scrivere e che quelle a sfondo storico richiedono un lavoro di ricerca sproporzionato al peso dell'opera (ne sto progettando una adesso e mi è toccato persino spulciare tesi di ricercatori ungheresi pur di trovare informazioni abbastanza specifiche), per cui se ne scriverò altre, saranno sicuramente fantasy. Non so se tornerò mai su Jarek, ma forse farò un'altra visitina in quel mondo, per esempio per scoprire cosa siano le piramidi nella giungla e perché i morti si stiano risvegliando...
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Spoiler:

Credo sarebbe molto interessante anche un racconto tutto dal punto di vista dell'Antico, però non è facile costruire qualcosa di dinamico in un ambiente statico e claustrofobico come le miniere (tanto di cappello a Kafka per essere riuscito a non uscire mai dalla stanza dello scarafaggio) e ho il sospetto che sarebbe una prova superiore alle mie capacità... almeno per ora.

[gio]

Ho scoperto che le opere brevi sono piuttosto divertenti da scrivere e che quelle a sfondo storico richiedono un lavoro di ricerca sproporzionato al peso dell'opera (ne sto progettando una adesso e mi è toccato persino spulciare tesi di ricercatori ungheresi pur di trovare informazioni abbastanza specifiche), per cui se ne scriverò altre, saranno sicuramente fantasy.

Una curiosità: quante battute sono Il prezzo delle lacrime?
Sì credo che il fantasy si presti di più per questa formula. Il lavoro di ricerca storica deve necessariamente sfociare in un romanzo...

Non so se tornerò mai su Jarek, ma forse farò un'altra visitina in quel mondo, per esempio per scoprire cosa siano le piramidi nella giungla e perché i morti vi siano risvegliando

Jarek mi era proprio piaciuto. Un personaggio che avrei visto bene "reggere" un romanzo A proposito della sua personalità, è vero, in effetti stava cambiando... Però erano successe tante cose in così poche ore... Mi sarebbe piaciuto scoprire come sarebbe diventato...
Già, perché i morti si stanno risvegliando?

[LordYanvas]

Una curiosità: quante battute sono Il prezzo delle lacrime?

119mila, arrotondando per difetto

Sì credo che il fantasy si presti di più per questa formula. Il lavoro di ricerca storica deve necessariamente sfociare in un romanzo...

Yup, lezione imparata... Vale la pena optare per lo storico breve solo se si sfrutta un background già ben conosciuto per via di altre opere o se si tratta di un'ambientazione abbastanza generica da non aver bisogno di chissà quali approfondimenti.

Jarek mi era proprio piaciuto. Un personaggio che avrei visto bene "reggere" un romanzo A proposito della sua personalità, è vero, in effetti stava cambiando... Però erano successe tante cose in così poche ore... Mi sarebbe piaciuto scoprire come sarebbe diventato...

Ti dirò che secondo me è più facile creare personaggi d'impatto per opere brevi, perché puoi calcare di più la mano sfruttando il fatto che non li mostrerai mai a tutto tondo, ma in un contesto ben preciso e delimitato. È come se invece di dover scolpire una statua armoniosa da ogni angolazione, tu sapessi già che verrà vista solo con una certa luce e da un punto ben preciso, potendo quindi ottimizzarne le forme per renderla accattivante in quel contesto. Jarek quindi rende bene lì perché è più facile immedesimarsi in lui che nell'eroe tutto d'un pezzo, ma forse la sua personalità da furbetto si rivelerebbe troppo inconsistente nell'arco di un'opera vasta, in cui dovrebbe plasmare gli eventi mettendoci del suo e non solo cavalcarli d'istinto per tenersi a galla.

[gio]

Umm. Sì ha senso. Bella questa cosa del vederne solo un lato... comunque lo hai reso molto interessante. Chissà come se la sarebbe cavata... mi sa che tu lo giudichi più severamente di me.