4 Un'alba di battaglia

[gio]

(GEC)

"Ayram no, non è possibile! Adaidy è debolissima, si è appena svegliata, non può esserle accaduto qualcosa!"

[Ayram]

[AYRAM]
Impreco silenziosamente. Poi, improvvisamente, mi metto a ridere. <Ahem> mi schiarisco la voce <Mi è venuto in mente un incantesimo. gec, tu sei un Saggio, e guarda caso, per fare questo incanto mi servi proprio tu. Ora...> mi avvicino a lei e, una volta sicura che non creda che io sia improvvisamente ammattita porto le mie mani sulle sue tempie <Chiudi gli occhi e concentrati su Nedved. Pensalo molto intensamente, desideralo qui con tutte le tue forze. A dopo le spiegazioni.> spero solo che Nedved stia tenendo la mano di Adaidy

[gio]

(GEC)

Non so cosa Ayram abbia in mente, ma sono talmente tesa per Nedved e Adaidy che non mi faccio ripetere due volte le sue istruzioni. Mentre mi posa le dita sulle tempie mi concentro immediatamente sul volto di Nedved e lo chiamo a noi.

[gio]

(NEDVED)

Mentre lotto con il panico che rischia di impossessarsi di me sento la voce di Gec che mi chiama. Faccio per voltare la testa, la volto, ma... la mia testa resta ferma. Eppure la voce è vicina, o almeno sembra vicina. No! Ma che sciocco sono, la voce è nella mia mente... "GEC" rispondo con tutta l'intensità del mio pensiero, "Gec che succede? Aiuto! Non riusciamo a tornare al campo, non possiamo più muoverci..."

[Il Druido]

Osservo lo spirito che si avvicina al Libro e scuoto la testa, dolente.
Appena tocca il sacro volume non posso trattenermi dal rispondere ai suoi pensieri e con voce pacata lo ammonisco: "No, la tenebra non trionferà". Sollevo leggermente la mano destra e richiamo il libro a me.
"Non trionferà ora in questo luogo, e non trionferà ora nel tuo spirito". Alzo il tono della voce e fisso i suoi occhi: "Ricordati chi sei!" tuono, e l'eco della mia voce si diffonde tutto intorno, vibrante.

Lo Spirito esita. Io sorrido. Un sorriso triste e un sospiro. Mentre stringo il libro tra le dita della mano destra, sollevo la sinistra con un gesto d'invito. "Vieni a noi, Spirito delle Origini, ritrova te stesso. Ricordati chi sei".

[Ayram]

[AYRAM]
"Nedved!" la mia voce dovrebbe risuonare in risposta all'elfo, attraverso la mente di Gec "Nedved! Grazie al cielo!" sorrido tra me, ma non c'è tempo per la felicità. Devo fare in fretta, sento già che la Nebbia oscura lambisce gli angoli della mia concentrazione. "Forza! Afferra la mano di Adaidy e concentrati! Devi focalizzare tutti i tuoi ricordi su Gec. Fai in modo che siano il pioù potenti possibile. Devi far fluire tutto il tuo essere nei tuoi ricordi! Inspira a fondo e vedreai che tutto andrà per il meglio!" Già...o almeno spero. Non ho mai provato questo incantesimo, l'ho sempre solo studiato.

[B. Franck]

[Dageron]
Ma che fanno quei due, proprio ora che si stà alzando lentamente una strana nebbia <Nedved, non è il momento di appartarsi con una donna, dobbiamo muoverci in fretta. Che devo fare venirvi a prendere?>

[Ayram]

[MEPHION]
Trasalisco e un grugnito sfugge dalla mia bocca bestiale. <Druido! Osi sfidare il Buio Eterno? Tu, inutile ricettacolo di vita? Non sei altro che...> la mia voce è distorta dall'odio che mi dilaga nelle vene. La Luce che è in me tenta in tutti i modi di prendere il sopravvento, annodandomi la lingua. I miei occhi senza età sono incollati a quelli del Druido. Non riesco a distogliere lo sguardo è come se fossi inchiodato al Druido. <Io....> il mio volto si contorce in una smorfia furibonda, mentre la Luce parla attraverso di me. E' una battaglia interiore che mi sta dilaniando. Il mio corpo prende ad essere scosso da spasimi, le ali si spalancano. La Luce si fa forza nel mio corpo, erompendo dalla bocca. <Oh venerabile! Sto perdendo me stesso! Sono in balia di oscure forze che non riesco a dominare...> lacrime luminose iniziano a scorrere sulle mie guance, ma l'oscurità prende ancora il controllo. Un urlo disumano, feroce, erompe dalle mie fauci, rimbombando nella stanza. <DAMMI IL LIBRO! O PAGHERAI CON LA TUA VITA! UN MORTALE NON PUO' NIENTE CONTRO IL MALE!> Mi accingo a lanciare una lampo di pura oscurità verso il Druido, mentre il buono che c'è in me urla, paralizzandomi il braccio. "NOOO! Non farlo, maledetto!"
Ancora brividi mi scuotono, mentre l'energia in contrasto nel mio corpo raggiunge un'intensità tale da farmi temere che il mio corpo si squarci. Fa male. Fa molto male! Mi prendo la testa tra le mani e piego le ginocchia, fino a toccare terra. La mia Forma, intanto oscilla in una massa indefinita. Né il bene né il male riescono ad avere il sopravvento l'uno sull'altro. Ho bisogno di aiuto. Sto per spezzarmi. Ayram, dove sei?

[gio]

(NEDVED)

Ed ora... Chi ... Cosa? Oh ma è Ayram! "Ayram! Aiuto! Cosa devo fare?" Stringo più forte la mano di Adaidy e mi concentro sui ricordi come hai detto Ayram. "Gec che mi legge il libro delle storie davanti al camino, Gec che mi accompagna dal Bardo della Città Murata, Gec che mi racconta di avermi trovato davanti alla sua porta quando ero solo un neonato... Gec che..." Muovo una gamba! Riesco a muovere un passo! Funziona!

[Ayram]

[AYRAM]
Sento i ricordi di Nedved fluire nella mia mente. Devo fare molto in fretta, per Gec deve essere un bello sforzo sopportare il flusso di energia. uno..due...tre Ora! Inspiro a fondo, espando la mia aura. nedved dovrebbe essere riuscito a caminnare attraverso la Barriera Spaziale e raggiungerci. Lentamente apro gli occhi, con una certa apprensione, interrompendo con delicatezza il contatto con la mente di Gec. Se tutto è andato per il verso giusto, ora Nedved e Adaidy dovrebbero trovarsi ancora tra noi. Altrimenti... no, non posso nemmeno pensare alle alternative. Il solo pensiero mi fa scorrere un brivido sulkla schiena.

[gio]

(NEDVED)

All'improvviso mi sembra che si sia alzato un pesante velo: posso di nuovo muovermi e vedere... Sempre tenendo Adaidy per mano mi lancio in corsa verso la radura.
"AYRAM! GEC!" esclamo senza fiato. "Ma cosa... cosa... Non potevamo più muoverci! Cosa è accaduto? E come ci avete liberato?"

[Il Druido]

Intensifico il mio sguardo e il mio richiamo mentale. La mano sinistra sempre sollevata in un gesto d'invito.
Sento il dolore di questa creatura. E sono parte di questo dolore. Quanto male... Quale tristezza...
"Accetta di guardare dentro di te!" lo esorto con decisione. "Tu sai chi sei! Tu lo sai! Ricordati di te... La tenebra nulla può contro di te!"

[Ayram]

[AYRAM]
In genere la mia natura schiva di Druido mi impedisce di lasciarmi andare in slanci emotivi, ma ora sto saltellando dalla gioia! Ci siamo riusciti!! <Oh, Nedved!> sorrido <è stato davvero esaltante! Ho usato uno degli Incantesimi Antichi! il Possente Richiamo del Ricordo!> sono alle stelle, seppure un po' stanca. <Grazie al cielo Gec è un Saggio> osservo la donna con sguardo riconoscente, <Sei stata essenziale per la riuscita dell'incantesimo! Brava!> ma la mia felicità scema rapidamente, mentre incrocio lo sguardo di Dageron. La realtà mi piomba addosso con tutto il suo opprimente peso. Corriamo un grave pericolo restandocene qui fermi. <Sarebbe davvero opportuno non allontanarci l'uno dall'altro, per nessun motivo. O finiremo per sprecare ogni energia per ritrovarci. I Nemici sono..> una dolorsa fitta mi dilania la mente. Ad un tratto ho la certezza che Mephion è in difficoltà. Mi massaggio la fronte con la mano, ma non faccio parola di quanto ho appreso. Non è né il tempo, né il luogo adatto.